Ciclocross - stagione 2019/20

dinute

Maglia Gialla
13 Maggio 2009
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Iserbyt salta la prossima gara di superprestige (Boom e Zonhoven!) per concentrarsi su? La coppa del mondo...Faccio fatica a capire, contento lui...
(e si lamentavano che le vinceva tutte MvdP e non c'era spettacolo. Mancano MvdP e WvA ed ecco lo spettacolo)
 

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Maglia Gialla
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La Flandern Classic (organizzatrice di giro delle Fiandre ecc ecc) ha acquistato la coppa del mondo di ciclocross. Dalla prossima stagione si disputerà su 14-16 gare in, dicono, 7 paesi diversi. Dovrebbero avere inglobato Zonhoven, koppenbergcross e il GP Sven Nys. Resta da capire cosa resterá degli altri circuiti
 

bradipus

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doppietta italiana nella tappa odierna del Superprestige di Boom!
vince Alice Maria Arzuffi in solitaria, a 5" la volata per il secondo posto vede davanti Eva Lechner che batte la campionessa del mondo Sanne Cant e quella europea Annemarie Worst.
che brave le nostre ragazze!

tra gli uomini, assenti MVdP, WVA e Iserbyt, vince Toon Aerts che stacca di 5" Quinten Hermans e di 14" Tom Pidcock

entrambe le gare sono visibili su youtube

1571497512332.png
 
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Maglia Gialla
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Sui percorsi estremamente fangosi Alice Maria Arzuffi è imbattibile. Speriamo in un inverno piovoso

Negli uomini, in coppa del mondo, continua il dominio di Iserbyrt (anche se ha inspiegabilmente rinunciato a curare la classifica del Superprestige). Devo dire che la mancanza di MvdP e WvA si sente parecchio. Nonostante i valori non siano così diversi tra i concorrenti le gare sono abbastanza monotone. Complici, probabilmente, i giochi di squadra di Fidea e Pawels Sauzen che con squadroni di una decina di atleti rendono le gare molto "piatte". Per chi si è abituato a Sven Nys prima e Van der Peol dopo, purtroppo, tutto il resto è noia.
Almeno un po' di polemiche, di colpi bassi alla Mario de Clerq tra Iserbyt, Toon e Hermans animerebbero le gare, un po' di pepe...

All'arrivo a Berna Iserbyt si è profuso in gesti strani non so se rivolti ai giudici, ai giornalisti, all'UCI. Non si capiva bene. Poi in serata un Tweet di Iserbyt su twitter non mi ha chiarito molto (era in fiammingo). Credo si parli di soldi, qualche polemica sui premi, sul mondiale di Berna, non lo so. O forse per il calendario, Boom di sabato e Berna di domenica. Poi è intervenuto anche Lefevere che apostrofava polemicamente i dirigenti dell'UCI con il termine "Cardinali del Vaticano".
se c'è qualcuno che mastica il fiammingo...Volevo riproporvi il tweet di Lefevere ma credo l'abbia cancellato :cool:

Van der Poel torna il primo novembre per il giorno di Ognissanti.
 

bradipus

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è assurdo comunque che ci sia una gara di Superprestige in Belgio il sabato e Coppa del Mondo a Berna di domenica!
ore e ore di auto per poter partecipare a tutte e due, dopo una gara durissima... ma perché i rispettivi circuiti non riescono a coordinarsi un minimo?
 

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Maglia Gialla
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è assurdo comunque che ci sia una gara di Superprestige in Belgio il sabato e Coppa del Mondo a Berna di domenica!
ore e ore di auto per poter partecipare a tutte e due, dopo una gara durissima... ma perché i rispettivi circuiti non riescono a coordinarsi un minimo?

