News Giro d’Italia 2022: l’Ungheria ritrova la Grande Partenza

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Pignone
30 Novembre 2016
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Premezzo
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Non sono gli stessi è evidente negli anni i costi sono lievitati notevolmente ma allo stesso tempo è diminuito anche il seguito che il ciclismo aveva a cavallo tra le due guerre,non esistono più grandi investimenti in Italia per il ciclismo,se per portare avanti un carrozzone divenuto oramai troppo oneroso si è costretti a snaturare la corsa si è fatto il passo più lungo della gamba
Il Giro d'Italia è partito dall'estero la prima volta nel 1965, non mi sembra che si sia snaturato chissà che, il Tour de France ha iniziato a farlo pure prima.
 

Zugnajima#11

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Schechesfeérvar o Schechesfeérvor.
OT
L'ho messa nel traduttore Ugherese: Sicheschfeiervar...
Fine OT
Ricordo (sicuramente male) che anni fa, un amico aveva fatto il Giro del Balaton, o avevo letto qualcosa qua, tipo un'avventura o Gran Fondo.
Lo so che non è in Italia, ma magari la tappa (e le altre 2 a Budapest), saranno televisivamente belle.
Comunque una ottima vetrina per il Giro, come le altre partenze estere, che sono sempre state dei bagni di folla...
 

samuelgol

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24 Settembre 2007
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Non sono gli stessi è evidente negli anni i costi sono lievitati notevolmente ma allo stesso tempo è diminuito anche il seguito che il ciclismo aveva a cavallo tra le due guerre,non esistono più grandi investimenti in Italia per il ciclismo,se per portare avanti un carrozzone divenuto oramai troppo oneroso si è costretti a snaturare la corsa si è fatto il passo più lungo della gamba
Anche il Tour parte dall'estero a volte. Anche loro hanno fatto il passo più lungo della gamba?
Il ciclismo negli anni 30 era più seguito di ora?
You cannot be serious man (cit).
 

sembola

Velocista
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verde
le corse a tappe come giro o tour hanno visto due guerre...
Il Giro d'Italia non si è corso dal 1915 al 1918 e dal 1941 al 1945. Il Tour invece non si è corso dal 1915 al 1918 e dal 1940 al 1946.

Per cui Giro e Tour NON hanno visto due guerre. L'unica corsa che non fu interrotta per la seconda guerra mondiale fu il Giro delle Fiandre, che nel 1940 si svolse prima dell'invasione del Belgio, nei quattro anni successivi fu consentito dalle forze di occupazione per motivi politici e nella primavera del 1945 quando il Belgio era già stato liberato.
 
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sembola

Velocista
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verde
E quindi senza strumenti per seguirlo, ivi inclusi i mezzi di trasporto, era più seguito. E vabbè. :roll:
Dipende che senso vuoi dare al termine "seguire".

Se "seguire" significa recarsi sulle strade a vedere passare il Giro, una volta si fermava tutto e tutti si riversavano per strada, ovviamente a casa propria e non certo sul Pordoi. Da questo punto di vista oggi è più "seguito" sui tratti in cui la corsa si decide ma dove una volta era difficile se non impossibile andare per la massa.

Se "seguire" lo intendi in senso sportivo, nell' Italia degli anni 30 il ciclismo era lo sport popolare per eccellenza.

Nella prima accezione, il calcio di serie A in Italia lo "seguono" non più di 3-400 mila persone. Nella seconda si tratta di parecchi milioni di persone , seppure con livelli diversi di interesse ,
 

samuelgol

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Dipende che senso vuoi dare al termine "seguire".
.................
Se "seguire" lo intendi in senso sportivo, nell' Italia degli anni 30 il ciclismo era lo sport popolare per eccellenza.
Io rispondevo a un post che scriveva questo:
negli anni i costi sono lievitati notevolmente ma allo stesso tempo è diminuito anche il seguito che il ciclismo aveva a cavallo tra le due guerre,non esistono più grandi investimenti in Italia per il ciclismo,se per portare avanti un carrozzone divenuto oramai troppo oneroso si è costretti a snaturare la corsa si è fatto il passo più lungo della gamba
Vedi tu se si parlava di sport popolare per eccellenza o di seguito che influenza (va) i risvolti economici.

p.s. nessuno sport è seguito in senso sportivo come ora. Tutti gli sport sono molto più seguiti di un tempo. Si è moltiplicata la popolazione? No. Semplicemente si è moltiplicata la possibilità di seguirli. Ora ne puoi seguire 10 assieme col solo cellulare (Giro e Tour li seguo quasi sempre dal cell, we esclusi) o comunque dal divano di casa. Puoi raggiungere facilmente il luogo dove vengono svolti, che sia il Pordoi come lo stadio/palasport/centro sportivo a 20/30/40 km da casa. E si è moltiplicata la cultura sportiva nel praticarlo quanto nel seguirlo. (ok parlare di cultura sportiva in Italia è ardito, ma tant'è)
 
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pantera

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Il Giro d'Italia non si è corso dal 1915 al 1918 e dal 1941 al 1945. Il Tour invece non si è corso dal 1915 al 1918 e dal 1940 al 1946.

Per cui Giro e Tour NON hanno visto due guerre. L'unica corsa che non fu interrotta per la seconda guerra mondiale fu il Giro delle Fiandre, che nel 1940 si svolse prima dell'invasione del Belgio, nei quattro anni successivi fu consentito dalle forze di occupazione per motivi politici e nella primavera del 1945 quando il Belgio era già stato liberato.
So benissimo che non hanno pedalato sotto i bombardamenti pensavo non ci fosse bisogno di dirlo, questo non significa che non hanno vissuto le due guerre