Alejandro Valverde: parliamone

krea

Pedivella
3 Giugno 2013
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Bici
Colnago Impact
Ciao a tutti! Nuovo iscritto (mi sono già presentato nel thread apposito). Mi scuso prima di tutto se apro un topic già al mio secondo messaggio, mi scuso se esiste un altro topic su Valverde e mi scuso anche per la lunghezza:smile:

La vittoria di ieri al San Sebastian mi ha fatto riflettere. Vorrei condividere la seguente opinione con voi, circa quel che poteva essere Valverde e cosa diremo di lui a carriera finita.
Credo che l'Embatido sia uno dei più affascinanti incompiuti della storia del ciclismo moderno.
Eccellente scattista, ottimo fondo, fisico snello e posizione aerodinamica in grado di tenere nelle lunghe salite, buon cronomen, grande punto veloce.
E qui sin da subito iniziano i problemi e gli equivoci: Valverde è bravo in tutto e può vincere qualsiasi tipo di corsa: forse è proprio questa invidiabile peculiarità che lo ha in un certo senso fregato, o impedito di specializzarsi. Dopo più di 10 anni, tirando le somme, si può dire che ha vinto molto meno rispetto a quanto avrebbe potuto, visto il potenziale?
Ha inseguito tutti gli anni il successo al Tour de France, senza a mio parere capire di non avere le doti di recupero necessarie per vincere la corsa più competitiva del mondo, snobbando altresì tanti appuntamenti importanti nelle corse di un giorno che avrebbero potuto premiarlo: in particolare le monumento.
Peccato mortale non avere mai provato a vincere la Sanremo, il Fiandre e soprattutto (tolto l’anno scorso) il Lombardia, forse la classica più adatta alle sue caratteristiche. So bene che Fiandre e Sanremo non sono proprio calzate su misura per Valverde, ma un cavallo di razza come lui avrebbe potuto senz’altro combinare o inventarsi qualcosa (in stile Gerrans alla Sanremo 2012, per dire).
Certo, mi si può obiettare che se avesse scelto di specializzarsi nelle classiche in stile Bartoli o Bettini, probabilmente non avrebbe mai vinto una Vuelta e ve ne darò atto. Comunque, avessi avuto io il suo talento, penso avrei rinunciato alle grandi corsi tappe per avere un palmares molto più corposo nelle corse di un giorno, ed entrare nella storia del ciclismo come uno dei più grandi classicomani di tutti i tempi.
Chiediamoci cosa resterà di Valverde? Ad oggi, 34 anni, tra le corse importanti ha vinto “solo” una Vuelta e due monumento (Liegi): non che sia poco, per nulla, e contando anche le altre vittorie a Freccia, Sebastian e quant’altro può definirsi una carriera per la quale quasi chiunque al momento di iniziarla metterebbe la firma, eppure nel caso di Valverde guardando i suoi 12 anni di professionismo resta un senso di incompiuto, un senso da “poteva essere ma non è stato” notevole.
Temo che guardando il palmares di Valverde fra 20 anni i futuri appassionati di ciclismo su strada penseranno che è stato un surrogato: un corridore bravo in tutto ma eccellente in niente. Eppure noi che l’abbiamo visto correre sappiamo che Valverde vale (o avrebbe potuto valere) molto di più.
Se si fosse buttato anima e corpo sulle classiche (magari rivedendo anche il suo senso tattico) sono convinto che oggi il suo palmares conterebbe almeno una Liegi in più, un paio di Lombardia e quantomeno piazzamenti importanti in Sanremo e Fiandre (e sottolineo QUANTOMENO), con anche uno o due mondiali giusto come contorno.

Perché ha vinto relativamente poco? Parliamone.

