Non so se è giusto postare qua, ma l'itinerario che ho seguito è così noto che postarlo in "itinerari" mi sembrava eccessivo.
Ieri son riuscito nella (per me) impresa di fare Ghisallo e Colma nello stesso giro... anche se nella mia prima vita ciclistica avevo fatto Tirano Bormio Livigno Tirano in giornata (ma erano quasi 20 anni fa, altro peso, altro tempo [d'estate] per la bici), confesso che mi son sentito orgoglioso come un bimbo
Sveglia alle 6, colazione con la moglie... poi in macchina fino ad Erba, parcheggio al centro commerciale, indosso la divisa da combattimento e via direzione Pusiano, Valmadrera... giornata fresca, magari un po' umidiccia, ma dall'estate di quest'anno non si può chiedere di più
Sensazioni buone dalla pedalata... Ma arrivati alla 36, primo inconveniente... essendo da solo e non avendo la gamba per attaccarmi ai grupponi che mi sfrecciano di fianco, decido di fare la ciclabile del lago.
Altre volte mi era andata bene, ma questa volta si rivela una scelta discutibile... solo 30 metri di sterrato, ma ruote infangate all'inverosimile.
A questo proposito... domanda per i locali... esiste un modo di arrivare a Valmadrera da Cesana Brianza senza entrare in 36 ed alternativo al fango della ciclabile nei giorni in cui piove/ha appena piovuto?
Comunque, alla fine della ciclabile mi fermo e con uno strofinaccio rimuovo il grosso del fango riportando la bici ad uno stato decente (a fine giro l'ho lavata per bene)... maledicendo la mia scelta fangosa riprendo a pedalare... val madrera... lungo lago... Bellagio... tutto ok... non so la media perchè alla sosta carbo di Bellagio mi rendo conto (orrore) che il gps del cellulare non era partito. Poco male, il grosso del giro ha ancora da venire... accendo il cellulare, ultimi morsi alle scorte e via verso il Ghisallo...
Ragazzi... vi confesso che i primi 3 km sono stati un'esperienza extrasensoriale. Per andare avanti tengo lo sguardo fisso 5 mt oltre la ruota e "contavo" i miei respiri, la bici non va su. Per fortuna ho studiato il percorso e so che la sofferenza deve finire "presto"... ciò nonostante una volta son costretto a mettere il piede a terra e riposarmi un attimo...
Ad un certo punto la strada inizia a spianare (controllando a posteriori, spianare per modo di dire... siamo ancora all'8%) e la pedalata migliora... come un miraggio il cartello di Guello e là si respira... evito di fare come i colleghi più allenati che da Guello in avanti sprintano e io procedo recuperando (fra me e me nasce qualche dubbio sul riuscire a fare la doppia salita, viste le sofferenze causate dai 3 km ghisalleschi)... comunque procedo e dopo Civenna attacco l'ultimo tratto di salita... incredibilmente vado meglio adesso, arranco ma non ho mai voglia di fermarmi, sarà la vicinanza col primo traguardo? Alla fine arrivo in cima... mi sfamo, faccio le canoniche foto col santuario e riparto. Sono un po' stretto coi tempi quindi non visito il museo, sarà per la prossima volta.
Discesa verso Asso e al bivio mi interrogo... come sto? Ma sì,o la va o la spacca... ...inizio la salita verso Sormano e i km (col mio passo lento e cadenzato) vanno via... soffro ma non mollo, passo Sormano e ancora sento gambe e fiato ok (per quanto può essere ok un quarantenne con poco allenamento ), continuo a cricetare sulla salita, ovviamente ignorando le frecce che puntano verso il Muro (non è questo il giorno/anno)... continuo e finalmente la strada molla... appare la Colma... mi sento come quando passavo un esame universitario :)
Foto, cibo... occhiatina all'orologio... 12 e 15 ... peccato, non c'è tempo per scendere a Nesso e passare per Como, la moglie ha programmi per il pomeriggio ma oggi va già bene così ... Antivento, bici verso valle e picchio su Erba, stanco ma felice (!!)
