Ciclocross - stagione 2019/20

jan80

Ammiraglia
3 Marzo 2008
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Colnago
Oltre l'immaginabile. Decenni di picchi di forma e di scienza della preparazione atletica finiti nel cesso.
infatti e' questa la cosa assurda........vince in MTB una settimana dopo su strada come se nulla fosse.....stacca 3 settimane poi ritorna a vincere sul cross.........come atleta potenzialmente e' tecnicamente si puo' considerare il fenomeno del ciclismo almeno di questi ultimi 50 anni se continua con stagioni stile 2019
 
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Passe87

Pignone
8 Marzo 2014
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Assolutamente d’accordo su mvdp... spiace per noi italiani non avere attualmente rappresentanti di livello ai nastri di pertenza anche nel campo maschile Elite. Peccato per l’infortunio di dorigoni.. arrivava da una stagione di ottimo livello su strada, poteva fare esperienza e fare anche bene. Attendiamo il nostro momento a livello internazionale.
 

Francutio

Apprendista Velocista
2 Marzo 2014
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Oltre l'immaginabile. Decenni di picchi di forma e di scienza della preparazione atletica finiti nel cesso.

A me non pare proprio che Van der Poel trascenda i concetti di programmazione e gestione della forma. Il primo ad esserne consapevole è lui, visto che nella fenomenale stagione scorsa ha volontariamente rinunciato a robetta come Parigi-Roubaix, Coppa del mondo di ciclocross, coppa del mondo di mountain bike, campionato del mondo di mountain bike...

Anche l'andare forte tutto l'anno non è un'invenzione sua, non è forse Valverde la migliore dimostrazione vivente?

Quello che mi sembra sia un po' confuso sia il QUANTO forte vada Van der Poel, per tutto l'anno.
Su strada ha già vinto oltre venti corse, ma quasi tutte di secondo (ma anche terzo e quarto) piano. E bisognerebbe prendere atto del fatto che nel ciclocross e nella mountain bike il livello è estremamente più basso rispetto alla strada. Questo aiuta enormemente un fenomeno (perché tale è) come Van Der Poel a vincere sempre: non gli serve essere sempre al top, visto che la concorrenza, in queste due discipline è (relativamente, per carità) bassa.

Ogni commento di gare di ciclocross o mountain bike inizia con considerazioni sulle posizioni in griglia, sulla difficoltà di rimontare, su come tutti partano a mille, ecc. Ma nessuno si ricorda di Rio 2016? Sagan partendo letteralmente dal fondo tempo 1 minuto ed era davanti a tutti con la bocca chiusa. Poi è andata come è andata, ma a livello fisico non c'è paragone tra gli stradisti e il resto del mondo.


Van Der Poel può vincere qualsiasi gara? Si è già detto per Sagan, Gilbert, Cancellara, Moscon (!), e mica eoni fa eh, il ricordo dovrebbe essere recente.

Van Der Poel è il fenomeno degli ultimi 50 anni? E Evenepoel? :mrgreen: E Bernal, Sagan, Gilbert, Cancellara, Valverde, Froome, Contador, Armstrong, Boonen, Museeuw, Kelly, Indurain, Moser, Hinault?
 

dinute

Maglia Gialla
13 Maggio 2009
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A me non pare proprio che Van der Poel trascenda i concetti di programmazione e gestione della forma. Il primo ad esserne consapevole è lui, visto che nella fenomenale stagione scorsa ha volontariamente rinunciato a robetta come Parigi-Roubaix, Coppa del mondo di ciclocross, coppa del mondo di mountain bike, campionato del mondo di mountain bike...

Anche l'andare forte tutto l'anno non è un'invenzione sua, non è forse Valverde la migliore dimostrazione vivente?

