Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Menu
Home
Allerta prezzi
Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi media
Nuovi commenti media
Ultime Attività
Nuove inserzioni nel mercatino
Nuovi commenti nel mercatino
Mercatino
Nuove inserzioni
Nuovi commenti
Latest reviews
Cerca nel mercatino
Feedback
Guarda le statistiche
Training Camp
Pianificazione
MTB
Media
Nuovi media
Nuovi commenti
Cerca media
EBIKE
Accedi
Registrati
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Menu
Install the app
Installa
Rispondi alla discussione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Home
Forum
Allenamento
Alimentazione e biomeccanica
un aiuto sul fabbisogno proteico
Testo
<blockquote data-quote="SoftMachine" data-source="post: 6237786" data-attributes="member: 28265"><p>In linea generale, l'adozione di una "linea" nutrizionale prevede quantomeno una minima conoscenza di base. Nel caso di alcuni tipi di decisioni alimentari dettate ,e da ragioni salutistiche e da ragioni etico filosofiche, la cosa diventa ancora piu' importante.</p><p>Io ho grande fiducia e rispetto della cultura accademica. Purtroppo in molti campi e, in particolare, in quello medico e nutrizionale, ultimamente si stanno manifestando una serie impressionante di laureati all'università di google i quali dimenticano che si puo' leggere di tutto e di piu' ma se non si hanno le basi accademiche per poter scremare e comprendere (fisiologia, chimica, biologia molecolare e chi piu' ne ha piu' ne metta), se non si ha una esperienza basata sul campo, il confronto continuo con pazienti e patologie, diventa davvero difficile non cadere in un vortice di informazioni che dicono tutto ed il contrario di tutto.</p><p>E di danni provocati da quella che io chiamo "cultura del riporto" (me lo ha detto mio cugggino che lo ha sentito dal medico della nazionale di bocce che lo ha imparato dal campione del mondo di salto con l'asta che ne ha avuto conferma in rete...<img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/icon_mrgreen.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":mrgreen:" title="Icon Mrgreen :mrgreen:" data-shortname=":mrgreen:" /> ) sono notevoli, sia a livello fisico che a livello culturale perchè, per l'appunto, riportano una cultura distorta e superficiale.</p><p>Non a caso, le poche volte che sono intervenuto in questo topic, ho sempre consigliato, soprattutto a chi avesse problemi o decidesse di intraprendere vie alimentari poco note, di rivolgersi ad un valido nutrizionista o medico dietologo.</p><p>Poi ci sarebbe da aprire un intero capitolo, o forse un libro, relativo alla professione medica e ad i suoi rappresentanti, ma questo è altro discorso.</p><p>Purtroppo la decadenza culturale della società si evidenzia anche in coloro i quali, per l'appunto, dovrebbero essere la spina dorsale delle attività accademiche.</p><p></p><p>Caro [USER=21324]@never give up![/USER] , la frase ricorrente che si sente ripetere in studio mia moglie dai pazienti è.."ho letto in internet"...e ti posso assicurare che arrivano persone che hanno già caricato il proprio organismo di danni notevoli. Sia che siano essi onnivori, sia che siano vegetariani o vegani. Dunque, il mio consiglio al nostro amico è sempre quello: leggi, informati e rivolgiti ad un professionista.</p><p>Certo è che rimane necessario sapersi ascoltare e non disattendere i segnali di allarme che il nostro fisico ci invia.</p><p><img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/beer.gif" class="smilie" loading="lazy" alt="o-o" title="Beer o-o" data-shortname="o-o" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="SoftMachine, post: 6237786, member: 28265"] In linea generale, l'adozione di una "linea" nutrizionale prevede quantomeno una minima conoscenza di base. Nel caso di alcuni tipi di decisioni alimentari dettate ,e da ragioni salutistiche e da ragioni etico filosofiche, la cosa diventa ancora piu' importante. Io ho grande fiducia e rispetto della cultura accademica. Purtroppo in molti campi e, in particolare, in quello medico e nutrizionale, ultimamente si stanno manifestando una serie impressionante di laureati all'università di google i quali dimenticano che si puo' leggere di tutto e di piu' ma se non si hanno le basi accademiche per poter scremare e comprendere (fisiologia, chimica, biologia molecolare e chi piu' ne ha piu' ne metta), se non si ha una esperienza basata sul campo, il confronto continuo con pazienti e patologie, diventa davvero difficile non cadere in un vortice di informazioni che dicono tutto ed il contrario di tutto. E di danni provocati da quella che io chiamo "cultura del riporto" (me lo ha detto mio cugggino che lo ha sentito dal medico della nazionale di bocce che lo ha imparato dal campione del mondo di salto con l'asta che ne ha avuto conferma in rete...:mrgreen: ) sono notevoli, sia a livello fisico che a livello culturale perchè, per l'appunto, riportano una cultura distorta e superficiale. Non a caso, le poche volte che sono intervenuto in questo topic, ho sempre consigliato, soprattutto a chi avesse problemi o decidesse di intraprendere vie alimentari poco note, di rivolgersi ad un valido nutrizionista o medico dietologo. Poi ci sarebbe da aprire un intero capitolo, o forse un libro, relativo alla professione medica e ad i suoi rappresentanti, ma questo è altro discorso. Purtroppo la decadenza culturale della società si evidenzia anche in coloro i quali, per l'appunto, dovrebbero essere la spina dorsale delle attività accademiche. Caro [USER=21324]@never give up![/USER] , la frase ricorrente che si sente ripetere in studio mia moglie dai pazienti è.."ho letto in internet"...e ti posso assicurare che arrivano persone che hanno già caricato il proprio organismo di danni notevoli. Sia che siano essi onnivori, sia che siano vegetariani o vegani. Dunque, il mio consiglio al nostro amico è sempre quello: leggi, informati e rivolgiti ad un professionista. Certo è che rimane necessario sapersi ascoltare e non disattendere i segnali di allarme che il nostro fisico ci invia. o-o [/QUOTE]
Riporta citazioni...
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Home
Forum
Allenamento
Alimentazione e biomeccanica
un aiuto sul fabbisogno proteico
Alto
Basso