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Val Martello: Sopravalutazione e Sottovalutazione
Testo
<blockquote data-quote="rapportoagile" data-source="post: 5332679" data-attributes="member: 10802"><p><strong>Sopravalutazione</strong>....del mio stato di forma</p><p><strong>Sottovalutazione</strong>....del tempo a disposizione rapportato al distanza</p><p> </p><p>**************************************************</p><p> </p><p>Era da tempo che volevo raggiungere il rifugio Genziana (2051 m), alla fine della Val Martello, partendo da casa mia.</p><p>GoooooogleMaps mi dice che sono circa 75 km...e altrettanti a tornare; quindi 150 km e ca 1800 m di dislivello. Ad una media di 22/23 km/h dovrei impiegarci ca. 7 ore, compresa una <strong>irrinuciabile</strong> pausa strudel. Quindi se parto alle 13:00, dovrei essere a casa per le 20:00, prima del grande buio.</p><p>Venerdì pomeriggio, 21 agosto è il giorno giusto e puntuale come un orologio....cinese, sono in sella solo alle 13:25<img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/headache.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":bua:" title="Headache :bua:" data-shortname=":bua:" /></p><p>Parto e tengo una velocità di crociera superiore di quella cui sono abituato, per recuperare il tempo perduto in caxxeggiamenti. Infatti raggiungo l'imbocco della Val Martello addirittura in anticipo a quel che pensavo. Ma i 55 km e i 550m di dislivello percorsi ad un ritmo probabilmente eccessivo per me, mi segnano: infatti sono "stanchino".</p><p>L'inizio della salita della Val Martello è ben pedalabile ma dopo un paio di km la pendenza si inasprisce passando progressivamente all'8%, poi al 9% per stabilizzarsi al 10%. Tengo duro, perchè mi pareva di ricordare che dopo spianasse. Cacchio, ma quando??</p><p>Solo dopo un paio di km la pendenza scende al 9%. Mi aspettavo una specie di falsopiano, non la continuazione della salita dura. Decido per una arrendevole pausa di qualche minuto per gustarmi il panorama sottostante (1° foto).</p><p>Poi riparto, incrociando diversi gruppi di MTBikers teutonici, bardati con ginocchiere e caschi integrali, tutti con full-suspension che sembrano più moto senza motore che biciclette.</p><p>Com'è cambiata la MTB in questi anni. La preferisco hard tail, come la mia.</p><p>Mi consolo: almeno in salita la mia Scapin con i suoi 7.2 kg non è un macigno come quelle. Subito dopo, effettivamente la strada spiana, anzi addirittura scende un po'. Ma poi riprende la salita. Penso a Nairo Quintana che due anni fa qui "volava" verso la vittoria di tappa e in definitiva del Giro d'Italia. Ma lui è lui e io sono io....e faccio tanta fatica. Evidentemente non è giornata. Ma quando mai è giornata per me? Porca vacca è da troppo tempo che la salita diventa sofferenza, per me, che in vece le adoro. Cerco di distrarmi ammirando diversi masi antichi (foto 2)</p><p>Passo davanti al locale-pasticceria <em>Hölderle</em> che mi ispira, ma ora non posso fermarmi. E invece mi fermo e chiedo a due persone del posto quanto manca ancora alla mia meta. Si consultano e il verdetto è ca. 10 km. E, penso io, 500 m di dislivello. Guardo l'ora: sono le 17:15....rapido calcolo e concludo che non ce la posso fare<img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/headache.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":bua:" title="Headache :bua:" data-shortname=":bua:" />.</p><p>Decido di proseguire almeno fino alla caratteristica chiesetta di <em>Santa Maria alla Fonderia</em>, giusto per fare una foto da inviare a degli amici che la conoscono. Eccola finalmente, molto carina. Faccio 'sta benedetta foto cercando di mascherare la fatica. (foto 3) Poi mi siedo su una panchina e mi riposo un po'. Sono le 17.35, la temperatura è scesa anche a causa delle nubi minacciose che si stanno addensando. Un tuono non troppo lontano mi convince a ripartire. Ma ripassando davanti al <em>Hölderle</em>, le mie mani hanno una contrazione automatica e tirano i freni. Mi tocca fermarmi<img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/icon_mrgreen.