Cari colleghi di bici posso dirlo? CHE NOIA.
Il gruppo gregge non l'ho mai potuto sopportare, ricordo Dezan che non sapeva più che cavolo dire io che disteso in divano, magari dopo una bella sgambata, non riuscivo a stare sveglio ma avevo paura di addormentarmi, si sa mai che non succeda qualcosa.
Poi è arrivato il videoregistratore, ora il dvd recorder (ora si fa per dire l'ho preso nel 2005) ed è stata la mia salvezza, la tappa di ieri, a partire dai -93 l'ho vista in 45 minuti a velocità "ridolini".
Ora, dico io, capisco le cosiddette tappe di trasferimento, ma quella di ieri non lo era.
Se un pro sviluppa 300w in piano e 360 in salita, se vogliamo fare un paragone per intensità di sforzo, io che a 55 anni - e quest'anno ahime con poco allenamento causa problemi - ho una FTP di 215, allora significa che io in piano sto andando a 30, forse meno, con una fuga davanti, e la salita la sto facendo guardando il paesaggio.
Forse quando non c'erano le radio i corridori agivano di più con la loro testa.
Unica cosa in positivo che è cambiata, è la strategia dei neo pro, prima (tempi di Moser) un neopro per i primi due anni neppure lo vedevi, ora si lanciano nelle fughe senza speranza e si fanno conoscere, fanno vedere lo sponsor, ecc.
E talvolta la fuga arriva.
Se non facessero cosi, chi conoscerebbe ad esempio la Bardiani?