Doping: chi vuol parlare?

alessandr

Apprendista Cronoman
19 Maggio 2009
3.004
149
LIVORNO
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COLNAGO extreme C
Il doping è la cosa che più mi fa rivoltare,sto cercando di capire solo qualcosa in più,perchè non voglio arrivare nei Juniores (dove già iniziano le pratiche dopanti) e permettere che mi vengono proposte queste tipo di cose.
Meglio prevenire che curare.
Poi non esistono parole tali per descrivere quanto amo andare in bici.


bravo bimbo o-o (ragazzino va !)

mi raccomando a te e alla tua voglia di gioia di vivere ............... mandaffanculo chiunque ti faccia dei discorsi a gazzosa e se mai tu avessi bisogno, qui sul forum, anche se a volte siamo palloccolosi, ci sono tante persone perbene ................. quindi fai un fischio e veniamo in massa ad aiutarti


buone pedalate
 

Diego56

Apprendista Passista
22 Gennaio 2009
951
56
67
Rivara Canavese
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In acciaio
Ma scusate, qui sul forum abbiamo il nostro Marco che ha appena terminato nei dieci, e al primo anno da juniores, la tre giorni orobica. Lui ha assicurato che non ha mai ricevuto nessuna proposta di aiutarsi con qualsiasi cosa. Allora vuol dire che almeno da juniores se si vuole si può primeggiare senza aiuti chimici.
 

sergino

Pedivella
16 Gennaio 2013
339
23
Apolide
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Certamente
...Allora vuol dire che almeno da juniores se si vuole si può primeggiare senza aiuti chimici.

Se girar pedali genera gioia oltre a velocita’, se la fatica vera non spaventa e le discese a palla esaltano, ogni ciclista farebbe cosa buona e saggia, di questi tempi, a guardare alla strada e non curarsi troppo,a lato, dei fiumi di articoli e rivoli di pensieri nei quali nuota la pubblica inquisizione anti-doping, evitando con stile il cinismo/disfattismo/pessimismo che dagli argini dilaga. Innanzitutto scusate il lirismo di sopra. E’ la bici che me lo ispira. E le imprese che le due ruote rendono ancora possibili. A mio parere nessun mezzo e nessun altro sport ha la stessa “carica epica ed emozionale”. Parlo da tifoso, praticante e lavorante nel settore bici, grasso sintetico e sudore naturale. Una premessa. Semplificare troppo la questione non facilita affatto la comprensione del problema, serve solo a degradare umanamente e indiscriminatamente tutti, dal professionista al giovane allievo o juniores. Come succede? Sono i tempi moderni baby, direbbe Bogart. I mezzi di comunicazione di oggi spostano la notizia, da un gruppo recettivo settoriale, fatto di professionisti e praticanti, e la ri-collocano in un dominio di massa ampliato sproporzionalmente, alterandone portata ed effetti. Adulti non-sportivi e giovanissimi in particolare, entrambi privi di capacita’ analitica poiche’ privi di competenza e/o esperienza diretta, per queste persone e’ automatico associare uno sport bellissimo ad una oscena piaga sociale. Accade cosi’ che Antoniuccio, un giovane 15enne, allievo promettente del ciclocross, al ritorno da una gara vinta, verra’ guardato e giudicato con dubbio e sommariamente da compagni, maestra & co., perche’ ha vinto. Nella corrente logica popolare ciclista/atleta vincente = drogato. A qualsiasi livello di eta’ o categoria. Risultato della semplificazione estrema di un problema estremamente complesso. Domanda/e? Chi trae vantaggio e concorre alla creazione di una situazione simile? Quale ruolo stiamo noi giocando in tutto questo. Individualmente e in gruppi/associazioni/forum/blog. Quante e quali energie stiamo investendo per mgliorare la “prestazione”. Quante invece ne sprechiamo, magari inconsapevoli, per peggiorarla? Un paio di spunti su cui provare a deviare il discorso, perlomeno tra ciclisti, per provare a generare energia diversa, innescare un discorso costruttivo che ristabilisca fiducia nel valore intrinseco del mezzo e della pratica ciclistica: insistere sul dato di fatto che vuole l’utilizzo di sostanze illegali, essere pratica limitata, riguardante i pochi, non la totalita’ degli atleti. Riguarda quel 10% at the top of the game. Sotto ci sono migliaia di atleti puliti. La stragrande maggioranza. Inoltre: discutiamo apertamente anche di condizioni oggettive/soggettive e in particolare del sistema economico/culturale nelle quali il doping e’ inserito; questi non sono dettagli marginali ma macro elementi che devono essere tenuti in considerazione se si vuol portare avanti un onesta e corretta analisi del problema e non una caccia alle streghe. Le salite cominciano a valle. Personalmente individuo almeno due requisiti che regolano l’utilizzo di sostanze dopanti: Predisposizione fisica/psicologica all’eccellenza. Spinta etica alla disonesta’. Il primo requisito non lascia “spazio di intervento”. Nella formazione di un etica sportiva piu’ sana invece si puo’ (e qualcuno potrebbe dire si deve) intervenire. Da genitore certamente, ma anche da amic* e da “agenti esterni”. Intervenire da agenti di cambiamento dell’etica sportiva significa anche, in questo momento, gestire meglio l’isterismo da sacerdoti dell’anti-doping. In funzione di un miglioramento della percezione e della narrazione. Spingersi oltre il luogo comune pensando con la propria testa e aiutando gli altri a fare lo stesso. Tentare di interrogarsi sui perche’, non esclusivamente sui chi e il come. I chi e il come servono ormai solo a vender giornali. Mezzi migliori ne abbiamo, la socialita' della bici, quindi sopratutto le gambe e la testa. E l’aria in faccia mentre parli col compagno, e quando si e' al bar levarsi gli occhiali e guardarsi negli occhi. La volonta’ pure, dovrebbe essere ben allenata. L’organismo sara’ sano e preparato solo se lo si rendera’ tale attraverso la pratica. Testa e gambe. Testa e gambe gente. E’ tempo di girar pagina.
 
