Premesso che anche io sotto gare faccio delle sessioni di nuoto in piscina con la muta per abituarmi ad un assetto per me non usuale, poi è chiaro che non mi metto a fare 10x100 alla soglia altrimenti morirei.
In linea generale trovo l'approccio di
@N3bbia corretto, non perchè io sia freddoloso, ma perchè l'opportunità di indossare la muta va valutata in base al contesto, una cosa è nuotare in Adriatico su un fondale di un metro e mezzo, un'altra è in Tirreno e le isole dove i fondali sono mediamente più profondi, nel mio caso ad agosto per evitare le barche parto dalla spiaggia e arrivo a nuotare sotto delle falesie a picco dove il fondale supera i 30 metri, in queste condizioni l'acqua è sempre fredda a causa delle correnti, poi ci sono sorgenti sottomarine che creano tagli termici anche di 10 °C, cioè mentre nuoti a 28°C trovi 50m di acqua a 18°C gradi come niente, e in continuazione.
Anche la durata va considerata, dal punto di vista della dispersione termica una cosa è fare un 1500, un'altra è un 4000, infine c'è il discorso sicurezza, è vero che in gara si nuota col body, ma si è circondati dalle canoe, se si è soli in caso di malore la muta può salvare la pelle, e mai fidarsi solo della boetta, perchè voglio vedere a rimanere aggrappati alla cima quando si è semisvenuti (esperienza personale),
con la muta basta semplicemente mettersi a pancia in su rilassati e si può rimanere ore fermi così.
In mare si muore più facilmente di quanto si possa immaginare, e spesso per motivi banali, per questo quando nuoto in vicinanza della riva metto sempre il mutino smanicato più boetta, quando invece prevedo di fare dei lunghi in acque profonde e da solo vado sempre con muta e boetta (con dentro un gel), anche il 15 agosto a mezzogiorno.
