Ho fatto alpinismo tanti anni, qualsiasi istruttore ti insegna che il primo obiettivo è portare a casa la pelle, tutto il resto è discrezionale.
Non corro, in discesa vado pianissimo, lavoro in proprio e la malattia non è contemplata, soprattutto per futili motivi...
Ogni tanto mi alleno col gruppetto di amici che corrono criterium, ci si ingarella, qualcuno (me compreso) a volte perde lucidità per non mollare e toccarsi già solo in 10 ci vuole un attimo...
Figuriamoci in 5000, dove 4900 si scannano per dire "sono arrivato 378°)
L'anno scorso scendendo dal Tonale, in una curva cieca mi sono trovato un furgone Polacco in sorpasso di ciclisti nella mia corsia, andavo a 33 kmh, l'ho schivato, il mio socio dietro l'ha strisciato sul fianco... Poche conseguenze... Poteva andare molto peggio, nonostante il rispetto del codice e la piena ragione...
Morale, ci si deve ricordare che si è sempre per strada, anche durante una gara con strade chiuse, ed è sempre meglio riservarsi un po' di margine per tornare a casa tutti interi...
Riguardo alle gran fondo, mettermi un numero sulla schiena contro ex modesti professionisti, che vivono un riscatto professionale contro una pletora di geometri e ragionieri... mah, l'idea non riesce a prendermi...
Risolvo le mie modeste ambizioni competitive facendo cronoscalate su salite di riferimento... E la classifica la vedo su strava...