Cadenza agile o forza?

golias

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In soldoni, pedalo a cadenze veramente basse, non tanto perché sprigiono molta forza o voglio allenare la forza, ma al contrario, perché di forza ne ho veramente poca. Se per sbaglio mi siedo poi sono dolori arrivare in cima ...
A dire il vero sembrerebbe il contrario, se pedali duro vai di forza.
Per pedalare agile ci vuole cuore ;-)
Buona cosa sarebbe che in piedi si pedali con un rapporto duretto e quando ci si siede salire di rapporto o magari anche 2 dipende dal proprio allenamento.
 

bikerboyzzzz

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A dire il vero sembrerebbe il contrario, se pedali duro vai di forza.
Per pedalare agile ci vuole cuore ;-)
Buona cosa sarebbe che in piedi si pedali con un rapporto duretto e quando ci si siede salire di rapporto o magari anche 2 dipende dal proprio allenamento.

Il problema è proprio quello ... sto in piedi e a cadenza così bassa anche cu rapporti agili, perché di più non riesco a forzare ....
 

golias

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Il problema è proprio quello ... sto in piedi e a cadenza così bassa anche cu rapporti agili, perché di più non riesco a forzare ....
Mi pare evidente che ti debba allenare in tal senso, fai delle prove e anche se duri solo una decina di metri piano piano vedrai che migliori, sono qualità che si possono allenare fermo restando che c'è chi, per sua fortuna, ne è già dotato.
 
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brascos

Pignone
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Bottecchia
75/80 in salita va benissimo, se riesci a mantenerli in una salita da 20 minuti è già segno di un buona condizione e buona tenuta

salire a lungo (sottolineo: A LUNGO) a 90 rpm credo sia appannaggio di pochi, mi aspetto che a farlo sia un ciclista molto leggero con un ottimo cardio

un ciclista più robusto e "muscolare" probabilmente si attesterà intorno alle 70.

Poi queste sono situazioni "ideali". In gara o comunque in giro capita di vedere di tutto...

A tenere 75\80 rpm le tengo,a me risulta comodo stare su quelle frequenze li quando la salita e i rapporti me lo permettono.

Consideriamo anche la pendenza però, 75-80 rpm su una salita che va dal 6 al 8-9% ci può stare se si è in buona forma, salire a quel ritmo con passaggi oltre il 9 è per pochi a meno che non siano 200mt di strappo.

Secondo me dipende dai rapporti che uno usa,se uno è abituato ad 80 rpm in salita ed ha il giusto rapportino non vedo perchè non possa avere quelle rpm anche su una salita al 9%,il problema è che magari il rapportino per alcuni si traduce in un 34\32...

Cmq salire agili va bene ma bisogna anche spingere,non è che con la scusa di salire agile si sale a 5 km\h in meno rispetto a quanto si potrebbe fare con un rapporto duro e 60 rpm,li non si sale agili si batte la fiacca :D,si dovrebbe cmq salire alla stessa velocità,perchè il mal di gambe viene anche con rpm sopra i 70 se si spinge.

Io ad esempio tendo in salita ad alzarmi spesso sui pedali. Sto tra le 50 e 60 pedalate al minuto su salite al 9% utilizzando il 34-25 o il 34-28 (non è che vanti una forza mostruosa nelle gambe, tutt' altro - infatti sto quasi sempre in piedi, perché da seduto spingo davvero poco), e di più non riesco.
Il 32 finale sul pignone cerco di tenerlo il più possibile come "salvagamba" ...

Anche in pianura, utilizzando rapporti tipo il 50-14, raramente supero le 70 pedalate al minuto... ma in pianura tendo a passeggiare anche perché non sono interessato alla prestazione in piano, girando sempre da lupo solitario ....

In soldoni, pedalo a cadenze veramente basse, non tanto perché sprigiono molta forza o voglio allenare la forza, ma al contrario, perché di forza ne ho veramente poca. Se per sbaglio mi siedo poi sono dolori arrivare in cima ...