Finisce qua il raccontino della mia doppietta lariana... spero di non aver tediato nessuno
VindalooMan
Ieri son riuscito nella (per me) impresa di fare Ghisallo e Colma nello stesso giro... anche se nella mia prima vita ciclistica avevo fatto Tirano Bormio Livigno Tirano in giornata (ma erano quasi 20 anni fa, altro peso, altro tempo [d'estate] per la bici), confesso che mi son sentito orgoglioso come un bimbo
Sveglia alle 6, colazione con la moglie... poi in macchina fino ad Erba, parcheggio al centro commerciale, indosso la divisa da combattimento e via direzione Pusiano, Valmadrera... giornata fresca, magari un po' umidiccia, ma dall'estate di quest'anno non si può chiedere di più
Sensazioni buone dalla pedalata... Ma arrivati alla 36, primo inconveniente... essendo da solo e non avendo la gamba per attaccarmi ai grupponi che mi sfrecciano di fianco, decido di fare la ciclabile del lago.
Altre volte mi era andata bene, ma questa volta si rivela una scelta discutibile... solo 30 metri di sterrato, ma ruote infangate all'inverosimile.
A questo proposito... domanda per i locali... esiste un modo di arrivare a Valmadrera da Cesana Brianza senza entrare in 36 ed alternativo al fango della ciclabile nei giorni in cui piove/ha appena piovuto?
Comunque, alla fine della ciclabile mi fermo e con uno strofinaccio rimuovo il grosso del fango riportando la bici ad uno stato decente (a fine giro l'ho lavata per bene)... maledicendo la mia scelta fangosa riprendo a pedalare... val madrera... lungo lago... Bellagio... tutto ok... non so la media perchè alla sosta carbo di Bellagio mi rendo conto (orrore) che il gps del cellulare non era partito. Poco male, il grosso del giro ha ancora da venire... accendo il cellulare, ultimi morsi alle scorte e via verso il Ghisallo...
Ragazzi... vi confesso che i primi 3 km sono stati un'esperienza extrasensoriale. Per andare avanti tengo lo sguardo fisso 5 mt oltre la ruota e "contavo" i miei respiri, la bici non va su. Per fortuna ho studiato il percorso e so che la sofferenza deve finire "presto"... ciò nonostante una volta son costretto a mettere il piede a terra e riposarmi un attimo...
Ad un certo punto la strada inizia a spianare (controllando a posteriori, spianare per modo di dire... siamo ancora all'8%) e la pedalata migliora... come un miraggio il cartello di Guello e là si respira... evito di fare come i colleghi più allenati che da Guello in avanti sprintano e io procedo recuperando (fra me e me nasce qualche dubbio sul riuscire a fare la doppia salita, viste le sofferenze causate dai 3 km ghisalleschi)... comunque procedo e dopo Civenna attacco l'ultimo tratto di salita... incredibilmente vado meglio adesso, arranco ma non ho mai voglia di fermarmi, sarà la vicinanza col primo traguardo? Alla fine arrivo in cima... mi sfamo, faccio le canoniche foto col santuario e riparto. Sono un po' stretto coi tempi quindi non visito il museo, sarà per la prossima volta.
Discesa verso Asso e al bivio mi interrogo... come sto? Ma sì,o la va o la spacca... ...inizio la salita verso Sormano e i km (col mio passo lento e cadenzato) vanno via... soffro ma non mollo, passo Sormano e ancora sento gambe e fiato ok (per quanto può essere ok un quarantenne con poco allenamento ), continuo a cricetare sulla salita, ovviamente ignorando le frecce che puntano verso il Muro (non è questo il giorno/anno)... continuo e finalmente la strada molla... appare la Colma... mi sento come quando passavo un esame universitario :)
Foto, cibo... occhiatina all'orologio... 12 e 15 ... peccato, non c'è tempo per scendere a Nesso e passare per Como, la moglie ha programmi per il pomeriggio ma oggi va già bene così ... Antivento, bici verso valle e picchio su Erba, stanco ma felice (!!)
Finisce qua il raccontino della mia doppietta lariana... spero di non aver tediato nessuno
VindalooMan