Quello che mi sembra sia un po' confuso sia il QUANTO forte vada Van der Poel, per tutto l'anno.
Su strada ha già vinto oltre venti corse, ma quasi tutte di secondo (ma anche terzo e quarto) piano. E bisognerebbe prendere atto del fatto che nel ciclocross e nella mountain bike il livello è estremamente più basso rispetto alla strada. Questo aiuta enormemente un fenomeno (perché tale è) come Van Der Poel a vincere sempre: non gli serve essere sempre al top, visto che la concorrenza, in queste due discipline è (relativamente, per carità) bassa.

Ogni commento di gare di ciclocross o mountain bike inizia con considerazioni sulle posizioni in griglia, sulla difficoltà di rimontare, su come tutti partano a mille, ecc. Ma nessuno si ricorda di Rio 2016? Sagan partendo letteralmente dal fondo tempo 1 minuto ed era davanti a tutti con la bocca chiusa. Poi è andata come è andata, ma a livello fisico non c'è paragone tra gli stradisti e il resto del mondo.


Van Der Poel può vincere qualsiasi gara? Si è già detto per Sagan, Gilbert, Cancellara, Moscon (!), e mica eoni fa eh, il ricordo dovrebbe essere recente.

Van Der Poel è il fenomeno degli ultimi 50 anni? E Evenepoel? :mrgreen: E Bernal, Sagan, Gilbert, Cancellara, Valverde, Froome, Contador, Armstrong, Boonen, Museeuw, Kelly, Indurain, Moser, Hinault?

Mi pare che ti sei perso il quarto posto al fiandre all'esordio e la vittoria all'Amstel all'esordio.
Per gli avversari in MTB e cross credo che sminuire il livello di Shurter non sia molto corretto (qualche appassionato di MTB potrebbe bannarti solo per averlo pensato) , tanto meno quello di Van Aert.
Poi che possa vincere qualsiasi gara (su strada) credo che non sarà possibile. Sicuramente in salita o nelle classifiche generali dei GT non può essere competitivo (per banali questioni di stazza fisica e caratteristiche atletiche, del resto è competitivo negli sprint). Le varie classiche potenzialmente sì: Sanremo, al Fiandre, alla Roubaix certamente, la Liegi forse (c'è riuscito il padre al quale assomiglia molto ma in anni precedenti alla iperspecializzazione cominciata negli anni 90. Il padre ha top10 in tutte e cinque classiche monumento, vittorie a fiandre e liegi). Poi che ci riesca sarà tutto da vedere.

Quello che è più interessante, di Van der Poel, è la sicurezza con cui affronta le sfide, al di là delle pressioni (enormi) della stampa e dei tifosi.
Questa primavera alla Roubaix (adattissima a lui) ha deciso di non andarci perchè confliggeva coi i programmi di MTB. E non ci è andato.
In MTB poteva vincere la classifica di coppa del mondo ma ha rinunciato all'ultima prova per preparare il mondiale su strada, e non gliene fregato niente di cambiare i programmi anche se era in testa alla classifica. Idem i mondiali di MTB, doveva preparare quelli su strada.

Adesso correrà i cross:

“I want to ride as many races as possible." In January he will go on training camp, so he won't ride the World Cup in Nommay.
No training camp in Spain in December and no Christmas break this cyclocross season for him"


(quindi niente riposo a Natale e salterà la gara francese dove, per via del nonno, ha più tifosi che in Olanda)

Immagino che su strada il programma sarà quello dello scorso anno visto che dopo deve preparare il cross country per Tokyo e dopo le olimpiadi (se la sua squadra verrà invitata) esordirà nei grandi giri alla Vuelta.

Per tornare alla tua domanda: Van Der Poel è il fenomeno degli ultimi 50 anni?
Comincia a esserci qualche indizio...
 