Ce ne sono sempre comunque, anche lo scorso anno Tabor e il giorno dopo Superprestige. Ma ripeto non so se la polemica nasca da questo. Certo è che tanti atleti (tanti corrono autofinanziandosi) e team non hanno risorse economiche per affrontare certi trasferimenti.
 

ildoppingnonvincemai

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nome proprio "Morgana"
Sui percorsi estremamente fangosi Alice Maria Arzuffi è imbattibile. Speriamo in un inverno piovoso

Negli uomini, in coppa del mondo, continua il dominio di Iserbyrt (anche se ha inspiegabilmente rinunciato a curare la classifica del Superprestige). Devo dire che la mancanza di MvdP e WvA si sente parecchio. Nonostante i valori non siano così diversi tra i concorrenti le gare sono abbastanza monotone. Complici, probabilmente, i giochi di squadra di Fidea e Pawels Sauzen che con squadroni di una decina di atleti rendono le gare molto "piatte". Per chi si è abituato a Sven Nys prima e Van der Peol dopo, purtroppo, tutto il resto è noia.
Almeno un po' di polemiche, di colpi bassi alla Mario de Clerq tra Iserbyt, Toon e Hermans animerebbero le gare, un po' di pepe...

All'arrivo a Berna Iserbyt si è profuso in gesti strani non so se rivolti ai giudici, ai giornalisti, all'UCI. Non si capiva bene. Poi in serata un Tweet di Iserbyt su twitter non mi ha chiarito molto (era in fiammingo). Credo si parli di soldi, qualche polemica sui premi, sul mondiale di Berna, non lo so. O forse per il calendario, Boom di sabato e Berna di domenica. Poi è intervenuto anche Lefevere che apostrofava polemicamente i dirigenti dell'UCI con il termine "Cardinali del Vaticano".
se c'è qualcuno che mastica il fiammingo...Volevo riproporvi il tweet di Lefevere ma credo l'abbia cancellato :cool:

Van der Poel torna il primo novembre per il giorno di Ognissanti.

Caspita se si sente la mancanza dei due fenomeni, mi sono messo a guardare la gara ieri lottando per stare sveglio ma ben prima della mezz'ora ho staccato. Stessa cosa per le prove di Super Prestige (li però per colpa mia ero da poco rientrato da un lungo..)
 

dinute

Maglia Gialla
13 Maggio 2009
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La riforma della coppa del mondo con 14 prove e i relativi sconvolgimenti dei calendari della prossima stagione stanno scuotendo il mondo del ciclocross, soprattutto fiammingo, che ha visto franare da un giorno all'altro sicurezze di calendario e organizzazioni ormai trentennali. Sicuramente non ci saranno più, o saranno fortemente ridimensionati, circuiti come il DVV e il Superprestige. I principali organizzatori e proprietari di squadre capeggiati da Nys sono sul piede di guerra (ma mi pare veramente strano che uno come lui non ne sapesse niente, non so se credergli fino in fondo). Lo scopo del nuovo proprietario del circuito di coppa del mondo (Flandern Classic, lo stesso di Fiandre, Gand ecc) punta a internazionalizzare il ciclocross. Comprendo le angosce dei belgio-fiamminghi ma se la stagione prosegue come questo mese il prossimo anno a Kocksijde si ritrovano in 500 spettatori come a una prova del trofeo triveneto.
 

dinute

Maglia Gialla
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https://sporza.be/nl/2019/10/21/van-den-spiegel-over-hervorming-veldrijden/ Qui l'intervista al CEO di Falndern Classic
In parole povere i calendari attuali sono un gran bordello (non gli si può dare torto) è difficile seguire le varie classifiche che si sovrappongono le une alle altre. La coppa del mondo sarà su 16 prove (non 14 come ho scritto prima) di cui 8 in belgio. Per ora il Superprestige è escluso ma ,senza Van der Poel e van Aert, con Iserbyt che salta le prove, il suo futuro sembrava già segnato).
Nys della situazione attuale dà la colpa all'eccessivo numero di vittorie di Van der Poel dello scorso anno (che detto da uno che ha vinto 13 superprestige in 15 anni suona piuttosto comico).

La risposta di Nys: https://sporza.be/nl/2019/10/21/sven-nys-kritiek-hervorming-wereldbeker-flanders-classics/
In breve, nessuna consultazione con gli organizzatori, per lui DVV e Superprestige chiuderanno, le aziende non investiranno più e il ciclocross scomparirà. Mi pare un po' drammatico, ricordo che lui ricopre un doppio ruolo di proprietario della Fidea e di organizzatore del GP Sven Nys.
 

