Premessa filosofica: mi riallaccio a quanto detto da Giulio, nel campo della nutrizione non c’è NESSUNO che può dire “non riesco” ma solo “non voglio”, che sia inconsciamente o meno (un po’ come i ciccioni che dicono “non riesco a perdere peso” e poi scopri che fanno divanismo agonistico e mangiano merda da mattina a sera).
Detto questo:
- i grassi hanno prevalentemente funzione di ricostruzione delle membrane cellulari e funzione di regolazione degli ormoni (problemi tipici che possono insorgere con una dieta troppo povera di grassi sono pelle secca, termoregolazione sballata (tipicamente si ha sempre freddo), perdita di lucidità in certi momenti, squilibri ormonali che, nel caso di donne, possono portare anche alla perdita del ciclo...)
- è davvero una stupidata alzare la quota di grassi: basta usare yogurt sempre interi, latte intero o, molto più semplicemente, aggiungere olio d’oliva come condimento a ogni pietanza.
Pur condividendo la prima parte del post, la seconda troppo difficile, mi sento di dire che nel 90% dei casi la NOSTRA teoria è giusta, però c'è un 10% che non riesce proprio a livello mentale e caratteriale, insomma una sorta di handicap.
Delle volte penso che delle limitazioni forzate, anche da noi stessi, portino come conseguenza problemi a livello psicologico.