B
bannato
Guest
Concordo.Ripeto,vedete il video,mi sembra una soluzione molto bella,funzionale.....poi degustibus
E poi niente catena da pulire e oliare...
Concordo.Ripeto,vedete il video,mi sembra una soluzione molto bella,funzionale.....poi degustibus
A dire il vero con il termine "staccata" si definisce una forte e rapida decelerazione prima di un ingresso in curva, auto, moto e perchè no, bicicletta [emoji4]Il termine staccata è prettamente motociclistico e si riferisce al momento in cui chiudi il gas e prendi in mano il freno con una certa decisione scalando le marce ed aiutandosi con il motore per rallentare.
In bici non si fanno staccate ma frenate, e nemmeno tanto decise peraltro perché non serve fermarsi, senza contare che non ci sono nemmeno le sospensioni e quindi l'assetto della bici resta sempre quello, è una panca.
Aziende cattive?
Hai letto una sola mia parola negativa nei confronti delle aziende?
Le aziende nascono per fare profitto, non c'è nulla di male in questo.
Quello su cui mi soffermo è la "scusa" che noi dobbiamo trovare per giustificare l'acquisto.
Se devo comprare un capo di abbigliamento o un orologio, mica lo faccio perchè voglio coprirmi meglio o perchè voglio misurare il tempo in maniera più precisa. Lo faccio perchè possedere questi oggetti mi gratifica, perchè mi sento più bello. perchè... , rullo tamburo e squillino le trombe... ora vi svelo un segreto.... MI PIACE.
Ecco, per le bici, è lo stesso. Tutto qui. Da strumento sportivo, da qualche anno, sono diventati oggetti da desiderare e possedere.
Questo accade un po' su tutti i mercati, giorni fa su un forum di auto un utente inveiva contro le divolerie elettroniche relative alla guida assistita che lui deprecava auspicando il ritorno ai carburatori in nome del piacere di guida... come se cambiare marce spingendo centinaia di volte la frizione in mezzo al traffico della città lo sinpossa definire piacere di guida...Se da qualche anno intendi 30 buoni allora siamo sulla stessa linea..
Questo commento lo condivido, in parte. Ovvio che il cliente è mosso dal desiderio di migliorare un qualcosa, spesso estetico e di percezione, ma è innegabile che c'è stato e continua ad esserci un progresso incredibile. Quello che contesto in genere è quando si dice che l'azienda forza i clienti a comprare cose, ed in particolare chi non ha un'idea sparata e inveisce contro marketing e usa parole a caso. Quello che spesso si osserva è che ci sono utenti che si sentono definiti dagli oggetti che possiedono e che quindi sentono il bisogno di comprare la cosa più nuova non per gusto personale od esigenza ma come elemento di identificazione sociale. Essere i "primi acquirenti" è costoso e spesso richiede compromessi, infatti di solito lo fa una certa tipologia specifica di clientela che ben sa a cosa va in contro. Il corto circuito è quando clienti con budget limitati e necessita base si offendono perché viene introdotto qualcosa di nuovo ed è quindi troppo costoso o richiede dei compromessi per il loro uso. E da li parte la pretesa di fermare il mondo e l'accusa di truffa ai cattivi.
Di sicuro... ma i carburatori... bha...scusa ma come in tutte le cose bisogna vedere il contesto.
magari lui abita in montagna e lavora a 20 km di strade di montagna, non deve fare un solo semaforo o una coda ma soltanto curve e divertimento quindi a lui effettivamente l'automatico, l'assistenza alla guida ed altre frocerie servono a poco
scusa ma come in tutte le cose bisogna vedere il contesto.
magari lui abita in montagna e lavora a 20 km di strade di montagna, non deve fare un solo semaforo o una coda ma soltanto curve e divertimento quindi a lui effettivamente l'automatico, l'assistenza alla guida ed altre frocerie servono a poco
Potresti illustrare l'esatto significato del termine "frocerie" e come esso si inserisce nel contesto di cui si tratta qui?
termine che viene preso in prestito dal settore automobilistico/motociclistico.
sono gli optional "inutili"
Ecco, per le bici, è lo stesso. Tutto qui. Da strumento sportivo, da qualche anno, sono diventati oggetti da desiderare e possedere.
Bhe questo non lo so, gli sviluppi si tirano dietro uno co l'altro... intanto mi sembra sia evidente una tendenza a montare coperture leggermente più larghe associate ai freni a disco, vuoi perché non c'è il limite della larghezza della pista frenante, vuoi perché si sta andando verso un uso piu generalista o gravel che dir si voglia della bici.E come...? Montando gomme da MotoGP?
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Bhe questo non lo so, gli sviluppi si tirano dietro uno co l'altro... intanto mi sembra sia evidente una tendenza a montare coperture leggermente più larghe associate ai freni a disco, vuoi perché non c'è il limite della larghezza della pista frenante, vuoi perché si sta andando verso un uso piu generalista o gravel che dir si voglia della bici.
Sai alle volte delle soluzioni geniali si trovano anche per gioco ed ibridando tecnologie di comparti similari o adiacenti.
