Da MTB a BDC - Dubbi, perplessità e chiarimenti

Luigi5.1

Pedivella
6 Giugno 2014
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Via Nirone
Salve a tutti anche io sto per acquistare una bdc e vengo dalla MTB....devo dire che la tecnica di guida un po mi spaventa.....quei mini copertoni con un'impronta piccolissima...ma non è che alla prima curva finisco a terra? Devo stare attento a qualcosa in particolare guidandola? Grazie

L'unica accortezza e non frenare in curva, punto :mrgreen:
Veramente è tale e quale, detto da uno che le possiede entrambi, solo che sulla BDC senti di più le sconnessioni stradali
 

korova

Novellino
7 Settembre 2014
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epic
altro giro altro preventivo..... BMC SLR02 montata campagnolo veloce taglia ... la più piccola. Me l'hanno montata e ci sono salito sui rulli e ho pedalato. Pipa da 11 mi pare o 10... mi fa sempre stano la 48 (o è 49 non ricordo) pensare che uno come me di 1.69 cavallo 80 debba prendere la bici più piccola.... 1500eur com'è come prezzo? io non ne ho idea...per questo chiedo a voi.. Come bici esteticamente non mi piace nulla.... Prediligo estetiche più appariscenti
 

solometallo

Apprendista Passista
20 Aprile 2012
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Viner Aeternum by Bertoletti
L'unica accortezza e non frenare in curva, punto :mrgreen:
Veramente è tale e quale, detto da uno che le possiede entrambi, solo che sulla BDC senti di più le sconnessioni stradali
Penso (spero!) che l'accortezza di non frenare in curva ce l'abbia anche in Mtb.
Comunque esistono coperture belle abbondanti anche per la Bdc dato che oramai producono di tutto...23"...25"...28"...hai voglia a ruote grasse anche su strada e se non hai velleità agonistiche io te le consiglio vivamente.
 

Astragalo

Novellino
10 Novembre 2009
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Ciao a tutti,
anche io faccio parte della categoria.
51 anni, pedalato sempre su MTB da almeno 20 - 25 anni-
Posseggo una MTB 29er con monocorona SRAM XX1.
Mi è venuta voglia, perchè mi hanno messo il tarlo, di provare il mondo della BDC.
Così fu!
Ho comprato un usato Cannondale six carbon montata 105 con la quale mi trovo molto bene.
Purtroppo sono ignorante totale del mondo della BDC e sinceramente non saprei da dove iniziare a fare domande.

Inizierei sicuramente dai pedali.
:mrgreen:

1) Vorrei continuare ad usare gli SPD però qualcuno mi ha bacchettato dicendo che non è la stessa cosa. Ma ritengo, a mio avviso, che sia molto comodo utilizzare lo stesso paio di scarpe. Sbaglio ?

2) Come si constata il consumo dei copertoncini se sono totalmente lisci ?

3) La durata della catena sarà di gran lunga superiore rispetto ad una MTB (meno usura ...).

4) Tecnica di guida sul bagnato con la bdc (meglio starsene a casa ) ?

o-o
 

rockarolla

Pignone
9 Luglio 2014
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bdc nera e rossa in acciaio; monstercross rossa e nera in acciaio; mtb front cattiva nera in acciaio
Ciao a tutti,
ho iniziato ad andare in bdc da poco, usando una Bottecchia anni '80 per ricominciare a pedalare dopo uno stop di tre mesi dovuto alla frattura del femore provocata da una caduta in mtb. Inizialmente pensavo alla bdc solo come ad un mezzo per rimettermi in forma, poi la possibilità di percorrere tantissimi km, arrivando in posti lontani ed esplorando strade e paesaggi nuovi, mi ha affascinato tantissimo. Mi sono quindi deciso a comprare qualcosa di più performante, rimanendo nel campo dell'usato dato il budget di ca. 400E e il fatto che, essendo meccanico, posso provvedere personalmente a qualsiasi manutenzione/riparazione/customizzazione.
Premetto che la mia esperienza di mtb è orientata all'escursionismo (compresi giri di più giorni, che vorrei provare a fare anche con la bdc) e al gravity, e piuttosto ricca: ho iniziato a 11 anni e ora ne ho 29, anche se ho fatto una "pausa" tra i 18 e i 24. Sono abituato a bici dalla geometria molto stabile (per intenderci: sterzo 65°, interasse 1160mm...).
Per queste ragioni, non mi interessa avere sotto le chiappe il telaio più reattivo del mondo, ma piuttosto qualcosa di comodo, più a livello di assorbimento che di posizione (mi trovo benissimo con dislivelli sella-manubrio pronunciati). Avevo inizialmente pensato all'acciaio, ma dando un'occhiata sul mercatino ho visto che il 99% dei telai in acciaio sono d'epoca o quasi. Ho però trovato alcune bici con telaio in allumino e forcella+carro in carbonio, quindi mi chiedo: le parti in carbonio servono a migliorare l'assorbimento? So che il carbonio, a seconda di come vengono disposte le fibre, può dar luogo a strutture rigidissime o flessibili; in questo caso, qual'è il compito che svolgono? oppure dipende da modello a modello?
Un'altro dubbio che ho riguarda la scelta della taglia. Nel comprare una mtb, ho sempre preferito optare per la taglia che mi va leggermente abbondante (di solito sono a cavallo tra la S e la M), così da avere un mezzo più lungo e stabile in discesa, riportando il reach a valori ottimali accorciando lo stem -solitamente tra i 30 e i 40mm. Considerando anche che l'ultima volta che ho provato la bici di un amico con stem da 90mm mi sono trovato più che malissimo, c'è qualche controindicazione ad applicare il concetto taglia grande+stem corto anche su una bdc? Finora, con la Bottecchia non ho mai tirato in discesa proprio per paura di trovarmi in difficoltà nel guidato, ma considerando la mia passione per la velocità con la nuova bici vorrei scatenarmi...
Infine, ho letto non ricordo dove che con i gruppi entry level di Shimano e Sram (rispettivamente 105 e Apex, giusto?) posso andare tranquillo, mentre con Campagnolo (Veloce? ho però visto diverse bici montate Campagnolo Xenon, senza trovare informazioni sul sito, si tratta del vecchio nome del gruppo entry level?) è meglio valutare solo quelli di gamma più alta. E' vero?

