News Egan Bernal in ospedale per un incidente

Francutio

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2 Marzo 2014
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Mi dispiace parecchio per Egan che mi sta pure simpatico. Ora come funziona il ciclomercato? E' già chiuso ufficialmente? Mi metto nei panni della Ineos che prima dell'inizio della stagione si vede privare di una delle punte più valide, ha la possibilità di correre ai ripari trovando un nuovo corridore?
Domanda più teorica che pratica, mi rendo conto che nessuna squadra di vertice lasci andare corridori sui quali stanno già investendo in modo importante per programmare la stagione ... forse la Movistar fa eccezione ...

Tanto a parte gli sloveni non ci sono altri corridori che rappresenterebbero un sicuro upgrade rispetto a Carapaz o Yates. In più hanno sempre Geoghegan Hart, Sivakov, forse ancora pure Thomas e in futuro magari Pidcock, a cercare opportunità da capitani, non credo sia il caso di ingolfare ulteriormente la squadra

E non dimentichiamoci di Ganna, già programmato proprio per il Tour, uno/due kg in meno e si vola a Parigi in giallo :mrgreen:

A Bernal i migliori auguri per riprendersi per il 2023, forzare un eventuale rientro penso non abbia senso, l'età è ancora dalla sua.
 

paolo_84

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25 Agosto 2015
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Poveraccio, non ha proprio fortuna. Mi dispiace molto per lui, tra l'altro, sia con la schiena che con le gambe, non è che prima fosse messo tanto bene.
Inizialmente sembrava meno grave ma adesso le notizie sono preoccupanti.
Spero davvero che impatti solo questa stagione e torni tra un anno forte come prima.

Questo. Non vorrei che si fosse giocato la carriera (premesso che è fortunato ad aver salvato la pelle, dato il tipo di danni fisici riportati).

Speriamo di rivederlo presto al via e ai suoi livelli!
 

Ser pecora

Diretur
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Cosa in effetti pericolosa, niente da fare, posizione super efficiente ma altamente pericolosa, inutile girarci attorno...

Tant'è che molti pro di alto livello si allenano in velodromi per la bici da crono. Anche all'aperto (tipo Alaphilippe in Spagna).
Ma molti sudamericani sembrano molto fiduciosi nel girare per le loro strade, anche se, chi le ha viste lo sa, non sono proprio il massimo...
 

pedalone della bassa

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modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
A me risulta comunque difficile capire come i sudamericani che possono permettersi di allenarsi altrove, si facciano 30-40mila km l'anno in casa. In Colombia ed Ecuador il numero di morti sulle strade (per abitante) e' circa 7-8 volte piu' alto che in Italia. Senza contare che fuori citta' il grosso del traffico e' fatto di camionette e mezzi medio pesanti che le bici tendono a centrarle piuttosto che a schivarle. Paradossalmente in citta' si va meglio che fuori.
perchè? dici per la pericolosità?
l'anno scorso Carapaz si allenava con una "scorta privata" che lo seguiva in scooter, per la sua sicurezza
c'è da dire che in questo periodo, in Sud America, le temperature sono molto meglio che qui, e soprattutto, ti puoi allenare ad altitudini notevoli
 

Maverik89

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Di sicuro c'è molta più informazione.
dalla foto comunque si vede la bolide TT, che non sia un incidente da distrazione mentre si è in posizione aero???
Mi auto quoto per dire che è vero che si vede la bici da crono in foto, ma quella di Bernal è giù per terra e non si può dire con certezza che bici sia, l'unica cosa che si vede è che non avendo il freno a disco come la Dogma F del compagno, è possibile che sia anche quella da crono, oppure in allenamento usa ancora una vecchia F12 rimbrake. boh!
 

