basta col "ciclismo d'altri tempi"

Doppiomisto

Apprendista Cronoman
4 Aprile 2013
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Alto Milanese
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La questione principale però è :
Quand'è che il ciclismo smette di essere quello "d'altri tempi" e diventa quello moderno?
Perché per dire una frase del genere necessariamente deve esserci un punto in cui il ciclismo passa dall'essere quello di una volta e diventa quello odierno.


Per me la storia del ciclismo si può suddividere in 6 epoche:

1 - Epoca dei Pionieri - dall'inizio fino alla WWI - il ciclismo dei Garin, Ganna, Lapize...
2 - Epoca degli Eroi - dalla fine della WWI all'inizio della WWII - il ciclismo dei Bottecchia, Binda, Girardengo, Bartali...
3 - Epoca dei Grandi - dalla fine della WWII alla fine dei '60 - il ciclismo dei Coppi, Magni Anquetil,Van Looy, Van Steenbergen...
4 - Epoca d'Oro - dalla fine dei '60 ai primi '90 - il ciclismo dei Merckx, Gimondi, Hinalut, Fignon, Moser, Roche, LeMond...
5 - Epoca Moderna - dai primi '90 alla fine dei '00 - il ciclismo di Indurain, Pantani, Xxxxxxxx, Cipollini...
6 - Epoca Contemporanea - dall'inizio dei'10 - il ciclismo dei Froome, Nibali, Sagan...

Quindi ad esempio il ciclismo di Coppi era tremendamente più moderno rispetto al ciclismo di Ganna, così come quello di Pantani rispetto a quello di Merckx... e via discorrendo...