Grazie a chi vorrà rispondermi, e scusate il poema interminabile che mi è venuto fuori...
 
Ultima modifica:

Rivo Ultimo Marivo

Novellino
27 Settembre 2013
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Triban 300
Ciao, sono da molto tempo attratto dalla bdc e sono sempre indeciso se fare il grande passo o no. Attualmente ho una mtb front 26" molto modesta, ma fa tutto ciò che mi serve. Faccio circa 3-4 uscite a settimana per una trentina di km max a uscita, principalmente su sterrati e sentieri di media difficoltà, un po' di salite, un po' di discese, ecc. Velocità media molto modesta, attorno ai 13-15 km/h.
Passando alla bdc avrei anche la possibilità di uscire con gente che ho conosciuto: il problema è che loro fanno uscite da 120-150 km e la loro media in pianura è di 38-40 km/h! ...e per loro questo è andare piano!!!
Con la mia mtb ho provato a fare qualche uscita su asfalto, ma la mia media più tirata in pianura sono 28 km/h. A 40 km/h ci sono arrivato ma li ho tenuti per pochissimo, dopo ho dovuto rallentare per non rimetterci un polmone! Altra nota dolente è il chilometraggio... non c'ho provato ma non so se reggerei 120 km in una singola uscita... :|
Sono troppo scarso io? Sono troppo forti loro? Chiedergli di andare un po' più piano le prime uscite è fuori discussione: sono amatori, ma secondo me potrebbero fare il sedere quadrato a più di qualche professionista! :-O
Non vorrei trovarmi ad aver speso fior di euro e non riuscire a tenere il loro passo, perchè alla fine il motivo del passaggio alla bdc, curiosità a parte, è avere qualcuno con cui pedalare.
Cosa mi consigliate?
 

guariea

Pedivella
14 Ottobre 2013
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Tarmac S-works 2014
Ciao, sono da molto tempo attratto dalla bdc e sono sempre indeciso se fare il grande passo o no. Attualmente ho una mtb front 26" molto modesta, ma fa tutto ciò che mi serve. Faccio circa 3-4 uscite a settimana per una trentina di km max a uscita, principalmente su sterrati e sentieri di media difficoltà, un po' di salite, un po' di discese, ecc. Velocità media molto modesta, attorno ai 13-15 km/h.
Passando alla bdc avrei anche la possibilità di uscire con gente che ho conosciuto: il problema è che loro fanno uscite da 120-150 km e la loro media in pianura è di 38-40 km/h! ...e per loro questo è andare piano!!!
Con la mia mtb ho provato a fare qualche uscita su asfalto, ma la mia media più tirata in pianura sono 28 km/h. A 40 km/h ci sono arrivato ma li ho tenuti per pochissimo, dopo ho dovuto rallentare per non rimetterci un polmone! Altra nota dolente è il chilometraggio... non c'ho provato ma non so se reggerei 120 km in una singola uscita... :|
Sono troppo scarso io? Sono troppo forti loro? Chiedergli di andare un po' più piano le prime uscite è fuori discussione: sono amatori, ma secondo me potrebbero fare il sedere quadrato a più di qualche professionista! :-O
Non vorrei trovarmi ad aver speso fior di euro e non riuscire a tenere il loro passo, perchè alla fine il motivo del passaggio alla bdc, curiosità a parte, è avere qualcuno con cui pedalare.
Cosa mi consigliate?