Alberto Baraldi

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Non sono sufficientemente esperto di CX per proporre soluzioni certe, ma che non si possa continuare così mi pare evidente. E l'obiettivo primario deve essere il coinvolgimento di maggiori nazioni.
 

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Maglia Gialla
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Non sono sufficientemente esperto di CX per proporre soluzioni certe, ma che non si possa continuare così mi pare evidente. E l'obiettivo primario deve essere il coinvolgimento di maggiori nazioni.

Nemmeno io conosco i dettagli dei soldi che girano dietro il ciclocross, anche tanti quasi, a livello di strada per alcuni corridori (Nys, MvdP e Wva), grande pubblico - pagante - ma il circuito ormai era diventato una questione regionale. E' stato il grande problema degli ultimi 10 anni, soprattutto in campo maschile.
Adesso arriva un organizzatore tra i più importanti al mondo (che per i propri obiettivi commerciali ha modificato il il percorso di Fiandre e Gand, tanto per capirne la potenza) e si ritrova un movimento in cui ormai sono rimaste due squadre Fidea e SauzenPowell che hanno fagocitato tutto il resto. E' chiaro che non c'è più partita, per quanto Nys possa sentirsi minacciato economicamente, può fare molto poco.
La squadra di Van der Poel è l'unica in ambito maschile che guarda fuori dal proprio orticello mettendo sotto contratto corridori inglesi, francesi e svizzeri.
E comunque parliamo di una internazionalizzazione tra virgolette. Non andranno a fare gare di ciclocross in giappone, pare nemmeno negli stati uniti (che tanto le squadre non avevano neanche soldi per sostenere una trasferta simile). Parliamo di Belgio, Olanda, Francia e altre 3-4 tappe da dividersi tra Germania, Italia, Uk, Svizzera e forse Spagna.
 

Alberto Baraldi

Apprendista Velocista
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Non andranno a fare gare di ciclocross in giappone, pare nemmeno negli stati uniti (che tanto le squadre non avevano neanche soldi per sostenere una trasferta simile). Parliamo di Belgio, Olanda, Francia e altre 3-4 tappe da dividersi tra Germania, Italia, Uk, Svizzera e forse Spagna.
Sì, erano i paesi che avevo in mente io mentre scrivevo. Forse anche una tappa in mitteleuropa ci starebbe, qualche biker/crossista di primo livello negli ultimi anni lo hanno avuto (Stybar, Kulhavy, Sagan, ecc...)
 

dinute

Maglia Gialla
13 Maggio 2009
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Continua la diatriba nel mondo del ciclocross sulla prossima riforma dei calendari. Per fortuna comincia a esserci qualche articolo in inglese, il fiammingo è ostico anche per google translate


Le 16 tappe della coppa del mondo sono un considerate un grosso problema un po' per tutti (organizzatori, squadre, corridori). 16, domeniche più le domeniche per mondiali, europei e nazionali (la domenica prima di mondiale e campionati nazionali di solito non ci sono gare) e l'inverno è tutto occupato. I vari circuiti (Superprestige, DVV ma anche EZK - Svizzera, l'unico al di fuori del belgio che mantiene un buon livello - e Toi Toi - CZ) sono messi in croce. Pare che alcune tappe del superprestige e DVV passeranno come prove di coppa del mondo ma dietro un robusto pagamento. Sembrerebbe, come del resto per la strada, che per i corridori restino le briciole e forse neanche quelle (ovvero al momento non si parla di rimborsi per gli atleti che partecipano alle future gare di coppa del mondo). Attualmente, per esempio, il superprestige a MvdP come titolo di rimborso dà 10 mila euro a gara, WvA 8.5 mila e via via a scendere secondo l'importanza dell'atleta. Fino ad arrivare alle poche centinaia di euro per i corridori che partono in ultima fila. Il sistema economico si regge sui biglietti, 20 euro, tribune VIP, 50 euro e i fiumi di birra, grappa e patatine venduti in giornata (10-20 euro di cibarie per spettatore - a Tabor invece lo scorso anno la birra grande costava due euro :friends:e arrivare a 20 euro è dura).
Gli organizzatori di questi circuiti con un calendario simile sarebbero costretti a correre il sabato, che significa meno pubblico, quindi meno introiti ma anche impossibilità organizzative per parcheggi ecc ma anche trasferimenti pesanti tra sabato e domenica (come domenica scorsa, o peggio 16/17 novembre da Tabor al Belgio in nottata)
Per farla breve,per i crossisti dalla terza fila in poi (che per lo più vivono di ingaggi e non di veri e propri stipendi) sarebbe impossibile affrontare tutte le tappe di coppa del mondo, i circuiti locali verrebbero ridimensionati e non pagherebbero più nemmeno i minimi rimborsi che ora sostengono gli atleti di "seconda fascia".
Questo per il mondo elite uomini. Per U23 uomini e soprattutto Elite donne (appena arrivare alla parità di premi con gli uomini) sarebbe ancora tutto molto più difficile.

