Allenamento per arrivare ai 40 km/h di media in pianura?

Bengi

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Giusto per avere un paio di dati: occhio e croce per fare 50 km a 40 di media devi stare un’ora e mezza a 300 watt medi... non sono un fenomeno con i conti ma si parla di una ftp intorno ai 330 watt, direi un bel motore...
Il mio bike calcolator mi dice che per viaggiare sui 43 km/h (e quindi per poter registrare a fine giro i fatidici 40 di media) bisogna metterci 370W (!!!!!), direi quindi che 300W sono pochini ...
Chi almeno una volta e' salito su un cicloergometro converra' che 370W e' una potenze continua IMPENSABILE per un semplice amatore quali siamo quasi tutti noi....
Anch'io sono dell'idea che i 40 di media sia un obiettivo ASSURDO se uno non e' almeno un agonista professionista ..
Porsi degli obiettivi irragiungibili e' il modo piu' sicuro per provocare frustrazione, amarezza e delusione che possono facilmente spingere all'abbandono ....
 

Bengi

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riporto per curiosita' i watt medi necessari per sostenere una velocita' di 41 kmh IN GRUPPO , sviluppati da un mio amico in una gare in circuito.

per fare certe' velocita' oltre all'allenamento ci vuole un fisico forte , robusto. il che sono un mingherlino me lo sogno (pero' vado meglio in salita)

Vedi l'allegato 178809
solo 225W per viaggiare ad una MEDIA di 41,4 dicono gia' tutto ...
 
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RedCaad

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Un tempo su questo forum c'era un 5km+5km su cui molti si sfidavano per scherzare ed è venuto fuori che solo i pochi più forti del forum riuscivano a stare sotto i 7'30'' ovvero un passo medio di 40 km/h.
Si trattava di fare 5km in una direzione, riposare 10' e rifarlo nella direzione opposta (per annullare contropendenze/vento etc...)
Praticamente due ripetute in Z5 di 7/8/9 minuti...
Pochissimi eletti sopra i 40km/h IN ENTRAMBE LE PROVE con bici normali e non da crono.
Questo solo per dire che l'obiettivo è enormemente ambizioso, non impossibile, possibilissimo ma ci vogliono anni di dedizione ed un discreto motore. I più in un test del genere si arenano a 35/36/37 di media, e parlo di gente allenata non pensionati.
Solo per mettere i puntini sulle I perchè qua spesso si parla di media oraria con una certa leggerezza :)

(ed ecco il motivo per cui per la maggioranza degli amatori i profili oltre il 30/35 sono puro vezzo estetico, per non parlare dei telaio aero estremi... ;) )

c'è un topic? appena posso provo!
 

Bengi

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è pensabile che la superfice corporea del ciclista di 80 kg sia più ampia e quindi anche lo smaltimento del calore tramite sudorazione sia maggiore?
Si', ma il problema e' che all'aumentare della massa la superficie di scambio non cresce proporzionalmente ad essa, ma di meno. Dunque sotto questo aspetto (efficienza dello scambio termico che favorisce lo smaltimento del calore) i ciclisti piu' corpulenti sono piu' penalizzati rispetto a quelli piu' smilzi ...
 
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Bengi

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Credete che la differenza di erogazione watt a parità di sforzo percepito(...e allora mi viene in mente “a parità di bpm”) tra salita e discesa,potrebbe dipendere dalla differenza di cadenza,solitamente più bassa in salita?
Riuscire ad esprimere piu' potenza in salita anziche' in piano o viceversa dipende certamente anche dal fatto che in salita la cadenza FISIOLOGICAMENTE tende a ridursi. Tipicamente, anche volendo andare agili in salita (di un certo impegno) difficilmente si superano le 80 rpm, mentre in piano si possono tenere cadenze di 105/110 rpm.... Direi che c'e' una bella differenza.
E qui entra in ballo la genetica personale o meglio la tipologia di fibre muscolari che madre natura ci ha dato. Per semplificare, ci sono persone dotate di fibre "lente" piu' idonee ad esprimere potenza a (relativamente) basse cadenze (scalatore) e - al contrario - c'e' chi e' dotato di fibre "veloci" che esprimera' meglio potenza ad elevate cadenze (passista veloce) ...
 