Fatti la BdC ugualmente , migliori la prestazione pian piano e scopri che fare entrambe è bellissimo.
Non puoi pretendere di fare subito i 100/120 km ai 38/40 però calcola che se i tuoi amici vanno via in gruppo la media è un'altra cosa che andare da soli.
Poi se sono amici rallenteranno le prime volte oppure tu farai solo i primi 50km in compagnia.
Comunque credimi che avere la possibilità di fare sia MTB che bdc è una gran cosa !!!





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Rivo Ultimo Marivo

Novellino
27 Settembre 2013
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Triban 300
Un'altra cosa che volevo chiedere è: vi fa male il collo andando in bdc? La posizione in sella della bdc prevede una sella molto più alta del manubrio. Vedo gente col tronco quasi parallelo al terreno e il collo di conseguenza deve stare molto piegato per poter guardare abbastanza lontano sulla strada. Senza contare le gambe poi, non vi fanno male i muscoli a pedalare stando piegati a 90? La posizione in mtb mi sembra di gran lunga più confortevole...
 

L S

Novellino
1 Novembre 2012
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Padova
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Faggin
Un'altra cosa che volevo chiedere è: vi fa male il collo andando in bdc? La posizione in sella della bdc prevede una sella molto più alta del manubrio. Vedo gente col tronco quasi parallelo al terreno e il collo di conseguenza deve stare molto piegato per poter guardare abbastanza lontano sulla strada. Senza contare le gambe poi, non vi fanno male i muscoli a pedalare stando piegati a 90? La posizione in mtb mi sembra di gran lunga più confortevole...

Ciao,

le stesse considerazioni le facevo io (3 ernie: 2 lombari ed una cervicale...), ho rischiato ( per carità mi tengo in forma) e la bdc mi ha dato solo benefici in termini di rilassamento ed flessibilità della schiena.
Il grosso vantaggio ( a mio parere ) è che i pesi sulla bdc sono "equilibrati" e non gravano solo sulla parte posteriore (leggesi:fondo sella, bacino, zona lombare della schiena). Con il tempo la tua schiena si adatta (attenzione che bisogna comunque tenere una posizione rilassata), io sono partito con una posizione molto "alta" recentemente sono andato a farmi "rimettere" in sella ed mi hanno messo quasi in orizzontale, dopo un migliaio di km mi sento già corto e presto dovrò allungare la pipa manubrio.
tieni presente che questa è la mia personale esperienza e le mie considerazioni ( e non sono un medico ) ma è una cosa molto comune
 

L S

Novellino
1 Novembre 2012
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Ciao a tutti,
ho iniziato ad andare in bdc da poco, usando una Bottecchia anni '80 per ricominciare a pedalare dopo uno stop di tre mesi dovuto alla frattura del femore provocata da una caduta in mtb. Inizialmente pensavo alla bdc solo come ad un mezzo per rimettermi in forma, poi la possibilità di percorrere tantissimi km, arrivando in posti lontani ed esplorando strade e paesaggi nuovi, mi ha affascinato tantissimo. Mi sono quindi deciso a comprare qualcosa di più performante, rimanendo nel campo dell'usato dato il budget di ca. 400E e il fatto che, essendo meccanico, posso provvedere personalmente a qualsiasi manutenzione/riparazione/customizzazione.
Premetto che la mia esperienza di mtb è orientata all'escursionismo (compresi giri di più giorni, che vorrei provare a fare anche con la bdc) e al gravity, e piuttosto ricca: ho iniziato a 11 anni e ora ne ho 29, anche se ho fatto una "pausa" tra i 18 e i 24. Sono abituato a bici dalla geometria molto stabile (per intenderci: sterzo 65°, interasse 1160mm...).
Per queste ragioni, non mi interessa avere sotto le chiappe il telaio più reattivo del mondo, ma piuttosto qualcosa di comodo, più a livello di assorbimento che di posizione (mi trovo benissimo con dislivelli sella-manubrio pronunciati). Avevo inizialmente pensato all'acciaio, ma dando un'occhiata sul mercatino ho visto che il 99% dei telai in acciaio sono d'epoca o quasi. Ho però trovato alcune bici con telaio in allumino e forcella+carro in carbonio, quindi mi chiedo: le parti in carbonio servono a migliorare l'assorbimento? So che il carbonio, a seconda di come vengono disposte le fibre, può dar luogo a strutture rigidissime o flessibili; in questo caso, qual'è il compito che svolgono? oppure dipende da modello a modello?
Un'altro dubbio che ho riguarda la scelta della taglia. Nel comprare una mtb, ho sempre preferito optare per la taglia che mi va leggermente abbondante (di solito sono a cavallo tra la S e la M), così da avere un mezzo più lungo e stabile in discesa, riportando il reach a valori ottimali accorciando lo stem -solitamente tra i 30 e i 40mm. Considerando anche che l'ultima volta che ho provato la bici di un amico con stem da 90mm mi sono trovato più che malissimo, c'è qualche controindicazione ad applicare il concetto taglia grande+stem corto anche su una bdc? Finora, con la Bottecchia non ho mai tirato in discesa proprio per paura di trovarmi in difficoltà nel guidato, ma considerando la mia passione per la velocità con la nuova bici vorrei scatenarmi...
Infine, ho letto non ricordo dove che con i gruppi entry level di Shimano e Sram (rispettivamente 105 e Apex, giusto?) posso andare tranquillo, mentre con Campagnolo (Veloce? ho però visto diverse bici montate Campagnolo Xenon, senza trovare informazioni sul sito, si tratta del vecchio nome del gruppo entry level?) è meglio valutare solo quelli di gamma più alta. E' vero?

