5 cose da fare e 5 cose da non fare per un ciclista

Giuseppe Pistillo

Aiuto gregario
20 Marzo 2018
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San Severo
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Bici
Orbea Orca M20
Bell'articolo che condivido in pieno.
Sono un amatore che ha cominciato a praticare il ciclismo, ed anche altri sports, con una certa continuità intorno ai 50 anni. Ora ne ho 59.
Scrivo per aggiungere un altro aspetto per me fondamentale.
Premesso che ho iniziato soprattutto per il benessere con cui l'attività fisica ripaga i praticanti dai relativi "sacrifici", ritengo sia bene ricordare che strafare conduce spesso ad infortuni che con una certa frequenza colpiscono tanti amatori, i quali al posto di beneficiarne, si procurano danni.
 
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Pinno Maior

Pignone
30 Aprile 2021
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Milano
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Tarmac SL6 disc
Letto con 3 anni di ritardo (ora!), articolo proprio bello. Coglie bene quella tensione essenziale che a me, da relativo neofita (lo pratico con dedizione da poco più di 3 anni), pare essere al cuore di questo sport: il rischio di perdersi, di farne un idolo o una fuga dalla realtà, e, di converso, il rischio di non viverlo fino in fondo, di imparare le lezioni di vita che questo sport può dare, fermandosi alla superficie. Penso che praticare ciclismo per dei ciclisti “pensanti”, con un’interiorità, sia innanzitutto confrontarsi continuamente con questa tensione, addentrarsi sempre più in questa pratica, mettendosi in gioco per davvero, senza però perdere se stessi…