Allenamento: cardio o PM?

sepica

Ammiraglia
10 Agosto 2004
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BMC slr01 TREK Madone
Il fattore tempo, non l'ho detto, ma c'è già nel mio programma di allenamento ( e credo in tutti i programmi di allenamento) che prevede in sostanza un aumento progressivo del 10% a settimana.
Credo che tu voglia dire che convenga puntare ad esprimere gli stessi watt (stessa potenza) con FC progressivamente decrescente, ma personalmente ritengo che non sia il modo più efficace per allenarsi, anche perchè la capacità di esprimetre potenza non è solo un fatto cardio-respiratorio, ma anche muscolare. Infatti se i vari distretti muscolari sono allenati per erogare una data potenza (sia pure a FC decrescenti) credo che diventi difficile poi aumentare quella potenza a cui i muscoli si sono adattati da un allenamento con potenza costante....
no no il fattore tempo non nell'allenamento ma ripeto nell'esprimere quel wattaggio, ma sopratutto per capire i progressi...tutti noi siamo capaci ad esprimere 1000watt in un secondo, quello che ci distingue dai campioni è che loro li esprimono in 3 4 5 minuti (numeri a caso x rendere l'idea)...e tornando all'FC, x dire se tu cammini il tuo organismo richiede 80 bpm se tu corri ne richiedera 120 bpm l'allentamento la muscolatura l'aerobicità il sistema mitocondriale, nella sua crescita ti portea un goiorno a richiedere 80bpm per correre... e dunque tu potrei esprimere ancora piu corsa avendo ancora la riserva dei 120 bpm....(me so capito bahh)
 
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RedCaad

Guest
Eppure, ti posso assicurare che personalmente ho notato proprio questo: nell'arco delle 4 settimane, nelle varie sessioni di allenamento sempre piuttosto impegnative o prolungate cioè dai 90 ai 180 minuti a sessione (4 giorni a settimana), ho appunto rilevato un miglioramento di potenza (significativo) a parità di FC. Ed è questo il motivo del mio quesito. Cioè mi chiedevo se allenandosi avendo come riferimento la potenza si potevano ottenere benefici analoghi o superiori agli allenamenti aventi come valore di riferimento la FC.

prova, non rispondiamo tutti allo stesso modo agli stessi stimoli.
 

Raven

Cronoman
3 Novembre 2018
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Eppure, ti posso assicurare che personalmente ho notato proprio questo: nell'arco delle 4 settimane, nelle varie sessioni di allenamento sempre piuttosto impegnative o prolungate cioè dai 90 ai 180 minuti a sessione (4 giorni a settimana), ho appunto rilevato un miglioramento di potenza (significativo) a parità di FC. Ed è questo il motivo del mio quesito. Cioè mi chiedevo se allenandosi avendo come riferimento la potenza si potevano ottenere benefici analoghi o superiori agli allenamenti aventi come valore di riferimento la FC.

Mi sa che l'errore è in partenza. Devi definire prima un obiettivo (quale è il tuo?) chiaro misurabile e poi ti crei un piano per raggiungerlo. In questo piano metti tutto quello che ti serve. Le cose di cui parli sono strumenti da usare per un fine, sta a te, o a chi ti fa il piano di allenamento decidere cosa usare e quando. Se non definisci un obiettivo e poi non lo scomponi andrai sempre da tutte le parti. in un periodo potresti aver bisogno di aumentare la potenza e ci lavorerai in modo specifico, in un altro momento avrai bisogno di aumentare il fondo e cosi via.
 

Il Trattore

Maglia Rosa
14 Luglio 2017
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con due ruote
Ma ragionare in termini più semplicistici, facendo un test FTP, impostando le zone di allenamento, fare un ciclo di 4 settimane e poi rifare il test per vedere i miglioramenti, reimpostare le zone e così via è troppo poco di moda?
 

leandro_loi

Velocista
20 Luglio 2019
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Ma ragionare in termini più semplicistici, facendo un test FTP, impostando le zone di allenamento, fare un ciclo di 4 settimane e poi rifare il test per vedere i miglioramenti, reimpostare le zone e così via è troppo poco di moda?
tenendo presente che in 4 settimane la ftp varierà di pochissimo...
 
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Bengi

Apprendista Passista
23 Maggio 2012
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tante
Ho letto qui di tutto e di più. Allora cerco di chiarire meglio il mio pensiero.
Sto prendendo in considerazione un piano allenamento PROGRAMMATO nel quale ci sono delle tabelle settimanali da seguire.
Non consideriamo situazioni particolari tipo sovrallenamento (che non ci dovrebbe essere se si segue un piano adeguato) o situazione di eccessiva stanchezza o altro, ma una situazione in cui tutto (sistema cardio-respiratorio) funziona in modo ottimale.
Supponiamo anche di allenarci ogni volta alla stessa ora, insomma non consideriamo elementi di eventuale "perturbazione" che possono inficiare l'efficienza delle sedute.
Nell'arco delle 4 settimane (non credo che si facciano test di FTP o di soglia più frequenti) per l'esecuzione delle varie sessioni ho la possibilità di tenere come riferimento per i carichi di lavoro o la FC di soglia o la potenza (FTP).
In tal caso, quello che voglio dire è che probabilmente conviene fare riferimento alla FC (bpm)anzichè alla potenza (W) perchè in tal modo lo stimolo allenante (potenza) progressivamente aumenterà con l'aumentare della performance, cioè si ottiene che a parità di FC si riesce ad esprimere potenze via, via maggiori.
In caso contrario invece, facendo riferimento alla potenza (W), succederà che i carichi di lavoro rimarranno inalterati anche al progredire della performance con l'effetto di ridurre via, via la FC.
In tale ragionamento si deve considerare trascurabile l'inevitabile latenza della FC che comunque può essere facilmente gestita considerando le situazioni delle sedute precedenti.
Si noti bene che comunque durante le varie sessioni si dovranno monitorare entrambi i parametri.