Grazie a chi vorrà rispondermi, e scusate il poema interminabile che mi è venuto fuori...

Il budget è molto basso.
Il carro in carbonio serve a migliorare il confort.
Non sta sognarti di prendere una bici una taglia più grande con uno stem più corto.
Lo Xenon era l'entry level, adesso lo usano come gruppo per i montaggi base (vedi miche ) non è male è robusto economico e non particolarmente delicato.
Il vecchio campagnolo veloce era un gradino superiore al 105 ( prima che questo diventasse a 11v) ed al apex, grossi problemi non dovrebbe averne : alla fine dipende uno come li usa (io sono riuscito a starare un 105) e da che meccanico li tara
 

rockarolla

Pignone
9 Luglio 2014
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bdc nera e rossa in acciaio; monstercross rossa e nera in acciaio; mtb front cattiva nera in acciaio
Il budget è molto basso.
Il carro in carbonio serve a migliorare il confort.
Non sta sognarti di prendere una bici una taglia più grande con uno stem più corto.
Lo Xenon era l'entry level, adesso lo usano come gruppo per i montaggi base (vedi miche ) non è male è robusto economico e non particolarmente delicato.
Il vecchio campagnolo veloce era un gradino superiore al 105 ( prima che questo diventasse a 11v) ed al apex, grossi problemi non dovrebbe averne : alla fine dipende uno come li usa (io sono riuscito a starare un 105) e da che meccanico li tara

Grazie della risposta.
E' vero che il budget è basso, ma essere meccanico (pur se al 90% di bici da città) ti facilita le cose...:mrgreen:

Alla fine ho optato per allestire con componenti usati un vecchio Daccordi da restaurare che avevo in magazzino (l'avevo preso come base nel caso qualcuno mi avesse commissionato una fixed), dato che comunque mi piace molto il feeling dell'acciaio. Così, con poca spesa (grazie anche ad un'occasione per il gruppo, Sram Force '06, a un prezzo direi trascurabile), mi sto assemblando un mezzo decentemente performante e leggero (8,6kg) considerando la spesa addirittura circa dimezzata rispetto al budget iniziale, robusto e in grado di affrontare comodamente lunghe distanze e pure un po' di strade bianche, e su cui sperimentare senza troppi patemi. La Bottecchia la tengo così com'è, usandola come bici da città.

Per ora l'ho allestito con gruppo appunto Force completo con compact e varie possibilità di cassetta (ho un sacco di pignoni singoli) da 11-21 a 12-32, ruote Mavic Ksyrium Elite anch'esse acquistate a prezzo irrisorio, Schwalbe Durano 28c/25c ant./post. per potermi avventurare anche dove finisce l'asfalto, manubrio Salsa Cowbell 3 compact con drop leggermente inclinati (12°) verso l'esterno per maggior comfort e controllo in presa bassa. La taglia è giusta, o meglio 10mm ca. più lunga di OV (compromesso comunque necessario dato il mio cavallo alto in rapporto alla statura, poi quel telaio avevo...), e l'attacco per ora un 90mm.

In fututro voglio sperimentare un po' di cose: latticizzare i copertoni; prendermi una seconda forca per freni long-reach così da poter montare copertoncini da cx se prevedo di fare molte strade bianche (aprirebbe anche un po' l'angolo di sterzo, altra cosa interessante da sperimentare); provare ad usare stem progressivamente più corti, così da avere un'idea chiara di come questo componente influisca sulla guidabilità di una bdc; provare una rapportatura ant. 48/32 o 46/32 per i viaggi, usando una vecchia guarnitura Xt octalink bcd 104 che ho in officina e ripristinando la corretta linea catena giocando con la larghezza dell'asse del bb; provare una soluzione monocorona (44 o 42t + 11-36) perchè la adoro e sono curioso, anche se capisco pure da solo che non va molto d'accordo con le esigenze di rapporti ravvicinati tipiche della strada.

