Cadenza agile o forza?

phenomena

Apprendista Cronoman
16 Novembre 2008
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Si parte dal presupposto che agile sia sempre meglio ma non è detto c’è chi sale bene anche a cadenze medio basse ma evidentemente ha il fisico per farlo, l’ideale sarebbe allenare la cadenza agile ma su certe pendenze o salite lunghe e impegnative ci vuole gamba e cuore quindi tanto allenamento e tempo per farlo[/QUOTE]esatto, non si improvvisa nulla. l'agilita' da' sempre vantaggi, ma va allenata x molto tempo e con continuita' x coglierne i frutti
 
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GiaMatteoImpera

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Trek èmonda slr8
tu che rapporti hai usato? bella salita :-)xxxx
Iniziato con 34/24, poi messo il 27, a metà ho visto i santi con il 30 e alla fine ci ho dato di 27 e 24. Conta che ho fatto 45 km di falso piano fino all'imbocco della salita, poi sti croccanti 11 km. Al ritorno il dolce vento contrario valdostano mi ha fatto faticare anche in discesa [emoji23]. Un bel giro comunque con una compagnia affiatata.

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phenomena

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OK, V
Iniziato con 34/24, poi messo il 27, a metà ho visto i santi con il 30 e alla fine ci ho dato di 27 e 24. Conta che ho fatto 45 km di falso piano fino all'imbocco della salita, poi sti croccanti 11 km. Al ritorno il dolce vento contrario valdostano mi ha fatto faticare anche in discesa [emoji23]. Un bel giro comunque con una compagnia affiatata.

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ok, dai dati della salita e dai rapporti che hai usato, deduco che su una salita del genere sei un pedalatore che sta tra le 60-70 rpm. una salita del genere, io che correvo granfondo con l'obbiettivo che variava tra entrare nei primi 100 assoluti o i primi 50, a seconda della concorrenza :mrgreen: (in qualche granfondo senza una grossa flotta di fenomeni, sono entrato nei primi 30 assoluti, in mediofondo con tanta concorrenza, premesso che i piu' forti facevano il percorso lungo, sono entrato qualche volta nei primi 25, si parlava di dislivelli tra 1.500-3.000 m con medie ben superiori ai 30 orari, insomma ero un buon amatore che non ha mai portato a casa premi :mrgreen: ), in gara, con la motivazione del risultato, stavo tranquillamente sopra le 80 rpm medie, come rapporto piu' corto 34/23 o 39/26; in allenamento avrei forse usato il 34/25, considerando un'uscita con piu' salite , altrimenti se fosse stata l'unica salita, stessi rapporti della gara, rpm sempre uguali. ripeto, l'obbiettivo fa la differenza, se cerchi la velocita', i watt, viene naturale alzare le rpm senza frullare a vuoto ovviamente, ma facendo girare i rapporti che non ti fanno andare fuori soglia,perche' e' il modo migliore x raggiungerli senza affaticare eccessivamente la muscolatura. se cerchi il solo piacere di fare la salita impegnativa, e' naturale salire sotto le 70 rpm
 

GiaMatteoImpera

Apprendista Scalatore
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ok, dai dati della salita e dai rapporti che hai usato, deduco che su una salita del genere sei un pedalatore che sta tra le 60-70 rpm. una salita del genere, io che correvo granfondo con l'obbiettivo che variava tra entrare nei primi 100 assoluti o i primi 50, a seconda della concorrenza :mrgreen: (in qualche granfondo senza una grossa flotta di fenomeni, sono entrato nei primi 30 assoluti, in mediofondo con tanta concorrenza, premesso che i piu' forti facevano il percorso lungo, sono entrato qualche volta nei primi 25, si parlava di dislivelli tra 1.500-3.000 m con medie ben superiori ai 30 orari, insomma ero un buon amatore che non ha mai portato a casa premi :mrgreen: ), in gara, con la motivazione del risultato, stavo tranquillamente sopra le 80 rpm medie, come rapporto piu' corto 34/23 o 39/26; in allenamento avrei forse usato il 34/25, considerando un'uscita con piu' salite , altrimenti se fosse stata l'unica salita, stessi rapporti della gara, rpm sempre uguali. ripeto, l'obbiettivo fa la differenza, se cerchi la velocita', i watt, viene naturale alzare le rpm senza frullare a vuoto ovviamente, ma facendo girare i rapporti che non ti fanno andare fuori soglia,perche' e' il modo migliore x raggiungerli senza affaticare eccessivamente la muscolatura. se cerchi il solo piacere di fare la salita impegnativa, e' naturale salire sotto le 70 rpm
Io i primi 50 di una granfondo li prendo se gareggio in scooter! [emoji23]
Sono un paracarro/amatore innamorato della bici.
Comunque hai ragione su una salita del genere viaggio a 60/70 rpm. Ma su salite di poco meno ripide non scendo mai sotto le 70 e se voglio aumentare la velocità non indurisco i rapporti ma aumento la cadenza.

