[ el ciuciaròda] ovvero l'arte di mettersi a ruota degli sconosciuti

Shinkansen

Xeneize
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Colnago 50 Anniversary
Seguendo questo ed altri topic simili ho capito che alcuni ciclisti amatori sono tutto fuorché socievoli, forse è questo il motivo per cui hanno scelto questo sport, però hanno sbagliato perché in realtà il ciclismo è uno sport di squadra, gli agonisti, o chi ha praticato ciclismo nelle categorie giovanili quelli sono abituati a dare è tenere la ruota e non si fanno problemi

Il ciclismo è fondamentalmente uno sport solitario. Anche quando si è in gruppo e si viaggia non è che le parole si sprechino. Devi stare attento a cosa ti succede intorno e sei sempre a valutare la tua condizione. Diventa sociale quando si tirano i remi in barca.
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
Socievole o no, quello che davvero non capisco è perché uno che esce per i fatti suoi debba andare dietro ad uno che non ha mai visto né conosciuto per chilometri. Non parlo di coloro che si prendono un passaggio perché stanchi e ne approfittano di uno che gli faccia risparmiare un po' di energie.
No, mi riferisco a coloro che non sono stanchi, vanno solo piano. Qual è lo scopo? Qual è il senso di andare dietro ad uno sconosciuto? Cosa dimostrano? Vogliono risparmiare energie? Che facciano altro, se non vogliono faticare.
Non è il discorso: ma a me non interessa perché tanto la fatica l'avrei fatta lo stesso. Posso capire di farlo per un breve tratto, ed è capitato a tutti di andare dietro ad uno per sfizio, magari per provare la gamba o vedere se si teneva una certa andatura, ma poi è finita lì. Si ritorna al proprio ritmo.
Non vedo neanche uno scopo allenante, perché un conto è raggiungere certe andature in scia altre in solitaria. Sono comportamenti che faccio davvero fatica a comprendere.
 

Joe_T

Ciclo Randagio
11 Ottobre 2016
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io invece mi sto rendendo conto di avere un serio problema.
Ho paura di stare a ruota di qualcuno.. è più forte di me, la cosa mi da ansia.
Il non vedere davanti alla mia ruota non mi fa stare sereno.
Nonostante con un Amico abbia provato.. non c'e la faccio a non mantenere una certa distanza..con lui che mi urlava di portarmi più sotto
 

Shinkansen

Xeneize
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io invece mi sto rendendo conto di avere un serio problema.
Ho paura di stare a ruota di qualcuno.. è più forte di me, la cosa mi da ansia.
Il non vedere davanti alla mia ruota non mi fa stare sereno.
Nonostante con un Amico abbia provato.. non c'e la faccio a non mantenere una certa distanza..con lui che mi urlava di portarmi più sotto

È comprensibile se sei agli inizi, un po' meno se hai già esperienza. Tutti abbiamo iniziato con una visione da automobilista: distanza minima 3 metri. Perché non ci fidavamo e, molti di noi tendono a dimenticarlo, ma non è facile stare a 10 centimetri dalla ruota che ci precede. Dobbiamo avere a) fiducia nelle nostra capacità di guida b) fidarci di chi ci guida.

Il tuo problema non a nulla a che vedere con succhiare la scia agli sconosciuti, anche se tu il problema l'hai risolto alla radice :asd:.
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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Scapin Dyapason
io invece mi sto rendendo conto di avere un serio problema.
Ho paura di stare a ruota di qualcuno.. è più forte di me, la cosa mi da ansia.
Il non vedere davanti alla mia ruota non mi fa stare sereno.
Nonostante con un Amico abbia provato.. non c'e la faccio a non mantenere una certa distanza..con lui che mi urlava di portarmi più sotto

È un problema facilmente risolvibile..non stando a ruota di nessuno. E lascia urlare il tuo amico... Pedalare non deve diventare uno stress
 

drago.andre71

Pignone
14 Giugno 2016
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ideal stage ird
Io in genere non vado velocissimo se son da solo ma se stò a ruota (in painura) mi da lo stimolo per spingere un poco di più sia quando succhio la ruota sia quando invece mi capita che qualcuno mi si accodi...mi da la molla per forzare un poco di più.

