È arrivata l'ora del freno a disco? ( abbiamo bisogno di frenare di più?)

È necessario avere freni a disco in bicicletta??

  • Si

    Voti: 70 20,3%
  • No

    Voti: 201 58,3%
  • Dipende

    Voti: 74 21,4%

  • Votanti
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cbr70

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certo, specialized per esempio vende solo quelli, non hanno più rim in listino.

tutti è due i sistemi hanno i loro problemi, i dischi però permettono uno sviluppo dei cerchi e gomme impossibili per il Rim.

come vedi infatti i PRO usano in gara tutti e due i sistemi.
non e' cosi' , vende solo il telaio perche' vista la richiesta minima e marginale , i negozianti non si mettono sul groppone bici invendibili.
l'utenza sta relegando quest tipologia di bici ad una nicchia .
ps. notare che ormai non c'e' neanche differenza di prezzo
Image 9.png
 

gasht

Maglia Amarillo
6 Febbraio 2005
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Magari si, ma è inutile disperarsi o lamentarsi o dare la colpa al grande fratello. Se succederà è perché è avvenuta una rivoluzione culturale. Sarà meglio? Sarà peggio? Boh, vedremo, presumibilmente avrà i suoi lati negativi e quelli positivi.

Però, per restare sul pratico, le bici sono sempre le stesse da 50 anni a questa parte? Grossomodo si.
Con una bici degli anni '70 si possono fare le stesse cose che si fanno oggi? Ovviamente si, o quasi.

Ma provate a far salire un neofita su una bici degli anni '70:
con una geometria allucinante, col tubo sterzo lungo 7cm in taglia 59.
I comandi dei freni con un ergonomia inesistente (quadrati).
Freni che frenano cosi e cosi.
Pedali a gabbietta da cui non ti sganci neanche dopo essere caduto.
Tubolari da 19mm gonfiati a 20atm che ti fanno saltare le otturazioni dei denti.
Una bella guarnitura 53/42 con pacco pignoni a 5V 11-18.

E poi fatelo salire su una bici attuale.

Con quale delle due ha più probabilità di diventare un ciclista praticante? Poi chiaro che l'amatore "evoluto" (il nome gentile per i ciclosuonati) fa tutto uguale anche col cancello di 50 anni fa perché "tanto conta la gamba", ma sarà evidente che una somma di fattori ha portato ad un miglioramento nello sfruttamento del mezzo.

Presente il paradosso del sorite? Direi che si applica bene al caso. Altrimenti a furia di dire che tanto si faceva tutto anche con quello che c'era prima (che è un luogo comune tra i più diffusi qui dentro) si finisce con la bici da 20kg monorapporto del 1800.
in tutto il casino attuale è svanita la magia. una volta la vedevi in tv e o sul giornale e poco ne sapevi della tua bici. appena arrivava sembrava arrivasse un ufo.

uno che sale sulla bici anni 70 sapendo che non c'è di meglio fa la veleno col 42/18, il rapporto più agile che esiste in quel momento arriva e ti dice: col 17 avrei fatto meglio.



detto questo le aziende fanno errori come li fanno i consumatori. un troglodita con tanti km può vederci più lungo di un ingegnere su alcune cose, non invertendo i ruoli sia chiaro ma nello specifico nell'andare in bici. sia chiaro, non peroro cause in favore dell'università della vita, tuttavia a livello di opinioni non getterei quasi nulla nella spazzatura. apparte l'insulto, un supermust nell'epoca social, manco più paludato.
 
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RedCaad

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non e' cosi' , vende solo il telaio perche' vista la richiesta minima e marginale , i negozianti non si mettono sul groppone bici invendibili.
l'utenza sta relegando quest tipologia di bici ad una nicchia .
ps. notare che ormai non c'e' neanche differenza di prezzo
Vedi l'allegato 186943

il 90% delle bici è rim ancora.

O intendevi la nicchia quella nel muro?

cmq "l'utenza sta relegando questa tipologia di bici ad una nicchia" è fantastica.

ps. vedi sondaggione sopra. e si parla di voti di persone che stanno abbastanza sul pezzo, non la maggioranza che ritrovi nelle piazze.
 

Ser pecora

Diretur
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non c'era una domanda di ebike più che ci sia una domanda da bici disc.

le aziende fanno una scommessa su un prodotto. se vedono che funziona estendono l'offerta se va male la segano o la ridimensionano.

in tutto il casino attuale è svanita la magia. una volta la vedevi in tv e o sul giornale e poco ne sapevi della tua bici. appena arrivava sembrava arrivasse un ufo.