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":mrgreen:" title="Icon Mrgreen :mrgreen:" data-shortname=":mrgreen:" /></p><p>Ordino il solito strudel con Coca Cola grande, che mi viene servito in maniera "scenografica". (foto 4) me lo gusto con calma...forse troppa visto che son diventate le 18:15 e sono distante una 60ina di km da casa. OK, diversi tratti in discesa, ma tanta tanta pianura con probabile vento contro.</p><p>Pago l'onestissima cifra di 6 Euro e parto. In poco tempo raggiungo la Val Venosta e inizia la pianura, con qualche "contentino" in lieve discesa (che all'andata invece mi pareva salita vera...mah, misteri). Il vento è ovviamente contro, ma per fortuna non è fortissimo. Però ora sono veramente stanco e darei non so cosa per essere già a casa. Invece è ancora lontana, quindi mi tocca pedalare e di buona lena, pure.</p><p>La ciclabile scorre veloce e supero numerosi turisti germanici che procedono lentissimi. Ma in fondo fanno bene: che fretta hanno? Sono in ferie!</p><p>Raggiungo Merano il cui attraversamento tra semafori, pedoni, incroci etc etc mi fa perdere un sacco si tempo.</p><p>Alle 20:00 sono ancora a 15km da casa e incomincia ad imbrunire. Non voglio accendere il mini LED, anche perchè non illumina 'na mazza, quindi aumento l'andatura. </p><p>Arrivo a casa alle 20:20 decisamente stanco, tanto che la prima cosa che faccio è sedermi sullo sdraio in giardino con una bottiglia di acqua minerale fresca in mano. Non mi alzerei più, da bene che sto.</p><p>Penso alla condizione che vorrei avere, e che non ho mai; a quanta fatica in meno farei se perdessi almeno 5 dei maledetti kg in più. Ma poi i pensieri positivi si fanno strada e penso che comunque 138 km e 1.500 m di dislivello in un pomeriggio, dopo che la mattina ho lavorato, in fondo non sono male. E perchè "non sono male" passo dall'acqua minerale ad una birretta, che sorseggio sempre seduto in giardino, ormai al buio, puzzando di sudore tanto che neppure le zanzare osano avvicinarsi.</p><p>Prosit.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="rapportoagile, post: 5332679, member: 10802"] [B]Sopravalutazione[/B]....del mio stato di forma [B]Sottovalutazione[/B]....del tempo a disposizione rapportato al distanza ************************************************** Era da tempo che volevo raggiungere il rifugio Genziana (2051 m), alla fine della Val Martello, partendo da casa mia. GoooooogleMaps mi dice che sono circa 75 km...e altrettanti a tornare; quindi 150 km e ca 1800 m di dislivello. Ad una media di 22/23 km/h dovrei impiegarci ca. 7 ore, compresa una [B]irrinuciabile[/B] pausa strudel. Quindi se parto alle 13:00, dovrei essere a casa per le 20:00, prima del grande buio. Venerdì pomeriggio, 21 agosto è il giorno giusto e puntuale come un orologio....cinese, sono in sella solo alle 13:25:bua: Parto e tengo una velocità di crociera superiore di quella cui sono abituato, per recuperare il tempo perduto in caxxeggiamenti. Infatti raggiungo l'imbocco della Val Martello addirittura in anticipo a quel che pensavo. Ma i 55 km e i 550m di dislivello percorsi ad un ritmo probabilmente eccessivo per me, mi segnano: infatti sono "stanchino". L'inizio della salita della Val Martello è ben pedalabile ma dopo un paio di km la pendenza si inasprisce passando progressivamente all'8%, poi al 9% per stabilizzarsi al 10%. Tengo duro, perchè mi pareva di ricordare che dopo spianasse. Cacchio, ma quando?? Solo dopo un paio di km la pendenza scende al 9%. Mi aspettavo una specie di falsopiano, non la continuazione