Allenare l'agilità, specialmente in salita.

Shinkansen

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Io ho sempre detto e ne sono convinto ancora che la frequenza di pedalata in salita é una dote naturale e non bisogna "toccarla".
Si possono fare certi aggiustamenti per esempio in gare lunghe per salvarsi la gamba ecc. ma in generale se sto nei limiti minimali non mi sembra un idea buona di cambiare la frequenza allenandosi proprio per quello.

Se per esempio leggi quello che Chris Carmichael scrive, secondo lui il metodo migliore in salita sarebbero 90-110 pedalate e sempre in sella, o almeno evitando di alzarsi sui pedali.

L'ho provato per una stagione allenandomi proprio su quello, e dopo quella stagione ho capito che per un ciclista come me (alto 1.70 e 60 chili) quel metodo é contraproducente perche perdevo di potenza e alla fine salivo molto meno veloce che con un rapporto piu lungo e fuori sella.

I pro' non li prendo nemmeno in considerazione. Sono di un altro pianeta e seguire i loro consigli - secondo me - è più controproducente che altro.

Quello non veramente, non mi stancavo prima o di più peró avevo perso un po la capacitá di spingere su una salita, magari in un uscita corta con solo una salita, ero troppo abituato a rimanere in sella e a pedalare agile e non riuscivo piú cosí facilmente ad alzarmi sui pedali a rilanciare ed a spingere forte.
Adesso cmq di solito pedalo agile nelle salite un po meno ripide, cioé tra il 5-8% e nel mio metodo "naturale" fuori sella e rapporto più lungo nelle salite ripide con pendenze sopra il 8%.

L'agilitá può essere utile ma bisogna capire che tipo di "scalatore" si é per capire dove e quando è meglio salire con l'agilitá e quando meglio di no.

Stesso problema mio di quando ho iniziato ad andare agile. Frulli, frulli, sei uno spettacolo, hai una capacità aerobica pazzesca, ma in sostanza? Ti ritrovi con un deficit di potenza notevole.
Meglio pedalare un po' meno agile, ma con più sostanza, cioè sviluppando più potenza.
 

vaminga

Apprendista Passista
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Io ho sempre detto e ne sono convinto ancora che la frequenza di pedalata in salita é una dote naturale e non bisogna "toccarla".
Si possono fare certi aggiustamenti per esempio in gare lunghe per salvarsi la gamba ecc. ma in generale se sto nei limiti minimali non mi sembra un idea buona di cambiare la frequenza allenandosi proprio per quello.

Sono perfettamente d'accordo su questa considerazione.

Va beh che io sono uno di quei vecchietti che vanno in salita a 55/60 rpm, ma non "arranco" (se mai vado piano!:cry) e se "scoppio" aumento le rpm e dimezzo la velocità! (cioè calo di potenza).
Non sono affatto convinto che allenarsi per salire ad elevate rpm sia un obiettivo "a prescindere", proprio perchè penso, come ritene ElMic, che la cadenza di pedalata sia un parametro strettamente personale che dipende dal sistema nervoso di ciascuno, e possa essere modificato, efficacemente, solo in misura modesta.


In quanto ai professionisti e alla "moda dell'agilità", come ha detto qualcuno solo alcune considerazioni:
1) Non tutti, anche fra quelli di vertice, salgono con rpm molto elevate (sopra le 85 per intenderci) - Ed in questi casi l'eccezione non conferma la regola ma la "falsifica"-
2) I prof. esprimono potenze medie molto più elevate dei cicloamatori, ma non hanno una forza massimale molto superiore, ed è quindi comprensibile che per produrre potenze elevate non potendo aumentare più di tanto la forza debbano salire di frequenza (potenza= forza x velocità). Lo stesso discorso non vale necessariamente per l'amatore che con potenze molto più basse può utilizzare (proficuamente) cadenze inferiori pur con livelli di forza ancora abbastanza modesti.
3) Comunque sono d'accordo con Shinkansen quando dice dei professionisti "non li prendo nemmeno in considerazione. Sono di un altro pianeta"
 
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ciclotrainer

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Stesso problema mio di quando ho iniziato ad andare agile. Frulli, frulli, sei uno spettacolo, hai una capacità aerobica pazzesca, ma in sostanza? Ti ritrovi con un deficit di potenza notevole.
Meglio pedalare un po' meno agile, ma con più sostanza, cioè sviluppando più potenza.