Per rispondere ad una domanda del genere si possono fare molte ipotesi, certamente va scartata la quantità di talento, Valverde come talento è secondo davvero a pochi, e va scartata secondo me anche la divisione tra vincenti e non vincenti, visto che ha comunque vinto tanto, e più volte, correndo tutti gli anni da Febbraio e Settembre (non è un Boogerd o un Van Avermaet, per intenderci).
 
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Rubz

Passista
26 Luglio 2012
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forse
Ciao a tutti! Nuovo iscritto (mi sono già presentato nel thread apposito). Mi scuso prima di tutto se apro un topic già al mio secondo messaggio, mi scuso se esiste un altro topic su Valverde e mi scuso anche per la lunghezza:smile:

La vittoria di ieri al San Sebastian mi ha fatto riflettere. Vorrei condividere la seguente opinione con voi, circa quel che poteva essere Valverde e cosa diremo di lui a carriera finita.
Credo che l'Embatido sia uno dei più affascinanti incompiuti della storia del ciclismo moderno.
Eccellente scattista, ottimo fondo, fisico snello e posizione aerodinamica in grado di tenere nelle lunghe salite, buon cronomen, grande punto veloce.
E qui sin da subito iniziano i problemi e gli equivoci: Valverde è bravo in tutto e può vincere qualsiasi tipo di corsa: forse è proprio questa invidiabile peculiarità che lo ha in un certo senso fregato, o impedito di specializzarsi. Dopo più di 10 anni, tirando le somme, si può dire che ha vinto molto meno rispetto a quanto avrebbe potuto, visto il potenziale?
Ha inseguito tutti gli anni il successo al Tour de France, senza a mio parere capire di non avere le doti di recupero necessarie per vincere la corsa più competitiva del mondo, snobbando altresì tanti appuntamenti importanti nelle corse di un giorno che avrebbero potuto premiarlo: in particolare le monumento.
Peccato mortale non avere mai provato a vincere la Sanremo, il Fiandre e soprattutto (tolto l’anno scorso) il Lombardia, forse la classica più adatta alle sue caratteristiche. So bene che Fiandre e Sanremo non sono proprio calzate su misura per Valverde, ma un cavallo di razza come lui avrebbe potuto senz’altro combinare o inventarsi qualcosa (in stile Gerrans alla Sanremo 2012, per dire).
Certo, mi si può obiettare che se avesse scelto di specializzarsi nelle classiche in stile Bartoli o Bettini, probabilmente non avrebbe mai vinto una Vuelta e ve ne darò atto. Comunque, avessi avuto io il suo talento, penso avrei rinunciato alle grandi corsi tappe per avere un palmares molto più corposo nelle corse di un giorno, ed entrare nella storia del ciclismo come uno dei più grandi classicomani di tutti i tempi.
Chiediamoci cosa resterà di Valverde? Ad oggi, 34 anni, tra le corse importanti ha vinto “solo” una Vuelta e due monumento (Liegi): non che sia poco, per nulla, e contando anche le altre vittorie a Freccia, Sebastian e quant’altro può definirsi una carriera per la quale quasi chiunque al momento di iniziarla metterebbe la firma, eppure nel caso di Valverde guardando i suoi 12 anni di professionismo resta un senso di incompiuto, un senso da “poteva essere ma non è stato” notevole.
Temo che guardando il palmares di Valverde fra 20 anni i futuri appassionati di ciclismo su strada penseranno che è stato un surrogato: un corridore bravo in tutto ma eccellente in niente. Eppure noi che l’abbiamo visto correre sappiamo che Valverde vale (o avrebbe potuto valere) molto di più.
Se si fosse buttato anima e corpo sulle classiche (magari rivedendo anche il suo senso tattico) sono convinto che oggi il suo palmares conterebbe almeno una Liegi in più, un paio di Lombardia e quantomeno piazzamenti importanti in Sanremo e Fiandre (e sottolineo QUANTOMENO), con anche uno o due mondiali giusto come contorno.

Perché ha vinto relativamente poco? Parliamone.