Lightwave

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Il mio bike calcolator mi dice che per viaggiare sui 43 km/h (e quindi per poter registrare a fine giro i fatidici 40 di media) bisogna metterci 370W (!!!!!), direi quindi che 300W sono pochini ...
Chi almeno una volta e' salito su un cicloergometro converra' che 370W e' una potenze continua IMPENSABILE per un semplice amatore quali siamo quasi tutti noi....
Anch'io sono dell'idea che i 40 di media sia un obiettivo ASSURDO se uno non e' almeno un agonista professionista ..
Porsi degli obiettivi irragiungibili e' il modo piu' sicuro per provocare frustrazione, amarezza e delusione che possono facilmente spingere all'abbandono ....

Per me sono velocità impensabili da tenere a lungo, ma conosco diverse persone forti sul passo che tengono 370 watt per molti minuti (ci credo, sono tornato con le gambe a pezzi stando a ruota quest'anno). Certo per uno che pesa 60 kg sono più di 6 W/Kg, per uno che ne pesa 80 - per esempio - sono poco più di 4,5 (tralasciando che chi ha una stazza minore avrà bisogno di un po' meno potenza per mantenere la stessa velocità). Parlo di amatori "tranquilli" che fanno anche lavori fisicamente impegnativi e spesso smodati a tavola, anche col bere.. I 40 di media su un giro un minimo lungo in pianura però non li ho mai visti fare da nessun comune mortale tra quelli che seguo.
 

N.O.T.B.

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Giusto per avere un paio di dati: occhio e croce per fare 50 km a 40 di media devi stare un’ora e mezza a 300 watt medi... non sono un fenomeno con i conti ma si parla di una ftp intorno ai 330 watt, direi un bel motore...

50 chilometri a 40 kmh di media per un'ora e mezzo...Se ti fermi anche al bar senza interrompere il tempo.
Pedalare 90 minuti a 40 kmh di media si percorrono 60 chilometri.
Con il tuo calcolo, 50 chilometri a 40 kmh di media per 90 minuti siamo sui 33 kmh di media. Ovvero una media fattibile senza problemi da un amatore che si allena normalmente.

Questi misuratori di Watt,stanno intossicando i ciclo amatori.
 
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RedCaad

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Per me sono velocità impensabili da tenere a lungo, ma conosco diverse persone forti sul passo che tengono 370 watt per molti minuti (ci credo, sono tornato con le gambe a pezzi stando a ruota quest'anno). Certo per uno che pesa 60 kg sono più di 6 W/Kg, per uno che ne pesa 80 - per esempio - sono poco più di 4,5 (tralasciando che chi ha una stazza minore avrà bisogno di un po' meno potenza per mantenere la stessa velocità). Parlo di amatori "tranquilli" che fanno anche lavori fisicamente impegnativi e spesso smodati a tavola, anche col bere.. I 40 di media su un giro un minimo lungo in pianura però non li ho mai visti fare da nessun comune mortale tra quelli che seguo.

Nei giri del weekend la media spesso è intorno ai 40, però in gruppo, diciamo per quasi tutto il giro.
Da solo la vedo dura anche per un discorso psicologico.
 
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50 chilometri a 40 kmh di media per un'ora e mezzo...Se ti fermi anche al bar senza interrompere il tempo.
Pedalare 90 minuti a 40 kmh di media si percorrono 60 chilometri.
Con il tuo calcolo, 50 chilometri a 40 kmh di media per 90 minuti siamo sui 33 kmh di media. Ovvero una media fattibile senza problemi da un amatore che si allena normalmente.