Semmai sviluppi +forza, per essere certi che sviluppi anche +potenza dovresti misurarla oppure valutare la velocità, ma si sa che questa dipende anche dalle variabili ambientali per cui è difficile valutare.
Rimane sempre il problema della definizione di agilità, con un rapporto X a 60rpm fai una potenza ad 80rpm fai sicuramente +potenza andando +agile, ovviamente se per andare a 80rpm allegerisci il rapporto potrebbe anche darsi che fai la stessa potenza o meno delle 60rpm, ma sicuramente a parità di potenza fai maggiore forza.
Da sempre tutti gli allenatori dicono che per aumentare la velocità, e quindi la potenza, prima bisogna aumentare le rpm e poi allungare il rapporto, in questo modo si ottiene anche una certa invarianza della forza anche aumentando la potenza. Al contrario se per aumentare la velocità allunghi il rapporto prima di aumentare la potenza (velocità) ti serve +forza per ottenere la stessa variazione di velocità, e quindi è meno economico.
 

pantera

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secondo me una cosa non esclude l'altra,se si va sempre agili c'è il rischio che si perde un po di forza al contrario si perde in agilità, bisogna allenare sia l'una che l'altra facendo allenamenti diversi,in alcuni giorni si privileggia la forza e in altri l'agilita,l'ideale sarebbe fare l'avori in agilita dopo quelli in cui si privileggiava la forza in questo modo non si dovrebbero avere "effetti collaterali"
 

ciclotrainer

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Non sono affatto convinto che allenarsi per salire ad elevate rpm sia un obiettivo "a prescindere", proprio perchè penso, come ritene ElMic, che la cadenza di pedalata sia un parametro strettamente personale che dipende dal sistema nervoso di ciascuno, e possa essere modificato, efficacemente, solo in misura modesta.
Ti posso assicurare che non è così, il problema è che per essere capaci di sviluppare +rpm e quindi +potenza occorre allenare la potenza che ti serve ad rpm +basse diciamo 50-60rpm, ora tu dirai, ma io vado già a quelle rpm, va bene ma sicuramente non fai la potenza giusta che ti consentirebbe poi di fare la stessa potenza per ipotesi a 70-80rpm, è un problema fisiologico, se fai un allenamento basato sulla potenza aumenti la potenza ed aumenti le rpm, è una conseguenza inevitabile.

In quanto ai professionisti e alla "moda dell'agilità", come ha detto qualcuno solo alcune considerazioni:
1) Non tutti, anche fra quelli di vertice, salgono con rpm molto elevate (sopra le 85 per intenderci) - Ed in questi casi l'eccezione non conferma la regola ma la "falsifica"-
Questa è una cosa difficilmente verificabile, e cmq rimane quanto detto prima ognuno sale secondo le sue capacità in termini di potenza.
2) I prof. esprimono potenze medie molto più elevate dei cicloamatori, ma non hanno una forza massimale molto superiore, ed è quindi comprensibile che per produrre potenze elevate non potendo aumentare più di tanto la forza debbano salire di frequenza (potenza= forza x velocità). Lo stesso discorso non vale necessariamente per l'amatore che con potenze molto più basse può utilizzare (proficuamente) cadenze inferiori pur con livelli di forza ancora abbastanza modesti.

Quì direi che a maggior ragione vale per l'amatore, il fatto che tu preferisca salire a 50-60rpm è perchè non hai potenza nelle gambe, e sicuramente anche una forza limitata perchè se hai forza da vendere potresti tranquillamente fare potenze molto elevate anche a 50-60rpm, i prof hanno livelli di forza e potenza molto +elevati degli amatori, di fatto mentre un prof può tranquillamente scegliere la frequenza in salita, un amatore non può farlo, ci vorrebbe almeno la tripla per avere tutta la gamma di rapporti necessari.
 

vaminga

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Ti posso assicurare che non è così, il problema è che per essere capaci di sviluppare +rpm e quindi +potenza occorre allenare la potenza che ti serve ad rpm +basse diciamo 50-60rpm, ora tu dirai, ma io vado già a quelle rpm, va bene ma sicuramente non fai la potenza giusta che ti consentirebbe poi di fare la stessa potenza per ipotesi a 70-80rpm, è un problema fisiologico, se fai un allenamento basato sulla potenza aumenti la potenza ed aumenti le rpm, è una conseguenza inevitabile.


