Molto semplicemente, un raggio J-Bend se da un lato ha una curvatura che potrebbe introdurre un elemento di fragilità in caso di bassa tensione o tensione disomogenea (causando rotture per fatica), tocca la flangia del mozzo per un numero di punti decisamente superiore al raggio Straight Pull. Con un montaggio corretto, dato da un angolo di curvatura che permetta al raggio di aderire bene alla flangia, e con una tensione omogenea e sufficientemente alta che garantisca delle variazioni di tensione minima, ed infine un cerchio che di suo garantisca una buona rigidità strutturale in modo che vengano trasferite minime variazioni di tensione alla raggiatura, una raggiatura J-Bend resiste ad un numero di km pari almeno a quelli di una raggiatura Straight Pull.
La differenza la fa principalmente il montaggio, e in secondo luogo l'adozione di un cerchio adatto alle caratteristiche e alle sollecitazioni imposte dall'utilizzatore.
Spesso non si tiene conto che poter tensionare la ruota a dei valori mediamente molto alti permette di limitare di molto le variazioni di tensione percentuali su ogni singolo raggio, che quindi è molto meno soggetto a fenomeni di rotture per fatica.
E non è nemmeno vero che una ruota straight pull può venire tesa di più, di solito si raggiungono ben prima i limiti di tensione imposti dal cerchio (o nel caso di nipples in ergal quelli a cui ogni nipples può essere ancora azionato prima di rovinarsi pur con la miglior chiave giranipples) prima di arrivare a quelli imposti dai raggi o dalle flange del mozzo.