Nel caso delle Ebike non è propriamente cosi. Non sono un componente o una categoria di bici diverso tra gli altri.
Si inseriscono nel contesto attuale, che vede espandersi il ruolo dell'elettrico in tutto l'automotive.
Le ebike sono l'anello di congiunzione con l'automotive. L'obiettivo delle aziende è chiaramente quello di ampliare il proprio bacino di utenza, andando a prendere in particolare il mercato del commuting. Si parla di decine di milioni di bici, non del DuraAce...

Questo ovviamente ha delle ripercussioni fortissime su tutto il mondo ciclo.
In particolare perché le aziende automotive non vogliono certo perdere il mercato a favore di quelle ciclo. Non è un caso che tante aziende automotive stiano entrando nel settore (Yamaha, Ducati, etc..).
Con un vantaggio logistico notevole: le ebike non sono più "bici" e basta. Venderle e fargli assistenza attraverso una rete di concessionari come quello automoto è molto più facile che non nel classico negozio di bici.
Basti pensare proprio ai problemi logistici pratici: lo spazio in primis. Una eBike in un cartone occupa il doppio di spazio di una bici normale. È praticamente impossibile stoccarle a muro, visto che pesano in media 20kg. Le batterie devono essere tenute in carica. E non possono essere spedite assieme alla bici.
Non ultimo il prezzo, che per gli entry level è 10 volte una bici di pari categoria.

Ma soprattutto le aziende ciclo ora diventano totalmente dipendenti dai produttori di motori. Shimano infatti ha capito subito che doveva entrare nel mercato, ma mentre nel mondo delle trasmissioni da bici Shimano è il gigante, in quello dei motori elettrici è una pagliuzza a confronto di Bosch o Panasonic. Che oltretutto contano già su una rete globale di assistenza capillare in grado di intervenire sui motori (che derivano da altre loro applicazioni). Non una scommessa facile.

Questo vuol dire che le aziende di bici (quelle grosse, le altre mettono un telaio attorno al motore) stanno ora concentrando i loro investimenti nello sviluppo e promozione delle loro ebike. A detrimento del resto lo dico io, ma non mi sembra bizzarro pensarlo.
In questo contesto sviluppare parti che possano essere utilizzate su entrambe credo faccia parte dello stesso discorso.

Per tornare in-topic la domanda viene facile: ve la vedete una ebike coi freni rim?
 
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gasht

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Nel caso delle Ebike non è propriamente cosi. Non sono un componente o una categoria di bici diverso tra gli altri.
Si inseriscono nel contesto attuale, che vede espandersi il ruolo dell'elettrico in tutto l'automotive.
Le ebike sono l'anello di congiunzione con l'automotive. L'obiettivo delle aziende è chiaramente quello di ampliare il proprio bacino di utenza, andando a prendere in particolare il mercato del commuting. Si parla di decine di milioni di bici, non del DuraAce...

Questo ovviamente ha delle ripercussioni fortissime su tutto il mondo ciclo.
In particolare perché le aziende automotive non vogliono certo perdere il mercato a favore di quelle ciclo. Non è un caso che tante aziende automotive stiano entrando nel settore (Yamaha, Ducati, etc..).
Con un vantaggio logistico notevole: le ebike non sono più "bici" e basta. Venderle e fargli assistenza attraverso una rete di concessionari come quello automoto è molto più facile che non nel classico negozio di bici.
Basti pensare proprio ai problemi logistici pratici: lo spazio in primis. Una eBike in un cartone occupa il doppio di spazio di una bici normale. È praticamente impossibile stoccarle a muro, visto che pesano in media 20kg. Le batterie devono essere tenute in carica. E non possono essere spedite assieme alla bici.
Non ultimo il prezzo, che per gli entry level è 10 volte una bici di pari categoria.

Ma soprattutto le aziende ciclo ora diventano totalmente dipendenti dai produttori di motori. Shimano infatti ha capito subito che doveva entrare nel mercato, ma mentre nel mondo delle trasmissioni da bici Shimano è il gigante, in quello dei motori elettrici è una pagliuzza a confronto di Bosch o Panasonic. Che oltretutto contano già su una rete globale di assistenza capillare in grado di intervenire sui motori (che derivano da altre loro applicazioni). Non una scommessa facile.

