Eroica di Gaiole 2019

Alberto Baraldi

Apprendista Velocista
16 Settembre 2014
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Modena
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Bici
Argon 18 Gallium
Hai ragione, le bici fino agli anni 80 erano tutte uguali a colpo d'occhio, cambiava solo il colore.
Ma a te, oggettivamente, piacciono quelle moderne? A me poco, mi sembrano senza un'anima e uscite da uno stampo. Molte di queste immaginale senza ruote ad alto profilo!
Alcune mi fanno orrore, altre normali, altre mi piacciono molto proprio perché sono molto diverse tra loro, altro che uscite da uno stampo. Che con le alto profilo stiano tutte meglio è ovvio, hanno i tubi più grossi: l'evoluzione ha portato a differenziare le tubazioni per spessori e forme, alrimenti saremmo rimasti ai tubi tondi, ma queste sono bici migliori. Logico quindi che quelle del passato fossero omogeneamente fini e in qualche modo tutte eleganti, mentre oggi lo sono (a mia opinione) solo alcune.
 

pippo61

Pedivella
10 Gennaio 2014
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Firenze
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Bici
le guardo sempre
Le bici antiche all'Eroica fanno perlopiù il percorso da 44 km... alcune restano a Gaiole in esposizione.
Quelle più vecchie hanno una deroga speciale e possono partire già alle 4,30 per i percorsi lunghi, ovviamente non sono molte, ma conosco chi si è fatto il lungo con bici degli anni 20 col 46-23. Loro dicono che sono più comode e adatte allo sterrato.
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
9 Dicembre 2004
20.049
2.323
Barberino Val d'Elsa (FI)
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Bici
Scott Addict R2
Quelle più vecchie hanno una deroga speciale e possono partire già alle 4,30 per i percorsi lunghi, ovviamente non sono molte, ma conosco chi si è fatto il lungo con bici degli anni 20 col 46-23. Loro dicono che sono più comode e adatte allo sterrato.
Di sicuro sono più pensate per lo sterrato delle bici anni 80. Però le salite in doppia cifra le fanno a piedi. Tieni presente poi che i pochissimi che le usano, hanno una capacità di guida superiore al comune, altri ci si farebbero male dopo pochi chilometri. Non sono per tutti.
Comunque il ciclismo è un'altra cosa
 

sembola

Velocista
22 Aprile 2004
5.664
5.878
Siena
www.sembola.it
Bici
verde
Comunque il ciclismo è un'altra cosa
Se ti riferisci alle bici degli anni 20/30/40, tecnicamente molto differenti da quelle odierne, posso essere d'accordo: si tratta di mezzi storici e come tali hanno un senso come rievocazione e poco più.

Se invece parliamo dello sterrato sono meno d'accordo, nel senso che "il ciclismo" può comprendere cose molto diverse tra loro e non vedo perchè lo sterrato (o il pavè, dove esiste) non ne possa far parte.
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
9 Dicembre 2004
20.049
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Scott Addict R2
Se ti riferisci alle bici degli anni 20/30/40, tecnicamente molto differenti da quelle odierne, posso essere d'accordo: si tratta di mezzi storici e come tali hanno un senso come rievocazione e poco più.

Se invece parliamo dello sterrato sono meno d'accordo, nel senso che "il ciclismo" può comprendere cose molto diverse tra loro e non vedo perchè lo sterrato (o il pavè, dove esiste) non ne possa far parte.
Non mi sono spiegato evidentemente.
Figuriamoci se non amo il ciclismo in tutte le sue espressioni.
Mi domandavo solo quale fosse il mezzo più adeguato per ogni condizione. Se non hai il mezzo adeguato andare su certi percorsi diventa una prova da funamboli delle due ruote, e quindi non alla portata di tutti.
Ricordiamo poi che le strade dell'Eroica sono stradine tortuose spesso con forti pendenza. Nel ciclismo d'antan facevano le strade statali, le uniche percorribili, non certo il Monte Sante Marie.
 

sembola

Velocista
22 Aprile 2004
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Siena
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Bici
verde
Non mi sono spiegato evidentemente.
Figuriamoci se non amo il ciclismo in tutte le sue espressioni.
Mi domandavo solo quale fosse il mezzo più adeguato per ogni condizione. Se non hai il mezzo adeguato andare su certi percorsi diventa una prova da funamboli delle due ruote, e quindi non alla portata di tutti.
o-o

Ricordiamo poi che le strade dell'Eroica sono stradine tortuose spesso con forti pendenza. Nel ciclismo d'antan facevano le strade statali, le uniche percorribili, non certo il Monte Sante Marie.
Vero anche questo. Anche se a fare la vecchia Cassia da Ponte al Rigo a Radicofani, ex statale bella larga e certo non tortuosa ma rimasta sterrata, vengono lo stesso dei bei pensieri...
 

pippo61

Pedivella
10 Gennaio 2014
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le guardo sempre
Non credo si possa definire facilmente cosa sia il ciclismo oggi.
Il successo di Strade Bianche della recente Parigi Tours di tutti quelli che corrono a farsi la gravel non relega il fenomeno dell’eroica a semplice carnevalata con bici e vestiti d’epoca.
Queste che forse sono mode, forse no, dimostrano de non altro che sulle strade bianche con la bici da strada ci si può andare, sia con quelle antiche, forse più consone a quello che fu il loro utilizzo, sia con quelle degli anni 80, che al loro tempo probabilmente non ci andavano, ma che sopportano decorosamente lo stress, sia con le attuali in carbonio, visto che ci corrono i professionisti e dicono di divertirsi parecchio.
L’uomo poi si adatta a tutto se c’è chi con le bici dei primi 20 anni del novecento si è fatto tutto quello che offre oggi il panorama, dal lungo della Maratona delle Dolomiti alla Parigi Brest Parigi fatta con la fissa e il freno a tampone. Ma quelli sono fenomeni che posso solo ammirare
 