Questa è una cosa difficilmente verificabile, e cmq rimane quanto detto prima ognuno sale secondo le sue capacità in termini di potenza.

Permettimi, ma non è chiaro.
Io ho una determinata potenza di soglia (che dipende dall'allenamento e dalle mie "potenzialità" genetiche). Affronto una salita al 6,5% medio* di mezz'ora e cerco di farla a tutta; bene! devo adottare la frequenza di pedalata che mi permette di salire alla massima potenza!
Io sicuramente ottengo il miglior tempo salendo con un rapporto che implica una rpm di circa 60. Se salgo a 50 o a 70 faccio più fatica (cioè impiego più tempo).
Se poi tu mi dici che dovrei (o avrei dovuto vista l'età:mrgreen:) allenare "l'agilità" in modo da salire con la stessa forza ma con rpm più elevate e quindi con maggior potenza ti dico che è una banalità (così come l'ho scritta!) che non mi convince. Ma questa ammetto che è solo un'opinione (seppure frutto di trent'anni di pedalate).

Quì direi che a maggior ragione vale per l'amatore, il fatto che tu preferisca salire a 50-60rpm è perchè non hai potenza nelle gambe, e sicuramente anche una forza limitata perchè se hai forza da vendere potresti tranquillamente fare potenze molto elevate anche a 50-60rpm, i prof hanno livelli di forza e potenza molto +elevati degli amatori, di fatto mentre un prof può tranquillamente scegliere la frequenza in salita, un amatore non può farlo, ci vorrebbe almeno la tripla per avere tutta la gamma di rapporti necessari.

Qui, a mio parere, ti sbagli.
Che non abbia potenza a sufficienza è evidente, ma vale per la stragrande maggioranza degli amatori nei confronti di un professionista! Mentre la forza massima non è vero che è molto diversa!
Il punto è, come ho detto, che loro avendo un motore che è in grado di sviluppare una potenza elevata (che io, e no solo, mi sogno) debbono usare rpm elevate per esprimerla non potendo aumentare oltre modo la forza!!
Mentre il modesto cicloamatore (che non ha una forza significativamente inferiore) può esprimere la sua potenza massima (che è anche del 30-50% inferiore a quella di un prof) utilizzando rpm più basse anche con una forza non elevata. Questo lo ritengo difficilmente contestabile, anche se ammetto che è solo un aspetto del problema (secondo me molto importante, ma potrei essere in errore).


* per inciso leggo spesso, anche in questo 3d, parlare con "disinvoltura" di pendenze medie del 6-8% (c'è una gran bella differenza fra 6% e 8%!!) e salite con pendenze a 2 cifre ??? Ricordo che il Mortirolo, che è il "Mortirolo"
ha una pendenza media del 10,5%!
Se stiamo parlando di salite di qualche chilometro mi sa che molti amici ciclisti non hanno dimestichezza con il calcolo delle pendenze.
 

ciclotrainer

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Qui, a mio parere, ti sbagli.
Che non abbia potenza a sufficienza è evidente, ma vale per la stragrande maggioranza degli amatori nei confronti di un professionista! Mentre la forza massima non è vero che è molto diversa!
Il punto è, come ho detto, che loro avendo un motore che è in grado di sviluppare una potenza elevata (che io, e no solo, mi sogno) debbono usare rpm elevate per esprimerla non potendo aumentare oltre modo la forza!!
Mentre il modesto cicloamatore (che non ha una forza significativamente inferiore) può esprimere la sua potenza massima (che è anche del 30-50% inferiore a quella di un prof) utilizzando rpm più basse anche con una forza non elevata. Questo lo ritengo difficilmente contestabile, anche se ammetto che è solo un aspetto del problema (secondo me molto importante, ma potrei essere in errore).