Ah, un'ultima cosa: perchè "Non sta sognarti di prendere una bici una taglia più grande con uno stem più corto."? Nonostante abbia chiesto e richiesto, nessuno è riuscito a darmi una risposta convincente;nonzo%, a parte qualche dubbio sulla guidabilità ad alte velocità. Faccio presente che, mantenendo altezza sella, arretramento sella e dislivello sella-manubrio invariati, a livello di posizione in sella nulla cambia tra una bici con OV 530mm+stem 100mm e una con OV 550mm+stem 80mm, sono solo asse di sterzo e ruota ant. a shiftare di 20mm.
 
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Novellino
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Grazie della risposta.
E' vero che il budget è basso, ma essere meccanico (pur se al 90% di bici da città) ti facilita le cose...:mrgreen:

Alla fine ho optato per allestire con componenti usati un vecchio Daccordi da restaurare che avevo in magazzino (l'avevo preso come base nel caso qualcuno mi avesse commissionato una fixed), dato che comunque mi piace molto il feeling dell'acciaio. Così, con poca spesa (grazie anche ad un'occasione per il gruppo, Sram Force '06, a un prezzo direi trascurabile), mi sto assemblando un mezzo decentemente performante e leggero (8,6kg) considerando la spesa addirittura circa dimezzata rispetto al budget iniziale, robusto e in grado di affrontare comodamente lunghe distanze e pure un po' di strade bianche, e su cui sperimentare senza troppi patemi. La Bottecchia la tengo così com'è, usandola come bici da città.

Per ora l'ho allestito con gruppo appunto Force completo con compact e varie possibilità di cassetta (ho un sacco di pignoni singoli) da 11-21 a 12-32, ruote Mavic Ksyrium Elite anch'esse acquistate a prezzo irrisorio, Schwalbe Durano 28c/25c ant./post. per potermi avventurare anche dove finisce l'asfalto, manubrio Salsa Cowbell 3 compact con drop leggermente inclinati (12°) verso l'esterno per maggior comfort e controllo in presa bassa. La taglia è giusta, o meglio 10mm ca. più lunga di OV (compromesso comunque necessario dato il mio cavallo alto in rapporto alla statura, poi quel telaio avevo...), e l'attacco per ora un 90mm.

In fututro voglio sperimentare un po' di cose: latticizzare i copertoni; prendermi una seconda forca per freni long-reach così da poter montare copertoncini da cx se prevedo di fare molte strade bianche (aprirebbe anche un po' l'angolo di sterzo, altra cosa interessante da sperimentare); provare ad usare stem progressivamente più corti, così da avere un'idea chiara di come questo componente influisca sulla guidabilità di una bdc; provare una rapportatura ant. 48/32 o 46/32 per i viaggi, usando una vecchia guarnitura Xt octalink bcd 104 che ho in officina e ripristinando la corretta linea catena giocando con la larghezza dell'asse del bb; provare una soluzione monocorona (44 o 42t + 11-36) perchè la adoro e sono curioso, anche se capisco pure da solo che non va molto d'accordo con le esigenze di rapporti ravvicinati tipiche della strada.

Ah, un'ultima cosa: perchè "Non sta sognarti di prendere una bici una taglia più grande con uno stem più corto."? Nonostante abbia chiesto e richiesto, nessuno è riuscito a darmi una risposta convincente;nonzo%, a parte qualche dubbio sulla guidabilità ad alte velocità. Faccio presente che, mantenendo altezza sella, arretramento sella e dislivello sella-manubrio invariati, a livello di posizione in sella nulla cambia tra una bici con OV 530mm+stem 100mm e una con OV 550mm+stem 80mm, sono solo asse di sterzo e ruota ant. a shiftare di 20mm.

bel progetto (avevo inteso che tu volessi partire da zero comprandoti una bdc ) posta una foto quando finisci. Di sicuro essere meccanico risparmi i 50 euro di montaggio della bici.
Il motivo del perchè usare uno stem più corto lo hai già scritto te, allo stesso modo sono da evitare gli stem lunghi come i professionisti.
Buon Lavoro
Luca
 

rockarolla

Pignone
9 Luglio 2014
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bdc nera e rossa in acciaio; monstercross rossa e nera in acciaio; mtb front cattiva nera in acciaio
Grazie.
Inizialmente pensavo di comprare una bdc usata più recente, ma col tempo mi sto pian piano chiarendo l'utilizzo che intendo fare della bdc e come ottenerlo e ho rivalutato le potenzialità di quel telaio. In effetti, pur se più che datato (forse proprio grazie a questo), è un gran bel pezzo di ferro, e si riesce a riadattarlo in varie salse molto più delle ultraspecializzate bici moderne (l'unico vero e proprio contro è il peso, che sfiora i 2kg+750g forcella). Per questi motivi, e anche per l'investimento limitato, è un'ottima base per sperimentare un po' e chiarirmi le idee meglio ancora.

Peccato solo che la verniciatura originale sia rovinatissima e sia stato obbligato a riverniciarla. Perde un po' del fascino vintage...

