automobilisti Vs ciclisti (ancora - parte 2)

charles619

Novellino
30 Dicembre 2020
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Purtroppo è morto.
Sono qui vicino e le notizie non erano belle fin da subito.
Anch'io pedalo da queste parti. Anch'io conoscevo Michi (in passato podista come me). Il luogo dell'incidente sembra sicuro (termine ingannevole, eh?), per un ciclista e per un automobilista costretto a rallentare: rettilineo di 300-400 m, a pochi metri dal confine presidiato dai militari, con fascia destra esterna alla carreggiata larga 2 metri. E' palese che l'automobilista ha perso il controllo dell'auto, durante il sorpasso. Plausibile - ma improbabile, considerando l'ampiezza della fascia salvagente - che Michi abbia sbandato così tanto da invadere le corsie delle auto. Il caso ha voluto che a destra non ci fossero vie di fuga (un campo coltivato, un piazzale, etc.), ma un muro di cemento alto 4 metri. In 30 anni non ricordo incidenti gravi occorsi a ciclisti, in questo tratto.

Se qualche utente avesse informazioni più fresche delle mie, lieto di conoscerle.
E Michi R.I.P. ❤️
 

charles619

Novellino
30 Dicembre 2020
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Specialissima - Bianchi
In questo caso era colpa mia, per un momento di distrazione. E questo dimostra quanto poco ci voglia a fare danni anche se puoi essere la persona più accorta al mondo.
Tutto il mio rispetto per la sincerità (1^ frase) e ragionevolezza (la 2^). Quello che a molti sfugge, comunque, è che siamo tutti sia automobilisti e ciclisti nello stesso tempo (molti utenti hanno già riportato questo concetto, eh?, sto inventando l'acqua calda), quindi abbiamo il privilegio di godere delle prospettive di entrambi i ruoli.

A me è sempre così chiaro capire perchè un ciclista si inalbera, o per il vaffa... di un automobilista diretto ad un ciclista.
Il problema è irrisolvibile quando si vede il mondo da un unica prospettiva, perchè chi guida solo l'auto non capirà mai certe dinamiche che governano la guida di una bici (pur rispettando il codice della strada): il comportamento di un ciclista che procede a zig-zag per evitare i crateri /tombini sul lato destro della carreggiata, risulta incomprensibile all'automobilista che non è mai stato ciclista, che, scandalizzato, all'istante reagisce fulminando il ciclista con il clakson (che fa saltare il ciclista mezzo metro dalla sella per lo spavento, rischiando peraltro di perdere il controllo della bici, reagendo automaticamente con un altrettanto sonoro vaffa...).

Per un ciclista può essere utile, ma non salvavita (vedi l'incidente mortale di giovedì scorso presso il confine Rn-RSM), vedere quanto capita alle sue spalle, con uno specchietto o con il sensore (tipo Garmin) delle auto in avvicinamento, o girando lo sguardo alle sue spalle ogni 3x2, e agire di conseguenza. Con l'accortezza di non sbandare torcendo il collo, e di non perdere l'attenzione guardando il ciclocomputer o lo specchietto.
La prudenza comunque non sempre basta, come tu stesso sostieni. Avviene sempre tutto per caso...
 

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Maglia Iridata
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Rewel Chorus 11; Vetta Centaur 10; Giant Athena 9; Bianche Vento 602 Veloce 8; Benotto 900sp 300ex 7
In questo caso era colpa mia, per un momento di distrazione. E questo dimostra quanto poco ci voglia a fare danni anche se puoi essere la persona più accorta al mondo.
Siamo tutti esseri umani quindi passibili di mille distrazioni alla guida....l'importante è non sentirsi onnipotenti e sempre dalla parte della ragione sia in auto che in bici ma bisogna sempre ammettere le cappelle....io stesso ne ho fatte e ne farò sia in bici che in auto! Purtroppo la fatalità è sempre dietro l'angolo però sta a noi, col nostro comportamento, far tendere allo 0 la fatalità!!!
Anch'io pedalo da queste parti. Anch'io conoscevo Michi (in passato podista come me). Il luogo dell'incidente sembra sicuro (termine ingannevole, eh?), per un ciclista e per un automobilista costretto a rallentare: rettilineo di 300-400 m, a pochi metri dal confine presidiato dai militari, con fascia destra esterna alla carreggiata larga 2 metri. E' palese che l'automobilista ha perso il controllo dell'auto, durante il sorpasso. Plausibile - ma improbabile, considerando l'ampiezza della fascia salvagente - che Michi abbia sbandato così tanto da invadere le corsie delle auto. Il caso ha voluto che a destra non ci fossero vie di fuga (un campo coltivato, un piazzale, etc.), ma un muro di cemento alto 4 metri. In 30 anni non ricordo incidenti gravi occorsi a ciclisti, in questo tratto.

