Esasperazione Granfondo

longjnes

Maglia Rosa
10 Luglio 2008
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Gianni2
Discussione molto interessante, che ho seguito con piacere, reduce da una Nove Colli in cui ho toccato con mano un livello di esasperazione che in passato non avevo percepito. C'e' da dire che quest'anno, a rendere la mia personale prospettiva differente, c'e' stata una caduta in gruppo prima del Gorolo, che mi ha lasciato una clavicola rotta e parecchi spunti su cui riflettere.

Le conclusioni a cui sono arrivato, letteralmente "leccandomi le ferite", sono le seguenti: ovviamente personalissime, in ordine rigorosamente sparso e senza volere insegnare nulla a nessuno.

- Da amatore con zero esperienza agonistica nei miei primi quarant'anni di vita, men che meno ciclistica, meglio lasciare certe cose, come trenate in gruppo con sconosciuti, in condizioni meteo avverse, ad altri piu' avvezzi, abili o semplicemente ignari di rischi e pericoli.

- Stare alla larga dalla massa sul "facile": per chi come il sottoscritto pedala per andare in salita, non ha senso compromettere divertimento e piacere per togliere dieci minuti su 30 km di pianura... quando magari ci sono 200 km e 5000 m di dislivello da fare, a tu per tu con scalate e discese.

- L'esasperazione c'e' sempre stata e sempre ci sara' ogni volta che c'e' una classifica di mezzo: e' innegabile, tuttavia, che anche nel mondo degli amatori si vada in media piu' forte che in passato, perché e' possibile allenarsi meglio in maniera molto piu' accessibile. Se tutti, mediamente, vanno piu' veloci, e' comprensibile che comportamenti e situazioni piu' esasperati emergano piu' frequentemente rispetto a dieci anni fa.

- Andare a vedere passare i Pro a una qualunque gara World Tour, piuttosto che partecipare a una maratona MTB in cui corrono anche gli Elite mondiali e' un'esperienza molto formativa per un amatore. Quando alla mia prima partecipazione alla Dolomiti Superbike vidi che Juri Ragnoli (vincitore 2017) era andato mediamente a velocità doppia della mia in salita e in discesa, ho toccato con mano, "di primo pelo", che tra un amatore e un pro passano mondi. Questo dovrebbe aiutare a mettere nella giusta prospettiva la partecipazione a una GF. Essendoci una classifica, ci sara' sempre un podio e chi lotta per arrivare primo, ma i "Top Riders" a livello atletico e mentale, sono altri, come sviscerato nei post sopra. Purtroppo a una GF su strada questa "presa di coscienza" non e' possibile: ci sono solo amatori, piu' o meno veloci, piu' o meno allenati, ma, comunque, sempre e solo amatori (o ex pro dopati, come avvenuto in passato, ma questo e' un altro discorso...).

- Non ne vale la pena di rischiare ossa rotte o anche peggio, quando a casa ci aspettano famiglie, figli e responsabilità lavorative. Dopo essere uscito senza un graffio in faccia da un volo a quaranta all'ora distruggendo il secondo casco in sei mesi, e' un qualcosa che mi ripeterò una volta di piu', ogni volta che in futuro attaccherò il numero. Se tutti facessero questo ragionamento, ci sarebbe meno esasperazione, ma per natura, tutti (me compreso) siamo imperfetti e competitivi. Si può solo cercare di gestire situazioni nella maniera più intelligente possibile e, purtroppo (o per fortuna), certe sensibilità si acquisiscono solo con l'esperienza.

- Che piaccia o no le GF sono delle macchine da soldi che muovono (letteralmente!) milioni se pensate alle migliaia di euro in equipaggiamento, allenamento, tempo dedicato con cui un amatore si presenta in griglia. Dove gira tanto denaro e, parallelamente, sono assenti i controlli e la selezione tipici dello sport professionistico, e' inevitabile che si vada alla deriva, per causa di qualche tipo di esasperazione. Con questo, non voglio stigmatizzare un mondo in cui io per primo mi muovo e di cui accetto meccanismi e dinamiche ogni volta che mi iscrivo a una GF. Tuttavia, un po' di consapevolezza non può guastare nel prendere decisioni e atteggiamenti piu' "salutari".

