La bici può essere una vera rivoluzione. Sotto moltissimi punti di vista. Certo che se non si vuole comprendere non c'è nessuna possibilità.
Io faccio 12-13 km per il casa-lavoro e mi sto accorgendo come la mia vita sia cambiata. Sto meglio, sono più rilassato, dormo meglio, faccio meno fatica a fare un sacco di altre cose, mi tengo un "fondo" di allenamento per le uscite in bdc (e questo era stato il "vero" motivo per iniziare).
Poi ci sono altri vantaggi: non ho più problemi di pensare a quale strada fare per non restare bloccato nel traffico, non c'è problema di parcheggio, non c'è problema di trovarsi la macchina danneggiata quando esci dal lavoro (ed è capitato 2 volte in 8 giorni con macchina di 5 mesi di vita), non devi pagare nessuna "occupazione di suolo" (per parcheggi a pagamento). Se poi considero che il tempo dalla porta di casa al timbro un ufficio e viceversa è uguale se non minore (ma con tutti i vantaggi sopra e gli altri) beh mi sorprende che non siamo molti di più a fare ciò.
Se poi aggiungiamo che:
- andare al lavoro in bici è attività aerobica e fatta con costanza porta un sacco di benefici;
- la mobilità ciclistica chiede meno suolo, è molto più sostenibile e inquina molto ma molto meno dei veicoli a motore (non c'è combustione e l'eventuale ingorgo si risolve più velocemente);
- la mobilità ciclistica ha "costi sanitari" molto meno importanti rispetto alla comodità del "termico" (crea benessere e riduce gli episodi di malattia - anche se sembra paradossale - e nel caso di sinistro le conseguenze sono di norma più lievi - salvo i sinistri con i veicoli a motore, ma se si riducono questi cala a che la sinistrositá);
- i costi per lo smaltimento sono minori (sia a livello economico che ambientale) visto che ci sono molto meno prodotti di consumo soggetti ad usura e che comunque la vita della bici è molto più lunga di quella dei veicoli a motore;
- costi di gestione ed esercizio pressoché sostenibili dalla stragrande maggioranza delle persone, anche in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo;
- possibilità di vivere relazioni sociali molto maggiori rispetto a quanto offerto dalle "gabbie a motore";
- possibilità di vivere il mondo circostante e la natura non solo con gli occhi.
Beh motivi ce ne sono veramente tanti.
Svantaggi:
- la fatica la superi con l'allenamento / l'abitudine allo sforzo;
- il freddo lo affronti tranquillamente con i prodotti tecnici oggi in commercio;
- il costo della bici lo ammortizzi tranquillamente risparmiando su altre cose.
Beh forse "gli strani" son quelli che si ostinano ad "invecchiare" dentro alle loro auto in coda....
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Io faccio 12-13 km per il casa-lavoro e mi sto accorgendo come la mia vita sia cambiata. Sto meglio, sono più rilassato, dormo meglio, faccio meno fatica a fare un sacco di altre cose, mi tengo un "fondo" di allenamento per le uscite in bdc (e questo era stato il "vero" motivo per iniziare).
Poi ci sono altri vantaggi: non ho più problemi di pensare a quale strada fare per non restare bloccato nel traffico, non c'è problema di parcheggio, non c'è problema di trovarsi la macchina danneggiata quando esci dal lavoro (ed è capitato 2 volte in 8 giorni con macchina di 5 mesi di vita), non devi pagare nessuna "occupazione di suolo" (per parcheggi a pagamento). Se poi considero che il tempo dalla porta di casa al timbro un ufficio e viceversa è uguale se non minore (ma con tutti i vantaggi sopra e gli altri) beh mi sorprende che non siamo molti di più a fare ciò.
Se poi aggiungiamo che:
- andare al lavoro in bici è attività aerobica e fatta con costanza porta un sacco di benefici;
- la mobilità ciclistica chiede meno suolo, è molto più sostenibile e inquina molto ma molto meno dei veicoli a motore (non c'è combustione e l'eventuale ingorgo si risolve più velocemente);
- la mobilità ciclistica ha "costi sanitari" molto meno importanti rispetto alla comodità del "termico" (crea benessere e riduce gli episodi di malattia - anche se sembra paradossale - e nel caso di sinistro le conseguenze sono di norma più lievi - salvo i sinistri con i veicoli a motore, ma se si riducono questi cala a che la sinistrositá);
- i costi per lo smaltimento sono minori (sia a livello economico che ambientale) visto che ci sono molto meno prodotti di consumo soggetti ad usura e che comunque la vita della bici è molto più lunga di quella dei veicoli a motore;
- costi di gestione ed esercizio pressoché sostenibili dalla stragrande maggioranza delle persone, anche in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo;
- possibilità di vivere relazioni sociali molto maggiori rispetto a quanto offerto dalle "gabbie a motore";
- possibilità di vivere il mondo circostante e la natura non solo con gli occhi.
Beh motivi ce ne sono veramente tanti.
Svantaggi:
- la fatica la superi con l'allenamento / l'abitudine allo sforzo;
- il freddo lo affronti tranquillamente con i prodotti tecnici oggi in commercio;
- il costo della bici lo ammortizzi tranquillamente risparmiando su altre cose.
Beh forse "gli strani" son quelli che si ostinano ad "invecchiare" dentro alle loro auto in coda....
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