Gioventù bruciata e maleducata: intervenire o guardare dall'altra parte?

N.O.T.B.

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L altro giorno parlavo con un amica che organizza eventi per un unione di comuni della mia zona. Mi ha detto che stanno facendo degli studi sulla "mancata percezione della realtà" dei giovani. Praticamente l uso sfrenato dei telefonini, della chat e dei social fa perdere quello che prima era il contatto umano, contatto umano che ti faceva vedere il senso di tristezza, paura o felicità dell altro. Ora ci sono gli emoticons....... Tra l altro mi diceva che queste cose, che occupano così tante ore nella loro vita, poi influiscono anche sugli stessi contatti umani. Quando poi i giovani si vedono, così abituati ad essere "insensibili", lo diventano anche di persona. Quindi si la maleducazione che c è da secoli, ma queste cose fino a x anni fa non c erano e hanno sicuramente peggiorato la crescita dei giovani. Ma non vedete nelle pizzerie che molti (fortunatamente non tutti) anziché parlare tra di loro chattano con in mano il telefonino?? A me non capitava di certo visto che non esistevano. E lasciamo perdere il discorso scuola ed educazione genitoriale. A mia memoria, fino a qualche generazione fa, non esisteva che un genitore protestasse contro gli insegnanti, anzi se andavi a casa con un voto basso le prendevi anche dai genitori. Ora è all ordine del giorno che insegnanti subiscano violenze, ed è inconcepibile...
Paolo
Hai miei tempi dicevano dei videogiochi...Che la nostra generazione era violenta perchè non si capiva la differenza tra gioco e realtà.
Non ho mai picchiato nessuno, pur giocando ai videogiochi.
Ricordo però diverse risse tra gli amici per un gol o per un fallo al campetto di pallone.
Per non parlare poi delle discussioni alla garetta della domenica che qualche volta arrivano alle mani tra cicloamatori sopra i 40 anni a salire, generazione che a detta vostra dovrebbe essere educate e rispettosa del prossimo.
 
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Dario.Eirene

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Il problema siamo noi italiani purtroppo, siamo fatti male, ogni regola è fatta per essere infranta e chi lo fa non è il pirla, è quello furbo. Non ce soluzione, il bullo, il disonesto è quello figo. Rispondete sinceramente: se foste uno dei nostri politici o superimprenditori che al 102% sono almeno disonesti(se non corrotti o delinquenti), non fareste lo stesso anche voi ? Tutti risponderebbero no, ma tutti in cuor suo sanno che lo farebbero perchè è la nostra stupida mentalità forse dovuta ai continui inchiappettamenti dalla monarchia ad oggi (dovuti a chi prima rispondeva no e poi è stato eletto o fortunato nel lavoro)

beh direi che dopo 10 anni di politici che si restituiscono migliaia di euro ogni mese anche prima di fare la legge che tagli lo stipendio, un po' di fiducia in più nell'italiano potremmo infondercela, no?
 

rapportoagile

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Non sto certo dando ragione al ragazzino ma pensi di poter discutere con qualcuno (in modo costruttivo) in quel modo? Non hai perso per la lattina raccolta dall'amico ma per il modo estremamente sbagliato in cui ti sei posto, hai fatto il suo gioco e l'hai anche perso. I genitori (se lo educano) è probabile che lo facciano allo stesso modo, urla e complimenti. Le cose andrebbero spiegate con argomentazioni valide e "Perchè se non la raccogli subito, ti tiro una sberla e ti faccio ingoiare la sigaretta!!" non fa parte di questa categoria.

Ovvio che non è stata una "buona uscita" la mia, non sono un educatore. Ma ti assicuro che anche cercando di spiegare "con dolcezza" che la lattina si getta nel cestino non avrei ottenuto nulla. La prossima volta mi faccio i fatti miei.....
 

Dario.Eirene

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Ha rovinato più giovani che altro il servizio militare. Buona parte dei fumatori hanno iniziato grazie al servizio militare. Per non parlare del giro di droga, anche se limitato comunque presente.
a me sarebbe piaciuto farlo, però in tempo di pace io avrei reso obbligatorio il servizio civile e a scelta il militare. Giusto per dare il giusto valore allo spirito di comunità e il rispetto dei beni di tutti.

PS. non so quanti anni tu abbia, però la droga gira a scuola dai 13/14 anni..
 