Ben vengano discussioni come queste e grazie a tutti quelli che hanno condiviso le loro opinioni.
Leggerti è stato un piacere, rimettiti presto della clavicola. Come non darti torto sui grupponi con sconosciuti, in cui ognuno ha un modo diverso di pedalare che non si conosce. Alla novecolli proprio Per timore dei grupponi e anche perché mi sentivo responsabile di aver trascinato nell'avventura mia moglie decisamente poco pratica, parlando in griglia con dei ragazzi di Napoli e 2 tedeschi abbiamo fatto un accordo per arrivare al polenta in totale relax sportivo tra una battuta e l'altra.
purtroppo o per fortuna 12000 teste diverse ragionano in 12000 modo diversi.
certo è che per divertirsi le ossa devono arrivare intere.

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senzasosta

Maglia Amarillo
19 Luglio 2011
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Lecco
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Cervelo r5 Specialized Roubaix
Discussione molto interessante, che ho seguito con piacere, reduce da una Nove Colli in cui ho toccato con mano un livello di esasperazione che in passato non avevo percepito. C'e' da dire che quest'anno, a rendere la mia personale prospettiva differente, c'e' stata una caduta in gruppo prima del Gorolo, che mi ha lasciato una clavicola rotta e parecchi spunti su cui riflettere.

Le conclusioni a cui sono arrivato, letteralmente "leccandomi le ferite", sono le seguenti: ovviamente personalissime, in ordine rigorosamente sparso e senza volere insegnare nulla a nessuno.

- Da amatore con zero esperienza agonistica nei miei primi quarant'anni di vita, men che meno ciclistica, meglio lasciare certe cose, come trenate in gruppo con sconosciuti, in condizioni meteo avverse, ad altri piu' avvezzi, abili o semplicemente ignari di rischi e pericoli.

- Stare alla larga dalla massa sul "facile": per chi come il sottoscritto pedala per andare in salita, non ha senso compromettere divertimento e piacere per togliere dieci minuti su 30 km di pianura... quando magari ci sono 200 km e 5000 m di dislivello da fare, a tu per tu con scalate e discese.

- L'esasperazione c'e' sempre stata e sempre ci sara' ogni volta che c'e' una classifica di mezzo: e' innegabile, tuttavia, che anche nel mondo degli amatori si vada in media piu' forte che in passato, perché e' possibile allenarsi meglio in maniera molto piu' accessibile. Se tutti, mediamente, vanno piu' veloci, e' comprensibile che comportamenti e situazioni piu' esasperati emergano piu' frequentemente rispetto a dieci anni fa.

- Andare a vedere passare i Pro a una qualunque gara World Tour, piuttosto che partecipare a una maratona MTB in cui corrono anche gli Elite mondiali e' un'esperienza molto formativa per un amatore. Quando alla mia prima partecipazione alla Dolomiti Superbike vidi che Juri Ragnoli (vincitore 2017) era andato mediamente a velocità doppia della mia in salita e in discesa, ho toccato con mano, "di primo pelo", che tra un amatore e un pro passano mondi. Questo dovrebbe aiutare a mettere nella giusta prospettiva la partecipazione a una GF. Essendoci una classifica, ci sara' sempre un podio e chi lotta per arrivare primo, ma i "Top Riders" a livello atletico e mentale, sono altri, come sviscerato nei post sopra. Purtroppo a una GF su strada questa "presa di coscienza" non e' possibile: ci sono solo amatori, piu' o meno veloci, piu' o meno allenati, ma, comunque, sempre e solo amatori (o ex pro dopati, come avvenuto in passato, ma questo e' un altro discorso...).