Se qualche utente avesse informazioni più fresche delle mie, lieto di conoscerle.
E Michi R.I.P. ❤️
Il sorpasso è il momento più pericoloso della guida, bisogna farlo solo quando si ha la sicurezza di poterlo concludere in sicurezza cosa che avviene in pochi casi, specialmente con noi ciclisti....sembra sempre che una bici bisogna sorpassarla sempre e comunque e subito!!!
Tutto il mio rispetto per la sincerità (1^ frase) e ragionevolezza (la 2^). Quello che a molti sfugge, comunque, è che siamo tutti sia automobilisti e ciclisti nello stesso tempo (molti utenti hanno già riportato questo concetto, eh?, sto inventando l'acqua calda), quindi abbiamo il privilegio di godere delle prospettive di entrambi i ruoli.

A me è sempre così chiaro capire perchè un ciclista si inalbera, o per il vaffa... di un automobilista diretto ad un ciclista.
Il problema è irrisolvibile quando si vede il mondo da un unica prospettiva, perchè chi guida solo l'auto non capirà mai certe dinamiche che governano la guida di una bici (pur rispettando il codice della strada): il comportamento di un ciclista che procede a zig-zag per evitare i crateri /tombini sul lato destro della carreggiata, risulta incomprensibile all'automobilista che non è mai stato ciclista, che, scandalizzato, all'istante reagisce fulminando il ciclista con il clakson (che fa saltare il ciclista mezzo metro dalla sella per lo spavento, rischiando peraltro di perdere il controllo della bici, reagendo automaticamente con un altrettanto sonoro vaffa...).

Per un ciclista può essere utile, ma non salvavita (vedi l'incidente mortale di giovedì scorso presso il confine Rn-RSM), vedere quanto capita alle sue spalle, con uno specchietto o con il sensore (tipo Garmin) delle auto in avvicinamento, o girando lo sguardo alle sue spalle ogni 3x2, e agire di conseguenza. Con l'accortezza di non sbandare torcendo il collo, e di non perdere l'attenzione guardando il ciclocomputer o lo specchietto.
La prudenza comunque non sempre basta, come tu stesso sostieni. Avviene sempre tutto per caso...
Finche gli automobilisti non provano sulla loro pelle a girare una settimana in bici nel traffico le cose non cambieranno mai e, come ho già detto, bisognerebbe lanciare sui media dei piccoli spot con le conseguenza degli incidenti provocati dagli automobilisti a cicli e pedoni (cosa che mi sembra avvenga in certi paesi) sarebbe più utile anziché la pubblicità del venditore di energia o del cibo per animali che si apre random e martellante quando apri un video sul tubo......farli vedere nelle scuole guida!!!!!!!!
 

Nibalone

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In 30 anni non ricordo incidenti gravi occorsi a ciclisti, in questo tratto
Si e già successo ad un ragazzo di San Marino diversi anni fa, con la medesima dinamica.
Con conseguenze devastanti, purtroppo.
Il fatto è che sembrerebbe pressoché impossibile tamponare un ciclista in quel tratto di strada, evidentemente c'è stata qualche distrazione.
Serve che dico a quale distrazione penso?
Oggi ho fatto la ss direzione RN e ho preso, come capita spesso, quasi tutti semafori rossi e in ogni macchina incolonnata un telefono in mano. Di che parliamo!?!
 
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Marmuel

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quasi tutti semafori rossi e in ogni macchina incolonnata un telefono in mano.
Si limitassero a tenerlo in mano quando sono fermi al semaforo sarebbe già un bel successo :friends:

Nella mia zona sono ricomparsi come funghi i motociclisti che scambiano le strade per la pista, altro bel pericolo che si aggiunge nei weekend.
Sabato trovata anche una pattuglia che effettuava controlli ma, inutile dirlo, sapevo della loro presenza già diversi km prima grazie alle sfanalate di premurosi e ligi automobilisti :doh:
 
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EMAC

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...non è fuggito ma ha pensato di aver investito un grosso animale.

Non hanno nemmeno la decenza di prendersi le proprie responsabilit

...non è fuggito ma ha pensato di aver investito un grosso animale.

Non hanno nemmeno la decenza di prendersi le proprie responsabilità.
Anche perche' da quello che so e' andato a prenderlo in frontale nell'altra corsia, difficile non vederlo.
 

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Anche perche' da quello che so e' andato a prenderlo in frontale nell'altra corsia, difficile non vederlo.
Io ho solo riportato quello che ho letto... Che comunque è assurdo, perché mi rifiuto di credere che uno non si renda conto di cosa ha investito. Anche volendo credergli contro ogni logica, se investi un grosso animale non ti fermi?!?
 
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Io ho solo riportato quello che ho letto... Che comunque è assurdo, perché mi rifiuto di credere che uno non si renda conto di cosa ha investito. Anche volendo credergli contro ogni logica, se investi un grosso animale non ti fermi?!?
10.30 del mattino in rettilineo, due sono le cose, o sei scappato, o eri ubriaco e veramente non sapevi neanche dove ti trovavi. In entrambi i casi mi sembra che i domiciliari siano poca cosa.