Il gruppune di 30 e più persone con le strade che ci sono ed il traffico lo reputo pericoloso anche perchè non ci si conosce...se si è in in 5/6 è più gestibile. Certo succhiare la ruota e anche fare la locomotiva richiede maggior concentrazione e attenzione quindi non sempre sto incollato a chi mi precede a volte se sono in giro di relax mentale me ne stò isolato.

In genere però ringrazio chi mi ha trasportato in carrozza.... e francamente poco mi piacciono quelli che non ringraziano o che arrivati ad inizio salita dopo essermi stati a ruota mi scattano in faccia...al massimo li ricordo nelle mi e preghierine serali ma sostanzialmente me ne frego!
 

pantera

Passista
5 Marzo 2009
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da corsa
Non è questione di essere più o meno socievoli.
C'è tanta gente che non sa stare nè in bici nè in strada e preferisco non averla attaccata alla mia ruota perchè potrebbe essere pericolosa.
Inoltre se sono uscito da solo è perchè voglio stare da solo. Magari voglio rilassarmi e fare scarico,magari voglio lavorare sui cambi di ritmo,l'ultima cosa che voglio fare è dover pensare al tizio che mi sta dietro e mettermi a segnalare buche ed altro.

Quando il fine settimana esco in gruppo,non ho nessun problema a fare l'andatura e a stare a ruota di altri quando non è il mio turno davanti. L'importante è che le ruote che ho vicino siano "affidabili".
Ma quando si è in una gara amatoriale in gruppo trovi di tutto,chi è abituato a questo contesto non si fa problemi quando ha una sola persona a ruota,è fastidioso dopo che tu segnali buche rallentamenti non ricevere un cambio ma il più delle volte ti ringraziano o ti chiedono scusa altre invece scattano sul primo cavalcavia,ma non vedo dove sia il problema perché sono uscito per prendere aria e così è stato,mettere il braccio fuori per segnalare buche non è stato faticoso poi non saremmo neanche obbligati a farlo e se proprio ci dà fastidio una persona a ruota basta farlo passare avanti e rallentate subito dopo niente di più facile
Il ciclismo è fondamentalmente uno sport solitario. Anche quando si è in gruppo e si viaggia non è che le parole si sprechino. Devi stare attento a cosa ti succede intorno e sei sempre a valutare la tua condizione. Diventa sociale quando si tirano i remi in barca.



Non si è socevoli solo con le parole ma anche o soprattutto con le azioni,non è raro che dopo una gara mi è capitato di stringere la mano a sconosciuti con cui non ho scambiato una parola per tutta la gara ma che si sono rivelati ottimi alleati per tirare,chi si gioca la vittoria è sempre circondato da compagni che lo tengono coperto
 
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pantera

Passista
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da corsa
Ci sono mille ragioni per cui un ciclista si mette a ruota, magari esce per un uscita lunga e non sicuro di reggere la distanza sfrutta una ruota il più possibile, oppure al ritorno di un uscita è cotto, vuole andare ad una velocità che solo non riuscirebbe a tenere ecc.

Ci sono tanti prof o dilettanti che durante lo scarico si mettono alla ruota degli amatori (ovviamente amici) in gruppo non sempre si conoscono tutti quindi può capitare di avere o succhiare la a ruota di uno sconosciuto,mal eggendo il forum sembra che qui stiano tutti a prendere sempre vento, questo un po' mi fa sorridere
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
Non si è socevoli solo con le parole ma anche o soprattutto con le azioni,non è raro che dopo una gara mi è capitato di stringere la mano a sconosciuti con cui non ho scambiato una parola per tutta la gara ma che si sono rivelati ottimi alleati per tirare,chi si gioca la vittoria è sempre circondato da compagni che lo tengono coperto

La gara è una cosa, un'uscita (solitaria) è un'altra. Sono due contesti completamente diversi.
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
Ci sono mille ragioni per cui un ciclista si mette a ruota, magari esce per un uscita lunga e non sicuro di reggere la distanza sfrutta una ruota il più possibile, oppure al ritorno di un uscita è cotto, vuole andare ad una velocità che solo non riuscirebbe a tenere ecc.