Per rispondere ad una domanda del genere si possono fare molte ipotesi, certamente va scartata la quantità di talento, Valverde come talento è secondo davvero a pochi, e va scartata secondo me anche la divisione tra vincenti e non vincenti, visto che ha comunque vinto tanto, e più volte, correndo tutti gli anni da Febbraio e Settembre (non è un Boogerd o un Van Avermaet, per intenderci).


Direi che bisogna considerare che è stato anche squalificato per doping in seguito all'Operacion Puerto , prima in Italia poi anche nel resto del mondo...
E quindi anche 2 anni gli ha persi forse in uno dei momenti dove poteva essere all'apice della carriera...



In definitiva ha perso soprattutto perché non sa correre e vista l'età non penso cambierà...
 

yuk

Scalatore
1 Marzo 2007
6.656
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triciclo
Capire anche quanto di questo innegabile talento, sia da spartire con il talento del medico/preparatore.
La corsa di un giorno la si può affrontare belli ..."carichi" mentre nella gara a tappe escono le vere doti del campione ( recupero )
 

marko62

Pedivella
9 Ottobre 2011
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mycustom
Capire anche quanto di questo innegabile talento, sia da spartire con il talento del medico/preparatore.
La corsa di un giorno la si può affrontare belli ..."carichi" mentre nella gara a tappe escono le vere doti del campione ( recupero )
vedi i mirabolanti naturalissimi recuperi da campione mediante trasfusioni od altro...
 

yuk

Scalatore
1 Marzo 2007
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triciclo
Mentre del campione Valverde era dopato il cane Piti...

L’agenzia mondiale antidoping (Wada), dopo l’Unione
ciclistica internazionale (Uci), si è costituita parte nell’udienza.
Valverde, implicato nell’Operacion Puerto, è accusato di uso o tentato uso di sostanza o pratica
dopante. In particolare, secondo la procura, il corridore spagnolo si sarebbe sottoposto a trasfusione ematica, sulla base del confronto
del dna tra il campione di sangue prelevato durante la tappa italiana del Tour de France
dello scorso anno (con arrivo a Prato Nevoso) e quello contenuto in una
delle sacche di sangue congelato ritrovate in possesso del medico spagnolo Eufemiano Fuentes.

Per chi avesse memoria labile...dello stra-carico Piti
 

Dogmafpx

Maglia Rosa
9 Ottobre 2006
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Dove una volta c'era un lago
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Ciao a tutti! Nuovo iscritto (mi sono già presentato nel thread apposito). Mi scuso prima di tutto se apro un topic già al mio secondo messaggio, mi scuso se esiste un altro topic su Valverde e mi scuso anche per la lunghezza:smile:

La vittoria di ieri al San Sebastian mi ha fatto riflettere. Vorrei condividere la seguente opinione con voi, circa quel che poteva essere Valverde e cosa diremo di lui a carriera finita.
Credo che l'Embatido sia uno dei più affascinanti incompiuti della storia del ciclismo moderno.
Eccellente scattista, ottimo fondo, fisico snello e posizione aerodinamica in grado di tenere nelle lunghe salite, buon cronomen, grande punto veloce.
E qui sin da subito iniziano i problemi e gli equivoci: Valverde è bravo in tutto e può vincere qualsiasi tipo di corsa: forse è proprio questa invidiabile peculiarità che lo ha in un certo senso fregato, o impedito di specializzarsi. Dopo più di 10 anni, tirando le somme, si può dire che ha vinto molto meno rispetto a quanto avrebbe potuto, visto il potenziale?
Ha inseguito tutti gli anni il successo al Tour de France, senza a mio parere capire di non avere le doti di recupero necessarie per vincere la corsa più competitiva del mondo, snobbando altresì tanti appuntamenti importanti nelle corse di un giorno che avrebbero potuto premiarlo: in particolare le monumento.
Peccato mortale non avere mai provato a vincere la Sanremo, il Fiandre e soprattutto (tolto l’anno scorso) il Lombardia, forse la classica più adatta alle sue caratteristiche. So bene che Fiandre e Sanremo non sono proprio calzate su misura per Valverde, ma un cavallo di razza come lui avrebbe potuto senz’altro combinare o inventarsi qualcosa (in stile Gerrans alla Sanremo 2012, per dire).
Certo, mi si può obiettare che se avesse scelto di specializzarsi nelle classiche in stile Bartoli o Bettini, probabilmente non avrebbe mai vinto una Vuelta e ve ne darò atto. Comunque, avessi avuto io il suo talento, penso avrei rinunciato alle grandi corsi tappe per avere un palmares molto più corposo nelle corse di un giorno, ed entrare nella storia del ciclismo come uno dei più grandi classicomani di tutti i tempi.
Chiediamoci cosa resterà di Valverde? Ad oggi, 34 anni, tra le corse importanti ha vinto “solo” una Vuelta e due monumento (Liegi): non che sia poco, per nulla, e contando anche le altre vittorie a Freccia, Sebastian e quant’altro può definirsi una carriera per la quale quasi chiunque al momento di iniziarla metterebbe la firma, eppure nel caso di Valverde guardando i suoi 12 anni di professionismo resta un senso di incompiuto, un senso da “poteva essere ma non è stato” notevole.
Temo che guardando il palmares di Valverde fra 20 anni i futuri appassionati di ciclismo su strada penseranno che è stato un surrogato: un corridore bravo in tutto ma eccellente in niente. Eppure noi che l’abbiamo visto correre sappiamo che Valverde vale (o avrebbe potuto valere) molto di più.
Se si fosse buttato anima e corpo sulle classiche (magari rivedendo anche il suo senso tattico) sono convinto che oggi il suo palmares conterebbe almeno una Liegi in più, un paio di Lombardia e quantomeno piazzamenti importanti in Sanremo e Fiandre (e sottolineo QUANTOMENO), con anche uno o due mondiali giusto come contorno.

Perché ha vinto relativamente poco? Parliamone.

Per rispondere ad una domanda del genere si possono fare molte ipotesi, certamente va scartata la quantità di talento, Valverde come talento è secondo davvero a pochi, e va scartata secondo me anche la divisione tra vincenti e non vincenti, visto che ha comunque vinto tanto, e più volte, correndo tutti gli anni da Febbraio e Settembre (non è un Boogerd o un Van Avermaet, per intenderci).

Forse e' meglio che dai un'occhiata al suo palmares,uno che vince piu' di 80 corse tra cui alcune di altissimo livello mi sembra esagerato chiamarlo incompiuto.Tutt'ora e' l'unico che e' competitivo nei grandi giri e vincente nelle classiche.Senza dubbio poteva vincere di piu',soprattutto un paio di mondiali.
 

Falstaff

Pignone
27 Dicembre 2012
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Specialized Epic
penso che il vero fallimento di valverde sia il mondiale... quello dell'anno scorso non è che poteva, doveva categoricamente vincerlo lui, o almeno la spagna. magari si rifa quest'anno, chi sa
 

Rubz

Passista
26 Luglio 2012
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forse
Mentre del campione Valverde era dopato il cane Piti...

L’agenzia mondiale antidoping (Wada), dopo l’Unione
ciclistica internazionale (Uci), si è costituita parte nell’udienza.
Valverde, implicato nell’Operacion Puerto, è accusato di uso o tentato uso di sostanza o pratica
dopante. In particolare, secondo la procura, il corridore spagnolo si sarebbe sottoposto a trasfusione ematica, sulla base del confronto
del dna tra il campione di sangue prelevato durante la tappa italiana del Tour de France dello scorso anno (con arrivo a Prato Nevoso) e quello contenuto in una
delle sacche di sangue congelato ritrovate in possesso del medico spagnolo Eufemiano Fuentes.

