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CiccioneInBici

Apprendista Scalatore
13 Gennaio 2016
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Wilier Cento1 SR
Riprendo il tema - il post è stato chiuso dal moderatore - ma con le dovute scuse e motivazioni.
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Non ho nessuna intenzione di sfidare il moderatore, che fa bene il suo mestiere, ma c'è stato un equivoco, causato da un mio errato modo di esprimermi.
Spiego, sperando di andare avanti perché sono assolutamente certo che questo tema interessa tutti quelli che frequentano questa sezione.

Riformulo il quesito: visto che tutti i nostri pacchetti (la maglia, i bibshorts, il casco ecc.) arrivano sempre "custom-free", non ci sarà un modo (legale) di passare dogana in modo indolore per le nostre saccocce, quando la spedizione è più consistente?
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Il quesito aveva un suo senso, perché esistono le leggi, che vanno rispettate, secondo le quali, per esempio, viene applicata una franchigia di 22 o 55 o 150 euro (valore della transazione in fattura) su ogni transito in dogana e per diverse tipologie di tassa.
Quindi, una prima risposta, legale, sarebbe frazionare la spedizione per godere di franchigia, se conviene. E' legale, forse è uno stratagemma, forse non è giusto, ma nessuno può sanzionare questo comportamento.
Esistono poi gli importatori, che svolgono servizi nei termini di legge, e che si fanno pagare per seguire il transito in dogana. Quali sono, come contattarli, come operano?
E via così, parliamone.
 
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