samuelgol

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Mi auto quoto per dire che è vero che si vede la bici da crono in foto, ma quella di Bernal è giù per terra e non si può dire con certezza che bici sia, l'unica cosa che si vede è che non avendo il freno a disco come la Dogma F del compagno, è possibile che sia anche quella da crono, oppure in allenamento usa ancora una vecchia F12 rimbrake. boh!
Comunque se aveva i disc non succedeva. Si è già detto? :==
 

martin_galante

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cletta
perchè? dici per la pericolosità?
l'anno scorso Carapaz si allenava con una "scorta privata" che lo seguiva in scooter, per la sua sicurezza
c'è da dire che in questo periodo, in Sud America, le temperature sono molto meglio che qui, e soprattutto, ti puoi allenare ad altitudini notevoli
Si certo, per la sicurezza. Appunto ci sono tra le sette ed otto volte più morti per abitante che in Italia (che di certo non è il riferimento in Europa per altro). Se ci mettiamo che l'auto sia molto meno diffusa che dai noi, si capisce quanto siano pericolose le strade in Sudamerica. Solo alcuni paesi africani, in cui però in bici non sono mai stato, hanno statistiche comparabili o peggiori.

Immagino che Carapaz giri con sorveglianza anche perché probabilmente si allena da solo (mentre magari inl colombiani spesso riescono ad andare in gruppo), e per prenderti una bici così possono pure farti fuori in certi posti.

Comunque, mettici appunto l'enorme pericolosità delle strade colombiane, il kilometraggio fatto dai pro, le velocità alle quali si allenano... Il rischio di farsi male si stima a centinaia di volte quello di un amatore da noi.
 

Maverik89

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Comunque se aveva i disc non succedeva. Si è già detto? :==
Probabilmente tu lo sai già, ma ci tengo a precisare che non è quello il fulcro dei miei commenti, nel mio primo commento avevo scritto che si vedeva in foto una bici da TT ed avevo ipotizzato che stesse utilizzando quella, nel commento successivo mi sono quotato scrivendo che in ogni caso la bici da TT vista non era certo quella di Bernal, la sua era stessa a terra e coperta dai soccorritori, quel poco che si vede è la ruota posteriore e parte del carro, quindi è difficile evincere se fosse la bici da TT oppure la normale BDC.
 

pedalone della bassa

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Si certo, per la sicurezza. Appunto ci sono tra le sette ed otto volte più morti per abitante che in Italia (che di certo non è il riferimento in Europa per altro). Se ci mettiamo che l'auto sia molto meno diffusa che dai noi, si capisce quanto siano pericolose le strade in Sudamerica. Solo alcuni paesi africani, in cui però in bici non sono mai stato, hanno statistiche comparabili o peggiori.

Immagino che Carapaz giri con sorveglianza anche perché probabilmente si allena da solo (mentre magari inl colombiani spesso riescono ad andare in gruppo), e per prenderti una bici così possono pure farti fuori in certi posti.

Comunque, mettici appunto l'enorme pericolosità delle strade colombiane, il kilometraggio fatto dai pro, le velocità alle quali si allenano... Il rischio di farsi male si stima a centinaia di volte quello di un amatore da noi.
ok la sicurezza, ma se ci mettiamo, quota di altitudine, meteo, e, soprattutto, il fatto che non devono sorbirsi voli intercontinentali (con tutti i contro del caso), credo avranno fatto i loro calcoli, ed abbiano ritenuto meglio allenarsi "a casa"
calcolando, anche, quanti giorni all'anno stanno lontani dai propri cari
 
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Apprendista Cronoman
15 Luglio 2009
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A me risulta comunque difficile capire come i sudamericani che possono permettersi di allenarsi altrove, si facciano 30-40mila km l'anno in casa. In Colombia ed Ecuador il numero di morti sulle strade (per abitante) e' circa 7-8 volte piu' alto che in Italia. Senza contare che fuori citta' il grosso del traffico e' fatto di camionette e mezzi medio pesanti che le bici tendono a centrarle piuttosto che a schivarle. Paradossalmente in citta' si va meglio che fuori.
Secondo me semplicemente perché per chiunque "casa tua è sempre casa tua" e quando gli impegni lavorativi te lo permettono stai lì e te la godi, soprattutto considerando che si, ha i suoi pericoli, ma anche un ottimo clima ed ottime "altitudini". ;-)
 