Per chi avesse memoria labile...dello stra-carico Piti


Siano nel 2014 ...lo scorso anno era il 2013

Sei rimasto ibernato dal 2008 ad oggi?:mrgreen:
 

krea

Pedivella
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Colnago Impact
Forse e' meglio che dai un'occhiata al suo palmares,uno che vince piu' di 80 corse tra cui alcune di altissimo livello mi sembra esagerato chiamarlo incompiuto.Tutt'ora e' l'unico che e' competitivo nei grandi giri e vincente nelle classiche.Senza dubbio poteva vincere di piu',soprattutto un paio di mondiali.
L'ho scritto che il suo palmares è di tutto rispetto, ma utilizzo il termine incompiuto nel senso più letterale del termine: non è diventato né un grande corridore da corse a tappe né un grande corridore da corse di un giorno, pur avendo per quest'ultima tutto il potenziale per diventarlo.
E per grande corridore di corse di un giorno io intendo uno che vince almeno 4,5 monumento e magari (ma non necessariamente, vedi De Vlaeminck) un mondiale.
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Genova
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Colnago C60
Ha perso tante corse perche' è un attendista,un succhiaruote...E gli attendisti,in genere vincono poco,perche' per vincere tanto ,ci vuole il coraggio di attaccare in prima persona,e lui invece aspetta sempre che lo portino in carrozza fino alla volata.Anche ieri se non avesse attaccato Rodriguez molto probabilmente non sarebbe nemmeno rientrato su quelli che erano davanti.
Mi viene in mente un ciclista,Bettini,anche non in condizione,anche quando sapeva di non poter vincere,comunque dava una stoccata che faceva saltare in aria la corsa,ne ha perse, ma ne ha vinte anche tantissime cosi' facendo,eppure era meno scalatore di Valverde per cui con meno possibilita' dove c'era troppa salita.
 

Dogmafpx

Maglia Rosa
9 Ottobre 2006
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Dove una volta c'era un lago
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L'ho scritto che il suo palmares è di tutto rispetto, ma utilizzo il termine incompiuto nel senso più letterale del termine: non è diventato né un grande corridore da corse a tappe né un grande corridore da corse di un giorno, pur avendo per quest'ultima tutto il potenziale per diventarlo.
E per grande corridore di corse di un giorno io intendo uno che vince almeno 4,5 monumento e magari (ma non necessariamente, vedi De Vlaeminck) un mondiale.

Secondo me dopo le classiche che ha vinto ha provato ad essere competitivo nei grandi giri visto che nelle brevi corse a tappe lo era gia',in parte c'e' riuscito ma ha pagato la trasformazione perdendo l'esplosività' che gli ha permesso di vincere 2 Liegi e una Freccia,poi la squalifica ha influito non poco visto che stava nel pieno della maturazione.
 

Dogmafpx

Maglia Rosa
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Ha perso tante corse perche' è un attendista,un succhiaruote...E gli attendisti,in genere vincono poco,perche' per vincere tanto ,ci vuole il coraggio di attaccare in prima persona,e lui invece aspetta sempre che lo portino in carrozza fino alla volata.Anche ieri se non avesse attaccato Rodriguez molto probabilmente non sarebbe nemmeno rientrato su quelli che erano davanti.
Mi viene in mente un ciclista,Bettini,anche non in condizione,anche quando sapeva di non poter vincere,comunque dava una stoccata che faceva saltare in aria la corsa,ne ha perse, ma ne ha vinte anche tantissime cosi' facendo,eppure era meno scalatore di Valverde per cui con meno possibilita' dove c'era troppa salita.