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Francutio

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Mi pare che ti sei perso il quarto posto al fiandre all'esordio e la vittoria all'Amstel all'esordio.
Per gli avversari in MTB e cross credo che sminuire il livello di Shurter non sia molto corretto (qualche appassionato di MTB potrebbe bannarti solo per averlo pensato) , tanto meno quello di Van Aert.
Poi che possa vincere qualsiasi gara (su strada) credo che non sarà possibile. Sicuramente in salita o nelle classifiche generali dei GT non può essere competitivo (per banali questioni di stazza fisica e caratteristiche atletiche, del resto è competitivo negli sprint). Le varie classiche potenzialmente sì: Sanremo, al Fiandre, alla Roubaix certamente, la Liegi forse (c'è riuscito il padre al quale assomiglia molto ma in anni precedenti alla iperspecializzazione cominciata negli anni 90. Il padre ha top10 in tutte e cinque classiche monumento, vittorie a fiandre e liegi). Poi che ci riesca sarà tutto da vedere.

Quello che è più interessante, di Van der Poel, è la sicurezza con cui affronta le sfide, al di là delle pressioni (enormi) della stampa e dei tifosi.
Questa primavera alla Roubaix (adattissima a lui) ha deciso di non andarci perchè confliggeva coi i programmi di MTB. E non ci è andato.
In MTB poteva vincere la classifica di coppa del mondo ma ha rinunciato all'ultima prova per preparare il mondiale su strada, e non gliene fregato niente di cambiare i programmi anche se era in testa alla classifica. Idem i mondiali di MTB, doveva preparare quelli su strada.

Adesso correrà i cross:

“I want to ride as many races as possible." In January he will go on training camp, so he won't ride the World Cup in Nommay.
No training camp in Spain in December and no Christmas break this cyclocross season for him"


(quindi niente riposo a Natale e salterà la gara francese dove, per via del nonno, ha più tifosi che in Olanda)

Immagino che su strada il programma sarà quello dello scorso anno visto che dopo deve preparare il cross country per Tokyo e dopo le olimpiadi (se la sua squadra verrà invitata) esordirà nei grandi giri alla Vuelta.

Per tornare alla tua domanda: Van Der Poel è il fenomeno degli ultimi 50 anni?
Comincia a esserci qualche indizio...

Non mi sono perso niente, non ho messo un quasi a caso, citando i suoi risultati su strada.

Schurter è un altro fuori categoria per la MTB: 5 mondiali di fila, due anni fa ha vinto tutte le prove di CdM e per me vincerà Tokyo l'anno prossimo. Lo svizzero però non sposta il livello per il resto della banda, che dopo Absalon e prima dell'olandese di fatto non gli ha offerto rivali credibili.
Discorso analogo per Van Aert, che (soprattutto fino a due anni fa, quando ha iniziato a spostare maggiormente il focus sulla strada) nel ciclocross faceva gli stessi solchi di Van der Poel, confermando il livello generale non eccelso.

Sul suo modo di affrontare la stagione mi pare che siamo perfettamente d'accordo: i suoi risultati sono il frutto (anche) di un grande lavoro di programmazione e non solo del suo eccezionale talento. Che pare invece essere il pensiero dominante quando si legge che salta di disciplina in disciplina.

Tutti i nomi che ho citato (tranne ovviamente Evenepoel, il cui potenziale però appare ancora più grande) hanno ottenuto risultati incomparabilmente migliori di Van Der Poel, che l'olandese si erga al di sopra di tutti loro come fece ai tempi Merckx personalmente lo ritengo molto difficile, di sicuro è prestissimo per annunciarlo.
 

jan80

Ammiraglia
3 Marzo 2008
17.344
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bassano del grappa
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Colnago
A me non pare proprio che Van der Poel trascenda i concetti di programmazione e gestione della forma. Il primo ad esserne consapevole è lui, visto che nella fenomenale stagione scorsa ha volontariamente rinunciato a robetta come Parigi-Roubaix, Coppa del mondo di ciclocross, coppa del mondo di mountain bike, campionato del mondo di mountain bike...

Anche l'andare forte tutto l'anno non è un'invenzione sua, non è forse Valverde la migliore dimostrazione vivente?