In sintesi la mia domanda è: NELL'ARCO TIPICO DELLE 4 SETTIMANE E' MEGLIO ALLENARSI MIGLIORANDO LA POTENZA A PARITÀ DI FC (come personalmente sto facendo in questo periodo), OPPURE CONVIENE ALLENARSI A POTENZE PREFISSATE DIMINUENDO LA FC?
Su tale aspetto mi piacerebbe avere un parere da @Roberto Massa
 

Roberto Massa

t.me/massarob
11 Marzo 2008
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n+1
Non consideriamo situazioni particolari tipo 1) sovrallenamento (che non ci dovrebbe essere se si segue un piano adeguato) o situazione di eccessiva stanchezza o altro, ma una situazione in cui tutto (sistema cardio-respiratorio) funziona in modo ottimale.
Supponiamo anche di allenarci ogni volta alla 2) stessa ora, insomma non consideriamo elementi di eventuale "perturbazione" che possono inficiare l'efficienza delle sedute.
Nell'arco delle 3) 4 settimane (non credo che si facciano test di FTP o di soglia più frequenti) per l'esecuzione delle varie sessioni ho la possibilità di tenere come riferimento per i carichi di lavoro o la FC di soglia o la potenza (FTP).
In tal caso, quello che voglio dire è che probabilmente conviene fare riferimento alla FC (bpm)anzichè alla potenza (W) perchè in tal modo lo stimolo allenante (potenza) 4) progressivamente aumenterà con l'aumentare della performance, cioè si ottiene che a parità di FC si riesce ad esprimere potenze via, via maggiori.
In caso contrario invece, 5) facendo riferimento alla potenza (W), succederà che i carichi di lavoro rimarranno inalterati anche al progredire della performance con l'effetto di ridurre via, via la FC.
In tale ragionamento si deve considerare trascurabile l'inevitabile 6) latenza della FC che comunque può essere facilmente gestita considerando le situazioni delle sedute precedenti.
Si noti bene che comunque durante le varie sessioni si dovranno monitorare entrambi i parametri.

In sintesi la mia domanda è: NELL'ARCO TIPICO DELLE 4 SETTIMANE E' MEGLIO ALLENARSI MIGLIORANDO LA POTENZA A PARITÀ DI FC (come personalmente sto facendo in questo periodo), 7) OPPURE CONVIENE ALLENARSI A POTENZE PREFISSATE DIMINUENDO LA FC?

1) raro evento in un amatore, più spesso e frequente il "sotto-recupero". Non sono equivalenti.
2) anche facendolo vi sono decine di altre variabili che incidono sulla ....variabilità circadiana
3) e direi che anche ogni 4 settimane è un lasso di tempo troppo stretto per apprezzare eventuali modifiche/adattamenti/variazioni. Si lavora a lungo termine. Ovvio che un programma intenso possa/potrebbe dare in alcuni soggetti un miglioramento anche immediato...poi bisogna vedere quanto sostenibile...
4) per i motivi al punto 2 si considera l'aspetto oggettivo (o più oggettivo) come riferimento prioritario MA NON UNICO; inoltre più che il solo valore sotto sforzo con FC è più rilevante valutare gli ampliamenti (adattamento positivo) o riduzioni (l'opposto) della forbice fc basale ( = adattamento sistema parasimpatico) -sforzo
5) al contrario se aumentano i valori sostenibili dopo test (o altro riferimento non estemporaneo) si adeguano i carichi di lavoro alle intensità più vicine a quelle prefissate
6) non lo è (sottinteso facile) nemmeno per atleti di medio alto livello, in molti casi, tanto che si affidano, soprattutto per intensità più alte, ad una valutazione soggettiva RPE (percezione dello sforzo) che a FC. Il discorso non è O.. FC O.. WATT O.. RPE si utilizzano sempre riscontri oggettivi o quanto più oggettivi e feedback atleta. Non sono contrapposti sono complementari.
7) il problema di questo tipo di domande è vedere sempre tutto, semplicisticamente, in "bianco o nero" "o questo o quello"... in base agli obiettivi non è errato né uno né l'altro né entrambe contemporaneamente. Ma la risposta non è unica e una per tutti, dipende sempre da esigenze, punto di partenza, obiettivi, disponibilità volume allenamento, carichi consolidati, limiti "conclamati" ecc ecc