L'Italia casca a pezzi per chi le buche non le sistema e/o ne nega l'esistenza, non per chi le evidenzia........... Giudico solo chi alimenta gratuitamente sta buffonata dicendo di aver visto con i propri occhi strade tempestate di buche, quelli sono pensieri da pecora, non da persona, è grazie a loro che l'Italia cade a pezzi...
Che Milano abbia più storia ciclistica di Roma è possibile. Ma sponsor e quant'altro non si nutrono di dove sono nati Bugno (nato in Svizzera e Monzese di adozione, non milanese) e Saronni (nato a Novara e cresciuto a Buscate, non a Milano), nè di dove si correva un Lombardia che ormai da tempo nemmeno lui ha più a che fare con Milano. In termini di immagini televisive e mediatiche in genere, l'appeal che può avere Roma, è molto ma molto maggiore. In Italia forse solo Venezia avrebbe uguale appeal, ma una logistica ovviamente proibitiva. Veder passare i ciclisti per i Campi Elisi e l'Arco di Trionfo, così come per il Colosseo e l'Altare della Patria ha un ritorno che prescinde la storia ciclistica, ma abbraccia la storia dell'umanità. Un filino più globale direi.permettimi ma non sono d'accordo
Roma ha una marea di cose meglio di Milano, soprattutto per quanto riguarda la storia e i monumenti, però culturalmente, il ciclismo a Milano ha storia, a partire dal Vigorelli, dai vecchi giri di Lombardia, dai parecchi campioni che ha dato a questo sport (Bugno e Saronni per citarne due).
Insomma, se devo consigliare ad un turista cosa visitare gli dico Roma, ma il Giro, il ciclismo, ha la storia a Milano, così come la tradizione per il tour dice Parigi (poi che Parigi sia anche al capitale, è un puro caso, ma non è detto che debba essere sempre così)
Tu dici che "non c'è paragone con Roma", ma per paragone a cosa ti riferisci esattamente? paragone di cosa? di vista scenografica? si ok avere il Colosseo dietro al palco al posto del Duomo( e qui non sono nemmeno tanto d'accordo) potrà essere meglio, ma il resto?
Fosse per me, ogni anno, sarebbero toccate come arrivo di tappa, oltre a Roma, anche Firenze, Siena, Venezia (da vedere il come), ossia quei luoghi per cui l'Italia è famosa nel mondo, per radicare e identificare fortemente il Giro con la nazione, aldilà delle condivisibili digressioni economiche che quest'anno lo hanno portato a Israele.
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