- Non ne vale la pena di rischiare ossa rotte o anche peggio, quando a casa ci aspettano famiglie, figli e responsabilità lavorative. Dopo essere uscito senza un graffio in faccia da un volo a quaranta all'ora distruggendo il secondo casco in sei mesi, e' un qualcosa che mi ripeterò una volta di piu', ogni volta che in futuro attaccherò il numero. Se tutti facessero questo ragionamento, ci sarebbe meno esasperazione, ma per natura, tutti (me compreso) siamo imperfetti e competitivi. Si può solo cercare di gestire situazioni nella maniera più intelligente possibile e, purtroppo (o per fortuna), certe sensibilità si acquisiscono solo con l'esperienza.

- Che piaccia o no le GF sono delle macchine da soldi che muovono (letteralmente!) milioni se pensate alle migliaia di euro in equipaggiamento, allenamento, tempo dedicato con cui un amatore si presenta in griglia. Dove gira tanto denaro e, parallelamente, sono assenti i controlli e la selezione tipici dello sport professionistico, e' inevitabile che si vada alla deriva, per causa di qualche tipo di esasperazione. Con questo, non voglio stigmatizzare un mondo in cui io per primo mi muovo e di cui accetto meccanismi e dinamiche ogni volta che mi iscrivo a una GF. Tuttavia, un po' di consapevolezza non può guastare nel prendere decisioni e atteggiamenti piu' "salutari".

Ben vengano discussioni come queste e grazie a tutti quelli che hanno condiviso le loro opinioni.

Ti faccio un grosso in bocca al lupo di pronta guarigione innanzitutto.
Poi sono del parere che certe cose le capisci solo picchiando il naso in gara, fino a quando capita agli altri pensi sempre che a te non capita, se cadi in allenamento non è mai cosi "invasivo".
Purtroppo ci sono passato anche io, infatti uno degli svariati motivi per cui vi guardo dal divano è proprio questo.
In bocca al lupo ancora
 
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RicktheQuick

Apprendista Cronoman
30 Giugno 2013
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wilier zero.7,wilier 501
ma avvantaggiato de che? tra amatori non è il tempo speso che discrimina tra l'essere più o meno pippa. anzi, non so te, ma io più ci vado più mi stanco! quando sono andato meglio è perche prima avevo fatto meno e meglio sui rulli, 3-4 ore a settimana al max, pensa te. Ma ragazzi qua si sta parlando di pedalatori della domenica, con la pretesa di ricavarne delle regole, quando ognuno ha le proprie motivazioni, i propri interessi, il proprio scarso motore.
l'esasperazione alle gf è portata da chi pensa ci siano delle differenze e da chi la prende sul serio. è ridicolismo puro. staffette, ristori volanti, gregariato, griglie di merito (ok servono ad aumentare la sicurezza, passino), premi in denaro, rimborsi spese, riporti sui giornali, E' ridicolismo puro.

va beh, il tempo cambia parecchio eh. nella vita extralavorativa ci sono tanti interessi (famiglia, hobby) che se hai da lavorare possono rappresentare delle rinunce sulla bici, ma se non devi lavorare, puoi più facilmente farci stare tutto.
 

longjnes

Maglia Rosa
10 Luglio 2008
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Gianni2
va beh, il tempo cambia parecchio eh. nella vita extralavorativa ci sono tanti interessi (famiglia, hobby) che se hai da lavorare possono rappresentare delle rinunce sulla bici, ma se non devi lavorare, puoi più facilmente farci stare tutto.
dipende, io porto la bici in vacanza per 2-3 settimane. e torno più stanco e con prestazioni peggiori. vado meglio con allenamenti corti mirati. 1h/gg in media. poi l'uscita della domenica. E per farlo non serve non lavorare. 1h si trova sempre. Se uno ha altri hobby è un altro discorso. la famiglia potrebbe portare via molto più tempo , il consiglio è farsi la famiglia da ciclista, e non diventare ciclista dopo, cosi che le cose sono messe in chiaro da subito :-)
Anche tra gli scarti di prima scelta c'è chi lavora. Anzi avere la sicurezza di un lavoro aiuta a vivere il tutto più serenamente e con più testa. Se invece la bici è quello che ti da da vivere, si è costretti ad avere risultati per forza, e allora diventa complicato e si possono prendere anche strade sbagliate.
 