Scusami,ma se non la salvi in queste occasioni la gamba con il 32 quando la salvi...io più o meno pedalo cm te cn quei rapporti su quelle pendenze,ma non mi faccio problemi ad usare il 34\29 (è il rapporto più corto che ho)
 
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Alessiuccio

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Consideriamo anche la pendenza però, 75-80 rpm su una salita che va dal 6 al 8-9% ci può stare se si è in buona forma, salire a quel ritmo con passaggi oltre il 9 è per pochi a meno che non siano 200mt di strappo.

Sinceramente? La pendenza io non la guardo più. Presa da sola dice poco o niente di una salita. Il Pordoi è al 6,8 medio. Lo Stelvio è poco oltre il 7, eppure è estrema... vuoi per la distanza, vuoi per l'altitudine.
Attenzione, con questo non sto dicendo che siano salite facili. A dire il vero sto proprio cercando di dimostrare il contrario. Si può soffrire (e tanto) una salita a prescindere dalla pendenza che ha. Non perché non si senta la pendenza, la si sente eccome, ma se parliamo di sforzi prolungati (ripeto, perché forse non si è capita l'enfasi, tutto ciò che ci impegna OLTRE i 20 minuti è uno sforzo di resistenza PURA) la pendenza a me cambia solo il rapporto che sto usando, non la cadenza. Questo finché si hanno energie sufficienti per salire decentemente, perché se sei sfinito le chiacchere stanno a zero, si arranca. Quest'anno alla Gavia-Mortirolo ho fatto il primo decorosamente, il secondo benino... poi sul Santa Cristina, dopo metà s'è spenta la luce... tratti a 40rpm, un calvario.
 
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Alessiuccio

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Il problema è proprio quello ... sto in piedi e a cadenza così bassa anche cu rapporti agili, perché di più non riesco a forzare ....

si ma tu hai anche iniziato da poco, ti devi ancora "formare". Tieni presente che ci vogliono 2-3 anni di impegno costante per maturare come ciclista, prima di allora è normale trovarsi in situazioni limite tipo questa.
 

golias

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Sinceramente? La pendenza io non la guardo più. Presa da sola dice poco o niente di una salita. Il Pordoi è al 6,8 medio. Lo Stelvio è poco oltre il 7, eppure è estrema... vuoi per la distanza, vuoi per l'altitudine.
Attenzione, con questo non sto dicendo che siano salite facili. A dire il vero sto proprio cercando di dimostrare il contrario. Si può soffrire (e tanto) una salita a prescindere dalla pendenza che ha. Non perché non si senta la pendenza, la si sente eccome, ma se parliamo di sforzi prolungati (ripeto, perché forse non si è capita l'enfasi, tutto ciò che ci impegna OLTRE i 20 minuti è uno sforzo di resistenza PURA) la pendenza a me cambia solo il rapporto che sto usando, non la cadenza. Questo finché si hanno energie sufficienti per salire decentemente, perché se sei sfinito le chiacchere stanno a zero, si arranca. Quest'anno alla Gavia-Mortirolo ho fatto il primo decorosamente, il secondo benino... poi sul Santa Cristina, dopo metà s'è spenta la luce... tratti a 40rpm, un calvario.
Sostanzialmente stiamo dicendo la stessa cosa, però torno a dire che su tratti con pendenze importanti, sempre se non sono solo 200mt, le rpm si riducono anche con rapportino, diversamente l'intensità aumenta e non di poco.
 

theciance

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credo sia una questione di come si è fisicamente, anche se sento da ogni parte che pedalare con un alta cadenza sia più produttivo, io per esempio pedalavo di forza e mi trovavo bene- ma ho alle spalle 17 anni di palestra e per di più le gambe sono state sempre la muscolatura che più mi dava soddisfazioni in termini di cm e di massimali - ad ogni giro successivo facevo sempre più km, fin quando le ginocchia non mi hanno salutato. Dopo lo stop per i vari tentativi di recupero ho ripreso a pedalare a cadenza di 90/100 in pianura tenendo in salita la cadenza più alta possibile, risultati: i dolori per il momento sono spariti ma attualmente dopo meno della metà dei km che facevo prima mi esaurisco fisicamente.
 