Guarda, sei completamente fuori strada, consulta il sito di analyticycling, forse ti renderai meglio conto del problema.
Un professionista può fare i 400watts in salita anche a 40rpm se vuole, tu non hai assolutamente l'idea della forza necessaria al pedale per spingere i 400watts a 40rpm, consulta quel sito e lo scoprirai, al tempo stesso ti renderai conto che quei livelli di forza non sono nemmeno lontanamente avvicinabili da un cicloamatore. Poi fatti una bella domanda, posto che un professionista può tranquillamente fare la sua potenza di 400watts anche a 40rpm, perchè invece cerca di farli a 80rpm, dico 80 per dare un numero perchè poi loro sono in grado di farli a tutte le frequenze, per cui hanno necessità di una gamma inferiore di rapporti, anche se anche loro quando affrontano pendenze a 2 cifre preferiscono montare rapporti +corti, perchè? Quest'anno ho fatto una salita al 10% medio sui 9-10km, ed era all'interno di una corsa a tappe, non avendo rapporto adeguato (max 39/27 mi sembra) e potenza adeguata (era la 4^ tappa) sono stato costretto a farla tutta intorno alle 50rpm e 240watts medi circa, con il 34/25 magari l'avrei fatta a 70rpm e 270watts, sarei andato più veloce, e la forza realmente impiegata ai pedali sarebbe stata mediamente di circa 50kg meno, velocità 2.95 m/sec nel primo caso 3.3 m/sec nel secondo caso.
Un cicloamatore mediamente allenato raggiunge tranquillamente una FTP di 270/300watts quello che cambia la vita è il peso, se poi si riesce ad arrivare su 340/360 e <70kg si diventa veramente forti, ma anche a 320watts ci si diverte abbastanza.
 

MrSpock

Velocista
18 Settembre 2008
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ed era all'interno di una corsa a tappe, non avendo rapporto adeguato (max 39/27 mi sembra) e potenza adeguata (era la 4^ tappa) sono stato costretto a farla tutta intorno alle 50rpm e 240watts medi circa, con il 34/25 magari l'avrei fatta a 70rpm e 270watts, sarei andato più veloce, e la forza realmente impiegata ai pedali sarebbe stata mediamente di circa 50kg meno, velocità 2.95 m/sec nel primo caso 3.3 m/sec nel secondo caso.

La forza che citi è sballata è da pressa da palestra non da bici. Con pedivelle da 175mm :

- Per spingere 240w a 50rpm servono 26.71 kg medi totali sulle pedivelle nell'arco di una pedalata, pari a 13.35 kg per gamba, che divisi nelle quattro fasi (spinta, spinta orizzontale indietro, trazione, spinta orizzontale avanti) sono 25.00 kg, 8.24 kg, 7.43 kg, 5.24 kg per gamba.

- Per spingere 270w a 70rpm servono 21.46 kg medi totali sulle pedivelle nell'arco di una pedalata, pari a 10.73 kg per gamba, che divisi nelle quattro fasi (spinta, spinta orizzontale indietro, trazione, spinta orizzontale avanti) sono 20.09 kg, 6.62 kg, 5.97 kg, 4.21 kg per gamba.

Che sono 2.62 kg medi in meno per gamba.

In ogni caso se con il 39/27 sviluppavi 50 RPM a 240w, con un 34/25 a pari potenza svilupperesti 53.1 RPM.
Nell'ipotesi di aumentare anche la potenza da 240w e 270w le RPM con 34/25 salirebbero comunque solo a circa 60 RPM.

Massimo
 

vaminga

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Guarda, sei completamente fuori strada, consulta il sito di analyticycling, forse ti renderai meglio conto del problema.
Un professionista può fare i 400watts in salita anche a 40rpm se vuole, tu non hai assolutamente l'idea della forza necessaria al pedale per spingere i 400watts a 40rpm, consulta quel sito e lo scoprirai, al tempo stesso ti renderai conto che quei livelli di forza non sono nemmeno lontanamente avvicinabili da un cicloamatore.