martin_galante

Nel Gruppetto
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cletta
ok la sicurezza, ma se ci mettiamo, quota di altitudine, meteo, e, soprattutto, il fatto che non devono sorbirsi voli intercontinentali (con tutti i contro del caso), credo avranno fatto i loro calcoli, ed abbiano ritenuto meglio allenarsi "a casa"
calcolando, anche, quanti giorni all'anno stanno lontani dai propri cari
Secondo me in molti paesi c'e' anche una considerazione del rischio diversa, cosa naturale se si cresce vedendo gente vivere e morire in determinate condizioni. Io ho pedalato in qualche citta dell'america latina, 40000 km l'anno, per giunta a quelle velocita', non ce li farei neanche per lo stipendio di Bernal. Evidentemente per lui quella e' la norma, e non gli sembrera' poi tanto strano. Una mia conoscente cresciuta a Singapore aveva paura ad andare in auto a Milano.


Comunque andare a vivere in Europa per qualche anno di carriera -da giovane, portandosi dietro qualche componente della famiglia (compagna, figli, genitori), non mi pare questo sacrificio enorme.

Sui voli intercontinentali, non capisco cosa tu voglia dire. Di sicuro ne fanno di piu' tornando ad allenarsi in casa nelle pause, che non vivendo in Europa e ripassando per casa quando possono, di certo non piu' di una volta l'anno.

Sulla quota, senz'altro Bogota' che mi pare sia oltre i 2500, ha pochi rivali. Pero' attenzione, per allenarsi regolarmente sono pure troppi e dovranno scendere. Il meteo... boh considera che per i nostri standard piove sempre li e le temperature non sono piu' alte che in Italia (beh a parita' di quota si).
 

lele57

Apprendista Velocista
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Guardando l'incidente di Bernal ricordo quello successo a me qualche anno fà, ma con poche conseguenze fisiche.
Era una gara amatoriale a cronometro in pianura, vento fortissimo all'andata e naturalmente si viaggiava bene al ritorno.
A 3 km dal traguardo, in una strada quasi deserta, testa bassa a tutta, dall'unica casa di quel tratto esce un'auto che si si ferma subito sulla destra perchè l'autista doveva scendere per chiudere i cancello.
Io vedo solo il parauti, ma non faccio in tempo a toccare i freni che diventa tutto buio, mi sono risvegliato dopo qualche ora in ospedale con botte ed escoriazioni ma niente fratture, ero confuso e ho ricordato solo il giorno dopo dove abitavo e lavoravo.
Sono stato fortunato, senza volerlo nell'impatto mi sono girato di fianco e ho spaccato il lunotto dell'auto con la spalla, come per aprire di forza una porta.
 

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jan80

Ammiraglia
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Colnago
avevo visto il video gia' ieri......ma era esattamente come pensavo e come dicevo.......purtroppo la bici da crono ti impone una determinata posizione(aereodinamica) che in gara non crea problemi visto non c'e' traffico e si spera neanche imprevistiassurdi,invece allenarsi a traffico aperto con tale bicicletta e posizione i rischi sono belli alti.
Ripeto per allenarsi si puo' anche fare,ma come minimo bisogna prendersi precauzioni (avere un'ammiraglia davanti e dietro in primis e magari anche uno scooter di fianco) poi per carita' con la sfiga non si puo' far nulla,ma qua il rischio c'era comunque
 
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golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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mia
poi per carita' con la sfiga non si puo' far nulla,ma qua il rischio c'era comunque
Il rischio c'è a prescindere sulle strade a maggior ragione se con la bici da crono.. ma qui però pare che l'errore lo abbia commesso lui oppure è successo qualcosa di inspiegabile perchè impatta dritto filato sul bus che è fermo da tempo.
 
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jan80

Ammiraglia
3 Marzo 2008
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Colnago
Il rischio c'è a prescindere sulle strade a maggior ragione se con la bici da crono.. ma qui però pare che l'errore lo abbia commesso lui oppure è successo qualcosa di inspiegabile perchè impatta dritto filato sul bus che è fermo da tempo.
con la bici da crono se stai facendo una simulazione e prova la testa la metti giu' e spingi ( cosa che stava facendo) con una bici tradizionale sei piu' alto e la testa sta piu' su,di robe inspiegabili non vedo nulla,solo uno con una posizione aeredinamica che corre come un missile,che non vede autobus fermo
 
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