E a volerla dire tutta, a ben vedere, anche il pericolo che qualcuno ci venga addosso da dietro, è molto, ma molto, ma molto, sopravvalutato su questo forum e su questa discussione in particolare: in rapporto al vostro numero di uscite e al numero di uscite dei vostri amici e conoscenti, quanti casi conoscete di persone che pedalavano perfettamente sulla propria destra, investite da dietro??
P.s: i maggiori pericoli nell'andare in bici sono i contatti fra ciclisti stessi in gruppo/gara, e le cadute "da solo" per errori di guida, o pessime condizioni dell'asfalto... gli incidenti con le auto causati da esse, o da entrambi ciclista e automobilista, sono per fortuna la netta minoranza.
Io, due volte. Mi spiace rovinarti la statistica
Ho un amico che anche lui ha subito la stessa sorte. In entrambi i casi colpiti dallo specchietto retrovisore, lui di un furgone. Nel mio caso una volta un furgoncino ed un'altra una macchina. Una volta sono rimasto in piedi, è stato proprio un contatto di striscio, l'altra sono finito nell'erba sul ciglio della strada, con qualche contusione ma niente di serio. Pedalavamo entrambi sulla nostra destra.
Anche per l'altra statistica che citi, degli incidenti con macchina in netta minoranza, ti devo contraddire: c'è stato un momento che ho avuto un incidente in media ogni due anni. Di questi uno in gruppo, due con macchine con varie fratture e risarcimenti; un'altro è stato per colpa mia che in mtb ero salito sul marciapiede e mi sono scontrato in un angolo con un altro pirla come me che andava anche lui sul marciapiede: ma ero giovane e un po' stupido, e non pensavo alle conseguenze. Poi due volte appunto con gli specchietti retrovisori, ed infine un'altra volta con la classica portiera aperta. Anzi, due volte, se ci aggiungo quando mi capitò che ero al liceo tornando da scuola.
In generale, a parte qualche caduta in mtb che non considero incidente, visto che non c'è stato nulla di rotto, ma considero come parte integrante del tipo di disciplina, resto dell'idea che se passi molte ore fuori in bici su strada, il vero pericolo, oltre che tu stesso, come guidi, etc., restano gli altri utenti della strada. Di cui non puoi governare le azioni, ma solo prevederle e anticiparle/schivarle. Invece gli errori di guida etc. li puoi quasi azzerare, se usi la testa. Anche l'asfalto rovinato non è un problema: ho fatto con i
copertoni da 25 qualche discesa sterrata con buche e sassi sporgenti anche grossi, e sono arrivato in fondo sano e salvo adeguando la velocità e lo stile di guida. Poi chiaro, se centri una buca in pieno sei per terra, ma è una cosa che si può evitare con un po' di attenzione. Idem andare in gruppo o fare gare: ho smesso dal 2013 di andare in gruppo, poche volte mi trovo solo con qualche amico e siamo non più di 6 o 7. In compenso faccio avanti indietro dal lavoro in bici da corsa tutti i giorni, e la cosa che mi preoccupa di più sono le auto.
Il
Garmin non ti salva dal fatto di essere investito da dietro, purtroppo, perché non lavora in prevenzione: ti avverte di una cosa che sta per accadere, cioè il sorpasso di una macchina, ma non ti dice se sarà un sorpasso azzardato o se l'autista è distratto e quindi ti centrerà in pieno. Se dovesse essere tarato per prevenire dovrebbe essere installato sulle auto (ed infatti guarda caso i dispositivi sulle auto in commercio frenano addirittura il veicolo in caso di pedoni).
Non dubito dell'utilità, magari stai pedalando in una strada di campagna un po' più stretta, tranquillo, non passano macchine da minuti, ti abbassi un attimo per allentarti la scarpa, oppure ti tiri su per stirare la schiena, muovere il collo, insomma qualsiasi cosa che senza volere ti fa cambiare traiettoria e per un attimo sei in mezzo alla carreggiata. In quel momento arriva una macchina, e tu se senti il bip puoi ancora fare qualcosa e spostarti.
Ah, e non ti ho detto della volta che in rotonda, in entrata, mi sono dovuto buttare nell'erba con tutta la bici, perché un camion con rimorchio ha pensato bene di stringermi, al punto che con le
ruote posteriori è salito addirittura sul cordolo. Più ci penso e più trovo assurdo che dobbiamo essere noi ciclisti a spendere soldi in dispositivi di sicurezza come il Garmin che comunque non fanno quello di cui abbiamo bisogno, sono dei riempitivi. Il lato sicurezza del ciclista, come del pedone, va curato dal punto di vista dei mezzi che possono causargli danno. Addirittura nel nord Europa stanno mettendo a punto delle strisce pedonali a pannelli che si sollevano a chiamata per garantire l'attraversamento e bloccare il veicolo. E noi siamo ancora qui a credere che basti una luce che fa bip a difenderci...