Gare La stagione parte sotto il segno della Slovenia

rebus

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5 Luglio 2017
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Triban RC520
Comunque è vero che i paralleli fra Evenepoel e Merckx sono nati proprio dai loro stessi connazionali e proprio perché sono belgi. Anche noi aspettiamo ancora un nuovo Pantani o un nuovo Coppi, come nello sci un nuovo Tomba eccetera. In Slovenia penso che non freghi a nessuno se Pogacar sia il nuovo Merckx, suppongo che all'epoca del belga probabilmente le corse venivano seguite molto poco. Agli appassionati di lunga data invece questi confronti appassionano... ma come ha detto qualcuno, rimangono chiacchiere da bar.
 

Ser pecora

Diretur
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16 Aprile 2004
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Orca, ma quanto viene a costare una stagione così?
Intendo a livello economico, non di salute, perché non credo che siano prodotti a buon mercato e che i ciclisti non guadagnano molto.

Considera che risale al periodo pre-test per l'Epo. Con quelle unità sforare il 50% era matematico. Dal 2000 le dosi devono per forza essere calate (almeno in vista delle gare).
A memoria per chi la mena sempre "con tutti facevano lo stesso"...basti pensare solo all'arbitrarietà del concetto di "giovane" o meno all'interno di una stessa squadra.
 

lap74

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Scott Addict Gravel Tuned Sram Force AXS monocorona
Orca, ma quanto viene a costare una stagione così?
Intendo a livello economico, non di salute, perché non credo che siano prodotti a buon mercato e che i ciclisti non guadagnano molto.
A spanne dai 10.000 euro a salire, anche di 10 volte, mi pare che Armstrong pagasse Ferrari oltre 100.000 euro a stagione, non so se i "prodotti" fossero inclusi o meno ma nel suo caso era un dettaglio.
 
23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
Considera che risale al periodo pre-test per l'Epo. Con quelle unità sforare il 50% era matematico. Dal 2000 le dosi devono per forza essere calate (almeno in vista delle gare).
A memoria per chi la mena sempre "con tutti facevano lo stesso"...basti pensare solo all'arbitrarietà del concetto di "giovane" o meno all'interno di una stessa squadra.
Certo, ma rimane valida la domanda sia allora che dopo.
Se come dice @lap74 si viaggia attorno ai 100k, significa che molti spendevano quasi tutto l’ingaggio annuale solo per il materiale, senza considerare quanto prendevano i medici per la consulenza.

Insomma la conferma che attorno al doping girava/gira un sacco di soldi.
 

Corvo Torvo

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Specialized Roubaix
Per rimanere nel francese.... Touchè....
Nei libri di ex corridori che mi è capitato di leggere veniva spiegato che una "dieta" come questa fatta fare ad un giovane gli avrebbe accorciato la carriera, almeno queste erano le credenze. Quindi la prassi era quella di farli crescere prendendo qualche bastonata, e dai 27-28 in poi darci dentro per bene.
Magari la risposta potremo averla tra 3-4 anni con i giovani fenomeni del momento, anche se è anche cambiato il modo di organizzare la stagione: meno giorni di corsa presentandosi sempre al top della forma probabilmente preserva dall'erosione.
 
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Maiella

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28 Gennaio 2015
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Certo, ma rimane valida la domanda sia allora che dopo.
Se come dice @lap74 si viaggia attorno ai 100k, significa che molti spendevano quasi tutto l’ingaggio annuale solo per il materiale, senza considerare quanto prendevano i medici per la consulenza.

Insomma la conferma che attorno al doping girava/gira un sacco di soldi.
Il doping muove tanti soldi, ma anche all'interno di questi circuiti melefici ci sono dei livelli e delle specializzazioni come per ogni altro ramo della medicina. E il prezzo da pagare può essere irrisorio, oppure alla portata di pochi eletti che guadagnano bene. Ecco perché il doping di squadra non é stato assolutamente un fatto isolato.
 

jan80

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Colnago
Certo, ma rimane valida la domanda sia allora che dopo.
Se come dice @lap74 si viaggia attorno ai 100k, significa che molti spendevano quasi tutto l’ingaggio annuale solo per il materiale, senza considerare quanto prendevano i medici per la consulenza.