Questi misuratori di Watt,stanno intossicando i ciclo amatori.
Arriva sempre qualcuno a cercarti il pelo nell'uovo :mrgreen:
In effetti sono 1h15', ma disquisizione sui misuratori potenza a parte (OT in questo caso), non cambia la sostanza del mio primo post: sono potenze difficilmente sostenibili (e quindi velocità difficilmente avvicinabili) da gran parte degli amatori
 

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Spesso ho letto discussioni di questo tipo, in genere aperte da principianti. Il paragone della media oraria è sempre intorno ai 40. Lo capisco, più o meno, è la media dei professionisti.
La vera domanda, anche se palesemente off topic, è perché mai un amatore, in particolare un novizio, cerchi di paragonarsi ad un pro', solo perché inizia a pedalare. Mai che chiedano di fare i 35, come chi vince le granfondo, vanno forte pure loro. Il punto sono sempre i 40 di media.
Vorrei portare un paragone su un altro sport che quasi tutti noi abbiamo praticato, sia in squadre amatoriali o semplicemente giocando con gli amici: il calcio.
In tanti anni non ho mai sentito chiedere da qualcuno: come faccio a diventare giocatore di Serie A, solo perché sapeva fare un dribbling meglio degli altri o sapeva palleggiare con entrambi i piedi? La risposta è tanto ovvia quanto elementare: ci vuole talento e una predisposizione genetica.
Al contrario, nel ciclismo sembra che il talento e la predisposizione genetica non contino, sembra che basti pestare sui pedali e oplà! Si raggiungono i 40 di media in men che non si dica. Che ci vorrà poi, con i nuovi telai ultra rigidi e componenti di alto livello?
Eppure, i 40 di media corrispondono al bagaglio tecnico di un giocatore calcio di Serie A, se andiamo a ben vedere.
Nella zona dei 40 di media c'è quello che va anche più forte e quello che arranca, proprio come in Serie A, dove c'è quello che gioca la Champions (dove i 40 sono abbondantemente superati) e quello che si barcamena per non retrocedere.
Una spiegazione me la sono data: nel calcio, come negli altri sport non aerobici la componente tecnica è fondamentale. Sappiamo subito se abbiamo dei ferri da stiro ai piedi oppure ci sappiamo fare. Nel ciclismo questa componente è fortemente ridimensionata e intervengono caratteristiche fisiche che danno la misura del valore dell'atleta, il cosiddetto motore (in aggiunta ci sono il carattere e la testa dell'atleta che corroborano le qualità intrinseche di uno sportivo).
Ma i professionisti del World Tour, o delle squadre Professional (più o meno la A2 del calcio) sono atleti di prim'ordine, con doti fisiche eccezionali, che la quasi totalità degli amatori si sogna.
Pensare, solo perché si ha una sella sotto il sedere, di raggiungere i 40 di media è quanto mai superficiale e sciocco, che non si sa nemmeno quello che si sta facendo e perché. E non è una scusante.
 
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Spesso ho letto discussioni di questo tipo, in genere aperte da principianti. Il paragone della media oraria è sempre intorno ai 40. Lo capisco, più o meno, è la media dei professionisti.
La vera domanda, anche se palesemente off topic, è perché mai un amatore, in particolare un novizio, cerchi di paragonarsi ad un pro', solo perché inizia a pedalare. Mai che chiedano di fare i 35, come chi vince le granfondo, vanno forte pure loro. Il punto sono sempre i 40 di media.
Vorrei portare un paragone su un altro sport che quasi tutti noi abbiamo praticato, sia in squadre amatoriali o semplicemente giocando con gli amici: il calcio.
In tanti anni non ho mai sentito chiedere da qualcuno: come faccio a diventare giocatore di Serie A, solo perché sapeva fare un dribbling meglio degli altri o sapeva palleggiare con entrambi i piedi? La risposta è tanto ovvia quanto elementare: ci vuole talento e una predisposizione genetica.
Al contrario, nel ciclismo sembra che il talento e la predisposizione genetica non contino, sembra che basti pestare sui pedali e oplà! Si raggiungono i 40 di media in men che non si dica. Che ci vorrà poi, con i nuovi telai ultra rigidi e componenti di alto livello?
Eppure, i 40 di media corrispondono al bagaglio tecnico di un giocatore calcio di Serie A, se andiamo a ben vedere.
Nella zona dei 40 di media c'è quello che va anche più forte e quello che arranca, proprio come in Serie A, dove c'è quello che gioca la Champions (dove i 40 sono abbondantemente superati) e quello che si barcamena per non retrocedere.
Una spiegazione me la sono data: nel calcio, come negli altri sport non aerobici la componente tecnica è fondamentale. Sappiamo subito se abbiamo dei ferri da stiro ai piedi oppure ci sappiamo fare. Nel ciclismo questa componente è fortemente ridimensionata e intervengono caratteristiche fisiche che danno la misura del valore dell'atleta, il cosiddetto motore (in aggiunta ci sono il carattere e la testa dell'atleta che corroborano le qualità intrinseche di uno sportivo).
Ma i professionisti del World Tour, o delle squadre Professional (più o meno la A2 del calcio) sono atleti di prim'ordine, con doti fisiche eccezionali, che la quasi totalità degli amatori si sogna.
Pensare, solo perché si ha una sella sotto il sedere, di raggiungere i 40 di media è quanto mai superficiale e sciocco, che non si sa nemmeno quello che si sta facendo e perché. E non è una scusante.
A tutto quello giustissimo che hai detto, aggiungo che chi prende la bici per la prima volta parte a cannone e magari arriva a vedere i 40 sul contachilometri.
poi si ferma dopo 100 m e si chiede: facile, cosa ci vuole a fare 50 km a quella velocità?
 
