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Tecnica
Bici e telai
Un ciclista su due non rientra nelle taglie dei telai proposte dai costruttori
Testo
<blockquote data-quote="brirob" data-source="post: 6726751" data-attributes="member: 145031"><p>Io ho sempre pensato, lavorando nell'industria, che "l'invenzione" dei telai slooping sia stata una bella furbata per risparmiare e vendere a margini molto più alti. Non a caso credo di ricordare che le prime slooping furono le Giant della Once di Zulle. La Giant è una multinazionale che, come tale, ha l'obbligo di incrementare fatturati e margini tutti gli anni. Come fare a competere ai livelli di alta gamma con gli "artigiani" italiani all'epoca primi della classe? Bisogna inventarsi qualcosa che convinca il grande pubblico a buttarsi su un prodotto più industriale, ripetibile con i minori investimenti possibili. Da allora ci hanno convinto che un tubo in diagonale, anziché in orizzontale, ci faccia diventare tutti campioni. E così con 4 taglie fatte in grande serie e con al massimo due colorazioni copro tutta la produzione. I nostri vecchi realisti producevano dal 48 al 61 centimetro per centimetro ed in più anche su misura se si richiedeva. Tutto questo era insostenibile per l'industria perché avrebbe costretto a riempire magazzini di roba. Da lì in poi ovviamente sono cresciute le grandi realtà multinazionali e sono spariti o quasi molti marchi storici italiani. Gli stampi per il carbonio hanno fatto il resto.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="brirob, post: 6726751, member: 145031"] Io ho sempre pensato, lavorando nell'industria, che "l'invenzione" dei telai slooping sia stata una bella furbata per risparmiare e vendere a margini molto più alti. Non a caso credo di ricordare che le prime slooping furono le Giant della Once di Zulle. La Giant è una multinazionale che, come tale, ha l'obbligo di incrementare fatturati e margini tutti gli anni. Come fare a competere ai livelli di alta gamma con gli "artigiani" italiani all'epoca primi della classe? Bisogna inventarsi qualcosa che convinca il grande pubblico a buttarsi su un prodotto più industriale, ripetibile con i minori investimenti possibili. Da allora ci hanno convinto che un tubo in diagonale, anziché in orizzontale, ci faccia diventare tutti campioni. E così con 4 taglie fatte in grande serie e con al massimo due colorazioni copro tutta la produzione. I nostri vecchi realisti producevano dal 48 al 61 centimetro per centimetro ed in più anche su misura se si richiedeva. Tutto questo era insostenibile per l'industria perché avrebbe costretto a riempire magazzini di roba. Da lì in poi ovviamente sono cresciute le grandi realtà multinazionali e sono spariti o quasi molti marchi storici italiani. Gli stampi per il carbonio hanno fatto il resto. [/QUOTE]
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