Storia David Moncoutié, un solitario nell'epoca maledetta del doping

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samuelgol

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Si ma guardi solo i risultati. E questo spesso non dice molto sulla "professionalità" di un ciclista........
Certo. Il professionismo in un mestiere qualsiasi è guardare il risultato...con tutti i modi leciti, lo ribadisco. Ognuno poi è libero di rendere all'x% delle proprie possibilità anzichè al 100%. Ma per me spreca un dono.
p.s. il risultato può essere anche il gregario che si guadagna la pagnotta, non avendo i mezzi per vincere. Come ho detto, il mix del campione è talento+determinazione feroce. Se manca una o l'altra, tanto più ne manca una o entrambe, tanto meno ottieni.
 
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charlietrotter

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La visione del "metto pettorale e muoio al traguardo" la vedo molto più una cosa da amatori suonati di mezza età sinceramente.

ps
o motociclisti amatori da pista

Parole Sante!
 

samuelgol

Flughafenwächter
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Il che presuppone che alla fine il risultato sia la prova del talento ed il non risultato la prova del talento sprecato. ......
Non necessariamente. Il non risultato, può anche essere minor talento. Lo ho detto, per il top ci vuole il mix fra le due cose, talento e determinazione. Gattuso si impegna come Ronaldo, ma più di quello non può dare......Chapeu anche a Gattuso, ad arrivarci ai suoi livelli....ma chapeau a lui, non a Cassano (che il mondiale non lo ha vinto perchè non convocato e Gattuso si, e le Champions non le ha vinte e Gattuso si).
 

Ser pecora

Diretur
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dove capita
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Non necessariamente. Il non risultato, può anche essere minor talento.


O la sfiga....chissà...Bartali senza una guerra mondiale chissà cosa avrebbe vinto...
O Moncoutié senza doping, ma capisco che questo sia inaccettabile per chi guarda solo i risultati.

Ps
Che ai tempi di Bartali non ci fosse il professionismo è da ban...
 
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samuelgol

Flughafenwächter
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
O la sfiga....chissà...Bartali senza una guerra mondiale chissà cosa avrebbe vinto...........
Certo. Anche la componente fortuna/sfortuna influisce.....
.........
O Moncoutié senza doping, ma capisco che questo sia inaccettabile per chi guarda solo i risultati........
Mi sembrava di aver chiarito, ribadendolo più volte, che parlavo di tutti i mezzi leciti (grinta, determinazione, applicazione), non dell'ottenimento del risultato in spregio delle regole. Rileggi cosa "contesto" a Moncutie.....non mi pare di aver scritto, fesso perchè non si dopava come gli altri.
 

pilade66

Pedivella
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Italiana, americane, svizzera.
Mi è piaciuta molto questa storia, e da quanto ho letto mi piace pure questo atleta. Non sarà stato un grande campione, ma un uomo che ha svolto con onestà il suo lavoro, ha amato il ciclismo ed a quanto ho capito lo ama ancora, che non si è fatto intimidire dai gangster dell’epoca facendo giustamente un passo indietro. Ogni squadra di ciclismo è fatta si dai capitani e dai campioni, ma anche da atleti che con serietà compiono il loro lavoro. Semplicemente.
 
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mescal

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7 Settembre 2008
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quelle che non usa Peggio
Questa è la tua idea del professionismo.
Sono persone, mica sono fatti tutti con lo stampino come i burattini...
Di gente che ha paura in discesa, che non ha voglia di fare bagarre per tenere la testa del gruppo, etc.. ce n'è sempre stata e ce n'è.
Ci sono fior di campioni che secondo il tuo metro sarebbero "non professionisti".
Scusami. Ok sono persone, ma non persone comuni. Sono professionisti. Fanno un lavoro e devono sputare il sangue per farlo al meglio, non in modo naif. Non so chi siano questi campioni naif a cui alludi, ma sono pronto a scommettere che con una visione "seria" avrebbero reso e vinto ben di più. Doping a parte (che non è poco ma non era tutto), io sono per la visione che il professionismo, va interpretato alla LA, non alla Pozzato. Se preferisci che sia una mia opinione ok......ma il migliore di tutti aveva questa visione, comunque, e non a caso lo chiamavano Il Cannibale. Senza questa visione, pur col suo gran motore, avrebbe vinto molto ma molto meno e non sarebbe stato il migliore di ogni epoca.
Se non ricordo male, Sastre era uno che stava in fondo al gruppo, generalmente.
 