Per quel che mi riguarda ho specificato di non considerare chi si mette a ruota quando è stanco. Di solito chi lo fa, poi ringrazia e spiega.

Ci sono tanti prof o dilettanti che durante lo scarico si mettono alla ruota degli amatori (ovviamente amici) in gruppo non sempre si conoscono tutti quindi può capitare di avere o succhiare la a ruota di uno sconosciuto

Credo che stai mischiando le cose. La maggior parte di chi critica si riferisce a quelli che si attaccano quando sono sole, non in gruppo.
Parlo per esperienza personale, ma quando sono in gruppo non mi importa chi si aggrega. L'importante che se ne stia in fondo e non cerchi di fare buchi.

ma leggendo il forum sembra che qui stiano tutti a prendere sempre vento, questo un po' mi fa sorridere

Se uno esce in prevalenza da solo è molto probabile che stia quasi sempre al vento. A meno che non sia un succhiaruote in incognito :-).
 

dacosmicegg

Apprendista Velocista
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Canyon Ultimate CF SL---Fondriest Domino Plus
Ma quando si è in una gara amatoriale in gruppo trovi di tutto,chi è abituato a questo contesto non si fa problemi quando ha una sola persona a ruota,è fastidioso dopo che tu segnali buche rallentamenti non ricevere un cambio ma il più delle volte ti ringraziano o ti chiedono scusa altre invece scattano sul primo cavalcavia,ma non vedo dove sia il problema perché sono uscito per prendere aria e così è stato,mettere il braccio fuori per segnalare buche non è stato faticoso poi non saremmo neanche obbligati a farlo e se proprio ci dà fastidio una persona a ruota basta farlo passare avanti e rallentate subito dopo niente di più facile

In una gara amatoriale il discorso è diverso. Se ci mettiamo a ruota lo facciamo per massimizzare l'andatura. Nell'ultima GF che ho fatto sono arrivato intorno alla 50esima posizione,non avevo nessun problema nel fare gruppo con chi conoscevo perchè sapevo che erano più esperti di me a gestire quelle situazioni. Poi sul fatto che alcuni si risparmino nel dare i cambi facendo finta di non averne più per poi ritrovare magicamente ogni energia in vista del traguardo...quello è un altro discorso.

Al di fuori delle gare,se esco a fare scarico in pianura preferisco essere da solo. E' vero,non mi costa niente tenere un pincopallino qualsiasi a ruota,potrei anche non segnalare e chissenefrega,ma sono troppo educato e rispettoso degli altri per non farlo. E se devo iniziare togliere le mani dal manubrio ogni tot secondi per segnalare qualcosa,il relax comincia a venire meno. Senza contare il già citato fatto che se non ti conosco,non so come guidi la bici e potresti essere pericoloso (su questo sono molto intransigente,mi incavolo anche con i miei amici se si mettono a mezza ruota,posizione pericolosissima per tutti).
 

dagos

via col vento
19 Maggio 2013
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molto bella e funzionale
In passato ho incontrato qualche tipo come questi in salita. In genere mi mettevo a 30/40 metri e gli facevo fare l'andatura per tutta la salita. L'importante era mantenere il distacco.
Il bello è che iniziava sempre allo stesso modo. Loro che salivano al loro passo e si accorgevano che li stavo raggiungendo. Allungavano un poco e poi rallentavano. Io facevo sempre il solito ritmo e non me ne fregava di meno di quanto andassero, solo che alla terza volta che lo facevano mi indispettivo e gli facevo fare a tutta la salita.