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Cube, Specialized
Io i primi 50 di una granfondo li prendo se gareggio in scooter! [emoji23]
Sono un paracarro/amatore innamorato della bici.
Comunque hai ragione su una salita del genere viaggio a 60/70 rpm. Ma su salite di poco meno ripide non scendo mai sotto le 70 e se voglio aumentare la velocità non indurisco i rapporti ma aumento la cadenza.

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Molti dei dubbi su rapporti e cadenza vengono chiariti dall'uso di un pm, ma una buona stima si può avere dalla VAM, cioè dai metri di dislivello che si fanno in un'ora.
Semplificando se si ha 1000 di van, su un 10% si va a 10 kmh, con un 34x28 corrisponde a 60 rpm.
Non si scappa da lì, più la salita è corta, più si può osare e andare più forte, ma non si può pretendere di fare 10 km a 80 rpm col 34x28 (circa 12 kmh, 1200 vam), dopo un po' ci si pianterebbe.
 

golias

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ma facendo girare i rapporti che non ti fanno andare fuori soglia,perche' e' il modo migliore x raggiungerli senza affaticare eccessivamente la muscolatura.
Su una salita del genere con punte al 11-12 % far frullare un rapporto a 80 rpm con 34x23 o 39x26 sei molto più che un amatore a maggior ragione se dici che stavi sotto soglia.
 

phenomena

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Su una salita del genere con punte al 11-12 % far frullare un rapporto a 80 rpm con 34x23 o 39x26 sei molto più che un amatore a maggior ragione se dici che stavi sotto soglia.
no sopra il 10%, andando a quelle cadenze si sta in soglia x stare sotto soglia bisogna stare sotto le 70 o anche meno. un prof su quelle pendenze anche a 90 rpm sarebbe sotto soglia
 

phenomena

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Molti dei dubbi su rapporti e cadenza vengono chiariti dall'uso di un pm, ma una buona stima si può avere dalla VAM, cioè dai metri di dislivello che si fanno in un'ora.
Semplificando se si ha 1000 di van, su un 10% si va a 10 kmh, con un 34x28 corrisponde a 60 rpm.
Non si scappa da lì, più la salita è corta, più si può osare e andare più forte, ma non si può pretendere di fare 10 km a 80 rpm col 34x28 (circa 12 kmh, 1200 vam), dopo un po' ci si pianterebbe.
esatto io l'ho usato x anni ed è infatti uno strumento che ha dato una svolta nel modo di allenarsi. infatti i prof di oggi, scalano salite a 90 rpm e oltre e x fare questo su salite durissime come mortirolo e zoncolan, usano rapporti come 38/30, 38/32, 36/28. fino a una decina di anni fa simili pignoni nel ciclismo professionistico erano sconosciuti. negli anni '90, un prof che chiedeva di montare il 25, veniva deriso dai meccanicicon il power meter combinando watt e frequenza cardiaca, si è dimostrato che cadenze più elevate aiutano a mantenere potenze elevate con meno stress muscolare. metabolicamente viaggiare ad alte rpm è più dispendioso come calorie, ma la resa tra watt e affaticamento muscolare è nettamente superiore
 

golias

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si è dimostrato che cadenze più elevate aiutano a mantenere potenze elevate con meno stress muscolare. metabolicamente viaggiare ad alte rpm è più dispendioso come calorie, ma la resa tra watt e affaticamento muscolare è nettamente superiore
Questo è il mantra ma andrebbe contestualizzato, in un Gt come giro-tour-vuelta può avere un senso, sulla classiche di un giorno secondo me il discorso si ribalta perchè l'affaticamento muscolare si ripercuote nei giorni successivi (ma ci sarebbe anche da considerare il recupero del sebatoio energetico del glicogeno) mentre in una gara di un giorno dove devi dare tutto la resa tra watt e affaticamento muscolare cala in secondo piano.
 