Quando l'avrò finita posterò certamente delle foto! Non manca molto, devo solo passare l'ultima mano di vernice+trasparente e assemblarla.

P.S.: non ho risparmiato solo sul montaggio, ma anche su riverniciatura e diversi componenti tra quelli che avevo da parte io e fondi di magazzino di colleghi e amici!
 

rockarolla

Pignone
9 Luglio 2014
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bdc nera e rossa in acciaio; monstercross rossa e nera in acciaio; mtb front cattiva nera in acciaio
Il motivo del perchè usare uno stem più corto lo hai già scritto te, allo stesso modo sono da evitare gli stem lunghi come i professionisti.

Dici dei dubbi sulla guidabilità ad alte velocità? La mia esperienza in mtb m'insegna pressappoco il contrario, ovvero che uno stem più corto rende sì lo sterzo più sensibile, ma anche più sincero. Intendo dire che uno stem lungo tende a facilitare il mantenimento di una traiettoria rettilinea o di curvatura ampia e costante (le mani ben davanti all'asse di sterzo "tirano" lo sterzo stesso simmetricamente da entrambi i lati, sommandosi alla tendenza del momento controbilanciante a raddrizzare la ruota), ma come si forza questa tendenza sterzando più bruscamente l'effetto è inverso, di instabilità, fino a rischiare di chiudere. Lo stem più corto si comporta in maniera più gestibile proprio nei cambiamenti di traiettoria rapidi, con reazioni più dolci e lineari man mano che si varia il raggio di sterzata, perdendo un po' di stabilità solo sul dritto e nei movimenti di sterzo più lenti. Spero di essermi spiegato...
Le obiezioni che mi erano state fatte a tale proposito sono che l'impostazione della bdc è completamente diversa da quella della mtb, a partire dalla distribuzione dei pesi (in una mtb il carico sull'avantreno in posizione seduta è minore dunque riduce l'effetto stabilizzante delle "mani avanti" accentuando la nervosità nei movimenti rapidi), ma in partcolar modo per via dell'angolo di sterzo più chiuso e del manubrio più stretto, che diminuiscono la controllabilità e richiedono qualche altro modo per recuperarla. A questo va aggiunto che raramente su strada di affrontano cambi di direzione così repentini e raggi di sterzata così stretti da mettere in luce la già citata nervosità dello stem lungo.

Sebbene tutto questo abbia senso, non sono ancora convinto del tutto. L'influenza degli stili di guida e delle abitudini personali, nel mio caso l'abitudine a entrare in curva tardi e in maniera decisa e la dis-abitudine ad un comportamento variabile (a seconda di quanto e come si manovra) è determinante. E' vero che ormai è un po' che vado in bdc e sto imparando a capirne il comportamento e a guidarla in maniera consona, ma il mio stile di base rimarrà sempre influenzato in qualche misura da quasi 15 anni di mtb.
Inoltre ho scelto un manubrio particolare (Salsa Cowbell 3), i cui drop inclinati verso l'esterno lo rendono più largo in presa bassa (da 440 e 520mm), migliorando il controllo e mitigando la minore stabilità sul dritto etc. dovuta a uno stem più corto. Senza considerare che ho intenzione di utilizzare questa bici anche su strade bianche e sterrati scorrevoli, dove la prevedibilità anche su scarti imprevisti (perdite di aderenza, correzioni...) diventa più importante della tendenza al raddrizzamento della ruota.

Insomma mi pare valga la pena sperimentare un po'. Sicuramente affinare qualcosa costantemente per decenni e decenni, come nel caso dell'impostazione della bdc, è una tattica ben valida. Questo però non vuol dire che i risultati migliori si ottengano sempre e solo sul lungo periodo con piccoli e continui miglioramenti; a volte qualcosa di nuovo, una brusca divagazione dalla strada tracciata, può portare risultati sorprendenti. Forse non è questo il caso, ma io sono di carattere curioso...

P.S: per quale diamine di motivo i pro usano stem più lunghi? Se è per stare più allungati, non potrebbero passare direttamente alla taglia sopra? Tanto le bdc sono prodotte in numerose taglie ravvicinate, quindi anche usando uno stem da 100mm sulla taglia sopra -al posto di uno da 130mm su quella teoricamente corretta- si rientra comunque nei canoni di lunghezza "classici". Come sulle bici da crono che a parità di taglia hanno OV e reach più lunghi...
 