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Scusami,ma se non la salvi in queste occasioni la gamba con il 32 quando la salvi...io più o meno pedalo cm te cn quei rapporti su quelle pendenze,ma non mi faccio problemi ad usare il 34\29 (è il rapporto più corto che ho)

Tra un 34/29 (tuo più agile) e un 34/32 (mio più agile) ci passa un oceano ...
Infatti le nostre pedalate sono paragonabili finchè io utilizzo il 34/28 (penultimo rapporto disponibile)...
Come già detto, infatti, cerco di non utilizzare mai il 34/32, ma tenerlo come ultimo appiglio, quando sono proprio ad un passo dal dover mettere giù il piede ...
 

golias

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Come già detto, infatti, cerco di non utilizzare mai il 34/32, ma tenerlo come ultimo appiglio, quando sono proprio ad un passo dal dover mettere giù il piede ...
Ma guarda che questo non è un buon atteggiamento, sarebbe più utile (come già stato detto) salvare la gamba fin dall'inizio e non intossicare la muscolatura con acido lattico che, se non allenati, fa percepire molta più fatica nel seguito.
 
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Ma guarda che questo non è un buon atteggiamento, sarebbe più utile (come già stato detto) salvare la gamba fin dall'inizio e non intossicare la muscolatura con acido lattico che, se non allenati, fa percepire molta più fatica nel seguito.

Ma se io salgo fin da subito agile col rapporto più leggero, arriverò inevitabilmente ad un certo punto della salita dove premerò la leva freno destra e la catena rimarrà ferma li ... ed allora li si che il piede a terra diventa inevitabile...
poi si sta parlando di un 34/28 ... in teoria (teoria che per me purtroppo non vale dato il mio scarsissimo livello come ciclista) sarebbe già un ultimo rapporto per la maggior parte delle persone che girano in bicicletta anche di basso livello di preparazione ...
Un ciclista discreto (diciamo il classico impiegato sulla 50ina che usa la bici per la sgambata del sabato pomeriggio e il 70km della domenica senza nessun altro allenamento in settimana e senza avere particolari accorgimenti su alimentazione e dieta - insomma una normalissima persona) dovrebbe poter tranquillamente affrontare qualsiasi salita (ovviamente non salite monstre tipo zoncolan, mortirolo, ecc ecc) senza particolari patemi con il 34/25 come rapporto più leggero e tenere il 34/28 come salvagamba ....
Non sono un medico sportivo, nemmeno un ciclista, figurarsi ... ma io la vedo più così, il tenersi un pignone - salvagente... Probabilmente è solo un fattore psicologico, ma quando salgo alla salute sul 12% mi sento più tranquillo sapendo che dopo il 28 mal che vada ho il 32 ... se fossi già all' ultima spiaggia il timore di dovere fermarmi mi farebbe fare molta fatica di testa che poi si riperquote inevitabilmente sulle gambe ....
Ripeto, io purtroppo sono qualche rampa di scala sotto allo stereotipo della persona normale che ho descritto sopra, quindi, purtoppo, non faccio testo ....
 

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max_good
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se la salita è da 34/28 va bene...è il concetto che c'è dietro del salva gamba/scorta...se fai una salita dove con il 34/28 sei già "piantato" e sali a <60 rpm, ma tieni il 32 "di scorta", IMHO non è un atteggiamento corretto...se invece sali bene e puoi anche usare il 25 allora stai usando il rapporto corretto...
devi usare un rapporto che ti consenta di tenere la tua cadenza ideale...se serve l'ultimo rapporto si mette, non si va a bassa cadenza per tenere un rapporto di scorta...
il concetto è solo questo
 

Alessiuccio

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Ma se io salgo fin da subito agile col rapporto più leggero, arriverò inevitabilmente ad un certo punto della salita dove premerò la leva freno destra e la catena rimarrà ferma li ... ed allora li si che il piede a terra diventa inevitabile...

ma assolutamente no, chi l'ha detto... "agile" vuol dire agile e a un ritmo sostenibile, non come un frullatore a perdifiato. Devi proprio partire agile E piano. Più piano di quanto ti verrebbe automatico pedalare. Ma MOLTO più piano.

poi si sta parlando di un 34/28 ... in teoria (teoria che per me purtroppo non vale dato il mio scarsissimo livello come ciclista) sarebbe già un ultimo rapporto per la maggior parte delle persone che girano in bicicletta anche di basso livello di preparazione ...