della salita dura. Decido per una arrendevole pausa di qualche minuto per gustarmi il panorama sottostante (1° foto). Poi riparto, incrociando diversi gruppi di MTBikers teutonici, bardati con ginocchiere e caschi integrali, tutti con full-suspension che sembrano più moto senza motore che biciclette. Com'è cambiata la MTB in questi anni. La preferisco hard tail, come la mia. Mi consolo: almeno in salita la mia Scapin con i suoi 7.2 kg non è un macigno come quelle. Subito dopo, effettivamente la strada spiana, anzi addirittura scende un po'. Ma poi riprende la salita. Penso a Nairo Quintana che due anni fa qui "volava" verso la vittoria di tappa e in definitiva del Giro d'Italia. Ma lui è lui e io sono io....e faccio tanta fatica. Evidentemente non è giornata. Ma quando mai è giornata per me? Porca vacca è da troppo tempo che la salita diventa sofferenza, per me, che in vece le adoro. Cerco di distrarmi ammirando diversi masi antichi (foto 2) Passo davanti al locale-pasticceria [I]Hölderle[/I] che mi ispira, ma ora non posso fermarmi. E invece mi fermo e chiedo a due persone del posto quanto manca ancora alla mia meta. Si consultano e il verdetto è ca. 10 km. E, penso io, 500 m di dislivello. Guardo l'ora: sono le 17:15....rapido calcolo e concludo che non ce la posso fare:bua:. Decido di proseguire almeno fino alla caratteristica chiesetta di [I]Santa Maria alla Fonderia[/I], giusto per fare una foto da inviare a degli amici che la conoscono. Eccola finalmente, molto carina. Faccio 'sta benedetta foto cercando di mascherare la fatica. (foto 3) Poi mi siedo su una panchina e mi riposo un po'. Sono le 17.35, la temperatura è scesa anche a causa delle nubi minacciose che si stanno addensando. Un tuono non troppo lontano mi convince a ripartire. Ma ripassando davanti al [I]Hölderle[/I], le mie mani hanno una contrazione automatica e tirano i freni. Mi tocca fermarmi:mrgreen: Ordino il solito strudel con Coca Cola grande, che mi viene servito in maniera "scenografica". (foto 4) me lo gusto con calma...forse troppa visto che son diventate le 18:15 e sono distante una 60ina di km da casa. OK, diversi tratti in discesa, ma tanta tanta pianura con probabile vento contro. Pago l'onestissima cifra di 6 Euro e parto. In poco tempo raggiungo la Val Venosta e inizia la pianura, con qualche "contentino" in lieve discesa (che all'andata invece mi pareva salita vera...mah, misteri). Il vento è ovviamente contro, ma per fortuna non è fortissimo. Però ora sono veramente stanco e darei non so cosa per essere già a casa. Invece è ancora lontana, quindi mi tocca pedalare e di buona lena, pure. La ciclabile scorre veloce e supero numerosi turisti germanici che procedono lentissimi. Ma in fondo fanno bene: che fretta hanno? Sono in ferie! Raggiungo Merano il cui attraversamento tra semafori, pedoni, incroci etc etc mi fa perdere un sacco si tempo. Alle 20:00 sono ancora a 15km da casa e incomincia ad imbrunire. Non voglio accendere il mini LED, anche perchè non illumina 'na mazza, quindi aumento l'andatura. Arrivo a casa alle 20:20 decisamente stanco, tanto che la prima cosa che faccio è sedermi sullo sdraio in giardino con una bottiglia di acqua minerale fresca in mano. Non mi alzerei più, da bene che sto. Penso alla condizione che vorrei avere, e che non ho mai; a quanta fatica in meno farei se perdessi almeno 5 dei maledetti kg in più. Ma poi i pensieri positivi si fanno strada e penso che comunque 138 km e 1.500 m di dislivello in un pomeriggio, dopo che la mattina ho lavorato, in fondo non sono male. E perchè "non sono male" passo dall'acqua minerale ad una birretta, che sorseggio sempre seduto in giardino, ormai al buio, puzzando di sudore tanto che neppure le zanzare osano avvicinarsi. Prosit. [/QUOTE]
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