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Novellino
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Dici dei dubbi sulla guidabilità ad alte velocità? La mia esperienza in mtb m'insegna pressappoco il contrario, ovvero che uno stem più corto rende sì lo sterzo più sensibile, ma anche più sincero. Intendo dire che uno stem lungo tende a facilitare il mantenimento di una traiettoria rettilinea o di curvatura ampia e costante (le mani ben davanti all'asse di sterzo "tirano" lo sterzo stesso simmetricamente da entrambi i lati, sommandosi alla tendenza del momento controbilanciante a raddrizzare la ruota), ma come si forza questa tendenza sterzando più bruscamente l'effetto è inverso, di instabilità, fino a rischiare di chiudere. Lo stem più corto si comporta in maniera più gestibile proprio nei cambiamenti di traiettoria rapidi, con reazioni più dolci e lineari man mano che si varia il raggio di sterzata, perdendo un po' di stabilità solo sul dritto e nei movimenti di sterzo più lenti. Spero di essermi spiegato...
Le obiezioni che mi erano state fatte a tale proposito sono che l'impostazione della bdc è completamente diversa da quella della mtb, a partire dalla distribuzione dei pesi (in una mtb il carico sull'avantreno in posizione seduta è minore dunque riduce l'effetto stabilizzante delle "mani avanti" accentuando la nervosità nei movimenti rapidi), ma in partcolar modo per via dell'angolo di sterzo più chiuso e del manubrio più stretto, che diminuiscono la controllabilità e richiedono qualche altro modo per recuperarla. A questo va aggiunto che raramente su strada di affrontano cambi di direzione così repentini e raggi di sterzata così stretti da mettere in luce la già citata nervosità dello stem lungo.

Sebbene tutto questo abbia senso, non sono ancora convinto del tutto. L'influenza degli stili di guida e delle abitudini personali, nel mio caso l'abitudine a entrare in curva tardi e in maniera decisa e la dis-abitudine ad un comportamento variabile (a seconda di quanto e come si manovra) è determinante. E' vero che ormai è un po' che vado in bdc e sto imparando a capirne il comportamento e a guidarla in maniera consona, ma il mio stile di base rimarrà sempre influenzato in qualche misura da quasi 15 anni di mtb.
Inoltre ho scelto un manubrio particolare (Salsa Cowbell 3), i cui drop inclinati verso l'esterno lo rendono più largo in presa bassa (da 440 e 520mm), migliorando il controllo e mitigando la minore stabilità sul dritto etc. dovuta a uno stem più corto. Senza considerare che ho intenzione di utilizzare questa bici anche su strade bianche e sterrati scorrevoli, dove la prevedibilità anche su scarti imprevisti (perdite di aderenza, correzioni...) diventa più importante della tendenza al raddrizzamento della ruota.

Insomma mi pare valga la pena sperimentare un po'. Sicuramente affinare qualcosa costantemente per decenni e decenni, come nel caso dell'impostazione della bdc, è una tattica ben valida. Questo però non vuol dire che i risultati migliori si ottengano sempre e solo sul lungo periodo con piccoli e continui miglioramenti; a volte qualcosa di nuovo, una brusca divagazione dalla strada tracciata, può portare risultati sorprendenti. Forse non è questo il caso, ma io sono di carattere curioso...

P.S: per quale diamine di motivo i pro usano stem più lunghi? Se è per stare più allungati, non potrebbero passare direttamente alla taglia sopra? Tanto le bdc sono prodotte in numerose taglie ravvicinate, quindi anche usando uno stem da 100mm sulla taglia sopra -al posto di uno da 130mm su quella teoricamente corretta- si rientra comunque nei canoni di lunghezza "classici". Come sulle bici da crono che a parità di taglia hanno OV e reach più lunghi...

Hai detto bene che strada e mtb sono fatte per due scopi diversi, ricordati per quanto ricorda la curva che sei sopra a due copertoni da 23 (o 25-28) mm e non più da mtb (io sulla mtb avevo cmq coperture molto strette). Che dovrai limare un po lo stile da mtb se non vuoi finire dritto o per terra ( un po ti rimane).
Per quanto riguarda i prof: da quanto ho capito io (quindi non garantisco niente) utilizzano una bici di una taglia più piccola con fuori sella e stem allungati in modo da avere un telaio più reattivo (con lo stampaggio del carbonio non è che puoi fare tutte ste modifiche alle bici). Tieni presente che hanno una ottima flessibilità della schiena (lavorano molto in palestra, pilates, sono in bici da quando erano in fasce...) e che sanno guidare molto bene le bici.
Guarda l'articolo sulla bici di Cavendish, lui è alto 175 c.a. ed usa una taglia 49... io sono 176 e uso un orrizontale di 545 con stem da 110 che dovrò allungare un pochino probabilmente.
http://roadcyclinguk.com/gear/pro-b...alized-s-works-venge.html#O6CXarbmhWoRtp9Z.97
 

rockarolla

Pignone
9 Luglio 2014
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bdc nera e rossa in acciaio; monstercross rossa e nera in acciaio; mtb front cattiva nera in acciaio
[[...]ricordati per quanto ricorda la curva che sei sopra a due copertoni da 23 (o 25-28) mm e non più da mtb (io sulla mtb avevo cmq coperture molto strette). Che dovrai limare un po lo stile da mtb se non vuoi finire dritto o per terra ( un po ti rimane).[...]