Dici? Io ho il 32 dietro, guai chi me lo tocca...

Un ciclista discreto dovrebbe poter tranquillamente affrontare qualsiasi salita senza particolari patemi con il 34/25 come rapporto più leggero e tenere il 34/28 come salvagamba ....

Ma chi l'ha detto e due... è tutto relativo, di nuovo...

Probabilmente è solo un fattore psicologico, ma quando salgo alla salute sul 12% mi sento più tranquillo sapendo che dopo il 28 mal che vada ho il 32 ... se fossi già all' ultima spiaggia il timore di dovere fermarmi mi farebbe fare molta fatica di testa che poi si riperquote inevitabilmente sulle gambe .....

Cerco di farmi forza a non continuare a fissare quel "riperquote" :doh:
Tornando a noi...
Se ti sento tranquillo così, va benissimo. Però ti chiedo questo: come pensi che ti sentiresti invece se sulla stessa salita arrivassi al punto "duro" sentendoti talmente fiducioso e in forze da poter indurire piuttosto che alleggerire? Perché è così che arriveresti se iniziassi la salita come ho scritto sopra, risparmiandosi il più possibile all'inizio e cercando di andare in progressione.
 

golias

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Però ti chiedo questo: come pensi che ti sentiresti invece se sulla stessa salita arrivassi al punto "duro" sentendoti talmente fiducioso e in forze da poter indurire piuttosto che alleggerire? Perché è così che arriveresti se iniziassi la salita come ho scritto sopra, risparmiandosi il più possibile all'inizio e cercando di andare in progressione.
Che resta una possibilità da contemplare, viceversa se si sale duri una volta che si sono affaticati i muscoli è ben difficile recuperare anche con un rapporto agile perchè il dolore persiste anche se magari non con la stessa intensità ma resta comunque.
La cosa andrebbe supportata con minimo un cardiofrequenzimetro così da poter monitorare lo sforzo, certo meglio sarebbe un PM ma qui siamo già ad un livello superiore.
 

bikerboyzzzz

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ma assolutamente no, chi l'ha detto... "agile" vuol dire agile e a un ritmo sostenibile, non come un frullatore a perdifiato. Devi proprio partire agile E piano. Più piano di quanto ti verrebbe automatico pedalare. Ma MOLTO più piano.



Dici? Io ho il 32 dietro, guai chi me lo tocca...



Ma chi l'ha detto e due... è tutto relativo, di nuovo...



Cerco di farmi forza a non continuare a fissare quel "riperquote" :doh:
Tornando a noi...
Se ti sento tranquillo così, va benissimo. Però ti chiedo questo: come pensi che ti sentiresti invece se sulla stessa salita arrivassi al punto "duro" sentendoti talmente fiducioso e in forze da poter indurire piuttosto che alleggerire? Perché è così che arriveresti se iniziassi la salita come ho scritto sopra, risparmiandosi il più possibile all'inizio e cercando di andare in progressione.

Chiedo scusa per l'errore, l'italiano non era il mio forte a scuola... [emoji20]
Una cosa ho notato nel tuo intervento che mi ha incuriosito... quando dici di pedalare agile e piano. Pedalare piano è quello che non riesco a fare ... mi spiego meglio .
Se io sto al 100% pedalo al 100%
Se sto al 20% pedalerò al 100% di quel 20% ...
Se sto al 100% non riesco a pedalare al 50-60% del mio 100%.
Non so se mi spiego...
È una cosa che noto da un po', da quando ho iniziato a fare salite con pendenze sopra l 8% ...
Credo che derivi dal fatto che avendo iniziato a pedalare prima sui rulli che su strada, con programmi prestabiliti sull'allenamento cadenza/potenza, ho preso quell' impostazione di non avere una modalità risparmio ...
È difficile da capire ...
A parte che quando sto al 10% di pendenze col 34/28 se riesco a buttare un 55rpm/min già vuol dire che sto on fire, come si dice al giorno d'oggi... mentre a parità di salita e rapporto un ciclista normale starebbe tranquillamente a 70rpm/min, anche 75 ... purtroppo il mio scarso livello non mi consente metri di paragone ...
 