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A tutto quello giustissimo che hai detto, aggiungo che chi prende la bici per la prima volta parte a cannone e magari arriva a vedere i 40 sul contachilometri.
poi si ferma dopo 100 m e si chiede: facile, cosa ci vuole a fare 50 km a quella velocità?
Io ho 40 anni e padalo da un anno e 40 km orari li ho visti in discesa. Io mi accontenterei di chiudere una uscita di 70/80 km a 30 orari mentre invece faccio ancora fatica
 

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A tutto quello giustissimo che hai detto, aggiungo che chi prende la bici per la prima volta parte a cannone e magari arriva a vedere i 40 sul contachilometri.
poi si ferma dopo 100 m e si chiede: facile, cosa ci vuole a fare 50 km a quella velocità?
Ricordo un'uscita con un mio amico, dopo 5 mesi che uscivo. A quei tempi facevo ancora karate e uscivo in bici in maniera regolare, ma non a tempo pieno. Lui era alla seconda o terza uscita. Per non fargli fare fatica lo porto su una provinciale, con un leggero falsopiano. Lui parte alla garibaldina, gli dico di non esagerare. I primi venti chilometri sono con il falsopiano a scendere e facciamo i 34 di media. Per me, erano tantissimi. Come giriamo, tempo tre o quattro chilometri comincia ad avere difficoltà.
Risultato: siamo arrivati che se non l'ho spinto c'è mancato poco.
 

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Tra le altre cose non capisco perché uno dovrebbe fare uscite a sfinimento, perché per fare quelle velocità (ammesso che uno ce la faccia) si deve andare a tutta e tornare a casa senza capire più da che parte si è girati.
 
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Tra le altre cose non capisco perché uno dovrebbe fare uscite a sfinimento, perché per fare quelle velocità (ammesso che uno ce la faccia) si deve andare a tutta e tornare a casa senza capire più da che parte si è girati.
Penso che, più che altro, ci sia la convinzione che fare i 40 di media sia una cosa alla portata di tutti.
Ma se lo fa un pro' non vuol dire affatto che io sia in grado di farlo.
 

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Penso che, più che altro, ci sia la convinzione che fare i 40 di media sia una cosa alla portata di tutti.
Ma se lo fa un pro' non vuol dire affatto che io sia in grado di farlo.
il problema è che l'asticella si sta alzando, quando ho iniziato a frequentare il forum il sacro graal erano i 30 di media, adesso siamo al sacro graal 2.0.
 

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Penso che, più che altro, ci sia la convinzione che fare i 40 di media sia una cosa alla portata di tutti.
Ma se lo fa un pro' non vuol dire affatto che io sia in grado di farlo.
Il problema forse risiede nel fatto che si usano le uscite in gruppo come metro di paragone. Da soli è ovviamente tutt’altra cosa e come dici ci si dimentica che è un fatto fuori dal normale fare i 40 di media. Diciamo che un ottimo amatore può chiudere giri lunghi in solitaria coi 36 di media ma quanti ce ne sono così? A maggior ragione se lo fa un pro io non sono in grado di farlo.
E un pro tiene 350 watt di media per 150 km, quindi di cosa dobbiamo parlare? Anche in confronto ad un ottimo amatore loro sono extraterrestri.
 
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