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Certo che all'epoca il valore della vita umana era molto relativo: ricordo di aver letto nel bel libro di Bill Bryson 'One Summer: America 1927' che all'epoca di Lindbergh la speranza media di vita di un pilota di aerei era calcolata in mesi...
Certo che all'epoca il valore della vita umana era molto relativo: ricordo di aver letto nel bel libro di Bill Bryson 'One Summer: America 1927' che all'epoca di Lindbergh la speranza media di vita di un pilota di aerei era calcolata in mesi...
In Europa all'epoca era già un miracolo essere scampati alla prima guerra mondiale. E per chi ritornò si preparava il periodo dell'influenza spagnola...
La gente doveva essere parecchio "indurita" rispetto certe cose. Basti pensare al numero di mutilati ed invalidi che c'era in giro per strada...
Strano però che non si corresse già in precedenza col casco: in America l'incidente mortale di Elkes aveva già impressionato molti già da qualche anno... ma forse dipende proprio dal fatto che in Europa una generazione di giovani usciti da 5 anni di guerra valutava il rischio in modo diverso da come facciamo oggi.