Il tutto pare sia stato un fulmine a ciel sereno, senza alcun confronto. Flandern Classic si è limitata a freddi comunicati stampa infarciti dai soliti termini di marketing: organizzatori importanti come la prova di Berna pare siano stati contattati solo con una generica telefonata giorni fa.

Queste le motivazioni del Fronte Nys, per ora il più agguerrito contro la riforma.
 

bradipus

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nella tappa del Superprestige di Gavere, ancora una vittoria di Iserbyt che lascia ad oltre 40" Van Der Haar ed a quasi un minuto Sweeck.
si rivede Pidcock, quarto, solo sesto Aerts.
non partito Jakob Dorigoni.

tra le ragazze, ancora una bella prova di Alice Maria Arzuffi, seconda dietro la compagna di squadra Kastelijn e davanti alla Del Carmen Alvarado.
buon settimo posto per Eva Lechner, solo 14ma Sanne Cant.

negli juniors, vittoria per un certo Thibau Nys... il cognome mi dice qualcosa... 14mo Lorenzo Masciarelli, unico italiano in gara.
hanno concluso la prova in 49, il che mette in buona luce il risultato del nostro ragazzino. speriamo...
 

dinute

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nella tappa del Superprestige di Gavere, ancora una vittoria di Iserbyt che lascia ad oltre 40" Van Der Haar ed a quasi un minuto Sweeck.
si rivede Pidcock, quarto, solo sesto Aerts.
non partito Jakob Dorigoni.

tra le ragazze, ancora una bella prova di Alice Maria Arzuffi, seconda dietro la compagna di squadra Kastelijn e davanti alla Del Carmen Alvarado.
buon settimo posto per Eva Lechner, solo 14ma Sanne Cant.

negli juniors, vittoria per un certo Thibau Nys... il cognome mi dice qualcosa... 14mo Lorenzo Masciarelli, unico italiano in gara.
hanno concluso la prova in 49, il che mette in buona luce il risultato del nostro ragazzino. speriamo...

Pidcock è in crescita da qualche gara, paga ancora la griglia di partenza. Anche ieri ha dovuto inseguire tantissimo e nel finale ha ceduto il podio. Ma non mi sembra molto distante dai primi.
 

ildoppingnonvincemai

Apprendista Scalatore
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Pidcock è in crescita da qualche gara, paga ancora la griglia di partenza. Anche ieri ha dovuto inseguire tantissimo e nel finale ha ceduto il podio. Ma non mi sembra molto distante dai primi.
Ieri la novità sono stati 2 Britannici nei primi 5. Si era abituati a vedere una bandiera unica nell'ordine d'arrivo. o Quasi.
 

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Maglia Gialla
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In UK il ciclocross sta andando alla grande.
Venerdì è confermato il rientro alle gare di MvdP al Koppemberg cross, prima prova del DVV Trofee (con classifica non a punteggio ma a tempo)

Per Van Aert invece le notizie sono piuttosto brutte. Il recupero fisico è molto più difficoltoso del previsto, con i suoi preparatori era convinto di poter rientrare nel corso della stagione del cross ma ci vorrà molto più tempo. Sta però avendo anche grosse difficoltà psicologiche nella guida della bici a causa del grave trauma. L' Het Nieuwsblad ha pubblicato uno scatto di lui a terra che urla che è abbastanza impressionante (e che non ripubblico, mi rifiuto)