tu l'hai espressa eccome, come qualcun altro, sostenendo chiaramente che chi chiede punizioni esemplari per gli altri diventa poi indulgente verso se stesso o i propri congiunti. mi sembra che a fare il comizio, le belle parole, i discorsi fumosi che riempono righe e non portano a nulla sia tu e qualche altro.
per l'ultima volta, 40 anni è poco, tanto, giusto?
se io l'avessi espressa tu non continueresti a chiederla come un disco rotto.
Ora ti rispondo: non faccio il giudice e non conosco le carte del processo ma solo un articolo di giornale nel quale un giornalista (che ben che vada ha fatto studi di letteratura o sociologia), riporta a SUO MODO, un fatto di cronaca giudiziaria.
Il che è troppo poco, almeno per me, per partecipare al "sondaggio da casa" che tu proponi.
Nel mio post ho cercato educatamente di farti presente che è molto facile invocare rigore, intransigenza, inflessibilità quando ad essere destinatario di tutto ciò è "il nemico".
Diventa più complicato quando ad essere toccati sono interessi molto prossimi a ciascuno di noi, perchè può capitare benissimo che il nostro miglior amico da una vita, ad esempio, commetta una leggerezza - imperdonabile - del genere, magari appena uscito da un ristorante o da una serata in compagnia.
A quel punto, ma solo a quel punto, anche i più intransigenti forse iniziano a capire che la "colpa" intesa come categoria del diritto penale, porta con se un carico di afflizione personale e di rimorso (nelle persone normali, non sociopatiche) che a volte supera di gran lunga la pena che il Tribunale infligge. Per capirlo non è necessario aver fatto studi particolari, basta solo un po' di
pietas, di umanità, di comprensione, di simpatia (nell'accezione originale del termine), di solidarietà. Tutti stati d'animo che però non vanno di moda, lo so.
E allora il peso del pugno della giustizia assume un significato secondario perchè per quanti anni che tu puoi infliggere, la vita spezzata non la recuperi più. E non c'è ristoro che tenga nei familiari della vittima, credimi.
Solo in quel momento poi si capisce quanto ipocrita e quanto "ignorante" sia il nostro legislatore che a furia di correre dietro a ragionamenti di pancia, "intestinali" , come i tuoi, ha finito per creare un mostro senza capo ne coda, capace di punire con una carezza il medico chirurgo che lascia distrattamente una massa tumorale
in situ perchè mentre operava parlava con la sua equipe della parata di Donnarumma su Milik, capace di punire con un buffetto il datore di lavoro che cagiona la morte di due suoi operai assunti senza formazione e mandati allo sbaraglio in cantiere ed al contempo capace infliggere 7 anni ad uno stupido che cagiona la morte di un pedone o di un ciclista dopo essersi messo alla guida della sua autovettura senza esserne nelle condizioni di farlo.
Io non entro nel merito delle vicende che non conosco bene.
Non esprimo giudizi di valore sulle decisioni giudiziarie che non conosco: mi limito semplicemente a far presente che le cose, spesso, non sono come si è portati a pensare immediatamente e prima di esprimere giudizi sulle cose serie, anche sui social, anche al bar, anche con gli amici, le persone intelligenti provano ad ascoltare e a documentarsi e a capire come mai la realtà non si presti ad essere affettata come un salame.