Dario.Eirene

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Ps: la mancata educazione di alcuni ragazzi è sempre colpa dei genitori e dell'esempio che danno. Due ceffoni, che a volte valgono molto più che tante parole, servirebbero pure a loro.
e come risolvi il problema di genitori non tuoi che non educano figli che saranno tuoi vicini di casa? o lo fai a scuola introducendo lezioni pratiche sul senso civico o fai l'equivalente per un anno/6mesi di servizio civile sempre sul campo ad aiutare altre persone, costruire, riparare, pulire beni comuni
 

Dario.Eirene

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Secondo me sbagli col dire che l'educazione va imparata in contesti diversi, l'educazione arriva anche dall'ambiente che ti circonda. Se nessuno buttasse niente per terra (mozziconi in primis) penso che a ben pochi passerebbe per la testa di compiere un gesto del genere. Quanti di questi fenomeni si comporterebbero così in paesi come la Svizzera? Non ha chiaramente valenza statistica ma quanti italiani si fermano per far passare un pedone in paesi come Svizzera o Germania, tutti o quasi, quanti farebbero lo stesso nel proprio paese? Non lo fanno certo per la multa (forse anche per quella) ma per il fatto che un gesto del genere sia considerato estremamente asociale.
sai che non sono d'accordo? è più un gesto naturale quello di buttare per terra che quello convenzionale deciso per la civile convivenza di tenere pulito e cercare cestino/usarlo. E in svizzera a mio parere lo fanno molto di più per la multa.

Il solo "rendere asociale" per assurdo dovrebbe incentivare i giovani svizzeri che per natura vogliono fare gli anticonformisti/rivoluzionari a fare il gesto più "antisociale" possibile.

Oltre al servizio civile che dicevo prima, quindi serve la giusta severità e APPLICAZIONE delle pene.
 

Dario.Eirene

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Ovvio che non è stata una "buona uscita" la mia, non sono un educatore. Ma ti assicuro che anche cercando di spiegare "con dolcezza" che la lattina si getta nel cestino non avrei ottenuto nulla. La prossima volta mi faccio i fatti miei.....
ma no, la prossima volta seguiamo tutti il suggerimento di gamba_tri
Hspesso basta farli sentire in colpa è dei cretini di fronte agli amici. Io di solito dico"scusa, ti è caduto questo in terra" e gli restituisco cosa hanno gettato, se mi dicono che è spazzatura faccio notare che c'è il cestino per quella.
Se sono particolarmente nervoso aggiungo che non ci si può lamentare dei politici visto che vengono selezionati da un popolo siffatto
 

j-axl

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e come risolvi il problema di genitori non tuoi che non educano figli che saranno tuoi vicini di casa? o lo fai a scuola introducendo lezioni pratiche sul senso civico o fai l'equivalente per un anno/6mesi di servizio civile sempre sul campo ad aiutare altre persone, costruire, riparare, pulire beni comuni
È sempre questione di educazione insegnata e tramandata.
Ogniuno deve fare la sua parte, un po' come pagare le tasse, se tutti le paghiamo, paghiamo meno tutti.
Io non posso risolvere i problemi della società a ceffoni o parole.
I genitori degli imbecilli, probabilmente derivano da una generazione in cui il militare ancora esistiva, perciò il rigore serve solo in teoria perché fuori dalla caserma poi, eravamo tutti meno rigorosi.
 
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odisseo87_eliminato

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...
Non ho figli, quindi sono "inesperto" per quanto riguarda l'educazione, ma mi sono sentito quasi un inutile vecchio rompi--------, ma porca miseria, ci sará un modo per intervenire in questi casi.....:cry

Per me la cosa migliore è prenderla con ironia, fare qualche battuta per farli sentire dei coglioni.
Ad es. in quel caso gli si poteva dire: "Bravo, semina lattine, così crescono alberi di Pepsi (o quel che era)".

Se si cede alla rabbia si fa il loro gioco, perchè spesso sono provocazioni e farti incazzare è proprio quello che vogliono.
 
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mabon12

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Non sono mai abbastanza!
Ovvio che non è stata una "buona uscita" la mia, non sono un educatore. Ma ti assicuro che anche cercando di spiegare "con dolcezza" che la lattina si getta nel cestino non avrei ottenuto nulla. La prossima volta mi faccio i fatti miei.....

