ora non ho la possibilità di guardare il video, lo farò con molta curiosità e interesse appena potrò, ma il concetto che riassumi è interessante però, detto così, qualche perplessità la lascia.
Mi spiego :
Secondo me non esiste un materiale migliore in assoluto: migliore per chi., innanzitutto?
Per il pro che cerca le prestazioni che maltratta la bici e al quale il mezzo viene cambiato ogni stagione e che ha capacità superiori credo che la bici in carbonio sia un must.
La inguidabilità di certi mezzi, non credo sia dovuta tanto al materiale, quanto a scelte progettuali che non hanno di mira solo l' aspetto tecnico ma anche quello commerciale.
Detto questo, per un amatore la soluzione migliore, la più razionale, non la più prestazionale, è sicuramente la bici in acciaio fosse anche solo per una questione di durata e sicurezza, comfort ed estetica ( almeno per me).
Vorrei poi sapere quanti sono coloro che hanno tanta potenza e sensibilità da far flettere un telaio in acciaio e/o avvertire la flessione
Resta il fatto che, volendo, si può realizzare un acciaio anche rigido e prestazionale.
Secondo me, inoltre, la questione peso rimane secondaria: 600 gr in più fanno davvero tanta differenza?
Per quanto riguarda ruotoni, (il 25, che già mal digerisco, temo sarà presto superato) freni a disco , giunti che smorzano (ho scritto dei "post" sul "topic" wilier, ho anche una 101 sr a riguardo della per me orrenda ma costosissima e ambitissima, oltreché relativamente pesante, wilier 110ndr) per me sono tutte aberrazioni pseudo-commerciali fatte passare con finte motivazioni tecniche.
Tuttavia l' acquisto di una bici da corsa ha una forte componente emotiva e di emulazione e su questo aspetto gioca il marketing.