Forse ti stai confondendo, io sto parlando di forza massimale non della forza che un ciclista riesce ad applicare ai pedali per un tempo di svariati minuti! In questa seconda ipotesi non c'è dubbio che (stante la differenza di potenza di soglia) un prof. può applicare una forza di gran lunga maggiore.
Ma non capisco perchè un corridore di corse a tappe debba avere una forza massimale necessariamente maggiore di un amatore con una &#8220;buona muscolatura&#8221; agli arti inferiori?
Un ginnasta per esempio ha senza dubbio una forza molto maggiore di un professionista così come un culturista, ma avendo una potenza di s.a.n. nettamente inferiore non potranno mai sostenerla per un tempo di diversi minuti ad una velocità significativa! Così come un allievo 15enne ha una potenza di soglia superiore a molti amatori, ma dubito che abbia una maggiore forza massimale!
Discorso diverso, ovviamente, per un velocista su pista!

Poi fatti una bella domanda, posto che un professionista può tranquillamente fare la sua potenza di 400watts anche a 40rpm, perchè invece cerca di farli a 80rpm, dico 80 per dare un numero perchè poi loro sono in grado di farli a tutte le frequenze, per cui hanno necessità di una gamma inferiore di rapporti, anche se anche loro quando affrontano pendenze a 2 cifre preferiscono montare rapporti +corti, perchè?

Questo è stato ripetuto in tutte le salse anche in questo 3d. Le rpm devono essere le più adatte ad esprimere la potenza di cui si dispone in relazione alla durata complessiva dello sforzo. Ed è logico, come ho detto, che disponendo di potenze elevate sia più efficace esprimerle con una forza lontana dalla propria massimale e quindi a più elevate rpm


Quest'anno ho fatto una salita al 10% medio sui 9-10km, ed era all'interno di una corsa a tappe, non avendo rapporto adeguato (max 39/27 mi sembra) e potenza adeguata (era la 4^ tappa) sono stato costretto a farla tutta intorno alle 50rpm e 240watts medi circa, con il 34/25 magari l'avrei fatta a 70rpm e 270watts, sarei andato più veloce, e la forza realmente impiegata ai pedali sarebbe stata mediamente di circa 50kg meno, velocità 2.95 m/sec nel primo caso 3.3 m/sec nel secondo caso..........
.

E chi ha mai negato che sarebbe necessario disporre di una scala adeguata di rapporti per esprimersi al meglio, se tu hai fatto in una corsa a tappe una salita di 9-10Km al 10% medio di pendenza (cioè il Mortirolo o quasi!) col 39/27 non mi stupisce che dovessi salire a 50 rpm con una potenza inferiore a quella che avresti potuto esprimere.


Comunque non intendo fare alcuna polemica, credo di aver espresso chiaramente la mia opinione. Se poi fosse dimostrato (?) che un professionista su strada ha una forza massimale di molto superiore a quella di un amatore (che magari ha fatto una adeguata preparazione con i pesi in palestra &#8211; ma non necessariamente-) ,cosa di cui dubito, è evidente che le mie argomentazioni perdono di validità.
E con questo credo di non aver altro da aggiungere.
 
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Si ma qui non mi pare che fosse mai stata tirata in ballo la forza massimale, qui si parla di pedalare agili in salita quindi si presume uno sforzo continuo di almeno una decina di minuti, per questo si diceva che non c'è paragone tra prof e amatori nè in quanto a forza nè ovviamente a potenza
 

vaminga

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Si ma qui non mi pare che fosse mai stata tirata in ballo la forza massimale, qui si parla di pedalare agili in salita quindi si presume uno sforzo continuo di almeno una decina di minuti, per questo si diceva che non c'è paragone tra prof e amatori nè in quanto a forza nè ovviamente a potenza

Ciao, forse non hai letto con attenzione quello che ho scritto. Io ho sempre parlato di forza massimale.
Ed ho chiarito che non c'è paragone fra prof. ed amatori (di norma) proprio per la potenza che loro possono mantenere per lungo tempo.
Ma osservavo, partendo dalla considerazione che non dovrebbe esserci molta differenza nella forza massimale, che non è affatto scontato che un mediocre cicloamatore per produrre una potenza alla soglia che è, per esempio, la metà di quella di un prof. debba esprimerla mantenendo circa le stesse rpm ma dimezzando la forza anziché diminuendo sia la forza (ma non della metà!) che le rpm!