Insomma la conferma che attorno al doping girava/gira un sacco di soldi.
100k possono o potevano spenderli solo pochi corridori.......poi il medico era una sorta di secondo procuratore,tante volte aveva una percentuale sulle tue vittorie e ingaggi.........questo per dire che un Ferrari ti seguiva il big o i big,poi poteva seguirne tanti altri di cui non dava certo le stesse cose o consigli,perche' non potevano permetterselo e perche' non avevano potenzialità
 

Doppiomisto

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Alcune...
Pogacar potrà anche vincere le Roubaix, ma non mi baserei sui risultati della corsa juniores, che sono veramente poco significativi per prevedere i risultati in quella élite.

Per dire Madouas, uno scalatore, è arrivato nel 2017 7° nella volata di gruppo col vincitore. O Ben King, altro scalatore, è arrivato davanti Tim DeClerq nel 2010. Madouas e King farebbero fatica a finirla quella élite.
Per non parlare di tanti vincitori persi nel nulla.

Ci mancherebbe, però è comunque una corsa che potrebbe adattarsi visto la poliedricità del personaggio.

A quanto pare lui stesso ritiene più difficile vincere la Milano-Sanremo:

"Tutti continuano a chiedersi cosa aspettarsi sabato. Beh, possiamo aspettarci una gara lunga e difficile. Milano-Sanremo è una delle gare più facili da finire ma una delle più difficili da vincere ma ci andiamo con una squadra forte e facciamo del nostro meglio", ha detto Pogačar mentre tornava a casa dalla Tirreno-Adriatico per riposarsi e prepararsi per il primo monumento di sabato della stagione 2022.

"Penso che sia anche una delle gare più difficili da vincere per me, probabilmente la più difficile", ha aggiunto modestamente, riflettendo sulle sue opzioni, prima di aggiungere un pizzico di determinazione.

"Guarda il finale. La Cipressa non è così ripida. C'è il Poggio ma molti piloti possono superarlo e in velocità, compresi alcuni velocisti. A quel punto la gara si decide in volata o qualcuno prova un ritardo attacco in solitaria. Non sono il pilota con tutte le migliori opzioni per vincerlo. Certo, se ne avrò la possibilità, ci proverò".
 

alearc66

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colnago master xlight bianchi boron xl
Ci mancherebbe, però è comunque una corsa che potrebbe adattarsi visto la poliedricità del personaggio.

A quanto pare lui stesso ritiene più difficile vincere la Milano-Sanremo:

"Tutti continuano a chiedersi cosa aspettarsi sabato. Beh, possiamo aspettarci una gara lunga e difficile. Milano-Sanremo è una delle gare più facili da finire ma una delle più difficili da vincere ma ci andiamo con una squadra forte e facciamo del nostro meglio", ha detto Pogačar mentre tornava a casa dalla Tirreno-Adriatico per riposarsi e prepararsi per il primo monumento di sabato della stagione 2022.

"Penso che sia anche una delle gare più difficili da vincere per me, probabilmente la più difficile", ha aggiunto modestamente, riflettendo sulle sue opzioni, prima di aggiungere un pizzico di determinazione.

"Guarda il finale. La Cipressa non è così ripida. C'è il Poggio ma molti piloti possono superarlo e in velocità, compresi alcuni velocisti. A quel punto la gara si decide in volata o qualcuno prova un ritardo attacco in solitaria. Non sono il pilota con tutte le migliori opzioni per vincerlo. Certo, se ne avrò la possibilità, ci proverò".
Beh il segreto è tutto qua...Pogacar va forte perche' non si definisce un corrridore, ma bensi' un pilota, quindi che ha a che fare con ben altre velocita' :mrgreen:
 

samuelgol

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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Quindi possiamo dire che i vincitori del Giro erano puliti? Li si menziona solo il Tour come evento da programmare farmaceuticamente. :mrgreen:


Considera che risale al periodo pre-test per l'Epo. Con quelle unità sforare il 50% era matematico. Dal 2000 le dosi devono per forza essere calate (almeno in vista delle gare).
A memoria per chi la mena sempre "con tutti facevano lo stesso"...basti pensare solo all'arbitrarietà del concetto di "giovane" o meno all'interno di una stessa squadra.
Ok, ma se posti un documento di quel genere e la pensi così, la risposta ai tuoi dubbi te la sei già data. C'è stato un periodo in cui gli anziani si dopavano più dei giovani e quindi emergevano più di quest'ultimi.
Io ammesso che ciò fosse vero e spiegasse il ritardo anagrafico delle vittorie, credo non spieghi perchè la generazione intermedia (Contador, Froome, Nibali, Cancellara, Boonen, Sagan) fra quella e quella attuale, abbia proseguito col trend delle non vittorie in gare importanti da troppo giovani.
Io credo che non per forza debba esserci una ragione a spiegare il tutto. Non una sola decisiva. Forse in qualche caso il doping mirato potrebbe aver ritardato qualche exploit...o magari la crescente scientificità degli allenamenti sin da giovani ha accresciuto la precocità dell'atleta.....o ancora magari è solo un caso che non ci fossero atleti precoci e quelli che sono emersi, fossero maggiormente bisognosi di un percorso di crescita (nel caso di Froome ad esempio sappiamo che non ha avuto un percorso giovanile in contesti evoluti e ciò ne ha ritardato verosimilmente l'esplosione, anche se poi c'è chi dice che sia solo merito della "cura" Sky che ha scelto un paracarro per farne un campione pur avendo i soldi per scegliersi campioni e vincere con loro).
Possono essere tutte queste cose messe assieme, magari concomitanti, ad aver repentinamente invertito un trend che si era affermato.
 

Ser pecora

Diretur
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Ok, ma se posti un documento di quel genere e la pensi così, la risposta ai tuoi dubbi te la sei già data.

No, perché appunto quello riguarda un preciso momento storico.
Dagli anni 2000 in poi tante cose sono cambiate. Ad esempio c'è stata l'introduzione del passaporto biologico, quindi il veterano che di colpo comincia ad avere valori alti non è stato piu' possibile.

Quindi la domanda è genuina e non ho risposta. Non credo che il doping spieghi tutto. Allo stesso tempo non credo che il doping lo si possa far entrare ed uscire dal discorso in base alle proprie preferenze o per supportare il proprio beniamino o cazziare quello che ci sta antipatico.
Che un cambiamento nelle modalità del doping possa aver portato ad un cambiamento dei meccanismi del ciclismo non mi sento di escluderlo a priori.
Poi magari il doping non riguarda veramente piu' il ciclismo se non sporadicamente.
 

jan80

Ammiraglia
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Io credo che semplicemente i giovani oggi vadano piu' forte,perche' esperienza e' stata in parte compensata con tecnologia.......soprattutto in allenamenti e poi per forza di cose anche gara.
Allenarsi con strumenti e cosa ben diversa da allenarsi a sensazioni e conoscendo il proprio fisico.
 
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samuelgol

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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
No, perché appunto quello riguarda un preciso momento storico.
Dagli anni 2000 in poi tante cose sono cambiate. Ad esempio c'è stata l'introduzione del passaporto biologico, quindi il veterano che di colpo comincia ad avere valori alti non è stato piu' possibile.
Proprio per questo, con l'esplosione dei giovani siamo pesantemente in ritardo. Il passaporto biologico, c'è da almeno 15 anni prima dei Bernal, Pogacar ecc.
Quindi la domanda è genuina e non ho risposta. Non credo che il doping spieghi tutto. Allo stesso tempo non credo che il doping lo si possa far entrare ed uscire dal discorso in base alle proprie preferenze o per supportare il proprio beniamino o cazziare quello che ci sta antipatico.
Che un cambiamento nelle modalità del doping possa aver portato ad un cambiamento dei meccanismi del ciclismo non mi sento di escluderlo a priori.
E' possibile, ma si fa fatica a spiegare con quella ragione un cambiamento così estemporaneo....tanto più in assenza di qualsiasi spiffero ufficiale o ufficioso che accenni a qualche nuova diavoleria.

Poi magari il doping non riguarda veramente piu' il ciclismo se non sporadicamente.
Questo vorrei poterlo credere, ma non se sono convinto, anche se al momento, a parte i pesci piccoli che sembrano bombarsi alla maniera inizio anni 2000, sembra ci sia una sorta di pax scandalistica.
 

alespg

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26 Dicembre 2017
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scapin eos 3
Io ammesso che ciò fosse vero e spiegasse il ritardo anagrafico delle vittorie, credo non spieghi perchè la generazione intermedia (Contador, Froome, Nibali, Cancellara, Boonen, Sagan) fra quella e quella attuale, abbia proseguito col trend delle non vittorie in gare importanti da troppo giovani.
Tra questi, Sagan appartiene ad una generazione dopo, ed ha vinto da giovane, facendo appunto il fenomeno. Per il resto, concordo con la tua analisi.