non se ne esce... vanno di moda le tappe all'estero... e poi saltano dei magnifici posti in Italia chissà se le prime fasi dei giochi invernali del 2026 le faranno a Les Deux Alpes ......
non volevo scrivere che è solo ed esclusivamente una questione di soldi perchè non ho fonti e argomenti certi...Non è che "vanno di moda"...sono un modo per guadagnare di più ed esportare un prodotto di successo all'estero.
il giro d'Italia DEVE partire, svilupparsi e terminare in ITALIA, fine.
non è organizzato da una onlus... ed è uno spettacolo che noi ci vediamo gratis.non volevo scrivere che è solo ed esclusivamente una questione di soldi perchè non ho fonti e argomenti certi...
il giro d'Italia DEVE partire, svilupparsi e terminare in ITALIA, fine.
Si ok ma se deve per forza partire all estero che si facciano delle tappe decenti e un po piu interessanti....non due piattoni come sembrerebbe...ricordo la partenza dall'Irlanda che fu spettacolare....
Poi almeno potrebbe partire dal confine e arrivare in Italia in bici...Francia, Austria, Svizzera, Slovenia, Croazia.....avrebbe piu senso....
loro pensano al 101% ai soldi... io non condivido quest'idea. semplice. ripeto, posso al limite capire l'andare oltre confine con 1-2 tappe per prendere qualche salita... ma la partenza come la fine di una cerimonia ITALIANA la vedo esclusivamente nel Nostro Paese.Non è cosi per nessun grande giro e non capisco tutta questa ostilità all'idea.
È promuovere un prodotto di successo all'estero. Una vetrina per tutto il paese.
Oltretutto non è che tolgono una tappa alpina...se al posto di una tappa piatta a Budapest ce n'era una piatta tra Vergate sul Membro e Rocca Cannuccia sai che guadagno...
È molto molto difficile trovare salite in UngheriaDopo le stupende prime due settimane dell'anno scorso....iniziamo con 3 bei giorni iniziali in Ungheria....metter uno strappo no eh?....
loro pensano al 101% ai soldi... io non condivido quest'idea. semplice. ripeto, posso al limite capire l'andare oltre confine con 1-2 tappe per prendere qualche salita... ma la partenza come la fine di una cerimonia ITALIANA la vedo esclusivamente nel Nostro Paese.
detto questo non cambia nulla... per me possono partire a Budapest e terminare in Jamaica... almeno chi li segue si "diverte" un po'
come non essere d'accordo... se confronto i quattro gatti che c'erano (con contorno di automobilisti incavolati) le ultime volte che ho visto passare il Giro, con le folle festanti viste in Israele ed in Irlanda, non c'è storia: per il ciclismo, per lo spettacolo e per il Giro stesso molto meglio le partenze dall'estero!No dai, però basta con sta storia! Qualche anno fa il Giro partì da Napoli e c'era il minimo sindacale di pubblico alla partenza. Le ultime partenze dall'estero invece registrano affluenze di pubblico mostruose.
Premesso che le motivazioni economiche, visto che parliamo di business, ci stanno tutte e mi rendo conto che se questi strapagano, fa tutto sommato bene chi organizza ad andare da chi paga. Non sono molto d'accordo che ciò faccia bene al Giro nel senso della sua promozione all'estero. Economicamente gli fa certamente bene, questo è chiaro. Personalmente, mi dispiace romanticamente un pò che non ci sia modo di avere 20 tappe, eventuali sconfinamenti isolati a parte, nel territorio italiano, essendo che 20 tappe in posti belli e non anonimi ci sarebbero. Se la nostra economia è derelitta e non si riesce a trovare 20 CO di tappa che paghino bene, dobbiamo rassegnarci, ma esserne contenti è altra cosa. Tour e Vuelta non mi pare che sconfinino così pesantemente come il Giro. Non ne ho grande memoria e mi vien da pensare che lo facciano in maniera più moderata....così come il Tour arriva senza se e senza ma a Parigi e non ogni volta in un posto diverso. (anche se l'arrivo a Roma ha generato non pochi problemi il che rende ancora più amareggiati).Non è cosi per nessun grande giro e non capisco tutta questa ostilità all'idea.
È promuovere un prodotto di successo all'estero. Una vetrina per tutto il paese.
Oltretutto non è che tolgono una tappa alpina...se al posto di una tappa piatta a Budapest ce n'era una piatta tra Vergate sul Membro e Rocca Cannuccia sai che guadagno...
E questo, per quanto vero, fa ancora più male. Non riuscire a vivere un evento ovunque come una festa ma solo in alcuni posti. Facciamoci tante domande come nazione.come non essere d'accordo... se confronto i quattro gatti che c'erano (con contorno di automobilisti incavolati) le ultime volte che ho visto passare il Giro, con le folle festanti viste in Israele ed in Irlanda, non c'è storia: per il ciclismo, per lo spettacolo e per il Giro stesso molto meglio le partenze dall'estero!
Premesso che le motivazioni economiche, visto che parliamo di business, ci stanno tutte e mi rendo conto che se questi strapagano, fa tutto sommato bene chi organizza ad andare da chi paga. Non sono molto d'accordo che ciò faccia bene al Giro nel senso della sua promozione all'estero. Economicamente gli fa certamente bene, questo è chiaro. Personalmente, mi dispiace romanticamente un pò che non ci sia modo di avere 20 tappe, eventuali sconfinamenti isolati a parte, nel territorio italiano, essendo che 20 tappe in posti belli e non anonimi ci sarebbero. Se la nostra economia è derelitta e non si riesce a trovare 20 CO di tappa che paghino bene, dobbiamo rassegnarci, ma esserne contenti è altra cosa. Tour e Vuelta non mi pare che sconfinino così pesantemente come il Giro. Non ne ho grande memoria e mi vien da pensare che lo facciano in maniera più moderata....così come il Tour arriva senza se e senza ma a Parigi e non ogni volta in un posto diverso. (anche se l'arrivo a Roma ha generato non pochi problemi il che rende ancora più amareggiati).