Se non sbaglio tratti spazi pubblicitari, ho capito male?
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Colnago è Colnago perché ha innovato e vinto, e su questo negli scorsi decenni ha impostato il suo marketing, ancorché rudimentale...Beh certo sei di parte
Io invece che sono dall’altra parte della barricata dico che il made in Italy tira ancora proprio perché risulta essere un prodotto di sostanza e non un prodotto costruito dal fumo del tanto marketing.
Che poi la produzione venga delocalizzata significa poco e niente se le maestranze restano nostrane.
Ma io sono atipico lo so ed esco spesso dai ranghi e il marketing mi fa lo stesso effetto di un caffè preso in un qualsiasi bar.
Con questo non sto dicendo che la pubblicità non sia l’anima del commercio dico solo che sebbene ne faccia uso su di me ha poco appeal.
Colnago fa bici di sostanza Trek un po’ meno.
Solo che loro (ammericani in particolare) sono bravi a vendersi.
Non si vive di rendita in eterno...
Oggi per fare quello che faceva Colnago 30 anni fa, ovvero innovare e vincere, costa uno sbrago di denari...
Trek al di là del mondiale recente non è certo un marchio vincente, ma è molto innovativo, la madone indubbiamente ha un design unico, la emonda slr ti da un telaio di 670 grammi (per inciso peggior bici mai avuta nella mia storia di ciclista), gli elastomeri, che non vorrei mai su una bdc, distinguono il marchio... Se vuoi te la verniciano come vuoi tu...
La concorrenza è forte perché il mercato è ricco ed in espansione, e non è più tempo per fare gli artigiani nello scantinato...
E per inciso, vorrei tornare a vedere Colnago come marchio che vince nel mondo, come fa Pinarello, esprimo questi concetti per amore di ragionamento e anche per amore del made in Italy, beninteso...
Secondo me i colossi americani si sanno vendere a colpi di pubblicita e marketing grazie alle enormi disponibilita finanziarie
Ho sia colnago che specialized e ti assicuro che colnago non ha niente da invidiare alle americane..anzi
palmer
Apprendista Scalatore
Beh certo sei di parte
Io invece che sono dall’altra parte della barricata dico che il made in Italy tira ancora proprio perché risulta essere un prodotto di sostanza e non un prodotto costruito dal fumo del tanto marketing.
Che poi la produzione venga delocalizzata significa poco e niente se le maestranze restano nostrane.
Ma io sono atipico lo so ed esco spesso dai ranghi e il marketing mi fa lo stesso effetto di un caffè preso in un qualsiasi bar.
Con questo non sto dicendo che la pubblicità non sia l’anima del commercio dico solo che sebbene ne faccia uso su di me ha poco appeal.
Colnago fa bici di sostanza Trek un po’ meno.
Solo che loro (ammericani in particolare) sono bravi a vendersi.
Ti quoto alla grande
Per me il fatto che le aziende americane siano tutto marketing e' un luogo comune al pari di quello che le aziende italiane siano solo apparenza.
@Ser pecora ha visto con i suoi occhi (e c'era un articolo che magari avra' la bonta' di linkare) tutti i vari test che per esempio sono stati fatti per sviluppare l'IsoSpeed sulla Madone. Roba che altri brand, tra cui Colnago, non hanno certo il budget per fare.
In linea teorica una Colnago e' progettata da meno persone e con meno test, spendendo meno soldi, rispetto ad una Trek. Nella pratica, questo non e' necessariamente qualcosa che si traduce in performance migliorata. Il "di piu'" che offre Colnago sono le geometrie, e' quasi impossibile dire "la Colnago non mi si addice", con cosi' tanta scelta. Ed e' cosi' che magari si va meglio in bici, alla fine, posizionandosi bene.
Si puo' pedalare senza le diavolerie aerodinamiche e tecniche degli americani? Sicuramente. Ma sminuirlo a priori perche' "tanto la bici sono 8 tubi in croce" o perche' "gli americani sono tutti marketing e gli italiani fanno bici di sostanza" (scusa @golias tvb comunque) e' approssimativo.
Poi eh, io sono un nerd su aerodinamica e resistenza al rotolamento delle ruote, ma solo dopo essersi messi bene in sella. Quindi vedo il valore in entrambi gli approcci.
Detto cio', le critiche a Colnago credo siano state mosse solo su assistenza e cose cosi', sul prodotto credo ci sia poco da dire.
@Ser pecora ha visto con i suoi occhi (e c'era un articolo che magari avra' la bonta' di linkare) tutti i vari test che per esempio sono stati fatti per sviluppare l'IsoSpeed sulla Madone. Roba che altri brand, tra cui Colnago, non hanno certo il budget per fare.
In linea teorica una Colnago e' progettata da meno persone e con meno test, spendendo meno soldi, rispetto ad una Trek. Nella pratica, questo non e' necessariamente qualcosa che si traduce in performance migliorata. Il "di piu'" che offre Colnago sono le geometrie, e' quasi impossibile dire "la Colnago non mi si addice", con cosi' tanta scelta. Ed e' cosi' che magari si va meglio in bici, alla fine, posizionandosi bene.
Si puo' pedalare senza le diavolerie aerodinamiche e tecniche degli americani? Sicuramente. Ma sminuirlo a priori perche' "tanto la bici sono 8 tubi in croce" o perche' "gli americani sono tutti marketing e gli italiani fanno bici di sostanza" (scusa @golias tvb comunque) e' approssimativo.