Sarai stato un po' brusco, ma farsi i fatti propri penso sia la cosa peggiore. È proprio l'indifferenza che genera mostri...
Hai avuto un bel coraggio, oltretutto, e per questo ti dico BRAVO. Molti (me compreso, temo) avrebbero proseguito per evitare fastidi di qualunque tipo, fosse anche una semplice perdita di tempo a discutere con certi cretini.
 
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Sarai stato un po' brusco, ma farsi i fatti propri penso sia la cosa peggiore. È proprio l'indifferenza che genera mostri...
Hai avuto un bel coraggio, oltretutto, e per questo ti dico BRAVO. Molti (me compreso, temo) avrebbero proseguito per evitare fastidi di qualunque tipo, fosse anche una semplice perdita di tempo a discutere con certi cretini.

Mi sono -quasi- sempre fatto gli affari miei, ma questa volta qualcosa mi sono proprio detto:"eh, no....devo intervenire!".
E lo farò anche in altre occasioni, con i modi adeguati....
Come quella volta nel bosco di Monticolo: pedalavo con la mia MTB su una strada forestale, e ca. 100 m davanti a me una famigliola composta da padre, madre, due bambini e una nonna, camminavano nella mia stessa direzione. Ad un certo punto il padre estrae dallo zaino una bottiglia di acqua, la beve, e getta il vuoto nel bosco. e prosegue. Io, che arrivavo da dietro (non mi aveva visto) mi fermo, raccolgo la bottiglia, risalgo in bici, li raggiungo e dico :"mi scusi, ha perso questa bottiglia!". L'uomo vistosi scoperto, mi ha fulminato con lo sguardo; la moglie (che aveva assistito al gesto del marito senza dire nulla), è intervenuta dicendo:"ahhh, grazie, ci scusi, ci scusi". Magari, appena mi sono allontanato, avranno nuovamente abbandonato la bottiglia nel bosco.......
 

Blackmamba24

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da corsa
a me sarebbe piaciuto farlo, però in tempo di pace io avrei reso obbligatorio il servizio civile e a scelta il militare. Giusto per dare il giusto valore allo spirito di comunità e il rispetto dei beni di tutti.

PS. non so quanti anni tu abbia, però la droga gira a scuola dai 13/14 anni..
La droga girava anche ai miei tempi... ho ( purtroppo) frequentato sia ITIS che CFP ( si a scuola ero una capra:doh: ) e ogni tot, tipo 2/3 volte ogni semestre c'erano i carabinieri che entravano per controlli oppure stavano fuori negli orari di entrata e uscita. Un ragazzo una volta fu arrestato e portato al beccaria, gli trovarono in casa la maria e cocaina. Erano i primi '00 non tantissimo tempo fa, ma in 15/20 anni e`cambiato il mondo.
 
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j-axl

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La droga girava anche ai miei tempi... ho ( purtroppo) frequentato sia ITIS che CFP ( si a scuola ero una capra:doh: ) e ogni tot, tipo 2/3 volte ogni semestre c'erano i carabinieri che entravano per controlli oppure stavano fuori negli orari di entrata e uscita. Un ragazzo una volta fu arrestato e portato al beccharia, gli trovarono in casa la maria e cocaina. Erano i primi '00 non tantissimo tempo fa, ma in 15/20 anni e`cambiato il mondo.
Come ho scritto, ho un figlio di 17 anni, io ne ho 46 e ti dico, c'erano all'ora, ci sono adesso.
E' cambiato meno di quanto pensiamo, siamo noi che siamo cambiati tanto.
Avete presente quando alla loro età, quelli della mia erano i "vecchi rompicoglioni"?
Adesso cosa ci aspettiamo, che ci considerino i "vecchi saggi"?
Dai su....se avete fatto il militare sarete stati in riga, avrete detto sissignore signor si, ma fuori dalla caserma o alla notte erano macelli e nonnismo.
E di quell'esperienza ricordiamo solo le cazzate fatte.
Smettiamola con questo finto perbenismo che i 16enni sono figli nostri e li abbiamo allevati noi, non ci sono nati stronzi.
E' giusto educarli nel migliore dei modi, anche i NON nostri come è stato esemplificato, ma non perdiamo di vista ciò che sono, ragazzetti che vogliono fare i grandi, ma tra poco saranno come noi e penseranno le nostre stesse cose.
 