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Questo è il mantra ma andrebbe contestualizzato, in un Gt come giro-tour-vuelta può avere un senso, sulla classiche di un giorno secondo me il discorso si ribalta perchè l'affaticamento muscolare si ripercuote nei giorni successivi (ma ci sarebbe anche da considerare il recupero del sebatoio energetico del glicogeno) mentre in una gara di un giorno dove devi dare tutto la resa tra watt e affaticamento muscolare cala in secondo piano.
questo discorso andrebbe valutato con un preparatore in termini pratici con un power meter si possono simulare in allenamento, decine di minuti a ritmo gara perché la misurazione dell'entità dello sforzo è istantanea e netta, a differenza dell'uso del cardio dove le pulsazioni sono variabili da più fattori e negli sforzi brevi, di poche decine di secondi o pochi minuti, non rendono la realtà dello sforzo fatto, nel caso di atleti che non si conoscono perfettamente tramite le sensazioni
 
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Scud82

Gregario
5 Aprile 2012
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dunque, la cadenza ideale, dipende 1 dalla tua potenza muscolare 2 fattore che ha il suo peso maggiore nel ciclismo, dalla potenza aerobica. premesso che ogni pendenza ha la sua cadenza ideale ma sempre relativa alla potenza dell'atleta (mix di potenza aerobica in primis, e potenza muscolare) :è evidente che su salite del 6-7%, un amatore di buon livello sale senza problemi oltre le 90 rpm, attorno al 10% tra 80-90 rpm, oltre il 12-13%, in questo caso si parla di "muri , sotto le 80 rpm. si sa che più è bassa la cadenza, quindi più si usa il fattore forza "più i muscoli si stancano, quindi è meglio usare la cadenza più alta che ci si può permettere,cadenza che come scrivevano altri, è relativa alla lunghezza della salita:un amatore un muro delle fiandre potrebbe farlo tra 70-80 rpm, magari alzandosi in piedi, lo zoncolan sicuramente a 60 rpm. finora ho parlato dell'aspetto tecnico, conta anche l'aspetto motivazionale, che ti spiego con il mio esempio personale. quando facevo agonismo, facevo gran fondo di 3-5 ore, anche con oltre 50 km di salita, x dirti la salita lunga più dura che ho mai fatto è il mortirolo, il muro di sormano è molto peggio ma sono meno di 2 km:la cadenza media nelle gare era sulle 85 rpm, perché anche in salita raramente scendevo sotto le 80, e nelle salite pedalabili, andavo oltre le 90, tutto questo x avere sempre la muscolatura sciolta. ora dopo anni da quei tempi , ho ripreso ad andare in bici dopo 2 anni di stop x grossi problemi fisici. x ora, mi accontento di poter essere tornato a pedalare. x la mia sicurezza, evito di fare sforzi intensi in pratica vado a passeggio in mtb su misto asfalto sterrato. questo su percorsi dove fino a prima di smettere, in uscite molto ondulate con dislivelli di 700-1.000 m, con tanti muri,avevo cadenze medie sempre superiori a 80 rpm(mi era ormai naturale ) :ora in pianura viaggio a 75 rpm, sulle salite asfaltate a 65-70, sugli strappi sterrati a 60 rpm. questo x dirti, che più la motivazione di avere alte prestazioni è alta, più è naturale elevare la cadenza perché ci si rende conto che le alte rpm, favoriscono più velocità e meno affaticamento muscolare. spero di esserti stato utile

seeee i fenomeni ci vogliono, ma l'amatore di buon livello per voi è quello che vince le gf??? Pisani ed Elettrico???? 7% ad oltre 90 rpm e chi sei Froome? al 10% tra le 80 e le 90 rpm ?

io che sono l'amatore Medio e per medio voglio dire che non faccio schifo ma lungi da me l'esser forte me le sogno le 80 rpm al 10% forse se invece del 36/28 avessi un 36/36 ma sto punto mi compro un mtb
 
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jegger

Novellino
13 Maggio 2018
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Triban 100
Mi introduco anch'io nella discussione perché mi interessa.

Credo di essere il più novellino di tutti qui. Ho preso la bici (una triban 100, quindi di fascia bassa bassa) da poco e ho fatto solo un migliaio di km da un paio di mesi a questa parte. Le salite dalle mie parti sono tutte brevi (1-4 km), ma abbastanza pendenti (dal 7 all'11 %).

Quando faccio queste salite devo per forza mettere il rapporto più agile che ho (48/34) e spesso mi viene naturale alzarmi sui pedali, perché forza nelle gambe mi rendo conto di non averne proprio. I battiti non salgono tantissimo, perché sono le gambe le prime a cedere, tipo che mi cedono quando sono ai battiti di un medio (165 per me).
Cosa dovrei fare secondo voi? Curare la forza anche con rapporti duri in pianura?

