Sono nuovo nel forum, ma da tempo coltivo la passione del ciclismo.
ho letto con interesse le vostre esperienze in campo di mal di schiema,
perchè anche a me è stata diagnosticata una ernia tra l5 - s1 sepur non gravissima per il momento) e due
protrusioni di seguito a salire. Ho viaggiato tutto l'anno scorso a circa 900 km mese ma da novembre ignaro di cosa mi stava capitando era come se mi si fosse allungata la bicicletta; non avevo dolori, ma stentavo a mantenere la posizione nelle prese basse tirando i rapporti lunghi in pianura. Dovevo allora alternare la posizione con la presa alta certamente perdendo quel km/h che a volte era essenziale. Era l'inizio, la schiena iniziava a contrarsi ! Non ho dato peso a questo fastidio, passerà pensavo; e ho
perseguito per tutto dicembre condividendo l'obbiettivo assieme ai miei amici di tenere per tutto l'inverno per poter poi "volare" a primavera!
Di fatto i sacrifici erano serviti, mi sono trovato durante le festività natalizie in gran forma nonostante il freddo, ma iniziavo ad avere problemi anche in salita, sottili dolori al gluteo destro che convergevano verso la
zona lombare. Nei tratti più duri facevo molto fuorisella,
in piedi sui pedali sfruttando il mio peso, (benchè di soli 60 kg) non avevo grossi problemi.
Ma stavo già peggiorando! Anno nuovo 2014 mi svegliavo
la mattina rigido di schiena con dolore al piede e caviglia ma, quando si esce si esce, domenica ore 9.00 pronto al raduno per un bel giro di
90 km fatti tutti di un fiato..... Al ritorno la prima bella fitta,pensai di aver esagerato nel tirare,cambiai subito di passo e chiesi il cambio. Era finita la bicicletta! Arrivato a casa non riuscivo neanche a scendere dal dolore.Riprovai a salite per brevi giri di 15- 20 km ma peggioravo la situazione, la schiena era infiammata, ogni piccola
crepa della strada era una dolorosa vibrazione,e ogni tanto queste
sottili fitte che she sembrano bruciare. A segito di successivi problemi
di sciatalgia mi sono per il momento messo a riposo!
Fino ad oggi visite, tekar terapia (senza nessun esito positivo) poi antinfiammatori, e risonanza magnetica che aimeè ha dettato l'amara sentenza di minima ernia tendente alla migrazione caudale. Mi è stata prescritta l'ossigen
zono terapia, che ho già iniziato.
A proposito ringrazierei chi potesse darmi notizie su questa terapia;
specialmente (se l'ha fatta) se ci ha trovato giovamento e se
ha potuto riprendere a pedalare (questo per confortarmi un pò).
Credo che la bicicletta non è solo uno sport, ma è una filosofia di vita che matura con il tempo per diventare poi
irrinunciabile.... e dover mollare crea davvero tanto,tanto vuoto attorno! Ma non è la mia intenzione!
Un saluto a tutti " ZITTOEPEDALA"