toni77

Apprendista Scalatore
30 Aprile 2017
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Colnago V3RS Disc "La Gina" , 3T Exploro Race "La Wanda"
Ti faccio un grosso in bocca al lupo di pronta guarigione innanzitutto.
Poi sono del parere che certe cose le capisci solo picchiando il naso in gara, fino a quando capita agli altri pensi sempre che a te non capita...

Crepi il lupo! :-)

Sottoscrivo al 100% quello che dici a proposito dell’esperienza di gara. Non lo auguro a nessuno, ma difficilmente avrei fatto certe riflessioni se non fossi andato per terra durante la GF.



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RicktheQuick

Apprendista Cronoman
30 Giugno 2013
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wilier zero.7,wilier 501
dipende, io porto la bici in vacanza per 2-3 settimane. e torno più stanco e con prestazioni peggiori. vado meglio con allenamenti corti mirati. 1h/gg in media. poi l'uscita della domenica. E per farlo non serve non lavorare. 1h si trova sempre. Se uno ha altri hobby è un altro discorso. la famiglia potrebbe portare via molto più tempo , il consiglio è farsi la famiglia da ciclista, e non diventare ciclista dopo, cosi che le cose sono messe in chiaro da subito :-)
Anche tra gli scarti di prima scelta c'è chi lavora. Anzi avere la sicurezza di un lavoro aiuta a vivere il tutto più serenamente e con più testa. Se invece la bici è quello che ti da da vivere, si è costretti ad avere risultati per forza, e allora diventa complicato e si possono prendere anche strade sbagliate.

io se avessi più tempo, andrei in bici in modo diverso, e non gareggerei lo stesso, ma riuscirei a controllare molto meglio il peso. non dubito che molti che debbono lavorare abbiano spesso da mettere nella conta anche 8-9-10 ore diurne di indisponibilità.
poi non so, magari quelli forti fanno i rulli per fare le loro cose e non gliene frega niente di giorno/notte, caldo/freddo, asciutto/bagnato. ma "lavorare" nella ditta di famiglia alla massimo moratti, aiuta, ecco: tu parti a gestire le tue giornate senza obblighi, puoi gestirti in altro modo.
 
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Gregario
5 Aprile 2012
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Buongiorno gente
Domenica 23 febbraio prima mia Gf del 2020 (a terni)
Onestamente inizio a pensare che non abbia quasi più senso, ovviamente la gara la faccio con me stesso, ma sembra che la totalità dei ciclisti sia arrivata a livelli assurdi
Mi reputo un amatore medio, ed in questa gf ho concluso con 31 di media un giro da 100 km e 1300 mt di dsl, e sono contento della mia prestazione, magari con qualche kg in meno (sono 175 cm per 75 kg) e con un po' piu di allenamento e malizia in gara avrei potuto terminarla con un 33 di media , ma non di piu' credo sia quello il limite del mio modesto motore
Ma in questa gara, il 140esimo aveva 37 di media!!!! il vincitore 40!
Adoro le gare per la loro adrenalina, e anche se gareggio piu con me stesso, sarebbe bello riuscire ad avere un pool di avversari piu o meno al tuo livello, un po' come quando fai le gare su zwift e vai in categoria C, lo so e irrealizzabile pero' sarebbe bello
 