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alessandr

Apprendista Cronoman
19 Maggio 2009
3.004
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LIVORNO
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COLNAGO extreme C
Se girar pedali genera gioia oltre a velocita’, se la fatica vera non spaventa e le discese a palla esaltano, ogni ciclista farebbe cosa buona e saggia, di questi tempi, a guardare alla strada e non curarsi troppo,a lato, dei fiumi di articoli e rivoli di pensieri nei quali nuota la pubblica inquisizione anti-doping, evitando con stile il cinismo/disfattismo/pessimismo che dagli argini dilaga. Innanzitutto scusate il lirismo di sopra. E’ la bici che me lo ispira. E le imprese che le due ruote rendono ancora possibili. A mio parere nessun mezzo e nessun altro sport ha la stessa “carica epica ed emozionale”. Parlo da tifoso, praticante e lavorante nel settore bici, grasso sintetico e sudore naturale. Una premessa. Semplificare troppo la questione non facilita affatto la comprensione del problema, serve solo a degradare umanamente e indiscriminatamente tutti, dal professionista al giovane allievo o juniores. Come succede? Sono i tempi moderni baby, direbbe Bogart. I mezzi di comunicazione di oggi spostano la notizia, da un gruppo recettivo settoriale, fatto di professionisti e praticanti, e la ri-collocano in un dominio di massa ampliato sproporzionalmente, alterandone portata ed effetti. Adulti non-sportivi e giovanissimi in particolare, entrambi privi di capacita’ analitica poiche’ privi di competenza e/o esperienza diretta, per queste persone e’ automatico associare uno sport bellissimo ad una oscena piaga sociale. Accade cosi’ che Antoniuccio, un giovane 15enne, allievo promettente del ciclocross, al ritorno da una gara vinta, verra’ guardato e giudicato con dubbio e sommariamente da compagni, maestra & co., perche’ ha vinto. Nella corrente logica popolare ciclista/atleta vincente = drogato. A qualsiasi livello di eta’ o categoria. Risultato della semplificazione estrema di un problema estremamente complesso. Domanda/e? Chi trae vantaggio e concorre alla creazione di una situazione simile? Quale ruolo stiamo noi giocando in tutto questo. Individualmente e in gruppi/associazioni/forum/blog. Quante e quali energie stiamo investendo per mgliorare la “prestazione”. Quante invece ne sprechiamo, magari inconsapevoli, per peggiorarla? Un paio di spunti su cui provare a deviare il discorso, perlomeno tra ciclisti, per provare a generare energia diversa, innescare un discorso costruttivo che ristabilisca fiducia nel valore intrinseco del mezzo e della pratica ciclistica: insistere sul dato di fatto che vuole l’utilizzo di sostanze illegali, essere pratica limitata, riguardante i pochi, non la maggioranza o addirittura la totalita’ degli atleti. Riguarda quel 10% at the top of the game. Sotto ci sono migliaia di atleti puliti. La maggioranza. Inoltre: discutiamo apertamente anche di condizioni oggettive/soggettive e in particolare del sistema economico/culturale nelle quali il doping e’ inserito; questi non sono dettagli marginali ma macro elementi che devono essere tenuti in considerazione se si vuol portare avanti un onesta e corretta analisi del problema e non una caccia alle streghe. Le salite cominciano a valle. Personalmente individuo almeno due requisiti che regolano l’utilizzo di sostanze dopanti: Predisposizione fisica/psicologica all’eccellenza. Spinta etica alla disonesta’. Il primo requisito non lascia “spazio di intervento”. Nella formazione di un etica sportiva piu’ sana invece si puo’ (e qualcuno potrebbe dire si deve) intervenire. Da genitore certamente, ma anche da amic* e da “agenti esterni”. Intervenire da agenti di cambiamento dell’etica sportiva significa anche, in questo momento, gestire meglio l’isterismo da sacerdoti dell’anti-doping. In funzione di un miglioramento della percezione e della narrazione. Spingersi oltre il luogo comune pensando con la propria testa e aiutando gli altri a fare lo stesso. Tentare di interrogarsi sui perche’, non esclusivamente sui chi e il come. Perche’ i chi e il come servono ormai solo a vender giornali. Altri mezzi li abbiamo, sopratutto le gambe e la testa. E l’aria in faccia mentre parli col compagno. La volonta’ pure, dovrebbe essere ben allenata. L’organismo sara’ sano e preparato solo se lo si rendera’ tale attraverso la pratica. Testa e gambe. Testa e gambe gente. E’ tempo di girar pagina.