Ho poi aggiunto che mi rendo conto che questo è solo un aspetto della questione (che a me pare importante) e che non compare nelle varie discussioni dove in genere si dà per scontato che è necessario (utile) comunque salire a rpm elevate (in questo 3d si parla di 85-100 rpm anche per un amatore).
 
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gio89

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Ciao, forse non hai letto con attenzione quello che ho scritto. Io ho sempre parlato di forza massimale.
Ed ho chiarito che non c'è paragone fra prof. ed amatori (di norma) proprio per la potenza che loro possono mantenere per lungo tempo.
Ma osservavo, partendo dalla considerazione che non dovrebbe esserci molta differenza nella forza massimale, che non è affatto scontato che un mediocre cicloamatore per produrre una potenza alla soglia che è, per esempio, la metà di quella di un prof. debba esprimerla mantenendo circa le stesse rpm ma dimezzando la forza anziché diminuendo sia la forza (ma non della metà!) che le rpm!



Ho poi aggiunto che mi rendo conto che questo è solo un aspetto della questione (che a me pare importante) e che non compare nelle varie discussioni dove in genere si dà per scontato che è necessario (utile) comunque salire a rpm elevate (in questo 3d si parla di 85-100 rpm anche per un amatore).
Un paio di pagine me le ero perse :) . Comunque sono d'accordo con te in quello che dici, è corretto, solo non avevo capito perchè si è cominciato a parlare di massimale dato che il punto di partenza era un altro o-o
 

Shinkansen

Xeneize
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* per inciso leggo spesso, anche in questo 3d, parlare con "disinvoltura" di pendenze medie del 6-8% (c'è una gran bella differenza fra 6% e 8%!!) e salite con pendenze a 2 cifre ??? Ricordo che il Mortirolo, che è il "Mortirolo"
ha una pendenza media del 10,5%!
Se stiamo parlando di salite di qualche chilometro mi sa che molti amici ciclisti non hanno dimestichezza con il calcolo delle pendenze.

Come non essere d'accordo?
Molti parlano di 8% come se fosse un cavalcavia. L'8% è una salita dura per noi amatori. E almeno a Genova vedo moltissimi che arrancano e pure io devo prenderla con le molle.
Ho l'impressione che si facciano condizionare dai pro', che cominciano a parlare di salite dure dopo l'8%.
Non parliamo poi di quando le pendenze aumentano.
Quando sono andato sulle Dolomiti questo gran mulinare di rapporti non l'ho visto e di ciclisti ne ho incontrati parecchi. I più erano più vicini alle 60 che alle 80 rpm.
 
S

stefano59

Guest
Mi sento tirato in ballo, dato che sono stato io a scrivere quei valori.
Voglio precisare che non parlavo di pendenze medie, ma delle classiche salite di montagna che generalmente (credo) presentano variazioni di pendenza dal 6 all'8%. Anche quando ho scritto che mi alleno su salite dal 5 al 10% di pendenza, intendevo dire la stessa cosa.
Scusate se mi sono espresso male.
 

ciclotrainer

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Comunque non intendo fare alcuna polemica, credo di aver espresso chiaramente la mia opinione. Se poi fosse dimostrato (?) che un professionista su strada ha una forza massimale di molto superiore a quella di un amatore (che magari ha fatto una adeguata preparazione con i pesi in palestra – ma non necessariamente-) ,cosa di cui dubito, è evidente che le mie argomentazioni perdono di validità.
E con questo credo di non aver altro da aggiungere.

Nessuna polemica, si discute tanto per discutere, sia chiaro a scanso di equivoci.
Premesso che la forza massimale, come la potenza massimale di un atleta non ha alcun significato nel ciclismo, la forza va di pari passo con la potenza. Uno della mia squadra, pur essendo solo da primi 50 in una mediofondo o GF senza elevati dislivelli, ha fatto un picco di potenza di 1250watts, di conseguenza ha anche un picco di forza niente male.
Quello che conta è la potenza media, o la forza se vuoi, che si è capaci di esprimere per periodi >20", per cui se anche fosse che un amatore possa avere anche un picco di potenza superiore ad un professionista resterebbe un dato e basta.
 