Sento parlare di rapporti (34/32, 34/30, 34/27, 38/28,...), quello che mi domando da ignorante in materia è se si sente tanta differenza fra un 34/32 e un 34/27? Ho imparato che il risultato del rapporto è la percorrenza in metri di un giro di ruota a parità di diametro di ruota. E quello che mi domando è se c'è tanta differenza fra il mio 48/34 (1,41 m) e per esempio un 34/27 (1,25 m). In fondo sono solo una quindicina di cm.
 

Ipercool

Ciociaro
13 Agosto 2012
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Trek (alcune)
Ieri in un giro di 213km ed oltre 3.600m D+, causa dimenticanza, per la prima volta in 8 anni mi si è scaricato un gruppo Di2.

Risultato, avvitando ed allentando il registro del deragliatore potevo "scegliere" solo tra 34-27 e 52-27.

Ero a 100km da casa e mancavano ancora anche 2 salite, una da 15 ed una da 10km.

La prima attaccava con 3/4km tra 7 ed 8%, ho messo il 34, ho cercato di frullare il più possibile ma mi sono solo imballato, non andavo proprio avanti e sono arrivato in cima distrutto dopo un'eternità.

La seconda più o meno al 5% l'ho fatta con il 52, 58-60rpm, molto molto meglio, sono salito senza schiattare e soprattutto facendo una velocità almeno decente.

Potendo scegliere vado tra 70 e 75 rpm in salita, quindi per me è molto più proficuo tenere 10rpm in meno che in più.

Comunque tutti questi frullini da oltre 90rpm in salita io non li incontro ed anche tra i pro quasi nessuno tiene quelle cadenze.

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phenomena

Apprendista Cronoman
16 Novembre 2008
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seeee i fenomeni ci vogliono, ma l'amatore di buon livello per voi è quello che vince le gf??? Pisani ed Elettrico???? 7% ad oltre 90 rpm e chi sei Froome? al 10% tra le 80 e le 90 rpm ?

io che sono l'amatore Medio e per medio voglio dire che non faccio schifo ma lungi da me l'esser forte me le sogno le 80 rpm al 10% forse se invece del 36/28 avessi un 36/36 ma sto punto mi compro un mtb
io non ero certo un fenomeno mi sono tolto le soddisfazioni di entrare nei primi 100-50 e poche volte nei 25 assoluti di una gran fondo o medio fondo eppure su salite pedalabili salivo a 85 rpm su quelle oltre il 10% a circa 80, sui muri oltre il13% oltre le 70. questo grazie a tanto allenamento e circa 500-700 ore di bici all'anno. ovviamente avevo gli stimoli giusti per farlo se non si ha lo stimolo di fare velocità e watt, è normale salire tranquillamente a 60 rpm su salite pedalabili.anni fa, con queste caratteristiche ho fatto un uscita su strada con un amico, che andava in bici regolarmente :io ero in mtb con gomme tassellate lui in bdc. abbiamo fatto una salita di 10 km pendenza media 7%, io per non staccarlo, in mtb dovevo salire a solo 10 orari 125 battiti, lui in bdc a165 battiti....dopo questa salita ne abbiamo fatta un'altra..nella piana successiva per tornare a casa, dopo circa 60 km fatti, era talmente concio che anche se ero in mtb l'avrei staccato con una gamba sola. morale :differenza di prestazioni tra un ex agonista (avevo smesso di gareggiare da 2 anni e un normale pedalatore che andava in bici senza conoscere le moderne tecniche allenanti e senza avere mai avuto gli stimoli x cercare di migliorarsi
 

phenomena

Apprendista Cronoman
16 Novembre 2008
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seeee i fenomeni ci vogliono, ma l'amatore di buon livello per voi è quello che vince le gf??? Pisani ed Elettrico???? 7% ad oltre 90 rpm e chi sei Froome? al 10% tra le 80 e le 90 rpm ?

io che sono l'amatore Medio e per medio voglio dire che non faccio schifo ma lungi da me l'esser forte me le sogno le 80 rpm al 10% forse se invece del 36/28 avessi un 36/36 ma sto punto mi compro un mtb
permetti, ti ritieni un amatore medio, x darti questo aggettivo hai mai fatto gare x confrontarti con chi gareggia?premesso che non tutti viaggiano a 80 rpm su salite del 10%, ma in gara ne ho visti tanti e in queste situazioni il rapporto usato era il 39/25-27, oppure 34/23-25, oppure 36/23-25.penso che x vedere mulinare i rapporti che tu hai scritto avrei dovuto viaggiare a circa 2 ore di ritardo dai primi su almeno 4 ore di gara :mai successo io che mi ritenevo un buon amatore, su 4-5 ore di gara, prendevo al massimo 40 minuti
 

phenomena

Apprendista Cronoman
16 Novembre 2008
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Ieri in un giro di 213km ed oltre 3.600m D+, causa dimenticanza, per la prima volta in 8 anni mi si è scaricato un gruppo Di2.

