Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Menu
Home
Allerta prezzi
Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi media
Nuovi commenti media
Ultime Attività
Nuove inserzioni nel mercatino
Nuovi commenti nel mercatino
Mercatino
Nuove inserzioni
Nuovi commenti
Latest reviews
Cerca nel mercatino
Feedback
Guarda le statistiche
Training Camp
Pianificazione
MTB
Media
Nuovi media
Nuovi commenti
Cerca media
EBIKE
Accedi
Registrati
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Menu
Install the app
Installa
Rispondi alla discussione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Home
Forum
Altri temi
Emozioni & Imprese
Vivere da "assente ingiustificato": ma ne vale la pena ?
Testo
<blockquote data-quote="Radfahrerin" data-source="post: 6189944" data-attributes="member: 104712"><p>Di certo ogni passione va gestita e controllata al meglio quando si ha una famiglia e soprattutto persone che dipendono da noi e richiedono le nostre cure e attenzione con una certa costanza. Ma è tutta questione di come si vivono le proprie passioni in generale, non della bici in particolare. Forse chi è agonista si lascia prendere la mano più facilmente e soprattutto chi è agli inizi (a qualsiasi età), riesce a regolarsi meno e non ha ancora chiaro il senso dei propri limiti. Però personalmente, pur avendo in passato esagerato e trascurato cose più serie a favore di un hobby poco remunerativo in termini monetari, non riesco a pensare alla bici come a qualcuno che mi abbia sottratto tempo, persone, cose. Anzi, molti dei miei ricordi più belli attengono a momenti trascorsi in bici, ai luoghi visti e sensazioni esperite quando ero in sella alla mia compagna di viaggio. Penso perciò di essere stata fortunata a conoscere quest'attività perché mi dona un senso di regolarità e di sfogo, che non riesco a ricevere da altri passatempi comunque piacevoli e ormai questo stile di vita e pensiero è talmente parte di me che se non pedalassi, mi sentirei comunque ciclista ma ahimé senza bici.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Radfahrerin, post: 6189944, member: 104712"] Di certo ogni passione va gestita e controllata al meglio quando si ha una famiglia e soprattutto persone che dipendono da noi e richiedono le nostre cure e attenzione con una certa costanza. Ma è tutta questione di come si vivono le proprie passioni in generale, non della bici in particolare. Forse chi è agonista si lascia prendere la mano più facilmente e soprattutto chi è agli inizi (a qualsiasi età), riesce a regolarsi meno e non ha ancora chiaro il senso dei propri limiti. Però personalmente, pur avendo in passato esagerato e trascurato cose più serie a favore di un hobby poco remunerativo in termini monetari, non riesco a pensare alla bici come a qualcuno che mi abbia sottratto tempo, persone, cose. Anzi, molti dei miei ricordi più belli attengono a momenti trascorsi in bici, ai luoghi visti e sensazioni esperite quando ero in sella alla mia compagna di viaggio. Penso perciò di essere stata fortunata a conoscere quest'attività perché mi dona un senso di regolarità e di sfogo, che non riesco a ricevere da altri passatempi comunque piacevoli e ormai questo stile di vita e pensiero è talmente parte di me che se non pedalassi, mi sentirei comunque ciclista ma ahimé senza bici. [/QUOTE]
Riporta citazioni...
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Home
Forum
Altri temi
Emozioni & Imprese
Vivere da "assente ingiustificato": ma ne vale la pena ?
Alto
Basso