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Vivere da "assente ingiustificato": ma ne vale la pena ?
Testo
<blockquote data-quote="faberfortunae" data-source="post: 6209603" data-attributes="member: 38293"><p>Anzi, rilancio pur condividendo il senso dei post dell'autore di questa splendida discussione. </p><p>Chi continua a rimanere "prigioniero" della passione non è detto che sia sempre inconsapevole, anzi molto spesso non lo è, essendo magari il primo ad anelare uscite in tranquillità con amici per puro spirito di godimento della bici. </p><p>Ma non lo fa per continuare a migliorare, per dedicarsi totalmente alla voglia di progredire, di lavorare duro per poi misurare (o almeno sperare di misurare) i piccoli o grandi miglioramenti. </p><p>Questo dovrebbe indurci a maggior prudenza nei giudizi nei confronti di coloro che "vanno forte" (o semplicemente più forte di noi..)</p><p>Non è vero che é sempre e solo una questione di tempo disponibile per gli allenamenti: è anche e soprattutto una questione di abnegazione e disponibilità al sacrificio. </p><p>Che ciò possa essere condiviso è un altro paio di maniche, ma la discussione insegna (o dovrebbe insegnare) che l'atteggiamento semplificatorio o riduttivo che molti hanno nei confronti di coloro che restano "assenti ingiustificati" assomiglia molto a quello della volpe con l'uva..</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="faberfortunae, post: 6209603, member: 38293"] Anzi, rilancio pur condividendo il senso dei post dell'autore di questa splendida discussione. Chi continua a rimanere "prigioniero" della passione non è detto che sia sempre inconsapevole, anzi molto spesso non lo è, essendo magari il primo ad anelare uscite in tranquillità con amici per puro spirito di godimento della bici. Ma non lo fa per continuare a migliorare, per dedicarsi totalmente alla voglia di progredire, di lavorare duro per poi misurare (o almeno sperare di misurare) i piccoli o grandi miglioramenti. Questo dovrebbe indurci a maggior prudenza nei giudizi nei confronti di coloro che "vanno forte" (o semplicemente più forte di noi..) Non è vero che é sempre e solo una questione di tempo disponibile per gli allenamenti: è anche e soprattutto una questione di abnegazione e disponibilità al sacrificio. Che ciò possa essere condiviso è un altro paio di maniche, ma la discussione insegna (o dovrebbe insegnare) che l'atteggiamento semplificatorio o riduttivo che molti hanno nei confronti di coloro che restano "assenti ingiustificati" assomiglia molto a quello della volpe con l'uva.. [/QUOTE]
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