Risultato, avvitando ed allentando il registro del deragliatore potevo "scegliere" solo tra 34-27 e 52-27.

Ero a 100km da casa e mancavano ancora anche 2 salite, una da 15 ed una da 10km.

La prima attaccava con 3/4km tra 7 ed 8%, ho messo il 34, ho cercato di frullare il più possibile ma mi sono solo imballato, non andavo proprio avanti e sono arrivato in cima distrutto dopo un'eternità.

La seconda più o meno al 5% l'ho fatta con il 52, 58-60rpm, molto molto meglio, sono salito senza schiattare e soprattutto facendo una velocità almeno decente.

Potendo scegliere vado tra 70 e 75 rpm in salita, quindi per me è molto più proficuo tenere 10rpm in meno che in più.

Comunque tutti questi frullini da oltre 90rpm in salita io non li incontro ed anche tra i pro quasi nessuno tiene quelle cadenze.

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normale che usando la forza hai meno percezione di fatica:usi la forza muscolare a discapito della potenza aerobica quindi tieni battiti più bassi e produci meno acido lattico. questo è fattibile se vai a spasso perché vai con il tuo ritmo che ti è comodo. ma quando sei in gara hai una marea di cambi di ritmo :se hai la muscolatura sciolta grazie alle alte rpm, puoi sopportare tanti cambi di ritmo altrimenti dopo qualche cambio rimani piantato. esempio pratico :salita pedalabile fatta in gruppo a velocità medio alta, se viaggi tra 70-80 rpm, quando la strada spiana puoi permetterti di buttare giù il rapporto lungo e fare un'accelerazione, magari x recuperare il terreno da chi ti ha staccato di 10-20 secondi. se sali a 60 rpm, x mantenere la velocità del gruppo con rpm così basse devi usare un rapporto molto lungo. risultato :ti indurisci talmente tanto la muscolatura che alla prima accelerazione che ti viene imposta da chi va più forte, le tue gambe si inchiodano di colpo ripeti queste situazioni per più salite di fila :crampi assicurati, gambe distrutte. ripeto la differenza tra le cadenze ottimali relative alla propria potenza dipendono anche dallo stimolo con cui si vive la bicicletta se non si hanno stimoli di confrontarsi con gli altri e un minimo di agonismo buono, é normale pedalicchiare a 60 rpm, molto meno faticoso x il metabolismo ma prestazioni scadenti
 
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Mi introduco anch'io nella discussione perché mi interessa.

Credo di essere il più novellino di tutti qui. Ho preso la bici (una triban 100, quindi di fascia bassa bassa) da poco e ho fatto solo un migliaio di km da un paio di mesi a questa parte. Le salite dalle mie parti sono tutte brevi (1-4 km), ma abbastanza pendenti (dal 7 all'11 %).

Quando faccio queste salite devo per forza mettere il rapporto più agile che ho (48/34) e spesso mi viene naturale alzarmi sui pedali, perché forza nelle gambe mi rendo conto di non averne proprio. I battiti non salgono tantissimo, perché sono le gambe le prime a cedere, tipo che mi cedono quando sono ai battiti di un medio (165 per me).
Cosa dovrei fare secondo voi? Curare la forza anche con rapporti duri in pianura?

Sento parlare di rapporti (34/32, 34/30, 34/27, 38/28,...), quello che mi domando da ignorante in materia è se si sente tanta differenza fra un 34/32 e un 34/27? Ho imparato che il risultato del rapporto è la percorrenza in metri di un giro di ruota a parità di diametro di ruota. E quello che mi domando è se c'è tanta differenza fra il mio 48/34 (1,41 m) e per esempio un 34/27 (1,25 m). In fondo sono solo una quindicina di cm.
48/34? ma che bici è? quando sei al gancio e non hai più fiato e forza muscolare x andare avanti, un rapporto di soli 10 cm più corto ti può salvare dal mettere il piede a terra.