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fulvosam

Apprendista Passista
3 Settembre 2016
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Brignano
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Bici
Canyon Endurace
Non mi sono spiegato evidentemente.
Figuriamoci se non amo il ciclismo in tutte le sue espressioni.
Mi domandavo solo quale fosse il mezzo più adeguato per ogni condizione. Se non hai il mezzo adeguato andare su certi percorsi diventa una prova da funamboli delle due ruote, e quindi non alla portata di tutti.
Ricordiamo poi che le strade dell'Eroica sono stradine tortuose spesso con forti pendenza. Nel ciclismo d'antan facevano le strade statali, le uniche percorribili, non certo il Monte Sante Marie.

Dobbiamo partire però dal presupposto che l'eroica non è una gara, non è stata creata per soddisfare le peculiarità delle bici d'epoca, ma per ricordare un ciclismo passato, quindi sì con bici d'epoca e sì con strade anche sterrate. La prima edizione non ricalcava questo percorso (209km) che è stato inserito piano piano, andando incontro alla voglia dei partecipanti di fare qualcosa che non avevano mai fatto, con mezzi che usavano da giovani o che hanno scoperto solo ora (io che ho 32 anni per esempio). E questo è fottutamente bello, proviamo a cercare in casa quanti oggetti funzionano ancora che hanno 40-50-60 anni.
Tutto questo in un clima di festa che è impossibile replicare in nessuna altra manifestazione di ciclismo e grazie ad un materiale che è vecchio tanto quanto la nostra civiltà e che dopo 3000 anni di storia fa ancora la sua sporca figura.
 

bomberos

Apprendista Cronoman
27 Settembre 2010
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Passo di Viamaggio
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Bici
ce l'ho! addirittura piu' di una...
Ho apprezzato sinceramente il tuo intervento, davvero senza ironia. Però anche i luoghi comuni hanno un limite, suvvia ;-)
Prendi un bambino e fagli vedere in bianco e nero le silohuette delle bici delle 10 migliori squadre anni '80. Poi fagli vedere quelle di F12, Oltre, Tarmac, Ultimate, C60, Gallium, Addict, Emonda (non prendo le aero per scelta). Chiedigli quali tra le due sono "senz'anima tutte uguali"...

Il bambino di 12 anni non puo' sapere o ricordare quello che ho provato io a pedalare le bici in acciaio nei primi anni 80...la prima bici "vera" in acciaio marca "Aquila" mi arrivo al compimento dei 13 anni la seconda stagione di corse...ricordo il magone e il profumo quando mio padre la scese dall'auto e mi chiamo nel garage:sbavon: ecco l'acciaio profuma a differenza del carbonio che e' anestetizzato
Lungi da me dire affermare che questo materiale e' meglio di quello..alle gare cui ancora partecipo trovo gente che pedala e forte con l'alluminio con l'acciaio e con l carbonio..settimana scorsa addirittura c'era in gruppo un signore con una gravel e monocorona eppure ha finito la gara tranquillamente ai 40 km orari
Non voglio convincere nessuno ognuno ha le proprie simpatie e convinzioni e forse questo e' il bello della bici!!
IO pedalo felice con il mio acciaio e con la mia Sworkso-oo-o
 
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palmer

Apprendista Scalatore
20 Ottobre 2005
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vicino a Milano
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Bici
Due in carbonio, una in titanio, ma sette in acciaio
Dobbiamo partire però dal presupposto che l'eroica non è una gara, non è stata creata per soddisfare le peculiarità delle bici d'epoca, ma per ricordare un ciclismo passato, quindi sì con bici d'epoca e sì con strade anche sterrate. La prima edizione non ricalcava questo percorso (209km) che è stato inserito piano piano, andando incontro alla voglia dei partecipanti di fare qualcosa che non avevano mai fatto, con mezzi che usavano da giovani o che hanno scoperto solo ora (io che ho 32 anni per esempio). E questo è fottutamente bello, proviamo a cercare in casa quanti oggetti funzionano ancora che hanno 40-50-60 anni.
Tutto questo in un clima di festa che è impossibile replicare in nessuna altra manifestazione di ciclismo e grazie ad un materiale che è vecchio tanto quanto la nostra civiltà e che dopo 3000 anni di storia fa ancora la sua sporca figura.

Bravo, Monte Sante Marie l'ho fatto con la bici che uso a L'Eroica (acciaio Columbus slx montata super record) e con la Master montata record 10V; in questa seconda occasione c'erano due miei amici che l'hanno fatto con le loro bici in carbonio.

L'Eroica è una manifestazione sportiva, culturale, culinaria, paesaggistica, storica, di folklore, che suscita l'interesse di 8 mila partecipanti, di cui una buona percentuale arriva dall'estero. L'ultima delle preoccupazioni di questi partecipanti è lottare contro il tempo, un'ora in più o in meno non fa differenza, anzi dico io, più è lunga più ti diverti. Stiamo parlando di un evento di grande portata, forse il terzo in Italia come numero di partecipanti (dopo Nove Colli e MDD).