News Giro d’Italia 2022: l’Ungheria ritrova la Grande Partenza

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Apprendista Cronoman
18 Febbraio 2014
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[Comunicato stampa] Budapest, 3 novembre 2021 – L’edizione numero 105 del Giro d’Italia ritrova l’Ungheria come nazione che ospiterà la Grande Partenza con due frazioni in linea e una cronometro individuale. Si comincia venerdì 6 maggio con la Budapest – Visegrád adatta ai velocisti, che assegnerà la prima Maglia Rosa. Sabato...
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pantera

Passista
5 Marzo 2009
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da corsa
Ricordo quando ci fu la partenza dal Irlanda praticamente tutta sotto la tipica pioggia irlandese,ma era bello vedere il gruppo in quei panorami,rimane comunque una cagata pazzesca, snatura il giro e non serve ad incentivare il ciclismo nei paesi che lo ospitano,se poi questo significa anche escludere alcune zone del Italia la cosa fa anche leggermente incazzare
 
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Ricordo quando ci fu la partenza dal Irlanda praticamente tutta sotto la tipica pioggia irlandese,ma era bello vedere il gruppo in quei panorami,rimane comunque una cagata pazzesca, snatura il giro e non serve ad incentivare il ciclismo nei paesi che lo ospitano,se poi questo significa anche escludere alcune zone del Italia la cosa fa anche leggermente incazzare
Vedere la quantità di gente entusiasta che c'era in Irlanda (e nelle altre partenze dall'estero) con le strade nostrane spesso deserte o quasi in diverse tappe (quando addirittura non ci sono gli insofferenti che spostano le transenne per passare con 'a maghina, come è capitato di vedere al sottoscritto) mi fa pensare che RCS fa solo bene.
Al di là dell'aspetto economico, che pure è fondamentale.
Il contestare questa cosa è uno dei (purtroppo tanti) aspetti del nostro provincialismo... e poi ci lamentiamo che il TdF ha molto più appeal.
 

samuelgol

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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Ma solo a me sembrano una cagata le partenze da altre nazioni ?????????
Tecnicamente non cambia nulla. Un percorso può essere valido o meno a prescindere dai confini. "Romanticamente" non piace nemmeno a me. Economicamente è evidente che se lo fanno è per una paccata di soldi di differenza. Quelli che possono fare la differenza fra una corsa di secondo livello e una corsa top. Molte regioni d'Italia, quelle che sovente vengono meno toccate dal Giro, non hanno manco gli occhi per piangere figuriamoci i soldi. Anzi i soldi li avrebbero, ma li sperperano malamente in altro o non ritengono che avere il Giro sia un asset conveniente. Quindi anche se può piacere meno, la risposta è no, non è una cagata pazzesca andare dove ti danno tanti soldi.
 

samuelgol

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Vedere la quantità di gente entusiasta che c'era in Irlanda (e nelle altre partenze dall'estero) con le strade nostrane spesso deserte o quasi in diverse tappe (quando addirittura non ci sono gli insofferenti che spostano le transenne per passare con 'a maghina, come è capitato di vedere al sottoscritto) mi fa pensare che RCS fa solo bene.
Al di là dell'aspetto economico, che pure è fondamentale.
Il contestare questa cosa è uno dei (purtroppo tanti) aspetti del nostro provincialismo... e poi ci lamentiamo che il TdF ha molto più appeal.
E parte dall'estero pure lui. Ma arriva a Parigi, senza se e senza ma.
 
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samuelgol

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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Quello che ho sempre sognato per il Giro e che fino ad oggi non ho ancora visto realizzato: ultima tappa sempre a Roma, senza se e senza ma.
Ero a vedere la tappa finale nel 2018. Stavo al Colosseo, sulla terrazza di un locale (con rinfresco gratuito) bordo strada.
La figura che ha fatto Roma (e l'Italia intera) in quella occasione è stata da peracottari. Ancora 2h prima del passaggio dei corridori, stavano rammendando l'asfalto alla meglio con il cemento a presa rapida.:ueh:
 

pedalone della bassa

Otztaler inside
9 Ottobre 2013
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modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
Per molti anni la Supercoppa Italiana si è disputata all'estero, Cina, Dubai, quest'anno invece la Lega ha capito che era meglio giocare in Italia, in casa della GRANDE INTER, cioè in casa della squadra CAMPIONE D'ITALIA, come da tradizione, e non perché non avesse richieste, Abu Dhabi in testa con milioni di dollari, ma la Lega ha capito che ci sono cose che il denaro non può comprare. E come lo stesso Gravina ha detto, non è stata una scelta dettata dalla situazione pandemica, ma è stata proprio una scelta di coscienza. Perché l'Italia è una repubblica fondata sul pallone e meno male

o.t.