Tony 96

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Come ho scritto, ho un figlio di 17 anni, io ne ho 46 e ti dico, c'erano all'ora, ci sono adesso.
E' cambiato meno di quanto pensiamo, siamo noi che siamo cambiati tanto.
Avete presente quando alla loro età, quelli della mia erano i "vecchi rompicoglioni"?
Adesso cosa ci aspettiamo, che ci considerino i "vecchi saggi"?
Dai su....se avete fatto il militare sarete stati in riga, avrete detto sissignore signor si, ma fuori dalla caserma o alla notte erano macelli e nonnismo.
E di quell'esperienza ricordiamo solo le cazzate fatte.
Smettiamola con questo finto perbenismo che i 16enni sono figli nostri e li abbiamo allevati noi, non ci sono nati stronzi.
E' giusto educarli nel migliore dei modi, anche i NON nostri come è stato esemplificato, ma non perdiamo di vista ciò che sono, ragazzetti che vogliono fare i grandi, ma tra poco saranno come noi e penseranno le nostre stesse cose.

Nulla di più esatto.
Il servizio militare lo vedo come un anno sprecato, e sicuramente non sarà quel anno ad insegnare i veri valori, anzi per me si ottiene l'esatto contrario. Comunque fare un paragone tra i tempi secondo me è i sbagliato, è impossibile aver vissuto le due generazioni con gli stessi occhi, testa ed età. Ma non venitemi a dire che con l'avvento di internet e social vari non abbia implicato un aumento della "stupidità" (uso questo termine per parlare di tutto, dall'uso di droga, alle ca****te e chi più ne ha più ne metta).
 

j-axl

Passista
29 Maggio 2013
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ce l'ho
Secondo me no, ha semplicemente modificato gli interessi.
Ma attenzione, vedo che le cose stanno lentamente cambiando, e mi pare stiano tornando un pò ai vecchi interessi....o per lo meno riferito alla piccola società in cui io vivo.
 

Paolore

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Nevi titanio
Come ho scritto, ho un figlio di 17 anni, io ne ho 46 e ti dico, c'erano all'ora, ci sono adesso.
E' cambiato meno di quanto pensiamo, siamo noi che siamo cambiati tanto.
Avete presente quando alla loro età, quelli della mia erano i "vecchi rompicoglioni"?
Adesso cosa ci aspettiamo, che ci considerino i "vecchi saggi"?
Dai su....se avete fatto il militare sarete stati in riga, avrete detto sissignore signor si, ma fuori dalla caserma o alla notte erano macelli e nonnismo.
E di quell'esperienza ricordiamo solo le cazzate fatte.
Smettiamola con questo finto perbenismo che i 16enni sono figli nostri e li abbiamo allevati noi, non ci sono nati stronzi.
E' giusto educarli nel migliore dei modi, anche i NON nostri come è stato esemplificato, ma non perdiamo di vista ciò che sono, ragazzetti che vogliono fare i grandi, ma tra poco saranno come noi e penseranno le nostre stesse cose.
Su certe cose hai ragione ma su alcune non sono d accordo. Ovviamente gli imbecilli, i violenti, gli stupidi ci sono sempre stati, così come da giovane vedi alcune cose che inevitabilmente da adulto vedi in modo diverso. Tuttavia penso che il militare, per la maggior parte dei giovani che l hanno fatto, è stato positivo, le persone traumatizzate dal nonnismo (cosa ignobile se esagerata), sono una parte infinitamente bassa. L anno di leva ti faceva fare il salto dall adolescenza alla maturità, andavi via da casa per 1 anno, dovevi svegliarti, renderti indipendente e cavartela, socializzavi con persone di tutta Italia e ti confrontarvi con loro, ti aiutavi nei momenti di bisogno e dovevi rispettare tutti, in primis quelli che erano più anziani, anche solo di un mese. Queste cose, per alcuni, erano molto d aiuto, o per migliorarsi o per abbassare le ali. Molti hanno anche imparato che tacere, a volte, non solo è indispensabile, ma utile e doveroso. Il cubo, le pulizie obbligatorie, i servizi mensa e le guardie molte volte non servivano a niente ovviamente, in quel momento erano solo cose stupide, ma poi ti accorgi che certi impegni quotidiani ti hanno abituato ad entrare in certe routine come quella del mondo del lavoro, dove devi osservare certe regole. Questo secondo me era l utilità del servizio militare. Il nonnismo da stronzi ovviamente una cosa da deprecare. Ora???? Sei un ragazzo fino a quando vai a scuola e poi???? Lasciamo perdere che i giovani sono spensierati e gli adulti sono rompiscatole, queste differenze ci saranno sempre ma noto che molti ragazzi, quando si affacciano al mondo del lavoro mancano in senso di responsabilità e maturità proprio perché non hanno un adeguata forma mentale, mancano di rispetto ed educazione. Ovviamente dico "molti", non tutti. Ecco, penso che quello che dava il militare era proprio una nuova forma mentale.
Paolo
P. S. Mi sento proprio anziano a dire certe cose!!!!
 