Ah giusto, ecco un'altro dettaglio che non avevo considerato! Non che non avessi già capito in che modo il comportamento del pneumatico ant. da 28mm della mia bdc differisse da quello da 58 della mtb, ma non avevo pensato a questa interazione. Si somma all'angolo di sterzo chiuso e al manubrio stretto (un po' meno nel mio caso, ma 520mm non sono paragonabili nè ai 760 di quello che ho sulla mtb e nè ai 600-620mm di un manubrio da Xc...). E se singolarmente nessuno di essi mi pare sufficiente a rendere la bdc troppo reattiva per essere gestibile con uno stem corto, mettendoli insieme inizia a tornarmi. Cercherò di fare l'abitudine anche a questo!
Comunque sia non ho mai pensato di scendere ai valori di una mtb gravity -30/50mm-, ma di ridurre progressivamente a step di 10mm fino ad un minimo di 60mm, per poter capire vantaggi e svantaggi e trovare il compromesso migliore. E se la guidabilità per me migliore la ottenessi con uno stem 20 o più mm più corto dell'attuale, valuterei l'idea di cambiare telaio con uno più lungo per non incorrere in problemi di postura.

Riguardo al discorso pro e taglia, non intendi dire che cercano un telaio nervoso nella guida, ma uno scattante -insomma più che reattivo rigido-, giusto? C'avevo pure pensato, ma mi sembra assurdo accettare enormi svantaggi a livello stabilità quando l'Uci impone un peso minimo ampiamente superiore a quello che si può ottenere se non si bada a spese e quindi recuperare rigidezza rinforzando strategicamente il telaio non comporta nessun reale aggravio di peso...
 

L S

Novellino
1 Novembre 2012
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A mio avviso prova con misure standard ( stem, pedivelle,fuorisella,..) e poi adattati come ti trovi meglio te (aggiungo che se cadi in strada ci sono anche le macchine, nelle mie prime esperienze in bdc ho rischiato di fare da stemmino a molte macchine). Il miglior test è la prova, ti conviene farti un percorso su strade in discesa ( strada larga dove non devi fare tanta attenzione a buche e cosi via) con tornarnti e curve di vario genere e vedere al differenza. Tieni presente che nel caso tu utilizzi pedalli a sgancio rapido il tempo che tu passi in posizione statica è maggiore rispetto allla MTB ( dove fai parecchio fuorisella) e quindi una non perfetta posizione del corpo può portare a infortuni a schiena, polsi, ginocchia, anche....
Per quanto riguarda i prof. dovrebbe esistere un regolamento UCI per il quale le bdc devono essere omologate e uguali a quelle presenti sul mercato, Peccato che i prof abbiano bisogno di telai performanti (si dice che un prof medio ne spacchi qualcuno all'anno...). DI SICURO ESISTE QUALCUNO DI PIU ESPERTO, per me devono adattarsi ad un compromesso dovuto ad un marketing esasperato.
Se curiosi su quel sito che ti ho mandato vedrai che i velocisti hanno telai estremamente piccoli mentre gente come Nibali o Contador hanno telai di una misura in meno. Sinceramente sarei curioso di saperne un po di più.
p.s. tempo fa ho visto una bici come quella che volevi farti te, con la piega "aperta", mi pare fosse una surley.

Ah giusto, ecco un'altro dettaglio che non avevo considerato! Non che non avessi già capito in che modo il comportamento del pneumatico ant. da 28mm della mia bdc differisse da quello da 58 della mtb, ma non avevo pensato a questa interazione. Si somma all'angolo di sterzo chiuso e al manubrio stretto (un po' meno nel mio caso, ma 520mm non sono paragonabili nè ai 760 di quello che ho sulla mtb e nè ai 600-620mm di un manubrio da Xc...). E se singolarmente nessuno di essi mi pare sufficiente a rendere la bdc troppo reattiva per essere gestibile con uno stem corto, mettendoli insieme inizia a tornarmi. Cercherò di fare l'abitudine anche a questo!
Comunque sia non ho mai pensato di scendere ai valori di una mtb gravity -30/50mm-, ma di ridurre progressivamente a step di 10mm fino ad un minimo di 60mm, per poter capire vantaggi e svantaggi e trovare il compromesso migliore. E se la guidabilità per me migliore la ottenessi con uno stem 20 o più mm più corto dell'attuale, valuterei l'idea di cambiare telaio con uno più lungo per non incorrere in problemi di postura.

Riguardo al discorso pro e taglia, non intendi dire che cercano un telaio nervoso nella guida, ma uno scattante -insomma più che reattivo rigido-, giusto? C'avevo pure pensato, ma mi sembra assurdo accettare enormi svantaggi a livello stabilità quando l'Uci impone un peso minimo ampiamente superiore a quello che si può ottenere se non si bada a spese e quindi recuperare rigidezza rinforzando strategicamente il telaio non comporta nessun reale aggravio di peso...