scusa se insisto (fuori piove, ho cinque minuti liberi dal lavoro ed il caffe' della macchinetta fa schifo); ma in questo caso non sappiamo se sono loro che hanno restituito il telaio verniciato con la bomboletta o se l'hanno mai visto. L'utente si fida ciecamente di quanto a lui detto dal negoziante e se la prende col produttore anziche' col negoziante che quanto meno non ha fatto bene da intermediario non avendo controllato il telaio ricevuto (se quello che dicono e' vero). E qualcuno trova che un capannone di 500 m^2 sia indice di scarsa serieta', quando un giochino su google mostra che anche case su cui nessuno ha dei dubbi e che non hanno mai dato origine a problemi e che lavorano il carbonio (beninteso a pelli, non con stampi) hanno capannoni di quella misura li'.
Ripeto, io non ho mai avuto nulla a che fare con CBT, fossi dalle parti di Cuneo probabilmente andrei da Pepino (o da Cicli Mattio), ma non mi sembra corretto sputare veleno su qualcuno che lavora (forse bene, forse male, non lo so) in occasione di un problema di cui non si sa neanche se loro siano mai stati messi al corrente.
Se l'utente avesse preso il teelfono e ci avesse parlato (nota bene, non dico neanche avere comunicazioni scritte) sarebbe un'altra storia, ma qui si sta dicendo che i telai si scorticano come abeti e non vengono sistemati... che il telaio abbia avuto un problema non lo metto in dubbio, che sia un probklema vero o solo un problema estetico (che comunque essendo in garanzia andrebbe risolto, va da se) non ci e' mai stato detto, mi sembra, e che il ragazzino con la bomboletta fosse a Cuneo non mi e' per niente chiaro, e dovendo scommettere una pizza direi che e' piu' facile che stesse altrove.
Poi qui si chiacchiera da tastiera, ma c'e' gente il cui stipendio dipende da quante bici vende CBT; se merita di chiudere che chiuda, ma se la sua colpa e' solo di fornire bici ad un negozio che ha un suo stile stravagante non gli darei colpe non sue.