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Pedivella
13 Maggio 2016
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Olmo Impact
Sono alla mia terza GF, quindi la mia esperienza è sostanzialmente modesta. Le prime due GF le ho fatte incollato ad un'altro. Nella prima GF ho "pinzato" un'anima pia che immagino avesse parecchie GF sulle spalle e mi ha portato fin all'arrivo. Tra l'altro, a metà di una salita tostissima (Quazzo da Garessio) l'ho perso e immaginavo di dovermi fare tutto il resto della GF da solo, mentre, in cima al Quazzo, ho trovato questo sant'uomo fermo ad aspettarmi. Alla fine sono arrivato 377esimo su 384. Nel secondo caso ho giocato io il ruolo dell'anima pia (potete capire il livello :))): :))):). A 20 km della partenza mi sono ritrovato in un gruppetto dove c'era una ragazza. Tra una chiacchiera e l'altra (il ritmo era abbastanza blando) abbiamo scoperto che saremmo stati gli unici del gruppetto a fare il lungo, al che abbiamo allungato un pò e ci siamo fatti tutti gli altri 90 km circa ruota a ruota... una fatica :wacko::wacko: penultima lei e ultimo io. Però mi son divertitto un sacco e ho avuto modo di conoscere due amici (lei e il suo compagno di squadra).

La GF di Laigueglia, invece, è stata una grandissima soddisfazione. Ho tenuto un buon ritmo (buon ritmo per me eh, non in assoluto) e sono arrivato 1071esimo su 1287. Purtroppo ho perso una scommessa con una compagna di squadra e mi "toccherà" pagarle una pizza :friends:"purtroppo" mi ero reso conto che avrei pagato io dopo che mi ha ripreso a Ligo. Ci siamo superati parecchie volte a vincenda, ci siamo trainati ma, all'attacco di Colla Micheri, ho capito che lei aveva tutt'altro passo rispetto a me :scassat::scassat::scassat:

Ora, in programma, ne ho ancora 3 nel circuito Coppa Liguria, forse ne farò altre due (magari Ceriale e Andora) e poi, ultima ma non ultima, ma Milano Sanremo. Ci terrei veramente tantissimo
 

pedalone della bassa

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9 Ottobre 2013
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modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
Buongiorno gente
Domenica 23 febbraio prima mia Gf del 2020 (a terni)
Onestamente inizio a pensare che non abbia quasi più senso, ovviamente la gara la faccio con me stesso, ma sembra che la totalità dei ciclisti sia arrivata a livelli assurdi
Mi reputo un amatore medio, ed in questa gf ho concluso con 31 di media un giro da 100 km e 1300 mt di dsl, e sono contento della mia prestazione, magari con qualche kg in meno (sono 175 cm per 75 kg) e con un po' piu di allenamento e malizia in gara avrei potuto terminarla con un 33 di media , ma non di piu' credo sia quello il limite del mio modesto motore
Ma in questa gara, il 140esimo aveva 37 di media!!!! il vincitore 40!
Adoro le gare per la loro adrenalina, e anche se gareggio piu con me stesso, sarebbe bello riuscire ad avere un pool di avversari piu o meno al tuo livello, un po' come quando fai le gare su zwift e vai in categoria C, lo so e irrealizzabile pero' sarebbe bello


ahimè, essere allo stello livello sarebbe impossibile, troppe varianti in gioco.
c'è chi non lavora e fa l'amatore "di professione", c'è chi è benestante di famiglia ed anche lui bici a go go, c'è chi lavora part time, chi è libero professionista, chi ha figli, chi ha figli e nonni/suoceri che danno una mano, chi ha figli e nessun "aiuto esterno", c'è chi ha un trascorso da under o comunque da "giovanili" di suo ha un motore impossibile per la maggiorparte degli amatori.....

in più, il livello si stà alzando parecchio. molta più gente che và in bici, molti cominciano a curare di più l'alimentazione, l'allenamento.....
io le gare le faccio sempre confrontandomi con me stesso. poi, magari, qualche "top" amatore lo seguo su Strava, ma più per vedere come si allena, come si prepara, e magari per prendere "spunto", ben conscio che, se anche avessi la loro disponibilità oraria, non mi farei il mazzo, come molti di loro si fanno
 