Poi eh, io sono un nerd su aerodinamica e resistenza al rotolamento delle ruote, ma solo dopo essersi messi bene in sella. Quindi vedo il valore in entrambi gli approcci.
Detto cio', le critiche a Colnago credo siano state mosse solo su assistenza e cose cosi', sul prodotto credo ci sia poco da dire.
Che ci sia maggior studio e un numero maggiore di persone che lavorano dietro ad un progetto significa tutto e niente se consideriamo che le migliori intuizioni derivano spesso da un unico individuo.
Premesso come già detto che il marketing su di me ha lo stesso effetto di una foglia secca in balia del vento.. la Trek me la sono presa e dato che mi so districare con meccanica ed affini nel metterci mano ho capito lo “spirito” Trek.. non lo stesso sulla Colnago c60 di un amico.
Inutile per me che ti sviluppi un sistema per isolare le vibrazioni quando dopo hai un mc che a 3k km devi smontare perché cigola.
Ma oggi nell’era usa e getta risulta che hanno ragione loro e non posso dire che ... purtroppo.
Ps: per quanto riguarda le critiche assistenza a Colnago non posso che concordare, un cutomer care come si deve è oramai più che necessario se vuoi dare lustro al brand.
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Giusto cosi
Dopo aver pedalato in zona BS ci sta un passaggio nella bergamasca
Buona domenica
Questa mattina sulla salita del colle dei pasta,ho beccato per strada un gregge di um migliaio di pecore,fermo per circa 15 minuti,quando è passata l'ultima vi lascio immaginare il fondo stradale come era messo,un tappeto di pupù. La salita l'ho fatta tutta a slalom,dopo di che ho fatto il Selvino,e una volta sceso dovevo rifare il colle dei pasta,ma mi sono rifiutato di fare la discesa con quel fondo stradale.
VECCHIA
Passista
- 4 Settembre 2014
- 4.780
- 6.385
- 53
- Bici
- COLNAGO C64 - PEDEMONTE AURATA RS - PEDEMONTE RHINOCEROS RS - COLNAGO CONCEPT
Colnago ha introdotto i freni a disco nella bdc , non senza ironie della concorrenza....Trek ha fatto per tre anni una disk la Emonda con filo del freno anteriore totalmente esterno dicendo che era per motivi tecnici perche' a certi pesi era deleterio forare la forcella ...sta di fatto che ora ha forato anche lei... chissa' se l' avesse fatto Colnago quante ironie sulla arretratezza tecnica e il poco sviluppo dei prodotti, o Speci che ha fatto una bici aero futurista e innovativa( la migliore aero di sempre) poi ritirata di corsa dal mercato per svariati problemi di sicurezza.Ha fatto la madone che pesa come una bici del deca di bassa- media gamma e ci devi lasciare il costo di un auto ( Ma sai ha l' isospeed ...) e come finiture non e ' il top . Colnago e' stata la prima a mantenere la serie sterzo semi integrata ( è piu' brutta ma non rovina il telaio ) e un movimento centrale che tenta di risolvere i problemi dei vari press fit che ancora tanti problemi danno ; queste sono le innovazioni che contano per un amatore non sponsorizzato. Anche Colnago te la verniciano come lo vuoi tu e ha anche il su misura...... Bisogna capire se l' innovazione va a solo a vantaggio delle case ( che vendono di piu' e creano esigenze non necessarie ) o anche dell' ignaro utente gasato dal marketing che apre il portafogli per un prodotto non fatto per durare .Poi Colnago come tutte ha sempre dei margini per migliorare ma dire per partito preso che altre siano perfette e superiori perche' hanno vinto trenta gare con i pro o budget stratosferici ....
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Si ma anche tu come me non fai/facciamo testo, che conta sono i numeri o il fatturato
Colnago per il suo target e prezzi non fara' mai grandi numeri o fatturati e quello che fa la massa non mi interessa ( visto che la maggior parte si comporta come le pecore ) e anzi mi fa venir voglia di fare il contrario in tutti i campi . L' importante personalmente e' mantenere una capacita' di scelta il piu' possibile autonoma e libera alla faccia di chi ci vorrebbe tutti ben inquadrati e inconsapevoli ; e' una delle ricchezze maggiori che si possono avere.
prova a mettere il 34 con il rapporto più corto dei pignoni. il cambio posteriore dovrebbe rimanere leggermente in tiro... cioè la gabbia non deve essere del tutto chiusa stile"parallela" al terreno per capirsi.
sennò metti il 34-32 e guarda come rimane la gabbia in tiro e facci sapere... metti anche un paio di foto
Domanda ai più esperti e che avevo già fatto ma non ricordo più. Tra poco metto in letargo il C64,per giustezza,la catena la lascio su piccola 34 piccolo 12? Grazie mille
- Stato
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Ruote BLKTEC C1D
Ruote BLKTEC C1D Pezzo unico di carbonio Altezza cerchio: 40mm Larghezza Canale Interno: 20.8mm Copertoncini: 25-35mm Hookless Peso Ruota Anteriore: 696gr Peso Ruota Posteriore: 795gr Corpetto Sram XDR In ottime condizioni, utilizzate per 500km in Liguria. Non effettuo spedizione ma posso...- Marco Valle
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