Shinkansen

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Mi sento tirato in ballo, dato che sono stato io a scrivere quei valori.
Voglio precisare che non parlavo di pendenze medie, ma delle classiche salite di montagna che generalmente (credo) presentano variazioni di pendenza dal 6 all'8%. Anche quando ho scritto che mi alleno su salite dal 5 al 10% di pendenza, intendevo dire la stessa cosa.
Scusate se mi sono espresso male.

Tranquillo! Non mi riferivo a te! Era un discorso generale, visto che le pendenze saltano fuori anche in altre discussioni.
Ho l'impressione, come dice Vaminga, che molti non abbiano le idee chiare circa l'esattezza delle pendenze.
o-o
 
S

stefano59

Guest
Quando sono andato sulle Dolomiti questo gran mulinare di rapporti non l'ho visto e di ciclisti ne ho incontrati parecchi. I più erano più vicini alle 60 che alle 80 rpm.

Su questo non faccio fatica a crederti, ma penso che la causa principale sia che per molti amatori, ammettere i propri limiti e montare rapporti adeguati alla propria reale potenza, sia molto difficile.
Diciamoci la verità, a molti piace poter raccontare agli amici che quella salita la si è fatta col "23" (come la fanno i prof), ovviamente tacendo il fatto che si saliva senza fare girare il rapporto in modo adeguato.

A me piace cercare di migliorare in bici e sento che puntando di più sull'agilità che sulla forza, mi esprimo meglio.
Come giustamente dice ciclotrainer, l'importante è la potenza che si riesce a mantenere nel lungo periodo. Il rapporto impegnativo è sicuramente premiante sul breve, ma sulla distanza l'agilità paga e questo vale per ciclisti a tutti i livelli.
Sono anche convinto che, sia dal punto di vista ortopedico (ginocchia, tendini, legamenti), che circolatorio (soprattutto vene), sia consigliabile evitare eccessivi sovraccarichi agli arti inferiori, con pedalate troppo pesanti, a maggior ragione se non si è più giovanissimi.

Qualcuno dice che con troppa agilità si rischia di perdere forza. L'obiezione è sicuramente pertinente, ma a me pare che fare dei richiami di forza sia la cosa più facile di tutti.
Anche senza fare delle vere e proprie SFR (che sarebbero l'optimum), ci si può divertire a fare dei tratti in pianura al massimo rapporto e cadenza bassa, oppure sfruttare il vento contro, oppure scegliere un percorso che presenti qualche tratto ondulato ove affrontare le salitelle brevi con rapporto lungo e recuperare in discesa successiva....

Insomma, il topic è partito per parlare di come allenare l'agilità in salita, mica per obbligare tutti a farlo.
 
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Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
Come giustamente dice ciclotrainer, l'importante è la potenza che si riesce a mantenere nel lungo periodo...

Questo è alla fin fine il succo del discorso nell'andare agile

...Qualcuno dice che con troppa agilità si rischia di perdere forza....

Secondo me molti si concentrano troppo sull'agilità a scapito della potenza.

Se ci fate caso chi fa spinning va agilissimo, ho amici che l'hanno fatto e li ho visti mulinare tra le 80 e le 90 rpm, però appena la strada strappava di un misero 1% piantarsi o perdere subito le ruote da me, che magari salivo a 80 anch'io, ma che alla variazione di pendenza riuscivo a mantenerle.
 

scico

Maglia Amarillo
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Questo è alla fin fine il succo del discorso nell'andare agile



Secondo me molti si concentrano troppo sull'agilità a scapito della potenza.

Se ci fate caso chi fa spinning va agilissimo, ho amici che l'hanno fatto e li ho visti mulinare tra le 80 e le 90 rpm, però appena la strada strappava di un misero 1% piantarsi o perdere subito le ruote da me, che magari salivo a 80 anch'io, ma che alla variazione di pendenza riuscivo a mantenerle.
Beh magari non dipende dal fatto che facessero spinning, magari erano solo poco allenati alla salita.
Anch'io quando faccio spinning sento che la gamba è abituata a frullare ma poi l'allenamento alla salita è tutta un'altra cosa e lo spinning non aiuta granchè.