Bell'intervento !

o-o
 

CYBRIDO

Pedivella
24 Maggio 2011
334
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Battaglin C 12
venendo all'oggetto della discussione, ma perché qualcuno dovrebbe parlarne ? mosso da cosa ? da sano e sincero pentimento ? :specc:
l'essere umano, tranne qualche santo, non fa niente per niente lo sappiamo benissimo. e non sto parlando necessariamente di soldi ma di contropartite, le quali possono essere di varia natura.
stiamo cercando di annullare la nostra natura, fatta di pulsioni, con il raziocinio. quando l'essere umano sarà solo raziocinio e privo di pulsioni allora avremo sconfitto il doping e anche quelli che lo praticano e lo diffondono.
fino ad allora, andremo a puttane, mangeremo anche se non abbiamo fame, ci ubriacheremo, cercheremo di fottere lo stato, cercheremo di pagare meno tasse, di buttare i rifiuti dove capita, di drogarci, di doparci e di avere il sopravvento sul prossimo sia togliendo la vita che vincendo una gara di bici, perché quando si arriva al fondo del barile

"io so io e voi non siete un cazzo".



p.s. scusate le puttanate scritte di getto.
 

CYBRIDO

Pedivella
24 Maggio 2011
334
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Battaglin C 12
Ma scusate, qui sul forum abbiamo il nostro Marco che ha appena terminato nei dieci, e al primo anno da juniores, la tre giorni orobica. Lui ha assicurato che non ha mai ricevuto nessuna proposta di aiutarsi con qualsiasi cosa. Allora vuol dire che almeno da juniores se si vuole si può primeggiare senza aiuti chimici.


scusa tanto, io non conosco il suddetto Marco e pertanto non entro nello specifico, ma in linea generale, essendo cose molto delicate, se anche fosse successo, viene a dirlo a noi in un forum ? ma dai !!!!!!!!

se avesse ricevuto qualche proposta, magari dal suo dirigente, viene a dirlo qui e rischiare di mandare tutto a fan .........? :asd::asd:


p.s. con la vecchiaia sto diventando più cinico e disincantato.
 

sergino

Pedivella
16 Gennaio 2013
339
23
Apolide
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Certamente
Altro spunto di riflessione. Tra gli stimolanti piu' usati a livello amatoriale c'e' il testosterone. Sostanza assolutamente legale e di semplice reperibilita' nonche' assunzione (una nota necessaria: l'uso dei gel provoca effetti collaterali indiretti, da contatto. Il rischio e' notevole in particolare per bambini e donne in gravidanza). Qui' sotto un breve elenco dei problemi causati dall'uso e abuso di testosterone: Atrofia testicolare, impotenza, sterilità, cirrosi epatica, acne, ginecomastia (crescita del seno), edemi dovuti a ritenzione idrica, rottura dei tendini, tumore della prostata etc. etc. Senza tralasciare il fatto che l'assunzione di steroidi blocca la produzione endogena (che si sviluppa all'interno del corpo umano) di testosterone e crea un circolo vizioso fatto di rimedi medicinali ad altri problemi, circolo dal quale si puo' solo provare ad uscire, senza nessuna garanzia, attraverso l'uso di ulteriori sostanze... e che sostanze...giusto un paio: gonadotropina corionica, tamoxifene, tiroxina. Manco le unghie te rimangono, artro che gratta' er barricco. Gratt, gratt.
 