Quello che mi sembra sia un po' confuso sia il QUANTO forte vada Van der Poel, per tutto l'anno.
Su strada ha già vinto oltre venti corse, ma quasi tutte di secondo (ma anche terzo e quarto) piano. E bisognerebbe prendere atto del fatto che nel ciclocross e nella mountain bike il livello è estremamente più basso rispetto alla strada. Questo aiuta enormemente un fenomeno (perché tale è) come Van Der Poel a vincere sempre: non gli serve essere sempre al top, visto che la concorrenza, in queste due discipline è (relativamente, per carità) bassa.

Ogni commento di gare di ciclocross o mountain bike inizia con considerazioni sulle posizioni in griglia, sulla difficoltà di rimontare, su come tutti partano a mille, ecc. Ma nessuno si ricorda di Rio 2016? Sagan partendo letteralmente dal fondo tempo 1 minuto ed era davanti a tutti con la bocca chiusa. Poi è andata come è andata, ma a livello fisico non c'è paragone tra gli stradisti e il resto del mondo.


Van Der Poel può vincere qualsiasi gara? Si è già detto per Sagan, Gilbert, Cancellara, Moscon (!), e mica eoni fa eh, il ricordo dovrebbe essere recente.

Van Der Poel è il fenomeno degli ultimi 50 anni? E Evenepoel? :mrgreen: E Bernal, Sagan, Gilbert, Cancellara, Valverde, Froome, Contador, Armstrong, Boonen, Museeuw, Kelly, Indurain, Moser, Hinault?
dire che vince solo corse di secondo terzo o quarto piano non e' un' assurdita'........ovviamente non serve neanche continuare a discuttere,per capirci il mondiale lo stava vincendo facile anche su strada...una crisi di fame con quel tempo poteva starci....ma era la' comunque....ed il mondiale non mi sembra sia la corsa del paese
 

lap74

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21 Maggio 2008
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Scott Addict Gravel Tuned Sram Force AXS monocorona
Non mi sono perso niente, non ho messo un quasi a caso, citando i suoi risultati su strada.

Schurter è un altro fuori categoria per la MTB: 5 mondiali di fila, due anni fa ha vinto tutte le prove di CdM e per me vincerà Tokyo l'anno prossimo. Lo svizzero però non sposta il livello per il resto della banda, che dopo Absalon e prima dell'olandese di fatto non gli ha offerto rivali credibili.
Discorso analogo per Van Aert, che (soprattutto fino a due anni fa, quando ha iniziato a spostare maggiormente il focus sulla strada) nel ciclocross faceva gli stessi solchi di Van der Poel, confermando il livello generale non eccelso.

Sul suo modo di affrontare la stagione mi pare che siamo perfettamente d'accordo: i suoi risultati sono il frutto (anche) di un grande lavoro di programmazione e non solo del suo eccezionale talento. Che pare invece essere il pensiero dominante quando si legge che salta di disciplina in disciplina.

Tutti i nomi che ho citato (tranne ovviamente Evenepoel, il cui potenziale però appare ancora più grande) hanno ottenuto risultati incomparabilmente migliori di Van Der Poel, che l'olandese si erga al di sopra di tutti loro come fece ai tempi Merckx personalmente lo ritengo molto difficile, di sicuro è prestissimo per annunciarlo.
Sono parzialmente d'accordo con te, tuttavia, converrete tutti con me, sul fatto che la poliedricità e la costanza di questo ragazzo sono davvero impressionanti, oserei dire pressoché uniche, perlomeno negli ultimi 20/30 anni.
E' vero che nel cx e, in misura minore, nell'xc da la netta impressione di riuscire a vincere anche quando è al 70/80% della forma, ci sarebbe da capire se per merito suo o demerito degli altri.
Non è un corridore completo, nel senso che non può (anzi, mi sbilancio, non potrà mai) vincere un Grande giro piuttosto che una classica tosta come potrebbe essere un Lombardia e, forse, neanche una Liegi (in questo caso mi sbilancio meno), le altre grandi classiche non gli sarebbero precluse a patto di presentarsi alla partenza al 100%, è evidente che su strada la concorrenza è nettamente più numerosa e più qualificata.
Metterlo fra i più grandi talenti del ciclismo degli ultimi venti/trenta anni non mi pare fuori luogo visto quello che ha già fatto vedere, il tempo ( e davanti ne ha ancora parecchio) ci dirà se è davvero uno dei più grandi.
Personalmente lo ammiro e alla Amstel mi ha davvero entusiasmato ma gli ho sempre preferito Van Aert perché mi sembra più umano e meno robot e stilisticamente è molto più bello da vedere (mi ricorda dannatamente Ullrich di cui ero grande ammiratore), spero davvero che riesca a riprendersi dal terribile incidente.
 
