PS: la cosa veramente triste in tutta sta storia...e che se ci insultiamo anche tra "colleghi" siamo propio freschi...
Quelli non sono ciclisti, il vero ciclista è quello che ti passa accanto (se va più forte) e che ti saluta e non ti insulta, anche tu li dovevi salutare magari con un gesto della mano, pugno chiuso e medio alzato ( in questo caso è concesso ) ...appena puoi devi risalire in bici! Tienici aggiornati sui tuoi progressi!
Secondo me è peggio considerarsi "colleghi" degli altri ciclisti, cominciare a pensare idiozie come quale sia il "ciclista vero" (dove "vero" non significa niente, se non che è il ciclista di cui ci sentiamo, appunto, "colleghi", mentre gli altri cosa sarebbero, ciclisti finti?
), quale sia lo spirito della
famiglia dei ciclisti ecc.
La famiglia dei ciclisti non esiste, non esistono colleghi, esistono perfetti estranei con cui ci incrociamo in bici, ma può benissimo darsi che ci troveremmo meglio, a livello personale, con l'automobilista che ci ha appena fatto il pelo che con il ciclista che abbiamo appena salutato.
Detto questo, non vedo perché farsi toccare più di tanto da cosa può dire un perfetto estraneo per strada o partire con ipotesi che sono soltanto un ricambiare l'insulto:
Sono sicuramente dei poverelli.....vorrei sapere cosa fanno nella "vita" e soprattutto cosa fa la loro "Signora" (sempre ne abbiano rimediata una) mentre loro si allenano cosi' tanto............
Una delle peggiori discussioni che abbia letto, per non dimenticare il "è grazie a quelli (loro, sempre gli altri, mi raccomando
) che l'Italia ecc ecc", come già fatto notare da Alessiuccio.