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ahimè, essere allo stello livello sarebbe impossibile, troppe varianti in gioco.
c'è chi non lavora e fa l'amatore "di professione", c'è chi è benestante di famiglia ed anche lui bici a go go, c'è chi lavora part time, chi è libero professionista, chi ha figli, chi ha figli e nonni/suoceri che danno una mano, chi ha figli e nessun "aiuto esterno", c'è chi ha un trascorso da under o comunque da "giovanili" di suo ha un motore impossibile per la maggiorparte degli amatori.....

in più, il livello si stà alzando parecchio. molta più gente che và in bici, molti cominciano a curare di più l'alimentazione, l'allenamento.....
io le gare le faccio sempre confrontandomi con me stesso. poi, magari, qualche "top" amatore lo seguo su Strava, ma più per vedere come si allena, come si prepara, e magari per prendere "spunto", ben conscio che, se anche avessi la loro disponibilità oraria, non mi farei il mazzo, come molti di loro si fanno
Viva le randonneè!!! peccato che nonostante arrivi merdesimo l'adrenalina di una gara mi piace tantissimo
 

pedalone della bassa

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Viva le randonneè!!! peccato che nonostante arrivi merdesimo l'adrenalina di una gara mi piace tantissimo


in alcune Randonée, sembra di essere ad una G.F. (almeno, in alcune che ho fatto io)
quelle da 600 km, invece, per me, sono veramente un "paradiso"
 
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RedCaad

Guest
la cosa che ho notato è che molti amici, più o meno del mio stesso livello di allenamento, in vista di GF spariscono dalla circolazione per allenarsi quasi di nascosto, prendono troppo sul serio l'appuntamento ed entrano in una "trance agonistica", per poi arrivare esimi cmq.
 

Tapinaz

Maglia Iridata
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Sono alla mia terza GF, quindi la mia esperienza è sostanzialmente modesta. Le prime due GF le ho fatte incollato ad un'altro. Nella prima GF ho "pinzato" un'anima pia che immagino avesse parecchie GF sulle spalle e mi ha portato fin all'arrivo. Tra l'altro, a metà di una salita tostissima (Quazzo da Garessio) l'ho perso e immaginavo di dovermi fare tutto il resto della GF da solo, mentre, in cima al Quazzo, ho trovato questo sant'uomo fermo ad aspettarmi. Alla fine sono arrivato 377esimo su 384. Nel secondo caso ho giocato io il ruolo dell'anima pia (potete capire il livello :))): :))):). A 20 km della partenza mi sono ritrovato in un gruppetto dove c'era una ragazza. Tra una chiacchiera e l'altra (il ritmo era abbastanza blando) abbiamo scoperto che saremmo stati gli unici del gruppetto a fare il lungo, al che abbiamo allungato un pò e ci siamo fatti tutti gli altri 90 km circa ruota a ruota... una fatica :wacko::wacko: penultima lei e ultimo io. Però mi son divertitto un sacco e ho avuto modo di conoscere due amici (lei e il suo compagno di squadra).

La GF di Laigueglia, invece, è stata una grandissima soddisfazione. Ho tenuto un buon ritmo (buon ritmo per me eh, non in assoluto) e sono arrivato 1071esimo su 1287. Purtroppo ho perso una scommessa con una compagna di squadra e mi "toccherà" pagarle una pizza :friends:"purtroppo" mi ero reso conto che avrei pagato io dopo che mi ha ripreso a Ligo. Ci siamo superati parecchie volte a vincenda, ci siamo trainati ma, all'attacco di Colla Micheri, ho capito che lei aveva tutt'altro passo rispetto a me :scassat::scassat::scassat:

Ora, in programma, ne ho ancora 3 nel circuito Coppa Liguria, forse ne farò altre due (magari Ceriale e Andora) e poi, ultima ma non ultima, la Milano Sanremo. Ci terrei veramente tantissimo

Massima stima ragazzuolo :ola:
Se, per caso, fossi ancora vivo ed intero, alla Sanremo mi svernicerai alla grande...ma io ho carrozzieri di fiducia, che mi rifanno nuovo ogni volta.
P.S.
Vedo che hai 27 anni !!! Potrei essere tuo nonno... fra non molto diventerai più esasperato degli esasperati
 
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Pedivella
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Massima stima ragazzuolo :ola:
Se, per caso, fossi ancora vivo ed intero, alla Sanremo mi svernicerai alla grande...ma io ho carrozzieri di fiducia, che mi rifanno nuovo ogni volta

Ti svernicioche? :))): :))): :))):

Per la GF di Laigueglia ho dato tutto quello che avevo, e anche più. Mi sono spremuto veramente al massimo e, tra l'altro, conosco il percorso praticamente a memoria, quindi sono stato abbastanza agevolato. Della GF di Sanremo non conosco manco un km. Dubito fortemente di riuscire a replicare la prestazione fatta a Laigueglia (belin, esprimendomi così mi sento un campione :)))::)))::))): )

Grazie, comunque, per la stima :friends:
 
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la cosa che ho notato è che molti amici, più o meno del mio stesso livello di allenamento, in vista di GF spariscono dalla circolazione per allenarsi quasi di nascosto, prendono troppo sul serio l'appuntamento ed entrano in una "trance agonistica", per poi arrivare esimi cmq.

anch'io pero' arrivo ennnnesimo alle G.F., pero', per esempio, io in pre Solden vado in trance agonistica, e quell'appuntamento lo prendo sul serio, anche se arrivo tra gli ultimi, ma sempre confrontandomi e sfidando me stesso. ed il rispetto per gli altri, deve essere al primo posto
 
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Pedivella
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in alcune Randonée, sembra di essere ad una G.F. (almeno, in alcune che ho fatto io)
quelle da 600 km, invece, per me, sono veramente un "paradiso"

L'unica rando che ho fatto (randobefana) la ho fatta quasi tutta al traino di un granfondista Torinese (l'amico citato qualche messaggio sopra), grazie al quale abbiamo tenuto una buona media, ma c'era gente che ci passava sulle orecchie, manco avessero un aereo sotto alle chiappe
 
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RedCaad

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anch'io pero' arrivo ennnnesimo alle G.F., pero', per esempio, io in pre Solden vado in trance agonistica, e quell'appuntamento lo prendo sul serio, anche se arrivo tra gli ultimi, ma sempre confrontandomi e sfidando me stesso. ed il rispetto per gli altri, deve essere al primo posto

Capisco, però poi quando esco con gli amici hanno tutti paura di rovinarsi la gamba o roba simile...
 

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L'unica rando che ho fatto (randobefana) la ho fatta quasi tutta al traino di un granfondista Torinese (l'amico citato qualche messaggio sopra), grazie al quale abbiamo tenuto una buona media, ma c'era gente che ci passava sulle orecchie, manco avessero un aereo sotto alle chiappe
Come ha detto @pedalone della bassa effettivamente è da tempo che anche le rando si stanno snaturando.
D'altronde, non è che i partecipanti cambino, più o meno sono della stessa razza.
Nelle rando metterei dei cancelli al contrario...chi non li rispetta ed arriva prima si ferma e aspetta
 

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Pedivella
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Nelle rando metterei dei cancelli al contrario...chi non li rispetta ed arriva prima si ferma e aspetta

Non è che sia un'idea così malvagia eh... Anche perchè, nelle GF la strada è praticamente sempre chiusa (almeno per i primi... beati). Nelle rando la strada è aperta e si è in pasto ad automobilisti inferociti. Sarebbe utile un sistema per disincentivare le andature da cronometro