Capacità di assorbimento carichi allenanti

Super Ciuk

Apprendista Cronoman
23 Ottobre 2012
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Tra il ring e la realtà
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Oggi ho letto un intervista, mi sembra a Philippe gilbert che parlava delle enormi capacità di assorbimento dei carichi allenanti di Evenpoel, dice che il ragazzo ha delle eccezionali doti di recupero, e allora la domanda nasce spontanea, come bisogna fare per capire le capacità di recupero di un atleta?
E da questo calcolare i carichi allenanti?
 

rotor

Novellino
11 Maggio 2016
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de rosa
questa domanda SuperC prevede una risposta di una complessità enorme. E' difficile per due aspetti:
1) per la definizione del carico giornaliero e dei carichi a venire nel ciclo di allenamento annuale
2) per la conseguente impostazione dei recuperi nell'immediata reazione alla seduta e al ciclo settimanale/mensile/annuale.
Un allenatore di cui non si conosce l'identità ebbe a dire "chi ha scoperto l'allenamento ha scoperto anche il riposo dall'allenamento".
Ma se analizzai bene nella sua chiarezza quanto ha detto Gilbert, sorge spontaneo supporre che carico e recupero sono direttamente correlati con la capacità individuale di "assorbire" e "smaltire" un dato carico imposto.
Oggi si dispone di molti dati in merito ai valori fisiologici monitorati prima durante e dopo ogni seduta di allenamento e conseguentemente di soluzioni più o meno adeguate per evitare errori proprio nella programmazione dei carichi in vista di preparazioni agonisitiche.
Ma è un terreno ancora sdrucciolevole, vi sono all'orizzonte nuove tesi e conseguenze pratiche.
Certamente le sensazioni personali dell'atleta non sono oggi sufficienti a stabilire la capacità di recupero, alla domanda "come ti senti oggi?" "piuttosto bene"..capiamo tutti che è molto vago e per certi versi aleatorio stabilire un certo protocollo di lavoro molto intenso con un atleta la cui sensazione pre-seduta è sintetizzata in un "piuttosto bene". Grande ausilio quindi dal prelievo del lattato, ma che prevede una certa esperienza in materia, invece l'analisi della "variabilità della frequenza cardiaca" può rappresentare per chiunque dotato di un moderno sportwatch una valida soluzione per confermare, confrontare e valorizzare il recupero post-seduta.
Rimane ferma e solida nella scienza dell'allenamento e della psicologia dello sport la legge per la quale lo stato d'animo e mentale di un atleta peggiora con un eccesso di carico, il sintomo più evidente è l'alterazione del sonno, segno inequivocabile che si è oltrepassato un certo limite e da qui occorre un riposo certo.
Chi è più nel settore di me, potrà aggiungere molto altro, vi sono molti preparatori in grado di accentuare e approfondire al meglio al questione.
 

cbr70

Scalatore
6 Giugno 2018
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Specy
Oggi ho letto un intervista, mi sembra a Philippe gilbert che parlava delle enormi capacità di assorbimento dei carichi allenanti di Evenpoel, dice che il ragazzo ha delle eccezionali doti di recupero, e allora la domanda nasce spontanea, come bisogna fare per capire le capacità di recupero di un atleta?
E da questo calcolare i carichi allenanti?
-per calcolare i carichi di allenamento c'e' una metodica (statistica credo) che si basa sulla differenza dei carichi a lungo termine (fitness) e a breve termine (fatigue)
ad esempio io uso l'estensione "ELEVATE" che si sincronizza con strava
-per capire le capacità di recupero di un atleta , da quel che so e' molto soggettivo (vedi immagine)
Image 11.png

ps.: TSB = Allenamento dello stress. Questo è spesso indicato come "modulo". Ha a che fare con l'atleta che si riposa prima di una gara (o meno). Può anche aiutarci a capire quando l'atleta si sta muovendo verso il sovrallenamento a causa di una reazione eccessiva, necessaria per raggiungere obiettivi elevati. Se ben riposato, il TSB è positivo o almeno molto forte. Quando non "in forma", il TSB è molto negativo e / o tendenzialmente fortemente negativo.
 
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23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
Oggi ho letto un intervista, mi sembra a Philippe gilbert che parlava delle enormi capacità di assorbimento dei carichi allenanti di Evenpoel, dice che il ragazzo ha delle eccezionali doti di recupero, e allora la domanda nasce spontanea, come bisogna fare per capire le capacità di recupero di un atleta?
E da questo calcolare i carichi allenanti?
La capacità di recupero è molto soggettiva, può essere allenata, ma alla fine dipende molto dalle caratteristiche di ogni singolo atleta.
Con un pm e un cardio si possono misurare in modo sufficientemente accurato i carichi di allenamento e ricavare TSS, CTL, ATL e TSB ma la risposta differisce da soggetto a soggetto.
Con l’esperienza si possono modulare i carichi, ma spingendosi al limite è facile esagerare e cadere nel sovrallenamento.
Un buon preparatore serve appunto per questo, in quanto riesce a trovare gli esercizi e la combinazione ottimale tra carico e riposo per far rendere l’atleta al meglio.
 

Simone.01

Velocista
2 Luglio 2014
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Trek Emonda SL6
Direi che il test HRV può dare sicuramente una mano a capire se il recupero è stato sufficiente o no e quindi analizzando il carico e i tempi valutare come adattare il proprio allenamento alla propria capacità di recupero.

Alcuni dispositivi comunque forniscono il dato di condizione performance in tempo reale e anche questo può aiutare.
 

rotor

Novellino
11 Maggio 2016
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de rosa
vorrei dire anche, rivolgendomi a tutti coloro che non dispongono dei moderni smartwatch o che non sentono la necessità di controllare alcuni parametri scientifici dell'allenamento, oppure ancora che vivono un ciclismo "istinitivo" e "naturale" che li porta anche ad accettare le sfide domenicali con il gruppo di uscita...a tutti questi ricordo che è importante la sensazione personale di benessere psicofisico che si trae da ciò che si fa, invito all'ascolto del corpo, delle sensazioni che si hanno prima di un'uscita, durante e dopo l'uscita, del sonno e della concentrazione durante il lavoro e nella vita quotidiana. Se qualcosa non va in tutto questo significa necessità di recuperare. Questa necessità può prevedere la sosta assoluta, oppura un recupero attivo in cui l'uscita sarà calma e regolare.