Alessiuccio

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Chiedo scusa per l'errore, l'italiano non era il mio forte a scuola...

vai tra, si scherza eh :mrgreen:

Una cosa ho notato nel tuo intervento che mi ha incuriosito... quando dici di pedalare agile e piano. Pedalare piano è quello che non riesco a fare ... mi spiego meglio (cut)

Ti sei spiegato benissimo, anzi l'avevo già intuito. Andare al massimo delle proprie possibilità in salita è normale per chi è all'inizio. Io non lo considero neanche un errore, è quel che viene naturale. Si cerca di vincere una difficoltà in più e si va oltre le proprie possibilità, vuoi perché l'allenamento non è ancora tanto, vuoi perché non si sa come dosare lo sforzo. Ci sono passato anche io, stessa cosa, non riuscivo a prendere "piano" una salita. Partivo a tutta e poi, inesorabilmente, calavo.

Lo so che di istinto verrebbe da farle tutte così. Tu però prova per una volta a concentrarti e fare quest'esperimento, su una delle salite che ormai conosci bene. Appena attacca, metti subito il rapporto più agile che hai e non pensare a nulla se non a farla al minimo possibile. Fregatene di cadenze, battiti, eccetera. Falla piano e basta. Ti sembrerà stranissimo e innaturale, dopo poco ti verrà da spingere di più. RESISTI. E continua piano. La sensazione di strano si tramuterà in sorpresa, perché ti accorgerai che, dove di solito ti sembra di stare appena una tacca sotto all'esplosione, stavolta invece ti sentirai più tranquillo e vigile di quello che hai intorno. Non come andare in pianura, ma poco lontano. Se qualcuno ti rivolgesse una domanda, riusciresti persino a rispondere.

Benvenuto alla tua prima salita al medio.

Se hai fatto tutto bene, dalla metà in poi può iniziare il bello, se vuoi. Ti sentirai talmente in forze che l'idea ti buttare giù un paio di pignoni (quello di cui parlavo prima) diventerà sempre più insistente. Magari ti verrà di alzarti sui pedali e partire all'andatura che tieni di solito. Sai che puoi farlo, perché prima la stessa salita la facevi TUTTA così. Gli ultimi duecento metri, se ancora ne hai, spara tutto quello che ti rimane. Poi arriva su, fai un urlo disumano, riprenditi e prova a non ridere e a non pensare a quanto è bello questo sport.
 

jacknipper

Diversamente scalatore
9 Febbraio 2013
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Colnago per la strada & Kona per il fango
@bikerboyzzzz ti riporto quello che ha scritto
se la salita è da 34/28 va bene...è il concetto che c'è dietro del salva gamba/scorta...se fai una salita dove con il 34/28 sei già "piantato" e sali a <60 rpm, ma tieni il 32 "di scorta", IMHO non è un atteggiamento corretto...se invece sali bene e puoi anche usare il 25 allora stai usando il rapporto corretto...
devi usare un rapporto che ti consenta di tenere la tua cadenza ideale...se serve l'ultimo rapporto si mette, non si va a bassa cadenza per tenere un rapporto di scorta...
il concetto è solo questo
che è l'unica, vera, incontestabile, verità
poi sappiamo tutti benissimo che quanto sopra arriverà con l'esperienza, tramite inevitabili errori ecc, ma l'uso dei rapporti è quello: se ora ti senti meglio ad avere una sorta di "scorta", va bene, ma la prima volta che arriverai ad usarla questa "scorta", e sarà troppo tardi, capirai che i rapporti è meglio usarli tutti e da subito ;)
 
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