non è così
la Lega calcio ha un accordo con Adu Dhabi per un altra finale da qui al 2023, ma siccome, quest'anno, da parte "degli sceicchi" non ci son state risposte su date, la Lega avrebbe deciso di organizzarla in Italia, e non "per amore di storia del pallone"

ah, tra l'altro, si parla di accordo tra lega ed Arabia per i prossimi 6 anni!!!! dopo la supercoppa dovrebbe cambiare format, e diventare a 4 squadre

altro che scelta di coscienza :)))::)))::))):
 

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ma quindi mi state dicendo che RCS non trova i soldi sotto l'albero?!?!?!
non sarà che RCS per organizzare una corsa come il Giro ha bisogno di città che paghino?
e che oltre a pagare, garantiscano anche determinati servizi?

ogni anno la solita storia. ah da me non passano. quella salita non la fanno mai. in quella zona d'Italia non ci passano da x anni. ah sempre da quelle zone.........

il percorso viene fatto in base a quali località hanno piacere/voglia di far transitare la corsa in quelle zone, ed in base a chi offre di più. semplice.
 

pantera

Passista
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ma quindi mi state dicendo che RCS non trova i soldi sotto l'albero?!?!?!
non sarà che RCS per organizzare una corsa come il Giro ha bisogno di città che paghino?
e che oltre a pagare, garantiscano anche determinati servizi?

ogni anno la solita storia. ah da me non passano. quella salita non la fanno mai. in quella zona d'Italia non ci passano da x anni. ah sempre da quelle zone.........

il percorso viene fatto in base a quali località hanno piacere/voglia di far transitare la corsa in quelle zone, ed in base a chi offre di più. semplice.
Era giro d'Italia è diventato l'Italia in giro,le corse a tappe come giro o tour hanno visto due guerre ed in periodi ben più miseri degli odierni hanno mantenuto la corsa nel proprio territorio, oggi c'è la caccia al miglior offerente
 
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Era giro d'Italia è diventato l'Italia in giro,le corse a tappe come giro o tour hanno visto due guerre ed in periodi ben più miseri degli odierni hanno mantenuto la corsa nel proprio territorio, oggi c'è la caccia al miglior offerente

infatti, i costi e le spese che bisogna sostenere per programmare a fare la corsa sono gli stessi no?

ripeto, per fare un evento ci sono dei costi, che nel tempo son lievitati molto, vuoi i prezzi maggiori, vuoi controlli e servizi maggiori da sostenere (es. una volta c'erano le barriere come adesso agli arrivi? quelle vanno pagate, come vanno pagati quelli che le montano/smontano, quelli che guidano i mezzi per trasportarle.......)

credete sia facile trovare città che vogliono ospitare arrivi e partenze della corsa? o che accettino che gli passi "semplicemente" sotto casa?
 

pantera

Passista
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da corsa
infatti, i costi e le spese che bisogna sostenere per programmare a fare la corsa sono gli stessi no?
Non sono gli stessi è evidente negli anni i costi sono lievitati notevolmente ma allo stesso tempo è diminuito anche il seguito che il ciclismo aveva a cavallo tra le due guerre,non esistono più grandi investimenti in Italia per il ciclismo,se per portare avanti un carrozzone divenuto oramai troppo oneroso si è costretti a snaturare la corsa si è fatto il passo più lungo della gamba
 

Maverik89

Apprendista Scalatore
15 Dicembre 2009
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Bici
lsdb 666 road XCr
Una volta nel passato, non solo i costi erano inferiori in proporzione, ma la ricchezza stessa era qui in europa.
Gli equilibri geopolitici sono cambiati, ora pretendiamo di essere padroni di certi eventi perchè "abbiamo la cultura" e schifiamo se certi eventi trovano altri lidi e sovvenzioni, in realtà non è che possediamo la cultura per diritto di nascita, abbiamo ospitato gli eventi nei decenni in cui economicamente eravamo più potenti o perchè interessava solo a noi.
vedi motorsport.
 

pantera

Passista
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Una volta nel passato, non solo i costi erano inferiori in proporzione, ma la ricchezza stessa era qui in europa.
Gli equilibri geopolitici sono cambiati, ora pretendiamo di essere padroni di certi eventi perchè "abbiamo la cultura" e schifiamo se certi eventi trovano altri lidi e sovvenzioni, in realtà non è che possediamo la cultura per diritto di nascita, abbiamo ospitato gli eventi nei decenni in cui economicamente eravamo più potenti o perchè interessava solo a noi.
vedi motorsport.
In effetti abbiamo esportato il lavoro alla ricerca di maggiore profitto, esportiamo gli eventi, siamo passati da produttori a semplici venditori,fino a quando ci sarà ancora qualcosa da vendere