Questo vuol dire che le aziende di bici (quelle grosse, le altre mettono un telaio attorno al motore) stanno ora concentrando i loro investimenti nello sviluppo e promozione delle loro ebike. A detrimento del resto lo dico io, ma non mi sembra bizzarro pensarlo.
In questo contesto sviluppare parti che possano essere utilizzate su entrambe credo faccia parte dello stesso discorso.

Per tornare in-topic la domanda viene facile: ve la vedete una ebike coi freni rim?
sono chiaramente d'accordo su ciò che scrivi.
mia zia non ha fatto in km in bici dal 1999 vuole una e bike.
io ne faccio 28000 con dislivello tipo bernal e mi piacciono le ruote alu rim leggere per tubeless.
io darwinianamente sparirò.
 
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RedCaad

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solo perchè a te non si affaticano le mani (o le braccia o le spalle) nelle lunghe discese, questo non vuol dire che non debba succedere a nessun altro...

onestamente non so che sport tu faccia ma forse ho un'idea:

quello sport con camera d'aria...

apparte le battute, in presa bassa io freno con l'indice mi pare vista la leva lunga che si anche molta sensibilità.

ora dopo aver scalato 10km mi volete dire che vi affaticate le mani?
 
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cbr70

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il 90% delle bici è rim ancora.

O intendevi la nicchia quella nel muro?

cmq "l'utenza sta relegando questa tipologia di bici ad una nicchia" è fantastica.

ps. vedi sondaggione sopra. e si parla di voti di persone che stanno abbastanza sul pezzo, non la maggioranza che ritrovi nelle piazze.
purtroppo tu guardi un sondaggio (anche mal posto) , io guardo i dati reali di vendita , ovvero mi baso sui fatti reali , non so come spiegarlo meglio .
e' come se tu mi dicessi che da un sondaggio di un forum dal titolo "i freni a disco sulle auto sono necessari (visti i limiti di velocita')o bastano i freni a tamburo?" , risulti che nessuno vuole i freni a disco. e' ovvio che la realta' sia ben diversa.
visto che fai il finto tonto pero' , si sta parlando di vendite di nuove bici . conseguenza del fatto che Tu hai detto inesattamente che Specialized non fa piu' bici rim ( o ti sei gia' dimenticato come al solito?)
 
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RedCaad

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purtroppo tu guardi un sondaggio (anche mal posto) , io guardo i dati reali di vendita , ovvero mi baso sui fatti reali , non so come spiegarlo meglio .
e' come se tu mi dicessi che da un sondaggio di un forum dal titolo "i freni a disco sulle auuto sono necessari visto i limiti o bastano i freni a tamburo?" , risulta che nessuno vuole i freni a disco. e' ovvio che la realta' sia ben diversa.

...scusa ho perso gli ultimi exit poll del disko...

...dai vabbè, vado ad infilarmi nella nicchia... starò stretto...

...c'è gente che paga per infilare nelle nicchie... sono fortunato...
 
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Raven

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...scusa ho perso gli ultimi exit poll del disko...

...dai vabbè, vado ad infilarmi nella nicchia... starò stretto...

...c'è gente che paga per infilare nelle nicchie... sono fortunato...

no, semplicemente confondi le tue idee con i fatti di quello che succede in un mercato. Trovo di una tenerezza notevole il portare come elemento a supporto un sondaggio a cui partecipano 215 persone, quanto è grande secondo te il mercato delle bici da strada?
 
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RedCaad

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no, semplicemente confondi le tue idee con i fatti di quello che succede in un mercato. Trovo di una tenerezza notevole il portare come elemento a supporto un sondaggio a cui partecipano 215 persone, quanto è grande secondo te il mercato delle bici da strada?

e pensa che quelli fuori ne sanno e/o frega ancora meno,

gli avventori qui sono più o meno tutti informati ed aggiornati.

esempi, del Dura Ace Elettronico su 3 amici 0 sapevano dei bottoni sui comandi per girare le pagine del Garmin & C., che il CAAD è in alluminio non ci credono e non lo sanno, le mavic Aksium del CAAD sono "belle" ruote, la maggior parte non fà le convergenze ai freni RIM...
 