faberfortunae

Scalatore
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sempre una in meno...
Il lato "umano " dello sportivo professionista lo avvicina allo sportivo amatore.
Le paure, le deroghe alle compliance etiche gli strappi disciplinari e le debolezze mentali sono generalmente mal tollerate nei posti di lavoro comuni. Figuriamoci nel settore sportivo dove la performance è direttamente condizionata dalla stretta osservanza di tutti questi parametri. Figuriamoci nel ciclismo dove si sa, non si può inventare nulla...
Un conto è la simpatia istintiva, la vicinanza, l'affinità per il corridore (io per primo l'ho provata nella lettura del ritratto) altro è la valutazione di professionalità che tu dai ad un corridore professionista che in fin dei conti si comporta come un amatore alle prime armi (mantellina da fermo, freni tirati in discesa). Imho
 

golias

Factotum :-)
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mia
altro è la valutazione di professionalità che tu dai ad un corridore professionista che in fin dei conti si comporta come un amatore alle prime armi (mantellina da fermo, freni tirati in discesa). Imho
Non credo fosse una costante del tizio in questione.. sono/sarei più propenso a pensare che facesse le dovuto riflessioni: se mi ammalo domani o dopodomani sono a letto idem se mi fracasso le ossa e visto che mi piace partecipare meglio prevenire che curare anche a fronte di qualche rinuncia e ripeto.. non credo lo facesse ad ogni gara ma probabilmente ponderava a differenza di altri che vanno con: costi quel che costi !!
 

pensopositivo

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samuelgol

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24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
La sigaretta rilassa il fumatore nel senso che va a colmare la sua ansia da astinenza di nicotina.
Come correttamente scritto proprio nell' articolo che hai linkato, fra l' altro.
Quindi, in questo senso, è corretto dire che Bartali fumava... per rilassarsi.
L'ansia da astinenza, ce la ha il fumatore incallito, cui la nicotina dà dipendenza. Non è un effetto rilassante, bensì normalizzante di uno squilibrio creato da una dipendenza. Lì c'è scritto quello.
Non credo fosse il caso di Bartali, viceversa non si parla di sigaretta pregara ma di vizio patologico. Se poi vogliam far passare che un vizio patologico è accettabile per un professionista sportivo va bene....giusto per spirito di contraddizione però, non perchè ciò abbia un senso logico, medico o scientifico.
Le sostanze rilassanti sono altre, tra cui la citata cannabis.(ovvio non solo quella).
 

jan80

Ammiraglia
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Colnago
Agonista non vuol dire necessariamente dopato. Riguardo a Moncutie, ammesso che in effetti fosse pulito, non è che solo per questo intendesse il ciclismo come va inteso...non certo quello professionistico almeno. Aver paura della discesa, attardarsi a mettere la mantellina, stare nelle posizioni defilate del gruppo, spesso le più pericolose (salvo le volate), spesso le più dispendiose in caso di elastici, strappi, ventagli, cadute, non è nulla a che fare col professionismo, che è ricerca del miglior risultato possibile, se non con tutti i mezzi in assoluto, almeno con tutti i mezzi leciti.
la guida del mezzo non puo' essere poca professionalita'......un Savoldelli nasce con quelle doti come un Ivan Basso o Zakarin pure......ma non e' che non vogliono rischiare,non sanno guidare,la mancanza di professionalita' e' nell'alimentazione e dedizione alla fatica o allenamento.
 

bianco222

Scalatore
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Olmo ZeroTre Disc
Ma alla fine fare il ciclista professionista è un lavoro, così come fare il panettiere. Alcuni panettieri fanno un pane buonissimo, lavorano 14 ore al giorno sabato e domenica compresi e dopo anni di sacrifici aprono una catena di panetteria che gli frutta milioni.
Altri fanno un pane altrettanto buono ma tutti i pomeriggi tengono chiuso (e vanno in bici!) e chiudono anche la domenica (c'è la granfondo!). Non avranno mai un impero del pane ma scambiano tutte le mattine due chiacchiere con la signora di turno e hanno più tempo per figli e bici.

