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Trentino Alto Adige - Friuli Venezia Giulia
Una follia d'estate....il Passo Lavazè "alternativo"
Testo
<blockquote data-quote="rapportoagile" data-source="post: 6236808" data-attributes="member: 10802"><p>LAVAZÈ "Alternativo"<strong> 2</strong> - Claus <strong>0</strong></p><p><strong>2-0 </strong>perché per la seconda volta quest'anno ho dovuto alzare bandiera bianca e girare la bici.</p><p>Dopo 7 anni, quest'anno avrei voluto ripetere il giro del post iniziale, perché è stato un dei giri più belli in assoluto. E perché le emozioni di allora si potessero ripetere, dovevo raggiungere il Passo Oclini nel tardo pomeriggio, quando le Dolomiti, che da quel punto sembra poterle toccare con le mani, assumono il tipico colore rosa della <em>enrosadira</em>.</p><p>Ci avevo provato a fine luglio, ma era una giornata NO, dopo tre settimane di inattività ciclistica -che avevo sentita tutta- il gran caldo, il tanto traffico sulla statale per la Val di Fiemme, insomma....ancor prima di raggiungere il bivio per Redagno, avevo girato la bici ed ero tornato a casa.</p><p>Ieri ho preso il pomeriggio libero, e ci ho riprovato. Ma il traffico per la Val di Fiemme rimane un grosso problema per noi ciclisti; non che ieri fosse particolarmente intenso, ma era soprattutto di mezzi pesanti, ragion per cui, raggiunta Montagna, ho pensato di deviare per Trodena, strada poco trafficata, ma molto ripida, e poi scendere a Fontane Fredde. Ho preso questa decisone perché non avrei sopportato il traffico di camion, auto, motociclisti, ma soprattutto mi sembrava di essere in giornata buona. Sbagliavo!</p><p>Appena la strada si impenna, incomincio ad arrancare, il sole pomeridiano scalda la temperatura a 30° e io li sento tutti.</p><p>Nel tratto indicato al 18% (in realtà sono ca.il 15%) devo zigzagare. Capisco subito che neppure oggi raggiungerò Il Passo Oclini.</p><p>La voglia di girare la bici è forte, ma mi impongo di arrivare almeno a Trodena; cosa che faccio con molta fatica.</p><p>Decido che questa sarà la mia meta, e davanti al solito strudel e una Coca, e con una spossatezza addosso, i pensieri e le domande incominciano a viaggiare:</p><p>1) Perché mi ostino a rincorrere obiettivi che non sono più alla mia portata?</p><p>2) Non sono più alla mia portata perché, come in questo caso, sono più vecchio di 7 anni, o perché sono meno allenato e nettamente più sovrappeso?</p><p>3) qualche giorno fa ho visto questo video su youtube:</p><p>[MEDIA=youtube]noTNjUEQbhg[/MEDIA]</p><p>nel quale il recente vincitore del Ötztaler, Mathias Nothegger, spiega come arrivare in forma alla Ötzi. Dice "3 kg in meno per la Ötztaler". Nel mio caso altro che 3 kg, dovrei perderne una decina! Lui è un preparatore atletico e il video è finalizzato alla vendita dei suoi prodotti "miracolosi" per perdere peso. A parte lo scopo commerciale, mi è rimasto impresso, quando al minuto 1.10, si vede una sua immagine, che a detta sua, è stata quella a spaventarlo, da grosso che era, e da qui la decisione di perdere drasticamente peso. Ora, io nella foto non vedo un "ciccione", ma evidentemente Nothegger ha ragione quando dice che che con 2/3 kg in meno si risparmiano in salita ca. 20 Watt.</p><p>Io non ho mai guardato Watt, potenza, peso e balle varie, ma davanti allo strudel ho seriamente pensato:</p><p>"<em>C'è poco da fare, peso troppo!!!! con 69 kg x 1,65 cm cosa pensi di fare, senza soffrire</em> ?"</p><p>Il ciclismo "è" sofferenza, ma c'è soffereza e sofferenza. Quella ciclistica dovrebbe essere una sofferenza "positiva",e non quella come nel mio caso che genera pensieri negativi.</p><p>Se a 57 anni (<em>perché anche l'età non proprio adolescenziale conta, e pure molto</em>) voglio ancora fare questi giri, devo davvero darmi una regolata, e condurre una vita meno "godereccia" dal punto di vista alimentare.</p><p>Oppure rassegnarmi che quel che "è stato è stato e passato", e d'ora il mio ciclismo sarà quello di pianura con brevi e facili salitelle.....?