Ciao,
un po' di tempo fa avevo acquistato una cassetta 11-32 per andare a fare salite dolomitiche.
Nell'uso emiliano-romagnolo, tuttavia, ho trovato il 34x32 mediamente troppo leggero, salvo che in alcune rare occasioni, magari più per la gamba stanca.
Però ho sempre pensato che fosse un fatto anche molto psicologico, quello di cercare per forza un rapporto più leggero: se avessi avuto il 28 come pignone più grande avrei usato quello senza sentire il bisogno di altro.
Recentemente mi è capitato di affrontare una salitella di 5-6 km, con una pendenza media intorno al 6%. E' una salita che percorro spesso e, quando la imbocco in modalità cicloturistica per scambiare due chiacchiere con gli amici, inizio e finisco col 34x28 perché, mantenendomi sulle 75-80 rpm, so che arrivo a scollinare senza faticare. Ma sto ben attento a non scendere sul 25, per PAURA di stancarmi. Sta di fatto che qualche giorno fa sono uscito a fare un giro con una vecchia Pinarello che uso come muletto. Rapporto più agile a disposizione, il 39x26. Stessa salita, stessa percezione di fatica di sempre ma, anziché farla ai 12 km/h, l'ho fatta ai 14 circa. Morale della favola, credo spesso di confondere (ma non credo di essere l'unico) la leggerezza di un rapporto con il fatto di andare su in agilità. E' normale che percorrere la stessa salita a 80 rpm con il 32 sarà certamente più leggero che con il 25, ma spesso è più un "girare a vuoto" che una vera agilità e non è sempre vero che questo renda più facile affrontare una salita.
Anche per questi motivi, non volendo comunque rinunciare al 32 in questo periodo in cui mi capita spesso di imbattermi in percorsi sconosciuti con lunghi muri a sorpresa, ero molto incerto se provare il 36 al posto del 34, proprio per rendere un pelo più dura la pedalata, oltre che (soprattutto direi) per rendere un po' più utilizzabile la corona piccola in tratti di salita più agevole, senza dover per forza ricorrere al 50, talvolta forzando un po' gli incroci. Tutti quei momenti in cui un bel 39 ti faciliterebbe nettamente la vita, insomma.
Un amico mi ha allora prestato una sua corona con 36 denti e l'ho montata al posto del 34.
Per dovere di cronaca, ho un Ultegra Di2 11v, con cambio R8050 a gabbia lunga.
Per testare la nuova scelta di rapporti ho fatto un giro con salite a me perfettamente conosciute, tutte di circa 3km, pendenze 7/8% e tratti fino al 12%, una salita sola estremamente pedalabile tra il 5 ed il 6%.
Il risultato è stato che ne sono rimasto estremamente soddisfatto. Pedalando a 70 rpm con il 32 la differenza tra le due corone è inferiore al mezzo chilometro orario (non ho fatto il calcolo preciso dello sviluppo metrico, ma il Garmin segnava in modo stabile 9,5 e 9,8 km/h, rispettivamente col 34 prima e col 36 ora), quindi davvero irrilevante. In più ho trovato estremamente utile poter utilizzare il 36 sui pignoni "intermedi", frullando un po' meno, quanto basta per non imporre il necessario passaggio al 50. Non è il 39, che in quei frangenti secondo me è perfetto, ma non è come il 34, che invece rischia di diventare quasi inutilizzabile nei falsopiani o nelle salite più pedalabili. Questo, a mio modestissimo parere, il miglior vantaggio del 36 che, quindi, accoppiato ad una cassetta 11-32, ritengo sia per me la scelta più adatta.
Non so se con percorsi ricchi di salite vorrei correre il rischio di utilizzarla anche con cassette con pignoni meno agili, per me che sono una lumaca non andrei, in definitiva, a fare la Nove Colli col 36 montando un 11-28, ma con l'11-32 credo che sarà la mia scelta definitiva.
Ora però mi assale un altro dubbio: lascio il 50 così apprezzo il salto meno netto tra una corona e l'altra o cambio tutto e monto anche il 52? :)