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Su certe cose hai ragione ma su alcune non sono d accordo. Ovviamente gli imbecilli, i violenti, gli stupidi ci sono sempre stati, così come da giovane vedi alcune cose che inevitabilmente da adulto vedi in modo diverso. Tuttavia penso che il militare, per la maggior parte dei giovani che l hanno fatto, è stato positivo, le persone traumatizzate dal nonnismo (cosa ignobile se esagerata), sono una parte infinitamente bassa. L anno di leva ti faceva fare il salto dall adolescenza alla maturità, andavi via da casa per 1 anno, dovevi svegliarti, renderti indipendente e cavartela, socializzavi con persone di tutta Italia e ti confrontarvi con loro, ti aiutavi nei momenti di bisogno e dovevi rispettare tutti, in primis quelli che erano più anziani, anche solo di un mese. Queste cose, per alcuni, erano molto d aiuto, o per migliorarsi o per abbassare le ali. Molti hanno anche imparato che tacere, a volte, non solo è indispensabile, ma utile e doveroso. Il cubo, le pulizie obbligatorie, i servizi mensa e le guardie molte volte non servivano a niente ovviamente, in quel momento erano solo cose stupide, ma poi ti accorgi che certi impegni quotidiani ti hanno abituato ad entrare in certe routine come quella del mondo del lavoro, dove devi osservare certe regole. Questo secondo me era l utilità del servizio militare. Il nonnismo da stronzi ovviamente una cosa da deprecare. Ora???? Sei un ragazzo fino a quando vai a scuola e poi???? Lasciamo perdere che i giovani sono spensierati e gli adulti sono rompiscatole, queste differenze ci saranno sempre ma noto che molti ragazzi, quando si affacciano al mondo del lavoro mancano in senso di responsabilità e maturità proprio perché non hanno un adeguata forma mentale, mancano di rispetto ed educazione. Ovviamente dico "molti", non tutti. Ecco, penso che quello che dava il militare era proprio una nuova forma mentale.
Paolo
Non posso non essere d'accordo con te, ma ritengo anche che ciò che ci ha fatto crescere, più che il militare sono state le vicissitudini della vita, quelle che i nostri figli speriamo, non vivranno mai.
Ora hanno il benessere e tutte le possibilità che la vita gli permette, un tempo(almeno io)si tirava la cinghia e il rispetto e l'educazione sul lavoro erano obbligati, non ci si poteva permettere di perdere il lavoro o di rifiutarne uno.
Volevi migliorarti? Ok, ma intanto facevi il garzone.
A me, l'educazione me la hanno insegnata più i genitori che un fetente montato che mi faceva fare le flessioni se non rispondevo sissignore, ed a volte erano pure ceffoni, quelli che i nostri figli non sanno nemmeno che scosa siano.
Ribadisco che comprendo ed approvo ciò che scrivi, ma non riterrò mai che il militare sia la discriminante tra il ragazzo educato e il non, proprio perchè sono figli di persone che il militare lo hanno fatto ed il rigore dovrebbero sapere cos'è.
 

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Passista
29 Maggio 2013
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ce l'ho
PS: partecipo volentieri alla discussione, però della mia opinione si tratta, non quotatemi sempre perchè non ho la presunzione di insegnare nulla a nessuno.
Dite pure la vostra liberamente.
 

Paolore

via col vento
13 Luglio 2012
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Nevi titanio
..... ma non riterrò mai che il militare sia la discriminante tra il ragazzo educato e il non, proprio perchè sono figli di persone che il militare lo hanno fatto ed il rigore dovrebbero sapere cos'è.
Assolutamente hai ragione. In linea di massima non era la discriminante tra il ragazzo educato e non.... Ma tra il ragazzo e l adulto, con tutto quello che ne conseguiva. Ora questo spartiacque non si capisce quando debba arrivare.....
Paolo
 
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