stefano2013

Apprendista Passista
25 Marzo 2013
1.011
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Pastrengo (VR)
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maddiline
Ritornando all'epoca di Merckx,lui non credo usava stimolanti,ma le prime forme di doping serio che nascevano in quel periodo,e perchè Merckx è considerato un campione (nonostante sia risultato positivo a molti controlli) e Pantani no?

Chiunque abbia fatto uso di doping per me non è un campione, che si chiami Pantani oppure Merckx
 

sergino

Pedivella
16 Gennaio 2013
339
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Apolide
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Bici
Certamente
Il ciclismo non ha mai avuto campioni allora :mrgreen: (Da Coppi a Froome nessuno è mai andato a pane ed acqua)

I campioni esistono. Nel ciclismo. Come in altri sport. E anche in altri ambiti culturali. I campioni servono. S-E-R-V-O-N-O. Sono nomi ai quali vengono associate imprese, sportive e non. Esistono anche campioni di onesta'. Ma questa e' un'altra storia. Sembra difficile ma in realta' se con google vai a guardare l'origine della parola campione ti rendi conto del perche ognuno di noi investe in questi uomini tante aspettative, il perche' di una tale carica emozionale. E dello loro attuale ruolo. Pare il termine derivi da kampio, un lottatore che, nel medioevo, prendeva parte all'ordalia o duel Per farla breve si scannavano in due, e sul serio, per evitare che lo facessero in molti. Funzionava. E funziona. E ancora oggi crea, come allora, fazioni, prese di posizione. Che cazzo c'entra col ciclismo? Se per te Pantani e' un Campione riguardarti tutte le sue imprese. Poi riguardatele. E magari buttaci una terza occhiata, giusto per imprimertele bene nella memoria emotiva e catturare i dettagli. Poi fai lo stesso col Cannibale, con l'Airone, Navarro etc etc. E poi pedala, pedala, pedala, pedala......capirai a cosa servono i campioni. E capirai il senso del detto: "Il pessimista pensa che tutte le donne siano puttane. L'ottimista lo spera."
 
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ANTOXR

Pedivella
24 Maggio 2013
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Bici
BIANCHI
I campioni esistono. Nel ciclismo. Come in altri sport. E anche in altri ambiti culturali. I campioni servono. S-E-R-V-O-N-O. Sono nomi ai quali vengono associate imprese, sportive e non. Esistono anche campioni di onesta'. Ma questa e' un'altra storia. Sembra difficile ma in realta' se con google vai a guardare l'origine della parola campione ti rendi conto del perche ognuno di noi investe in questi uomini tante aspettative, il perche' di una tale carica emozionale. E dello loro attuale ruolo. Pare il termine derivi da kampio, un lottatore che, nel medioevo, prendeva parte all'ordalia o duel Per farla breve si scannavano in due, e sul serio, per evitare che lo facessero in molti. Funzionava. E funziona. E ancora oggi crea, come allora, fazioni, prese di posizione. Che cazzo c'entra col ciclismo? Se per te Pantani e' un Campione riguardarti tutte le sue imprese. Poi riguardatele. E magari buttaci una terza occhiata, giusto per imprimertele bene nella memoria emotiva e catturare i dettagli. Poi fai lo stesso col Cannibale, con l'Airone, Navarro etc etc. E poi pedala, pedala, pedala, pedala......capirai a cosa servono i campioni. E capirai il senso del detto: "Il pessimista pensa che tutte le donne siano puttane. L'ottimista lo spera."

Ok,hai spiegato il senso vero e occulto della parola "Campione".
Mi sai spiegare però che differenza c'è fra questi 2 campioni:Pantani e Merckx,tutti e 2 si sa chiaro e tondo che hanno fatto uso di sostanze illecite,ma perchè Merckx è riconosciuto come un grande campione mentre Pantani come un dopato depresso?
 

frejus82

Maglia Gialla
24 Novembre 2008
11.088
1.065
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Specialized sworks sl6
Ok,hai spiegato il senso vero e occulto della parola "Campione".
Mi sai spiegare però che differenza c'è fra questi 2 campioni:Pantani e Merckx,tutti e 2 si sa chiaro e tondo che hanno fatto uso di sostanze illecite,ma perchè Merckx è riconosciuto come un grande campione mentre Pantani come un dopato depresso?