Secondo me ragionare per dogmi o solo semplicemente per compartimenti stagni è sempre un approccio perdente.
L'innovazione passa anche da un approccio con mente aperta e con la disponibilità a sbagliare, a prendere anche sonore cantonate...
Ma poi magari dopo 10 cantonate si trova l'uovo di Colombo...
Inviato dal mio SM-N960F utilizzando Tapatalk
Certo, condivido in pieno, ho dei margini di manovra in più che posso decidere come impiegare... o comunquenchenmi spingono più in la alla ricerca di un nuovo limite da superare...come già provato a spiegare da più persone a più riprese se si aumenta la potenza disponibile si possono fare varie scelte tra cui:
è lo stesso concetto del carbonio (e di tutti materiali in realtà) posso fare un telaio piu leggero e con le stesse caratteristiche o più rigido a pari peso o più flessibile. Quando ho un miglioramento di un qualsiasi attributo POSSO SCEGLIERE COSA FARE. Poi ovvio c'è chi dice che ha sempre frenato con la suola delle scarpe e non ha mai avuto problemi.
- mantenere la potenza riducendo il peso
- mantenera la potenza migliorando la resistenza
- ridurre la potenza e ridurre il peso
- aumentare la modulabilità
- ridurre gli spazi di arresto
Quando sì è arrivati a fare telai in carbonio con tutte le caratteristiche che si cercavano questi non ci hanno messo molto ad essere adottati dai prof e dai cicloamatori,senza però abolire l'alluminio che non riduce in alcun modo le prestazioni di un atleta e continua ad avere un buon mercato specie sulle ruote, oggi sembra da alcuni interventi che per frenare ci sia bisogno solo dei dischi paragonando i rim magari alla suola delle scarpeè lo stesso concetto del carbonio (e di tutti materiali in realtà) posso fare un telaio piu leggero e con le stesse caratteristiche o più rigido a pari peso o più flessibile. Quando ho un miglioramento di un qualsiasi attributo POSSO SCEGLIERE COSA FARE. Poi ovvio c'è chi dice che ha sempre frenato con la suola delle scarpe e non ha mai avuto problemi.
Quando sì è arrivati a fare telai in carbonio con tutte le caratteristiche che si cercavano questi non ci hanno messo molto ad essere adottati dai prof e dai cicloamatori,senza però abolire l'alluminio che non riduce in alcun modo le prestazioni di un atleta e continua ad avere un buon mercato specie sulle ruote, oggi sembra da alcuni interventi che per frenare ci sia bisogno solo dei dischi paragonando i rim magari alla suola delle scarpe
Gli STI hanno appesantito la bici rispetto ai manettini. Armstrong usava l'STI destro e il deragliatore a manettino per risparmiare peso, eppure oggi tutti usano solo gli STI, probabilmente non sono bici da corsa...questa è una tua interpretazione. Usa pure quello che preferisci, nessuno ti costringe a cambiare, anzi se sei contento di quello che hai al momento compratene altre tre 3 o 4 e sei a posto per il futuro (e magari le compri anche scontate).
Per il futuro, ovviamente, si va nella direzione di migliorare il prodotto. Stessi discorsi di quando si passo dai manettini a telaio a quelli integrati, nulla di nuovo e solite lamentele, ancien quel caso "non riduce in alcun modo le prestazioni di un atleta"
Figuriamoci se da parte di in novellino come me esprimere dei giudizi lapidari su questa tecnologia... io dico solo che sentire dire che frenare di più non serve mi sembra una follia...Quando sì è arrivati a fare telai in carbonio con tutte le caratteristiche che si cercavano questi non ci hanno messo molto ad essere adottati dai prof e dai cicloamatori,senza però abolire l'alluminio che non riduce in alcun modo le prestazioni di un atleta e continua ad avere un buon mercato specie sulle ruote, oggi sembra da alcuni interventi che per frenare ci sia bisogno solo dei dischi paragonando i rim magari alla suola delle scarpe
Ho buona memoria e non mi sembra che abbiano faticato molto a diffondersi, ricordo che sono diversi anni che i dischi sono sul mercato ed ogni anno viene dato come definitivo per la consacrazione di questa nuova tecnologia...Stessi discorsi di quando si passo dai manettini a telaio a quelli integrati, nulla di nuovo e solite lamentele, ancien quel caso "non riduce in alcun modo le prestazioni di un atleta"
Ma si forse hai ragione tu... in fondo il tema è ormai trito e ritrito...Cercate di tenervi in carreggiata, già bisogna sopportare di leggere TUTTE cose scritte già centinaia di volte in questo e negli altri duplicati.
Se si va proprio troppo fuori dal seminato sarà opportuno chiudere.
Inviato dal mio SM-A320FL utilizzando Tapatalk
I dischi frenano sempre allo stesso modo se piove, li però il vero limite sono i pneumatici, non darei per scontato che si danneggi il cerchio,o che il disco non si surriscaldi frenano non proprio allo stesso modocon la sicurezza che quando pinzo la bici frena sempre allo stesso modo e non mi succede niente al cerchio.