</p><p>Pedalando verso casa elaboro queste domande "esistenziali" senza avere risposta. Rimanderò la decisione ad un altro giorno</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="rapportoagile, post: 6236808, member: 10802"] LAVAZÈ "Alternativo"[B] 2[/B] - Claus [B]0 2-0 [/B]perché per la seconda volta quest'anno ho dovuto alzare bandiera bianca e girare la bici. Dopo 7 anni, quest'anno avrei voluto ripetere il giro del post iniziale, perché è stato un dei giri più belli in assoluto. E perché le emozioni di allora si potessero ripetere, dovevo raggiungere il Passo Oclini nel tardo pomeriggio, quando le Dolomiti, che da quel punto sembra poterle toccare con le mani, assumono il tipico colore rosa della [I]enrosadira[/I]. Ci avevo provato a fine luglio, ma era una giornata NO, dopo tre settimane di inattività ciclistica -che avevo sentita tutta- il gran caldo, il tanto traffico sulla statale per la Val di Fiemme, insomma....ancor prima di raggiungere il bivio per Redagno, avevo girato la bici ed ero tornato a casa. Ieri ho preso il pomeriggio libero, e ci ho riprovato. Ma il traffico per la Val di Fiemme rimane un grosso problema per noi ciclisti; non che ieri fosse particolarmente intenso, ma era soprattutto di mezzi pesanti, ragion per cui, raggiunta Montagna, ho pensato di deviare per Trodena, strada poco trafficata, ma molto ripida, e poi scendere a Fontane Fredde. Ho preso questa decisone perché non avrei sopportato il traffico di camion, auto, motociclisti, ma soprattutto mi sembrava di essere in giornata buona. Sbagliavo! Appena la strada si impenna, incomincio ad arrancare, il sole pomeridiano scalda la temperatura a 30° e io li sento tutti. Nel tratto indicato al 18% (in realtà sono ca.il 15%) devo zigzagare. Capisco subito che neppure oggi raggiungerò Il Passo Oclini. La voglia di girare la bici è forte, ma mi impongo di arrivare almeno a Trodena; cosa che faccio con molta fatica. Decido che questa sarà la mia meta, e davanti al solito strudel e una Coca, e con una spossatezza addosso, i pensieri e le domande incominciano a viaggiare: 1) Perché mi ostino a rincorrere obiettivi che non sono più alla mia portata? 2) Non sono più alla mia portata perché, come in questo caso, sono più vecchio di 7 anni, o perché sono meno allenato e nettamente più sovrappeso? 3) qualche giorno fa ho visto questo video su youtube: [MEDIA=youtube]noTNjUEQbhg[/MEDIA] nel quale il recente vincitore del Ötztaler, Mathias Nothegger, spiega come arrivare in forma alla Ötzi. Dice "3 kg in meno per la Ötztaler". Nel mio caso altro che 3 kg, dovrei perderne una decina! Lui è un preparatore atletico e il video è finalizzato alla vendita dei suoi prodotti "miracolosi" per perdere peso. A parte lo scopo commerciale, mi è rimasto impresso, quando al minuto 1.10, si vede una sua immagine, che a detta sua, è stata quella a spaventarlo, da grosso che era, e da qui la decisione di perdere drasticamente peso. Ora, io nella foto non vedo un "ciccione", ma evidentemente Nothegger ha ragione quando dice che che con 2/3 kg in meno si risparmiano in salita ca. 20 Watt. Io non ho mai guardato Watt, potenza, peso e balle varie, ma davanti allo strudel ho seriamente pensato: "[I]C'è poco da fare, peso troppo!!!! con 69 kg x 1,65 cm cosa pensi di fare, senza soffrire[/I] ?" Il ciclismo "è" sofferenza, ma c'è soffereza e sofferenza. Quella ciclistica dovrebbe essere una sofferenza "positiva",e non quella come nel mio caso che genera pensieri negativi. Se a 57 anni ([I]perché anche l'età non proprio adolescenziale conta, e pure molto[/I]) voglio ancora fare questi giri, devo davvero darmi una regolata, e condurre una vita meno "godereccia" dal punto di vista alimentare. Oppure rassegnarmi che quel che "è stato è stato e passato", e d'ora il mio ciclismo sarà quello di pianura con brevi e facili salitelle.....? Pedalando verso casa elaboro queste domande "esistenziali" senza avere risposta. Rimanderò la decisione ad un altro giorno [/QUOTE]
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