Questa differenza non è da spiegare perchè è una tua idea. Nessun altro può spiegare quello che TU hai nella testa. ti posso solo dire che in moltissimi la pensano ben diversamente.
 

dirupo

Novellino
7 Settembre 2007
88
4
prov. Verona
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Bici
supersix evo hm
Ok,hai spiegato il senso vero e occulto della parola "Campione".
Mi sai spiegare però che differenza c'è fra questi 2 campioni:Pantani e Merckx,tutti e 2 si sa chiaro e tondo che hanno fatto uso di sostanze illecite,ma perchè Merckx è riconosciuto come un grande campione mentre Pantani come un dopato depresso?
...piu' che altro, perchè Pantani è stato osannato per cosi' tanti anni pur molti sapendo l'amara verità??
 

stefano2013

Apprendista Passista
25 Marzo 2013
1.011
67
Pastrengo (VR)
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maddiline
Ma manco Merckx è mai stato pulito,in carriera è risultato positivo a più di 5 controlli,eppure è osannato ancora oggi.

Pensa che 16 milioni di Italiani hanno mandato in parlamento pochi mesi fa le stesse persone che in 20 anni hanno rovinato l'Italia e buttato nel cesso i nostri soldi guadagnati col sudore.....misteri della fede, caro mio....
Quello che è strano non è che si osannino i presunti campioni ma che poi si pretenda uno sport pulito.....è come scendere in piazza e poi votare sempre la stessa gentaglia contro cui si manifesta....l'essere umano oltre ad essere dotato di intelligenza sembra essere dotato di una notevole dose di coglionaggine....
 

sergino

Pedivella
16 Gennaio 2013
339
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Apolide
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Bici
Certamente
Ma manco Merckx è mai stato pulito,in carriera è risultato positivo a più di 5 controlli,eppure è osannato ancora oggi.

Edouard Louis Joseph, Baron Merckx. Oltre 500 vittorie da professionista. 5 Rosa e 5 Gialle. Marito, padre e imprenditore. Cinquecentoventicinque. Faccio fatica anche a scriverlo porco i'mondo bovino. Rispetto.
 

CONTERALLY

Pignone
5 Febbraio 2012
201
4
Castenedolo BS
blog.libero.it
Bici
Bianchi - citybike
L'argomento è figlio di una tradizione spontaneistica, che nello sport ha anche cercato un'ambiente di divertimento, svago e relax, alternativo al mondo del lavoro e delle preoccupazioni, che ha tardato a regolarizzare i comportamenti in campo. Occorre quindi non trascurare la necessità a dare fondamenta più solide alla cultura sportiva, lavorando specialmente sulla formazione dei giovanissimi.
In tale direzione ho trovato un sussidio importante che forse alcuni di voi avranno modo di proporre e promuovere. "La tutela della salute nell’attività sportiva e la lotta al doping" è uno strumento multimediale rivolto alle scuole che prepara le nuove generazioni ad evitare la Trappola.

Immagine1.png
 

ANTOXR

Pedivella
24 Maggio 2013
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BIANCHI
Pensa che 16 milioni di Italiani hanno mandato in parlamento pochi mesi fa le stesse persone che in 20 anni hanno rovinato l'Italia e buttato nel cesso i nostri soldi guadagnati col sudore.....misteri della fede, caro mio....
Quello che è strano non è che si osannino i presunti campioni ma che poi si pretenda uno sport pulito.....è come scendere in piazza e poi votare sempre la stessa gentaglia contro cui si manifesta....l'essere umano oltre ad essere dotato di intelligenza sembra essere dotato di una notevole dose di coglionaggine....

Parole sante.
Ultimamente stavo leggendo anche del doping ai tempi di Coppi,era doping a tutti gli effetti per quel tempo,però Fausto Coppi è diventato quasi una divinità,eppure ammise felice e contento di assumere sostanze illecite:
https://www.youtube.com/watch?v=IG2oT1dfaUs
Spero che sul doping ai tempi di Coppi sto sbagliando qualcosa io,perché rendere uno che assumeva sostanze illecite l'immagine del Ciclista perfetto,non è il massimo per il futuro del Ciclismo.