A dire il vero nella prima salita di ieri mi è capitata una cosa simile... il tizio mi ha superato al doppio della velocità (ansimante però) per poi piazzarsi a 30-40 mt controlando con la classica sbirciatina dove fossi... ero alla prima salita e sapevo di averne altre da fare quindi niente forzature e son salito del mio passo fino ad uno strappo importante (circa 13-14 %) dove l'ho raggiunto ma non ho voluto superarlo proprio per non dare l'idea di voler entrare in competizione... anche perchè sapevo che in discesa lo avrei perso cmq e così è stato.
Cmq io difficilmente succhio... salvo appunto quando magari sono verso il rientro e qualcuno che incrocio ha un buon passo... in genere ringrazio sempre, come mi è capitato di fare tempo addietro con uno che era con bici da crono e mi ha trasferito per almeno una decina di km... a lui ho chiesto però... visto che con le mani sulle corna non è facile guidare e viaggiava intorno ai 42-44 kmh.
 

Panchorello

Apprendista Velocista
1 Ottobre 2009
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bari
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corsa mtb scattofisso citybike
a me l'unica cosa che infastidisce sono quelli che ti superano per mettersi esattamente davanti che poi si girano ogni 2 minuti o per il cambio o per vedere se stai veramente succhiando la scia. mi hai passato?! fatti tuoi, io non devo nè aumentare e nè diminuire
 
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vadopianovunque

Pignone
17 Aprile 2017
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Ex caad 12
io spesso vado in giro da solo, quindi voglio portare a casa il mio allenamento, la mia media "ridicola" con le mie gambe. non capisco quelli che si mettono a ruota per poi vantarsi di aver fatto un percorso in un tempo che se non si mettevano a ruota di qualche d uno, non avrebbero mai fatto. a che scopo tutto questo? la bici è fatica, o meglio, è ottimizzare la fatica, migliorandosi andando più veloce o faticando meno senza compromessi ridicoli...
 

Angelo.2701

Apprendista Scalatore
5 Febbraio 2008
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Tagliaro, Look 785 Huez 105
Io non mi metto a ruota di nessuno e non voglio che qualcuno si metta alla mia.
Punto.
Questo si chiama parlare chiaro! :cassius:
Il problema è che la strada non è la tua ma tu sei solo l'utilizzatore temporaneo dei cmq occupati dalle tue ruote e non hai nessun diritto sui tratti davanti o dietro di te; può non farti piacere che qualcuno ti si metta a ruota ma non ci puoi fare niente se non tentare di staccarlo o rallentare per farti superare fino a fermarti ma se fai manovre per metterlo in difficoltà e lo fai cadere è pure colpa tua. :angrymod:
Per il galateo del ciclista quando ci si mette a ruota di qualcuno sarebbe buona educazione chiedere il permesso e ringraziare quando ci si divide ma non è affatto obbligatorio.
Non sono in possesso della verità rivelata ma solo di un po' di buonsenso.
Così si dovrebbe chiudere questa discussione che dura ormai da anni, anche se so bene che non sarà così! o-o
 

Angelo.2701

Apprendista Scalatore
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io spesso vado in giro da solo, quindi voglio portare a casa il mio allenamento, la mia media "ridicola" con le mie gambe. non capisco quelli che si mettono a ruota per poi vantarsi di aver fatto un percorso in un tempo che se non si mettevano a ruota di qualche d uno, non avrebbero mai fatto. a che scopo tutto questo? la bici è fatica, o meglio, è ottimizzare la fatica, migliorandosi andando più veloce o faticando meno senza compromessi ridicoli...

Credi davvero che stiano tutti lì a pensare alle medie? :rosik: Poi se la tua è "ridicola" ti capiterà di rado che qualcuno ti si metta a ruota per "vantarsi"... ma non ti viene in mente che magari ci può essere qualcuno che non ne ha più ed ha bisogno solo di una mano per tornare a casa? :cry