Se 81 corse in carriera sono poche vorrei essere anch'io attendista........:mrgreen:o-o
 

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Maglia Rosa
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Uno dei piu' grandi attendisti degli ultimi anni e' stato un certo Oscar Freire,non mi sembra pero' che venga o e' stato criticato per il suo modo di correre.Ogni corridore sfrutta le proprie caratteristiche al meglio e se uno e' veloce non vedo perche' deve attaccare per vincere quando invece lo puo' fare stando coperto e poi battere gli avversari in volata.
 

krea

Pedivella
3 Giugno 2013
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Colnago Impact
Secondo me dopo le classiche che ha vinto ha provato ad essere competitivo nei grandi giri visto che nelle brevi corse a tappe lo era gia',in parte c'e' riuscito ma ha pagato la trasformazione perdendo l'esplosività' che gli ha permesso di vincere 2 Liegi e una Freccia,poi la squalifica ha influito non poco visto che stava nel pieno della maturazione.
Valverde si è accorto di essere competitivo già nel 2003 alla Vuelta (arrivò terzo). Non si è accorto però che la Vuelta di quegli anni - così come il Giro - non era una prova attendibile per dimostrare di essere un potenziale vincitore di Tour e grandi giri, al contrario i podi al mondiale lo erano eccome, per le classiche. Che spreco mi vien da dire, con tutti i Lombardia che poteva vincere (e non solo)...

P.s. Ragazzi potete rinfrescarmi la memoria? Cosa successe a Evans alla Vuelta del 2009?
 

Falstaff

Pignone
27 Dicembre 2012
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Uno dei piu' grandi attendisti degli ultimi anni e' stato un certo Oscar Freire,non mi sembra pero' che venga o e' stato criticato per il suo modo di correre.Ogni corridore sfrutta le proprie caratteristiche al meglio e se uno e' veloce non vedo perche' deve attaccare per vincere quando invece lo puo' fare stando coperto e poi battere gli avversari in volata.

vero vero, però freire ha vinto indiscutibilmente più di valver
 

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Maglia Rosa
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Si ma di importante ha vinto solo 2 Liegi e una Vuelta per sfiga di Evans

2 Freccia Vallone,2 San Sebastian,tappe al Tour,alla Vuelta,tante corse a tappe di una settimana,dove secondo me ha deluso tanto e' stato ai mondiali dove ha fatto 2 secondi posti e 3 terzi ma nella nazionale spagnola ha sempre dovuto dividere la leadership con almeno altri 2/3 corridori forti e non ha mai avuto una squadra tutta per se.

Nb:Pensa cosa sarebbe diventato Pozzato in Italia con il palmares di Valverde.....:mrgreen:o-o
 

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Ammiraglia
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Uno dei piu' grandi attendisti degli ultimi anni e' stato un certo Oscar Freire,non mi sembra pero' che venga o e' stato criticato per il suo modo di correre.Ogni corridore sfrutta le proprie caratteristiche al meglio e se uno e' veloce non vedo perche' deve attaccare per vincere quando invece lo puo' fare stando coperto e poi battere gli avversari in volata.
Peccato che pero' è stato in grado di vincere 3 MOndiali,3 Milano Sanremo,Tirreno Adriatico,etc etc e senza nemmeno impegnarsi piu' di tanto in allenamenti e preparazioni a detta degli addetti ai lavori,e in volata sapeva battere i velocisti puri...Non mi sembra che l'attendismo di Valverde lo abbia portato a certi risultati...per non parlare di quando Valverde non veniva a correre in Italia per sfuggire all'antidoping,ma poi un giorno una tappa del Tour arrivo' a Prato Nevoso e finalmente ebbe lo stesso trattamento di Ivan Basso visto che anche lui portava il cane da Fuentes...:mrgreen:
 

Dogmafpx

Maglia Rosa
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vero vero, però freire ha vinto indiscutibilmente più di valver

Era anche piu' veloce pero',Valverde ad una Sanremo difficilmente sara' competitivo visto che non puo' fare la selezione sul Poggio e verrebbe battuto in volata,forse con l'inserimento della Pompeiana diventerebbe uno dei favoriti.
 
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