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sheik yerbouti

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mani affaticate ;nonzo%, si vede che faccio un altro sport, probabilmente quello con le camere d'aria.
probabilmente si e probabilmente non hai mai fatto discese impegnative oltre i 10km e con tanti tornanti, comunque se non ti fanno male le mani meglio per te, a me solo a scendere da selvino, che non e' molto impegnativa, dopo 10km e 20 tornanti quando usavo i rim brake mi dolevano le mani
 

pietrogrip

Maglia Amarillo
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tutte rigorosamente nere
il 90% delle bici è rim ancora.

O intendevi la nicchia quella nel muro?

cmq "l'utenza sta relegando questa tipologia di bici ad una nicchia" è fantastica.

ps. vedi sondaggione sopra. e si parla di voti di persone che stanno abbastanza sul pezzo, non la maggioranza che ritrovi nelle piazze.

Il 90% xche il circolante è ancora fatto da bdc vecchie quelle nuove sono disc, ma è un discorso trito e ritrito che ogni tanto bisogna riproporlo visto che Alcuni utenti hanno la memoria corta
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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sempre una in meno...
apparte le battute, in presa bassa io freno con l'indice mi pare vista la leva lunga che si anche molta sensibilità.

ora dopo aver scalato 10km mi volete dire che vi affaticate le mani?
Tendenzialmente la pensavo come quell'utente che sosteneva che la peculiarità più funzionale del freno a disco fosse la frenata in caso di pioggia
In realtà ho dovuto ricredermi questa estate sulle Dolomiti dove ho potuto constatare che effettivamente su discese lunghe e tortuose alleviano tensione e sforzo consentendo una guida più rilassata (e conseguentemente sicura). L'ho potuto verificare avendo fatto alcuni percorsi (gli stessi) a distanza di una quarantina di giorni l'uno dall'altro con bici rim e disc. Niente di straordinariamente diverso; però diverso, effettivamente.
Hanno ragione quelli che insistono sul tema, fidati. Volevo scriverlo già a fine agosto poi per un motivo o per l'altro mi passava di mente. Anche sull'asciutto, su discese lunghe e ripide la frenata è migliore, non più potente forse (o quanto meno non è quello il punto) ma più "friendly"
 
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RedCaad

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Tendenzialmente la pensavo come quell'utente che sosteneva che la peculiarità più funzionale del freno a disco fosse la frenata in caso di pioggia
In realtà ho dovuto ricredermi questa estate sulle Dolomiti dove ho potuto constatare che effettivamente su discese lunghe e tortuose alleviano tensione e sforzo consentendo una guida più rilassata (e conseguentemente sicura). L'ho potuto verificare avendo fatto alcuni percorsi (gli stessi) a distanza di una quarantina di giorni l'uno dall'altro con bici rim e disc. Niente di straordinariamente diverso; però diverso, effettivamente.
Hanno ragione quelli che insistono sul tema, fidati. Volevo scriverlo già a fine agosto poi per un motivo o per l'altro mi passava di mente. Anche sull'asciutto, su discese lunghe e ripide la frenata è migliore, non più potente forse (o quanto meno non è quello il punto) ma più "friendly"

La tua che gomme monta?
 

bach7

Passista
10 Gennaio 2011
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Pinifarina
apparte le battute, in presa bassa io freno con l'indice mi pare vista la leva lunga che si anche molta sensibilità.

ora dopo aver scalato 10km mi volete dire che vi affaticate le mani?

Tendenzialmente la pensavo come quell'utente che sosteneva che la peculiarità più funzionale del freno a disco fosse la frenata in caso di pioggia
In realtà ho dovuto ricredermi questa estate sulle Dolomiti dove ho potuto constatare che effettivamente su discese lunghe e tortuose alleviano tensione e sforzo consentendo una guida più rilassata (e conseguentemente sicura). L'ho potuto verificare avendo fatto alcuni percorsi (gli stessi) a distanza di una quarantina di giorni l'uno dall'altro con bici rim e disc. Niente di straordinariamente diverso; però diverso, effettivamente.
Hanno ragione quelli che insistono sul tema, fidati. Volevo scriverlo già a fine agosto poi per un motivo o per l'altro mi passava di mente. Anche sull'asciutto, su discese lunghe e ripide la frenata è migliore, non più potente forse (o quanto meno non è quello il punto) ma più "friendly"

come @faberfortunae non soffro di indolenzimenti vari, ma confermo con convinzione che affrontare lunghe discese con la disc è più "comodo" che con la rim.

inoltre la miglior modulabilità mitiga la mia inettitudine ad affrontare "forte" le discese.