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ildoppingnonvincemai

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5 Ottobre 2015
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nome proprio "Morgana"
Esco un attimo dalle lodi a MVdP per il quale mi sono già sprecato negli ultimi due anni per condividere un pensiero fatto guardando le ultime 2 gare:
Tanto bello il Koppemberg cross ricco di fascino per merito del muro finale (non l'ho mai fatto ma credo che ripeterlo x 5 volte sia una punizione mostruosa!!!) quanto brutta l'ambientazione della gara di ieri (evito di scriverne il nome per non incorrere in figuracce). Bello in ogni caso pensare che basta un campetto di patate e tanta buona volontà per mettere in piedi uno spettacolo degno di questo nome.
 

ildoppingnonvincemai

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nome proprio "Morgana"
questo intanto un sopralluogo del percorso di Silvelle valido per il campionato europeo. Sarà tanto fango per cui immagino che i favoriti possano essere quelli di ieri. Tra le donne salgono le quotazioni della Alvarado e scendono quelle delle nostre azzurre, tra i maschi molto probabile un ridimensionamento di Iserbit che fino a sabato aveva sbaragliato il campo, ma come detto da qualcuno ... lunga vita al re!
 

dinute

Maglia Gialla
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questo intanto un sopralluogo del percorso di Silvelle valido per il campionato europeo. Sarà tanto fango per cui immagino che i favoriti possano essere quelli di ieri. Tra le donne salgono le quotazioni della Alvarado e scendono quelle delle nostre azzurre, tra i maschi molto probabile un ridimensionamento di Iserbit che fino a sabato aveva sbaragliato il campo, ma come detto da qualcuno ... lunga vita al re!

Non si capisce tantissimo ma senza fango sarebbe fin troppo facile: comunque faccio notare che gli scalini li hanno fatti con le vecchie traversine ferroviarie di legno che sono un rifiuto pericoloso da smaltire opportunamente e non da utilizzare in manifestazioni pubbliche. Se arriva l'ASL o l'ARPAV gli chiude tutto, ahahahah

(un po' esagero e spero che non succeda, ma le traversine di treno non si dovrebbero usare proprio...)
 

ildoppingnonvincemai

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nome proprio "Morgana"
Non si capisce tantissimo ma senza fango sarebbe fin troppo facile: comunque faccio notare che gli scalini li hanno fatti con le vecchie traversine ferroviarie di legno che sono un rifiuto pericoloso da smaltire opportunamente e non da utilizzare in manifestazioni pubbliche. Se arriva l'ASL o l'ARPAV gli chiude tutto, ahahahah

(un po' esagero e spero che non succeda, ma le traversine di treno non si dovrebbero usare proprio...)
In effetti l'ho pensato anch'io. Ad ogni modo il fuoristrada sembra su erba che quando sarà il giorno di gara diventerà fango. Li il terreno è estremamente argilloso per cui viste le previsioni anche in caso di bel tempo il giorno di gara sarà senza dubbio molto pesante.
 