Moncutie appartiene ai secondi. Ognuno poi è libero di farsi piacere di più i primi o i secondi.
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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sempre una in meno...
Non credo fosse una costante del tizio in questione.. sono/sarei più propenso a pensare che facesse le dovuto riflessioni: se mi ammalo domani o dopodomani sono a letto idem se mi fracasso le ossa e visto che mi piace partecipare meglio prevenire che curare anche a fronte di qualche rinuncia e ripeto.. non credo lo facesse ad ogni gara ma probabilmente ponderava a differenza di altri che vanno con: costi quel che costi !!
Sì ma la.mantellina devi imparare ad indossarla pedalando per non perdere le ruote, i freni devi mollarli e prenderti rischi perché è parte integrante del tuo lavoro. C'è gente che ti paga per farlo e questo si aspetta da te. Non siamo alla scampagnata tra amici, ma al Tour. Ripeto, un conto è la simpatia, un conto è la valutazione di capacità di un professionista... Sono due profili diversi, non parametrabili esclusivamente e necessariamente al risultato sportivo, ma alle conoscenze tecniche ed alla serietà comportamentale, questo sì.
 

samuelgol

Flughafenwächter
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la guida del mezzo non puo' essere poca professionalita'......un Savoldelli nasce con quelle doti come un Ivan Basso o Zakarin pure......ma non e' che non vogliono rischiare,non sanno guidare.......
bastava leggere anche i messaggi successivi in cui ho specificato meglio la questione discesa ;-)

.........
Basso non era naif perchè in discesa andava piano. Non era capace a scendere, è diverso.
............
 

CRISI

Gregario
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Trentino, e sogno la Lunigiana
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DE ROSA e Scapin
Gli effetti di cannabis e tabacco, li dice la medicina non io.....e fino a prova contraria, mi devo fidare. Riguardo al tabacco, ti ho citato un link della fondazione Veronesi, credo tutto sommato abbastanza affidabile......ai tempi di Bartali il professionismo non esisteva, bastava aver un buon motore....poi si è capito che un buon motore ben sfruttato, allenato e curato (nel senso lecito del termine), rendeva di più e per più anni.

Che un motore ben allenato renda di più lo avevano capito già ai tempi di Dorando Pietri, che cento anni fa vi fosse cura e studio è dimostrato dalle vittorie della Pro Vercelli.
Sul professionismo ai tempi di Bartali e Coppi ti invito a leggere il diario "La mia vita di corsa" di Fausto Coppi (si trova per Kindle), dove si vede quale fosse la dedizione e la meticolosità che i ciclisti vintage dedicavano alla preparazione delle gare.

Per il resto, non mi proprio chiaro il tuo punto di vista, se sostieni che "vincere è l'unica cosa che conta", mi trovi in totale disaccordo, ci sono campioni che hanno vinto relativamente poco, ma hanno segnato la loro epoca: la carriera di Gigi Riva, che scelse la Sardegna, e lo scudetto vinto a Cagliari, ad esempio, hanno un valore immenso.

P.s. ho avuto la fortuna di vedere giocare Cassano nel suo periodo migliore, a Genova: uno spettacolo!
 
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Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Colnago C60
Questa è la tua idea del professionismo.
Sono persone, mica sono fatti tutti con lo stampino come i burattini...
Di gente che ha paura in discesa, che non ha voglia di fare bagarre per tenere la testa del gruppo, etc.. ce n'è sempre stata e ce n'è.
Ci sono fior di campioni che secondo il tuo metro sarebbero "non professionisti".
Scusami. Ok sono persone, ma non persone comuni. Sono professionisti. Fanno un lavoro e devono sputare il sangue per farlo al meglio, non in modo naif. Non so chi siano questi campioni naif a cui alludi, ma sono pronto a scommettere che con una visione "seria" avrebbero reso e vinto ben di più. Doping a parte (che non è poco ma non era tutto), io sono per la visione che il professionismo, va interpretato alla LA, non alla Pozzato. Se preferisci che sia una mia opinione ok......ma il migliore di tutti aveva questa visione, comunque, e non a caso lo chiamavano Il Cannibale. Senza questa visione, pur col suo gran motore, avrebbe vinto molto ma molto meno e non sarebbe stato il migliore di ogni epoca.
Ecco,,,Il professionismo va interpretato alla Lance Armstrong...
L'atleta più serio della storia del ciclismo.....dopo questa smetterei di andare in bici,per non appartenere alla categoria...
 
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