Francutio

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2 Marzo 2014
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dire che vince solo corse di secondo terzo o quarto piano non e' un' assurdita'........ovviamente non serve neanche continuare a discuttere,per capirci il mondiale lo stava vincendo facile anche su strada...una crisi di fame con quel tempo poteva starci....ma era la' comunque....ed il mondiale non mi sembra sia la corsa del paese

Ha vinto l'Amstel come corsa di primo piano, la Dwars/Attraverso le Fiandre e se vogliamo la Freccia del Brabante come corse di secondo piano. Fine. Ne ha anche corse pochissime, per carità, ma le somme si tirano alla fine, altrimenti dopo il 2004 di Cunego...

Il Mondiale lo stava vincendo facile? Non aveva staccato tutti ed è stato abbattuto da un fulmine, era nell'attacco buono, si è gestito peggio degli altri e si è beccato 10 minuti. La gara è stata vinta da Pedersen, stop, se no contiamola anche nel palmares di Trentin perché 9 su 10 avrebbe vinto lui la volata col danese, in quello di Kung perché ha tirato più di tutti, in quello di Sagan perché ha sbagliato a valutare l'attacco ma le gambe le aveva, in quello di Valgren che è stato bloccato tatticamente da Pedersen davanti ma poi è riuscito a seguire lo slovacco, ecc.

Come detto, quando i corridori forti sono tanti, diventa tutto più difficile. Se sei il più forte poi nel ciclocross gli altri possono fare poco, su strada ti corrono contro e tanti auguri, anche qua gli esempi si sprecano.


Metterlo fra i più grandi talenti del ciclismo degli ultimi venti/trenta anni non mi pare fuori luogo visto quello che ha già fatto vedere, il tempo ( e davanti ne ha ancora parecchio) ci dirà se è davvero uno dei più grandi.

È senz'altro un grandissimo talento ed è già tra i corridori più forti in circolazione, ma di campioni negli ultimi venti anni ce ne sono stati tanti, di talenti ancora di più, le somme si tirano a fine carriera, spacciarlo per un extraterrestre superiore a tutto e tutti come avesse già il palmares di Merckx mi sa solo di sensazionalismo da titoloni per giornali e siti sportivi. E in tutto ciò l'olandese mi piace moltissimo, come mi piace Van Aert e come mi piacciono un sacco di altri corridori che danno spessore ad una gara non solo per la presenza nella starting list ma anche perché bene o male condizionano sempre lo svolgimento della corsa.
 

ildoppingnonvincemai

Apprendista Scalatore
5 Ottobre 2015
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nome proprio "Morgana"
Ha vinto l'Amstel come corsa di primo piano, la Dwars/Attraverso le Fiandre e se vogliamo la Freccia del Brabante come corse di secondo piano. Fine. Ne ha anche corse pochissime, per carità, ma le somme si tirano alla fine, altrimenti dopo il 2004 di Cunego...

...................

Le "gare di secondo piano" le ha vinte davanti ad Alaphilippe che è stato senza ombra di dubbio il corridore più forte della primavera (San Remo, Strade Bianche, tappe alla Tirreno, Freccia) per cui il peso specifico di quei successi è molto maggiore di quello che puo' sembrare. Le somme si tirano a fine carriera, sì, ma il presente dice che se c'è VdP alla partenza è il favorito n°1 e x vincere gli si deve correre contro. Questo è il trattamento riservato ai più forti.
 

jan80

Ammiraglia
3 Marzo 2008
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Colnago
Ovviamente deve confermarsi......una o 2 stagioni non fanno una carriera( soprattutto se vuoi essere considerato un grandissimo) ma trovatemi chi in questi ultimi 50 anni in una stagione ha vinto gare di coppa del mondo di MTB o Cross oppure una classica( Amstel) anche se non monumento( ma quelle sono solo 5 e lui ne ha corso solo 1).
Sul fatto che il prossimo anno possa anche perdersi puo' starci......ma se vince il Fiandre voglio vedere poi chi parla.
Io nel 2020 sono curioso di cosa faran Bernal,Evenepool,Pagacar e appunto MVDP,sara' importante perche' dovran confermarsi il che si sa'.....e' sempre piu' complicato confermarsi che rivelarsi